giovedì 30 marzo 2017

Cosa ne faccio del mio blog

(Foto: http://www.maratonacittadelvino.it)

Sinceramente non so da dove cominciare. Quello che sto per scrivere doveva rimanere una chiacchierata confidenziale tra me e la mia editor, invece ho deciso di giocare a carte scoperte perché voglio confrontarmi, capire.
Lunedì è uscita questa mia bella intervista per BellaWeb.it. Ringrazio ancora la giornalista che mi ha scovata e che ha voluto dedicarmi una pagina del suo giornale on line. Lo ha fatto nel migliore dei modi, mettendo tutto quello che mi riguarda, compreso il blog. Un blog che non viene più aggiornato. Mi sono immaginata un'ipotetica lettrice che si affaccia per la prima volta su queste pagine. Cosa vede? Un blog trascurato. Non nei contenuti. Non nella grafica, ma nell'aggiornamento. Quindi mi chiedo che senso abbia continuare a metterlo nella biografia e nelle interviste se non gli dedico almeno un po' del mio tempo. Il chiuderlo o mandarlo un po' in ferie non mi è mai passato per l'anticamera del cervello, ma tenerlo così ha poco senso. Mi sono fatta un bell'esame di coscienza ed è venuto fuori che è la normale conseguenza di quello che io ho sempre voluto da questo blog: e cioè non farne un lavoro, non considerarlo un impegno fisso alla 'Oddio DEVO SCRIVERE PER FORZA qualcosa sul blog', ma una sorta di svago alla 'Quando mi va/ho voglia/ho tempo scrivo qualcosa.' E ovviamente è accaduto quello che temevo: aggiornarlo sempre meno.
Sì, okay, potrei dire che sto investendo tempo, impegno, denaro, fatica e sudore sulla scrittura, sui progetti che riguardano l'ultimo libro e su quelli che verranno. Ma è anche vero che in passato postavo tre volte a settimana con Alice piccola, un lavoro part time e i libri in uscita.
Quindi no, non è nemmeno quello.
È che a mio avviso mi sono impigrita. Tutti ci siamo impigriti. I blog non stanno morendo, i blog stanno cambiando. Siamo tutti su Facebook: postiamo lì, commentiamo lì, il cuoricino, il fiorellino, la risatina. A volte riduciamo un commento a una faccina. Una faccina o un pollice su, dicono tutto. Dovrebbero dire tutto. Ma va benissimo, anche io faccio così. È più immediato, più veloce, più istantaneo e bisogna ammettere che in questo FB ci gioca. Manca solo poterci fare la doccia, e davvero potresti dire che è completo. Siamo tutti 'amici', tutti ci sentiamo più vicini, come se un blog, un portale, un sito, mettesse un filtro, qualcosa tra noi e quello che c'è scritto, che voglio condividere. Io su FB ho un nutrito gruppo di persone che mi seguono, che mi commentano, che mi tengono compagnia, che mi fanno ridere pubblicamente e/o commuovere in privato. Belle anime che grazie al 'senza filtro' di una pagina, ma sostenute 'dall'amicizia virtuale' mi dicono di sentirsi più vicine a me. Facebook permette un botta e risposta IMMEDIATO impensabile nei commenti su un blog. Soprattutto se c'è la moderazione. Non abbiamo più voglia e tempo di aspettare. Tutto e subito. A volte sembra davvero una chiacchierata al bar, a volte scriviamo in contemporanea, digitando sui nostri telefonini. Io AMO tutto questo. Io so che se posto un 'Ho macchiato di caffè la camicetta bianca, consigli per smacchiarla?', tempo due secondi e ho venti soluzioni, tutte lì, a portata di mano. Poi qualcuna fa la battuta scema, qualcun altra racconta di come faceva sua nonna, un'altra ancora racconta di quella volta che ha fatto tutto il bucato rosa per colpa di un perizoma rosso infiltrato tra i bianchi. Da quello si potrebbe tranquillamente passare a parlare di un film, di una ricetta e via dicendo. E questo modo così immediato e cameratesco di fare rete si ripercuote sul mio postare. E non solo sul mio. Blogger famosi, dove si contavano 300-400 commenti a post, adesso sono a zero. Zero commenti. Se gli va di culo arrivano a 10, comprese le risposte del blogger. Le visite ci sono lo stesso, se un blog merita, va comunque. Magari meno rispetto ad anni fa quando abbiamo iniziato, ma solo perché il numero dei blogger era più contenuto. I commenti invece sono tutti su FB sotto il post condiviso. E anche qui aprirei un'altra parentesi. A volte funziona più un copia-incolla del proprio post, del post stesso postato sul blog. Perché? Perché si fa fatica pure ad aprire un link. La rete è piena di persone che NON LEGGONO gli articoli. Si limitano a commentare basandosi sul titolo (spesso fuorviante) per la fatica di aprire. Se invece copio-incollo, è tutto lì, a portata di mano. Alla fine io la colpa la do anche ai siti pieni di pubblicità dove non c'è verso di leggere tre righe senza essere investiti da strombazzamenti e schermi giganti. Dopo tre volte che ti succede, ti garantisco che non apri più nulla, anche se è una testata famosa, figuriamoci un blog di Pincopallino. (e sì, anche alcuni blog hanno queste fastidiose pubblicità). La prima botta di scassamento di palle così da farci dirottare a commentare su FB è anche per via del codice captcha, poi abbiamo capito e l'abbiamo tolta, ma resta 'metti il nome', 'metti la mail', 'metti il link del tuo blog', che voglio di', prima si faceva, perché ora non lo facciamo più? Semplice, di là faccio prima. E posso rispondere con  una foto personale per farti un esempio, posso taggare una persona per fargli leggere quello che hai scritto, posso creare una piccola, piacevole discussione. Per quello non si commentano più i blog. Per quello, a volte, ci adeguiamo e postiamo direttamente lì. Soprattutto io che, in otto anni di blog non ho mai pianificato manco mezzo post, mi ritrovo a volere scrivere due righe, poi mi faccio prendere la mano e viene fuori una paginata di roba. Questo vuol dire andare a braccio. Questo vuol dire non pianificare. Questo vuol dire impigrirsi e lasciare il tuo blog senza contenuti. Questo vuol dire far entrare le persone nella tua vita (e a me 'sta cosa piace da matti) annunciando un evento in due righe e riprendere il discorso tre ore dopo con uno status che sembra un racconto.  Se lo stesso racconto (sempre scritto di getto, perché si capisce che li scrivo di getto, sì?) lo dovessi mettere sul blog, dovrei spiegare per filo e per segno il perché di quella situazione perché chi legge QUI non sa che sono tre giorni che sto dietro a questa cosa. Non so se riuscite a capire. La stesura di un post è diversa da uno status (anche se lungo e divertente da poter sembrare un racconto). Chi posta, alla fine, si rivolge a chi non conosce, a ipotetici lettori ( se poi tra questi c'è anche chi ti è amico su FB è un altro discorso) e quindi è tenuto a dare delle informazioni  a monte, sennò pari scemo. Pare che tu parli da solo. Perché le persone ti seguono su Facebook prima che sul blog. Se invece posto direttamente su FB so che Tizio, Caio, Sempronio, Grazia, Graziella e Graziarcazzo, capiscono subito perché sono tre giorni che ridendo e scherzando anticipo qualcosa (che poi si tratta sempre di cazzate, figuriamoci). A me, non lo nego, FB mi è congeniale. È diretto, veloce, ho le mie bimbe a portata di mano, mi permette di scrivere di getto ed entrare a contatto (non lo negate perché è così) in maniera molto più viscerale con chi mi segue.  E vista la piega che hanno preso molti blog e l'atteggiamento che hanno molti blogger, direi che 'sta cosa ci ha contagiato un po' tutti.
Non dico che sia il male, anzi. Dico solo 'peccato'. Peccato che io non sia riuscita a mantenere vivo questo blog, non per i numeri, non per monetizzarlo, semplicemente perché ci sono cresciuta, perché fa parte di me, perché meriterebbe un po' più di attenzione da parte mia. Non da parte di chi mi legge (non mi importa se le persone commentano o non commentano, e se lo fanno qui, o su FB, o in privato. Io stra-adoro ugualmente). Avrei dovuto continuare a curarlo, a postare, a pubblicare contenuti in maniera un pochino più costante. Non tanto per me (la mia dimensione, sbagliata o discutibile che sia, io l'ho trovata). Non per voi (che mi seguite con immenso affetto con o senza il blog). Ma per lui, per questi otto anni di aneddoti, crescita, riflessioni. Per questi otto anni che, a meno che non mi si svampi tutto ora, rimarranno qui per sempre (minchia, pare una minaccia).
Insomma, anche se i blog vanno un pochino meno, anche se c'è crisi, anche se FB ci ha un po' monopolizzato, anche se ci siamo impigriti, voglio promettere a me stessa un impegno maggiore. Di ridare un po' di tono al mio blog, magari con qualche rubrica (se avete consigli sono ben accetti), qualche nuova pagina, qualcosa che mi faccia dire "Ecco, questo lo posso scrivere sul blog."

Ecco, alla fine un post l'ho fatto, brutto, bello, penoso, non ha importanza. Doveva rimanere una chiacchierata e dovevo studiare una strategia in segreto per risollevare le sorti del blog, invece ho deciso di parlare chiaro, a cuore aperto, chiedendovi pure consigli, un confronto. Forse questa mia constatazione può essere utile a qualche blogger in pausa o forse no, e rimane un post sfigato.
Ma intanto oggi, a più di un mese dall'ultimo post, ne ho scritto uno nuovo.
E per me, è già una conquista.








7 commenti:

  1. Sembra che tu mi abbia letto nel pensiero, giuro! Sto pure io trascurando il mio blog, magari non proprio per gli stessi motivi tuoi, ma lo sto trascurando. E' vero, a volte non avere commenti non aiuta (credi che non ti segua più nessuno) ma, lo vedo dal numero delle entrate) non è così, è come dici tu: si fa prima su Fb.
    E poi, davvero, quanti blog ci sono, in giro? Migliaia. Mica si possono leggere tutti! E poi i fastidiosi pop up che si aprono (a proposito: IO NON HO NEMMENO UNA RIGA DI PUBBLICITA' ahahah). Confesso che di blog ne seguo regolarmente una decina, non di più, e come vedi, fra questi c'è il tuo, che non mi perdo mai.
    A volte sono attratta da qualche titolo, ed entro in blog che non conosco, ma non è usuale.
    Come dicevo, pure io trascuro il mio. C'è da dire che i nipoti crescono, che in questo periodo la loro mamma è a casa e che non li vedo tutti i giorni, quindi ho meno da raccontare. Ma devo anche aggiungere che, se da un lato ci sono blog che fanno post sul primo ruttino, sull'opportunità di frullare o grattugiare la mela e su quanti sospiri ha fatto il pargolo, dall'altro ci sono blog con contenuti interessanti, con riflessioni acute che mi viene voglia di dire "avrei voluto scriverlo io 'sto post".
    Boh, non so cosa farò, se chiudo o se mi rinnovo (ma la domanda è: come?). Vedremo. Se mi permetti vengo a spiare i consigli che danno a te!

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  2. Guarda, penso sia un atteggiamento comune. Qualcosa è sicuramente cambiato o forse (semplicemente) siamo cambiate noi. L'importante è prenderne atto, ecco.

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  3. Infatti prendo atto che mi sono rimbambita, ultimamente. E non sto scherzando

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  4. Ciao Simo!!!
    Che bello rileggerti QUI!!!!!!!!! Io sono una creativa e DAVVERO su FB si fa tutto subito.... Pubblicazione, condivisione, mi piace, "amici", chiacchiere, invece a me NON piace. Il blog è una sorta di casa virtuale, almeno per me!
    E' come invitare qualcuno a sedersi ad un tavolo con noi, davanti ad un caffè o ad una bibita (visto il periodo....) e scambiarci consigli, opinioni, ricette, e chi più ne ha più ne metta. Da anche la possibilità di avere il 'tempo' per tornare su un certo argomento e parlarne in maniera più approfondita visto che su FB si viene catapultati in mille altre altre idee da sviscerare e/o confrontare.
    Di solito i blog che si 'trasferiscono' su FB smetto di seguirli perchè a me piacciono i blog! PUNTO! Ognuno è LIBERISSIMISSIMO di fare come meglio crede ma io rimango innamorata del primo amore........
    Su FB ho sia la pagina che il profilo (e sono molto molto imbranata!!!), ma pubblico tramite Instangram e raramente mi metto a scrivere lì o se lo faccio è comunque per rimandare sempre al mio blog!
    E' verissimo che si debba scrivere per piacere e non per dovere (di doveri ce ne danno già abbastanza!!!) ma come in tutte le cose, per come la vedo io, è questione di priorità. Se in questo momento siamo più impegnati in altro, va benissimo, se le nostre passioni sono cambiate ok ma chi ci vieta di portarle nel nostro blog, se in questo momento non è possibile per problemi di lavoro meglio perchè il lavoro è importante (e deve essere RETRIBUITO!!) e quindi il blog rimane accantonato per un po ma se ci piace, e tanto, dovrebbe essere difficile staccarsi......
    Quello che non ho, è il tempo per passare da tutti e lasciare commenti, ecco quello mi spiace DAVVERO, però al momento nel mio caso è così!!
    Suggerimenti...???? Perchè non porti un pezzetto dei tuoi romanzi qui? Magari chiedendo il nome di un personaggio, fare un sondaggio di dove ambientare una scena, cose così ma ovviamente è solo una modestissima idea!!!
    Nell'augurarti un fine settimana strepitoso ti mando anche un grande abbraccio sperando di vederti tornare più spesso!!!!
    Kisssssssssssssssssssssssssss

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  5. ciao simona, beh io sono un'irriducibile romantica e continuo a pensare che le emozioni che ti dà l'essere una blogger nessun socials potrà mai dartele. Proprio stamattina mi soffermavo a rileggere dei post con l'etichetta my life. Su alcuni mi sono commossa, alcuni mi hanno fatto sorridere, alcuni mi hanno riportato indietro nel tempo, e questa per me è pura magia. Ognuno trova una propria via nel bloggare e probabilmente quella di cui ci hai parlato oggi è diventata la tua....

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  6. di questa cosa che scrivi me ne sono accorta anch'io. il mio blog non è molto visto e non ho molti follower. di conseguenza anche i commenti sono ridotti al minimo (certi post addirittura non ne hanno nemmeno uno!). non sono su FB o Twitter e per il momento non ne sento la mancanza, ma mi rendo conto che ormai il blog sta "passando di moda" e i social sono quelli che attirano di più.
    peccato però!

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  7. Anch'io da dieci anni ho un blog, bellissimo dal mio punto di vista, ma come vedi sono anonima, non ho nessun followers, nessuna pubblicità, niente di niente. Non mi conosce nessuno. Ma l'ho fatto per me, per riguardarmelo ogni tanto, per ricordare, per regalare spunti su lavori di cucito, di ricamo, di arredamento, senza chiedere niente in cambio. E' un mio personale divertimento. Se ho voglia di aggiornarlo lo faccio senza costrizioni. In questo periodo è fermo, ma ho intenzione di fare un post proprio oggi o domani. Il tuo blog è stupendo, divertente, lo leggo quando sono un pochino giù. Ma leggo anche e soprattutto i post vecchi, divertentissimi che hai scritto in passato. Quindi come vedi non è necessario che tu lo aggiorni tanto spesso, piuttosto e necessario per personcine come me, che tu lo tenga aperto, perchè ci possiamo tirar su nei momenti di "bassa", un po' come fa Edicola Fiore al mattino! Grazie e scusa l'intromissione. Serena.

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Nel frattempo, visto il periodo, vuoi una tazza di thè?

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