mercoledì 13 agosto 2014

Il potere della bicicletta.

Stamattina, posseduta dallo spirito di un ciclista, mi son detta: “Oggi niente macchina, vado a fare tutte le commissioni in bicicletta come un tempo. Checcevò?”
Il fisico innanzitutto. Perché a vent'anni, quando non avevo la patente lo facevo senza mani e a occhi chiusi. Stamattina sul ponte invece, se non mi rizzavo sui pedali ero sempre lì. Comunque dettagli.
Indosso dei leggins neri, una canotta, delle scarpe da ginnastica e via con la bici. Altro che Nibali.
La prima differenza che ho notato con la macchina è che andando in auto ti perdi un sacco di saluti. Tipo che ho fatto la prima tappa dal giornalaio e prima era: partenza da casa- giornalaio-buongiorno-il quotidiano-arrivederci. Stop.
Invece stamattina ho salutato un mucchio di persone.
Il vicino di casa intento a sistemare l'orto.
Al semaforo ho incrociato due turisti olandesi con la loro bicicletta super accessoriata. Hanno visto che leggevo sulle loro borsine senza capirci una fava, mi hanno sorriso, ho detto buongiorno, uno di loro mi ha detto Ccciuao! E una volta scattato il verde siamo ripartiti. Io per le mie commissioni, loro verso l'infinito e oltre.
Di ritorno dal giornalaio ho incrociato una carovana di ciclisti tutti bardati nelle loro tutine attillate nylon misto acrilico con dettagli di pelle umana e anche loro mi hanno rivolto un saluto caloroso manco avessi staccato il gruppo.
Poi ho incrociato un omino ciclista dilettante e mi ha salutato pure lui.
Ferma a un incrocio ho fatto passare una nonnina. Mi ha rivolto un bel sorriso e mi ha detto grazie e io prego e lei che giornata oggi e io ma davvero e lei l'estate quest'anno non è mai iniziata e io non ci sono più le mezze stagioni e nemmeno le stagioni e se non riprendevo a pedalare mi invitava pure a pranzo che aveva fatto le melanzane alla parmigiana, che con sto freddo si richiedono davvero.
Poi, per andare in banca ho attraversato il ponte che, come dicevo prima mi son dovuta mettere sui pedali. E la gente quando sei sul punte fasciata in dei leggins ritta sui pedali, saluta un casino. Ti suonano anche e io pensavo Ciao bello! Ma guarda te che calore sul ponte.
Al ritorno avevo più forza ed ero più allenata e allora sui pedali non sono salita e non mi ha salutato nessuno. Mi avevano già salutato prima, si vede. Il Santo mi ha detto che, se la prossima volta vado sui pedali sul ponte con la gonnellina, mi salutano di più e mi fanno anche la ola. Ora ci penso perché il saluto è bello. Quando sei in macchina tutti sti saluti, sti sorrisi, ste gentilezze, te le perdi.
Comunque mi son diretta in banca, ero sudata come se fossi appena uscita da una sauna e allora mi son detta 'Se entro in banca con l'aria condizionata a palla, tempo tre secondi mi prende una broncopolmonite letale e muoro. E non è bello morire dopo aver salutato un mucchio di persone.' E allora, dopo aver parcheggiato la bici sul cordolo del marciapiede, mi son messa seduta su una panchina ad aspettare di freddare un po' come quando aspetti che ti freddi la minestra.
Dopo dieci secondi arriva un vecchietto corpulento con una bici con un cestino di vimini bello grosso piazzato davanti. Penso che dentro quel cestino ci starebbero bene dei fiori, magari un mazzo di lavanda, ma l'omino non mi pare il tipo. Ha una stampella infilata lungo la bici, mi guarda e mi dice buongiorno e io rispondo buongiorno, e ho la sensazione di avergli 'rubato' il posto. Quella panchina, tutte le mattine, è sua. Stamani ci trova me. Scende dalla bici con cautela, sguaina la stampella e si siede nella panchina dietro di me. Io e lui seduti tipo sul divanetto dell'amore, schiena a schiena, testa a testa, con la stampella poggiata di traverso come per dire qui ci siamo noi.
Dalle sue spalle mi arriva la sua voce, mi dice che preferisce quella panchina perché è lontana dal passaggio delle auto che sennò si respira tutto il veleno e si sta male. Mi chiedo se sta dicendo a me, e infatti ci sono solo io nel giro di venti metri. Io annuisco, scioccamente. Non può vedermi, ma come sa che ho sentito, saprà anche che ho annuito. Tiro fuori dalla borsa il giornale. Se devo aspettare, tanto vale leggere per passare un po' di tempo. Se non avessi avuto il giornale forse avrei spippolato sul cellulare, o sul tablet o giocherellato con le chiavi o sistemato nella borsa. Ogni tanto però mi volto e mi aspetto che anche lui legga qualcosa, invece fissa i piccioni, alza la mano a qualche vecchietto più in là, ogni tanto tocca la stampella per vedere se è sempre lì. Si gode sto venticello fresco che stamattina scompiglia le foglie degli alberi e fa volare le cartacce che i ragazzini buttano in piazza.
Ho smesso di sudare, ora posso andare in banca. Mi volto per salutarlo e sorridergli, ma lui guarda altrove. Si gode il vento, questa mattina di agosto dall'aria settembrina. Si gode i gridolini dei bambini, i pettegolezzi delle signore davanti al negozio di alimentari, i discorsi sullo sport dei suoi simili, là in fondo, vicino al bar. Si gode il sole che filtra dagli alberi trasformando la sua camicia in un caleidoscopio di luci e ombre e si gode in dolce far niente, così raro in questa epoca in cui, se non fai nulla, sembra che tu non sia connesso, che tu non viva davvero la tua vita, mentre la vita, in fin dei conti, è tutta lì. È saper stare su una panchina tutte le mattine a guardar la gente, e dire a una con una canotta fosforescente che quella è la panchina migliore perché è lontana dal traffico. È usare una frase di circostanza per dirmi che quella è la sua preferita e che, se domani torno in quella piazza, lui lo ritrovo lì, con la bicicletta dal cestino senza lavanda e la stampella messa di traverso.





14 commenti:

  1. Sei sempre fantastica! Bellissimo racconto, mi hai fatto ridere, come sempre...

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  2. Era decisamente troppo che non passavo da qui e sono proprio contenta di esserci tornata!

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  3. Finalmente sei tornata! È una gioia ritrovarti con questa bella storia che hai voluto condividere con noi! Un abbraccio

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  4. Un racconto molto carino e divertente....concordo sul fatto che per la bici ci vuole il fisico...eccome se ci vuole!

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  5. Che bello questo post, simpatico e tenero...

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  6. Bello questo post.
    Il Santo mi fa schiantare! :-D
    Un bacio tesò e bevi un integratore dopo la pedalata, eh, che sei magrolina poi mi ti sciupi troppo. ♥
    Nunzia

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  7. Ben trovata Simo. Certo che tu non cambi mai!!!!!! Ti ammiro, sei troppo forte! E' bello il tuo modo di vedere la vita in maniera ironica, scanzonata, sai cogliere momenti divertenti e sdrammatizzarne altri, insomma è come ritornare a trovare una cara compagna!!!!!!!!!! E da un libro passi a due, lo scopro solo ora, consentimi di rifarmi e scorrere le tue pubblicazioni!! Tutta colpa di Fb, io mi sono iscritta e da lì il parente, gli amici, i compagni delle elementari di 45 anni fa!!!!!!!!!!!, la pagina degli hobby e da lì si allacciamo altri contatti.... (tra parentesi mi sono "azzardata" a chiederti l'amicizia, ma non me l'hai concessa!!!!!!!!!!!!! Scherzo, so dove trovarti)... non voglio rinnegare Fb è una grande piazza, che permette nuove conoscenze e comunicazioni immediate, ma tutto scorre velocemente, ci si aggiorna, si lascia qualche mi piace, commenti veloci e via.... , ma mi ha fatto perdere di vista i miei blog preferiti. E' come essere andata a vivere nella grande e frenetica città e non avere più avuto tempo di tornare con calma al tranquillo paesino, rilassante, divertente, dove hai tempo di leggere tranquillamente, ridere, soffermarti e riflettere, lasciare un commento se si desidera, ma più meditato che non un semplice "mi piace" ... diciamo che leggere i tuoi post non è come tornare in un "tranquillo paesino" perchè tutto sei meno che tranquilla...hai un'allegria contagiosa, che mette di buon umore. Mi sei mancata carissima, ma adesso mi rifaccio vado a leggere i tuoi post passati... ho bisogno di recuperare, tornare a Casa di Simo.... sono curiosa di leggere i tuoi libri che dalle recensioni e per come scrivi so già mi piaceranno!!!!!!!!!!!! Simo che dire sono contenta di averti ritrovata, Un bacione Rosita

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    1. oh bella Rosita, su FB palesati che sennò io manco ti riconsoco da quanto so' rincoglionita! :-D Ben trovataaaa!!

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  8. Grazie carissima. piacere riaverti ritrovata, sai non ti rendi conto esattamente quanto ti manchino alcune persone, se non quando le ritrovi e ti chiedi come hai fatto a far senza??? Un bacione Rosita

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  9. esilarante, che dire?! i tuoi post sono troppo divertenti! E grazie di questi momenti di spensieratezza , ne ho proprio bisogno
    Annamaria

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  10. Era tanto che non passavo a trovarti...è sempre spasso leggerti!

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Nel frattempo, visto il periodo, vuoi una tazza di thè?

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