giovedì 27 ottobre 2016

Viaggio in USA: alla scoperta del Massachusetts, degli indiani e della casa del cuore.

Se mi chiedete "Massachusetts?" io rispondo "Casa!"
E ora vi spiego perché:


Vi basta come spiegazione? 
Questa è stata la nostra casa durante il nostro soggiorno a Northbridge, in Massachusetts, e inutile dire che ci abbiamo lasciato il cuore, gli occhi, ma pure il fegato perché una casa così non me la potrò permettere mai. Dire meravigliosa è dire poco. 


La casa era divisa in due, la zona messa a nostra disposizione da Kimberly era la parte inferiore (con veranda, salottino e ingresso principale) che ci faceva realmente sentire i padroni di casa. 


Raramente abbiamo soggiornato in una casa così bella fuori e dentro (forse se la gioca con una casa/fattoria in Irlanda) e raramente abbiamo avuto così tante stanze per una casa vacanza. 
Le foto, purtroppo, non rendono tutta la bellezza di questa dimora in stile vittoriano.
La casa comprendeva un ingresso molto ampio, due camere da letto (di cui una con il letto a baldacchino) una sala da pranzo, un salotto con camino, una cucina con dispensa (fornita di ogni cosa) un bagno e due ripostigli.






 Della cucina, ovviamente, mi sono innamorata all'istante. Semplice, spartana, con mobili grezzi di una verde malva pallido. Il piccolo tavolo rotondo (che riportava i segni di una vita vissuta pienamente) era collocato davanti alla finestra che, meraviglia delle meraviglie, si affacciava sul piccolo laghetto dietro casa. Sì, c'era pure il laghetto (buhahhahha, mi viene da piangere per la nostalgiaaaa). 
Manco vi sto a dire cosa ha significato tutto ciò per me: una casa stupenda, un laghetto, una stufa antica, una veranda, un camino. Nei dintorni una vecchia fabbrica, una ferrovia, un bosco. Anche se una non avesse voglia di scrivere, dipingere, comporre musica, qua le parte l'embolo creativo di sicuro.
La cucina era priva di televisione (scelta condivisa) e questo ci ha permesso di cenare assaporando minuto dopo minuto la pace del posto e il silenzio (interrotto solo da qualche animale del bosco che lì per lì ci hanno fatto pure prendere un colpo).
La mattina, infatti, spesso ci facevano compagnia dei simpatici scoiattoli.
Riassumendo: ti alzi la mattina, ti affacci alla finestra che dà sul lago  e gli scoiattoli ti fanno Ciao. Heidi scansate 'n attimo.



Comunque. Meglio non soffermarmi più sulla questione Casa di Kimberly (che per inciso è stata meravigliosamente disponibile e gentile)  se non voglio andare in depressione per i prossimi diciotto mesi.  Quindi parliamo della cittadina, va'.
Northbridge è carina, accessibile, molto tranquilla e sicura. Mi è sembrato il  tipico paesino americano nel quale succede poco e niente, quindi perfetto per noi che amiamo la tranquillità. L'abbiamo scelta perché ci sembrava perfetta per poter accedere a tutto quello che volevamo visitare del Massachusetts che, a differenza del Maine, offre molte più attrazioni e cose interessanti a livello culturale. Una di queste attrazioni è certamente Plymouth Plantation.



 Plymouth Plantation è un villaggio-museo nel quale vieni letteralmente catapultato  nel 1600.
Avete presente Benigni e Troisi a Frittole in Non ci resta che piangere? Bene, paro paro.
Il villaggio è una fedele ricostruzione dell'insediamento dei primi coloni costruito dagli inglesi. Passeggiando per le vie del villaggio potete incontrare i padri pellegrini intenti nelle loro faccende  quotidiane e ammirare gli orti e i giardini curati come si faceva all'epoca. Pure il cibo è preparato come allora e non pensate di avere facili risposte alle vostre domande, perché gli abitanti forse non capiranno per bene la vostra lingua. Infatti, per dialogare con chi abita in questo villaggio, dovete abbandonare i vostri panni e catapultarvi nel 1600. Vi chiederanno da dove venite e spesso faranno facce sorprese dicendo che non conoscono il vostro paese. Vi diranno che siete vestiti in modo strano e saranno affascinati dal vostro modo di porvi, di parlare e troveranno bizzarro quell'indumento che avete indosso che altro non è che  una giacca a vento.
I primi minuti sono spiazzanti, io ve lo dico. Gli abitanti di questo villaggio sono molto ciarlieri e ben disposti al dialogo, basta solo abbandonare quel che siamo e cercare di tornare indietro nel tempo. Sembra facile ma non lo è, credetemi. È un bel salto nella storia ed è un bell'esercizio per capire fino in fondo come vivevano all'epoca; questo fa sì che questo museo sia un gioiellino del Massachusetts.


 





In questo viaggio a ritroso nel tempo abbiamo avuto occasione di conoscere anche i nativi del territorio: i Wampanoag, che aiutarono gli inglesi a insediarsi al meglio in quella terra a loro sconosciuta.
E...ecco, siete mai entrati in una tenda 'vera'? Fatta di corteccia, pelli e legna? Siete mai stati in una tenda con del fuoco 'vero' che scoppietta al centro? Vi siete mai seduti accanto ai nativi americani per farvi raccontare come vivono, come si nutrono, come cacciano? No? Bene. Qui potete fare questa entusiasmante esperienza. Vi potete sedere e passare qualche minuto (vi assicuro che di più è quasi impossibile per il caldo e il fumo scaturito dal fuoco) con i Wampanoag che, a differenza dei personaggi del villaggio che interpretano un ruolo, sono dei veri nativi americani. Di conseguenza si esprimeranno nella loro lingua, quella della loro tribù. 





Inutile rimarcare quanto sia stata affascinante questa esperienza, così lontana da noi, dalla nostra storia, dalle nostre abitudini.
Non potevamo non finire questa giornata a spasso nel tempo non visitando la Mayflower, la nave con la quale i padri pellegrini salparono da Plymouth (Inghilterra) diretti negli Stati Uniti.



Anche qui vi accoglieranno persone disposte al dialogo che potranno raccontarvi la difficoltà e il disagio di quella lunga e terribile traversata. Mi raccomando: basta ricordarsi di essere nel 1600 e agire di conseguenza :-)
Plymouth.
Plymouth  è una cittadina piacevole, senza pretese e passeggiando sul lungomare non potete non imbattervi in una importante roccia, quella che riporta incisa la data 1620. Pare che questo fosse il luogo esatto in cui i padri pellegrini misero piede per la prima volta su queste terre.
Ma non è affascinante tutto ciò?
Piccola curiosità: sapete come nasce il giorno del Ringraziamento?
Quando i pellegrini arrivano in questo paese, portarono con loro semi di vari prodotti che purtroppo non attecchirono in quelle nuove terre. In loro aiuto arrivarono, come già detto prima, i nativi americani che li guidarono nella semina di piante idonee a quel terreno e suggerirono quali animali allevare, in particolar modo il granturco e i tacchini.
Il successo del primo raccolto, avuto grazie a questi consigli, indusse i pellegrini a indire un giorno di ringraziamento a Dio per l'abbondanza ricevuta. Nei secoli successivi il Giorno del Ringraziamento si è esteso anche in altri paesi.





Ecco, questa è stata una delle esperienze più belle ed entusiasmanti  di questo viaggio, insieme ad altre cose come l'avvistamento delle balene, di cui vi parlerò nel prossimo post. Perché il Massachusetts è questo e altro.

p.s. Vi invito, per comprendere al meglio questa esperienza, di leggere questo articolo al riguardo, che tra i tanti presenti in rete, ho trovato il più vicino a quello che ho percepito.

(to be continued)

3 commenti:

Nel frattempo, visto il periodo, vuoi una tazza di thè?

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