lunedì 29 luglio 2019

GIOCHI SENZA FRONTIERE

E niente, non lo volevo raccontare e invece toh, per dovere di cronaca lo faccio.
Giovedì scorso, me pare, io e Aly si viene via dal mare. Come sempre nei giorni feriali, ci facciamo le spiaggette quindi siamo armate di ombrellone, borsone, racchette e pallone e pure una trivella per pianta' l'ombrellone, ché, ha detto il Santo, 'Non puoi piantare l'ombrellone alla tua maniera, tipo camionista che gira la polenta. Usa sto attrezzo, che fai meno fatica.'
E quindi niente ho trivellato alle dieci di mattina la spiaggia manco dovessi trova' il petrolio e l'ho estratta alle cinque del pomeriggio tirando su un quantitativo di sabbia pari solo a quello che mi ritrovo nel costume quando faccio le piste delle biglie col culo.
Comunque.
Si arriva alla Supercar, la quale ha il bagagliaio che si apre con la mossa di karate del piede, ma si vede che con l'infradito mi scambia per un nipponico pigro e non si apre una ceppa. Dopo aver provato inutilmente con un movimento di piede che parevo Platini ai tempi d'oro, mi costringo a usare la chiave. E okay. Carichiamo il borsone, gli asciugamani bagnati che pesavano come un cammello morto, il pallone, le racchette, la pallina, lo zaino frigo, la trivella, e forse anche un turista che passava di lì, ma insomma è tutto nel bagagliaio.
Se si apre con un gesto del piede, il bagagliaio secondo voi come si chiude? Ballando la samba? Oh no. Con un bottone. C'è un piccolo bottoncino in questa macchina infernale proprio sulla sinistra del portellone. Tu lo pigi e poi vai a farti i cazzi tuoi, quello si chiude da sé. Con i suoi tempi, eh? Tipo che ti dà il tempo di sederti alla guida, farti una messa in piega e poi puoi parti'.
Insomma, pigio il bottone, entriamo in macchina, ci accoglie l'inferno, in due secondi netti mi si asciugano pure i capelli grazie alla temperatura dentro l'abitacolo, apriamo i finestrini e si parte.
Alziamo la radio, cantiamo qualche canzone, cerco di regolare l'aria condizionata passando dalla temperatura delle isole Svalbard a quella del deserto del Sahara e viceversa, ma si sa, la troppa tecnologia mi manda in confusione. Troppi tasti, troppi numeri e imprecando rimpiango la mia amata manovella.
Comunque.
Siamo lì belle tranquille, in un tratto di strada circondato da campi dorati, quando Alice esclama:
"Oddio, cos'era?"
"Cos'era?"
"Un gatto, forse."
"L'ho messo sottoooo???"
"Ma nooo, era sul ciglio, proprio lì..." e si gira.
E lì il terrore nei suoi occhi.
"Mamma." Lo dice piano quasi la notizia potesse scioccarmi.
"Sì, figlia mia adorata, dimmi."
"Stiamo viaggiando col bagagliaio aperto???"
"Ma figurat..." guardo nello specchietto. "Occazzo!"
La mia supercar tutta bella spalancata che era una meraviglia. Il portellone stava su che pareva pagato. Bella diobonino.
Il pianale pieno derobba tutto all'aria. Ma che meraviglia.
Accosto mettendomi le mani nei capelli, constatando di aver fatto minimo 6 km e vedendo già scene apocalittiche tipo che sfrecciamo lasciandoci dietro borse, borsoni, asciugamani palle e trivelle, che se dioneguardi parte a razzo mi trivella uno in motorino. Mi vedo lanciare roba dal portellone in una sorta di gioco senza frontiere, una gara a ostacoli dove, chi viene via dal mare, è costretto a schivare palloni, giornali, solari, parei e pure tamponi per il ciclo che si sa, son leggeri e si ficcano da tutte le parti. Poi magari mi beccano un vecchietto in bicicletta e questo torna a casa con 'O.B.' marchiato in fronte. Aly nel frattempo scende con talmente tanta foga che a momenti mi cade nel fosso, e mi vedo costretta a recuperarla con la stecca dell'ombrellone.
Dà un'occhiata sommaria al bagagliaio e facciamo velocemente la spunta e l'inventario.
"Mi pare ci sia tutto" mi dice alzando il pollice.
Tiro un sospiro di sollievo inveendo poco dopo contro la supercar che non mi ha avvertito di viaggiare tutta spalancata.
Ora. 
Con il Santo stiamo cercando di ricostruire l'accaduto.
-Non ho strucato el boton. A me PARE di averlo pigiato, ma invece.
-Il portellone non si è MAI chiuso e io sono partita così, impavida. Incurante del vento a 876 nodi che mi arrivava da dietro. CI STA.
-Il portellone si è chiuso, ma avendo trovato un ostacolo per la roba messa a cazzodecane, alla prima buca si è spalancato e chi sono io per preoccuparmi di cosa fa un portellone una volta partita?
Detto ciò io continuo ad affermare che la Supercar chiacchiera quando le pare e non mi ha avvertita che il portellone era aperto. Ha detto il Santo che è impossibile che ciò accada, perché una cosa del genere la segnala, SEMPRE. 
Bisogna vedere COME.
Mica puoi mettere SOLO un BIP sul cruscotto che lampeggia di rosso con scritto PORTELLONE APERTO grande come il neon di una farmacia che continua a lampeggiare per 6 km sfondandoti i timpani e bruciandoti le retine. Eh.
Che poi io non ci faccio caso.



venerdì 19 luglio 2019

LADY GAGA E BRADLEY COOPER

Allora: ho quanto in questa storia Gaga/Cooper la Germanotta, nei commenti sotto le varie testate che riportano la notizia, sia definita bruttarella, di come lui possa aver lasciato quella gran gnoccolona di Irina e di come una così poco piacente abbia potuto far innamorare di sé un tronco di pino come Bradley Cooper.
Ora.
Punto uno: a parte il fatto che a definire Lady Gaga brutta (fisicamente intendo) è un po' azzardato. Sono sincera: non mi piace quando si agghinda, ma l'ho trovata di una bellezza particolare nel film (più acqua e sapone diciamo) quando non ha tutti quegli orpelli. Detto ciò, a me pare una bella donna, quantomeno con una 'bellezza particolare'.
Punto due: chi va dicendo come possa aver lasciato quella gnocca di Irina per una diciamo... meno avvenente, dà evidentemente un' importanza all'aspetto fisico spaventoso. La bellezza, (mi rendo conto che è una frase fatta, ma tant'è) non è tutto. Ci sono donne OGGETTIVAMENTE bellissime, ma con la personalità di una ameba. E donne OGGETTIVAMENTE meno attraenti ma con un temperamento e un savoir faire da sdraiarti con un solo sguardo. Conosco donne (e pure uomini) molto belli sì, ma per niente accattivanti e donne (e uomini) 'normali' che ammaliano e affascinano con il loro modo di fare, l'atteggiamento e tutto ciò di cui è composta la VERA BELLEZZA.
Punto tre: sì, un uomo molto bello può innamorarsi di una donna non alla 'sua altezza', per tutti i motivi di cui sopra. Anche perché, facendo proprio della psicologia spicciola spicciola, in genere chi è sempre stato fortunatamente e oggettivamente bello esteriormente, ha curato poco la personalità, il carattere, il modo di fare, a volte anche la simpatia, perché quella bellezza così dirompente spesso è un lasciapassare e 'attira' senza bisogno di scomodarsi per riuscire a integrarsi in qualsiasi ambiente.
Cosa che invece accade ai meno attraenti che fanno del carattere il loro punto di forza, lavorando su loro stessi in fatto di autostima, simpatia e carisma, ed è proprio quest'ultimo la carta vincente. Il carisma. Se ce l'hai, attirerai gente; se hai qualcosa da dire oltre che mostrare, attirerai gente; se hai un cervello oltre a un bel viso, attirerai gente. E risulterai bello o bella, anche se non sei molto alta, o se hai le orecchie a sventola, o un naso importante.
Quindi, fermo restando che magari Irina oltre ad essere una gnocca da competizione sarà pure molto simpatica e con un carattere meraviglioso (perché la combo gnocca+intelligente+simpatica esiste eccome per fortuna) il dire 'ma come fa ad aver lasciato quella gnocca per una bruttarella' è un po' superficiale.
Perché la bellezza, fine a se stessa, non conta niente. Puoi essere bella quanto ti pare, ma se non hai CARATTERE, sarai sempre trattata (e spesso ahimè) giudicata come un bell'involucro e niente più.
E Lady Gaga, a quanto pare, non sarà una carta pregiata, ma evidentemente nasconde al suo interno qualcosa che all'altra manca.
Perché come cantavano Jo Squillo e Sabrina Salerno:
'Oltre le gambe c'è di più'.
Ma guarda come ti ritiro fuori gli anni '90.

lunedì 8 luglio 2019

C'ERA UNA VOLTA



C'era una volta una bella principessa
che tutti dicevano 'è sempre la stessa'
alla destra sedeva vestita di rosa
con le cosce de fora in erotica posa
C'era una volta un principe biondo
che sulla testa ave'a un girotondo
dietro di lei stava impettito
con la faccia verde di chi non ha digerito
C'era una volta di Diana le sorelle
Chiamate a corte 'accorrete, abbelle!'
questa volta vi abbiamo invitato
nelle altre occasioni ce lo semo scordato!'
C'era una volta una fresca nonnina
col sorriso marpione di chi è vicina
al futuro Re ma senza aver fretta
che qua manco schiatta la Elisabetta
C'era una volta un cordiale Re futuro
di scuro vestito per confondersi al muro
prima di lui pure la tappezzeria
i corgi, i candelabri e la scuderia
C'era una volta una duchessa garbata
vestita di bianco e poco truccata
sembra sul punto "E mo' mi intristisco
famola finita sennò mo' nitrisco!'
C'era una volta un rosso importante
che sposò un'attrice un po' appariscente
fu ammaliato da coraggio e tanta beltà
ma lei voleva sentirsi chiamare sua maestà
C'era una volta una mamma raggiante
impavida e capricciosa e un poco rampante
la scalata a corte a colpi di capricci
"Io vojo il Regno e non i tu' spicci"
C'era una volta un Archie piccino
che guarda il ricamo del vestitino
"Mo' ditemi voi se questo abito è adatto
forse forse era meglio il meme col gatto."


martedì 2 luglio 2019

DI LUCE E DI STELLE

Oggi decidiamo di andare al mare. Chiedo ad Alice se allo stabilimento troviamo qualche suo amico e lei mi risponde che uno in effetti ci sarebbe. Mi offro di andarlo a prendere per non fargli fare il viaggio della speranza in autobus, lui accetta di buon grado: mi conosce, è venuto spesso a casa mia, sa che non rompo le scatole.
In macchina gli chiedo dove andrà in vacanza.
"In Calabria" mi dice.
Me lo immagino a fare i tuffi al mare, bighellonare fino alle cinque di mattina, qualche mojito, qualche bella ragazza, qualche cazzata, come è giusto che sia a 18 anni.
Gli chiedo quanto sta e mi risponde "Fino a settembre. Vado dai parenti. E poi lì ho degli amici e un progetto."
"Un progetto?"
"Sì. Le tartarughe. Partecipo a un progetto per la salvaguardia delle tartarughe marine."
Mi racconta della vita delle tartarughe, di come effettuare un recinto efficace per tutelare le uova, di cosa hanno bisogno, di come vengono aiutate ad emergere in caso di difficoltà, di quante notti ha passato a controllare che nessuno si avvicinasse con l'intento di studiare il momento migliore per rubare le piccoline, di come allontana e fa scudo coi teli chi spara una luce troppo forte al momento della schiusa "Perché tutti pensano che loro vadano d'istinto verso il mare. In realtà vanno verso la luna."
"La luna?"
"Sì, la luna si specchia nel mare e illumina l'acqua. Se qualcuno illumina un altro punto con una luce forte, loro potrebbero andare dalla parte sbagliata."
"Attratte dalla luna. Mi sembra bellissimo." Gli dico.
"Lo è. Tante notti sono rimasto da solo in spiaggia. So che loro sono lì, magari non sono ancora pronte alla schiusa, ma ci sono."
"E cosa fai tutta la notte?"
"Guardo le stelle."


(Foto: Danilo B.)

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