lunedì 5 settembre 2022

Finalmente: le Cotswolds - Viaggio in Inghilterra 2022

 

Questo post contiene tante, ma TANTE foto di cottage e case, perché per rappresentare le Cotswolds non c'è cosa migliore. Ho raggruppato tutti i giorni passati in questi villaggi, tra passeggiate nel verde, feste di paese intorno alla chiesa e negozi di antichità di cui vi parlerò più avanti.
E sì, già vi anticipo, sembra di vedere Mrs. Brown spuntare in ogni angolo ❤
Burford: la caratteristica di questo paesino è senz'altro la strada principale in discesa (o in salita, come preferite) Quel giorno ci ha accompagnato una fitta pioggerellina che ci ha 'costretto' a mangiare in un cottage caratteristico dal soffitto bianco e pareti bianche spessissime. La via è disseminata da botteghe e negozini che meritano senz'altro un'occhiata. Perdendoci tra vicoli e stradine abbiamo scovato un cottage a me molto familare, corredato da un curioso cancelletto che ho letto in un libro. A salutarci con cortesia un vecchietto che curava l'orto incurante della pioggia.
Bampton: il paesino è veramente piccolino, ma nasconde una chicca: è il villaggio di Downton Abbey. Forse in alcuni scatti riconoscerete la stradina con l'arco utilizzata in molte riprese e la chiesa dove si sono sposati Mary e Matthew. Bampton mi ha dato l'idea di un villaggio in cui l'età media è molto alta e la vita scorre ancora più lenta che negli altri paesini. Abbiamo chiesto un'informazione all'ufficio postale e c'era solo uno sportello e un impiegato intento a mettere a posto della mercanzia. Sì, la posta era anche un sorta di piccolo emporio.
Chipping Campden: è un piccolo gioiellino (peccato per le auto parcheggiate che rovinano un po' la veduta d'insieme). Qui abbiamo passeggiato sotto un bel sole e sbirciato nelle vetrine. Abbiamo scoperto da un volantino che il vicario, nella St James' Church, organizza Tea Party in parrocchia con dolcetti annessi. Non faccio fatica a immaginare la partecipazione della comunità. Passeggiando per una strada secondaria, notiamo una porticina che si apriva su un verdissimo giardino. Sembrava la porta del giardino segreto. La targa affissa fuori recita: The Ernest Wilson Garden. Decidiamo di entrare in punta di piedi e ci ritroviamo immersi in una bolla di verde adornata di tantissime piante. Da un opuscolo apprendiamo che questo piccolo e delizioso giardino è in onore di Ernest Wilson, un esploratore e collezionista di piante che introdusse circa 2000 specie di origine asiatica in Occidente; circa 60 di esse portano il suo nome.
Proseguiamo vogliosi di verde e di piante e lungo la strada ci fermiamo a Dover's Hill per un pic nic in compagnia delle pecore per poi proseguire verso Snowshill. Lungo la strada obbligo il Santo a fermarsi di tanto in tanto per fotografare cottage e case. Lui asseconda i miei desideri ridendo e intraprendendo pure viuzze private pur di farmi felice a tal punto che un signore ci ha chiesto "Ma vi siete persi?" Al che il Santo ha risposto impassibile "No, ma mia moglie fotografa case."
Snowshill: ecco, l'angolo con la chiesetta è il panorama più instagrammabile del mondo e non puoi non cedere a cotanta bellezza. Io ci sono cascata con tutte le scarpe anche perché è la chiesa alla quale mi sono ispirata per la St Mary Church del reverendo Bell. Finalmente l'avevo davanti a me. Ci si arriva dopo una passeggiata in paese costeggiando la Snowshill Manor di cui vi parlerò più avanti. Tra pecore, rose rampicanti e chiesette romantiche, Snowshill è uno dei posti che porterò nel cuore per molto tempo.
Broadway: definito 'il gioiello delle Cotswolds' pare che sia stato fonte di scrittori e compositori. Anche qui non mi sento di dissentire. Broadway è un villaggio vivo in cui l'aria commerciale e allegra si avverte. Tuttavia non va a intaccare quel senso di pace che c'è in tutte le Cotswolds. Una leggera brezza fa tintinnare le onnipresenti bandierine, il carretto di un gelataio soddisfa il palato dei più piccini e vestitini romantici fanno bella mostra di sé dalle vetrine. Io mi rilasso su una panchina in compagnia di una coppia anziana. Lui legge un libro a voce alta, lei lo ascolta giocherellando con un fiorellino.
Castle Combe: è uno dei villaggi più famosi delle Cotswolds e in quanto tale comporta la presenza di un po' di gente. L'angolino con il ponte dopo il quale si snoda il pugno di case è il più fotografato e quindi, purtroppo, è funestato dai turisti. Ciò non toglie la bellezza del luogo e la sua magia. Ad averlo saputo, per godere appieno della bellezza autentica di questo luogo, saremmo partiti la mattina prestissimo, prima dell'arrivo dei turisti. In compenso nelle stradine c'è poca gente e riusciamo a fare una bella passeggiata.
Bourton on the water: conosciuta come 'La Venezia delle Cotswolds' è attraversata dal fiume Windrush. Anche questa è una meta turistica molto ambita ed è stata presa d'assalto il lunedì del Bank Holiday. Le rive fanno le veci delle spiagge ed è normale vedere i bimbi nell'acqua e i turisti sui teli mare. Siamo tornati il giorno dopo per ammirarla di nuovo senza la calca ed è sempre una bella sensazione: Bourton on the water merita senz'altro una visita per la sua particolare conformazione in mezzo all'acqua.
Bibury: è un piccolo e breve scorcio che si snoda tra i cottage. Un tempo molto più turistico, ci ha regalato la sensazione di essere tornati a casa: fu uno dei primi villaggi che visitammo dieci anni fa. Ha mantenuto intatta la sua magia e la sua bellezza.
Upper Slaughter e Lower Slaughter: lascio per ultimi i miei due paesini preferiti. Uniti da meno di due km, ci hanno regalato un'atmosfera di altri tempi. E ho anche trovato la casa dei miei sogni. La signora che vi abita non lo sa, ma credo se ne sia accorta dalle decine di foto che ho scattato alla sua abitazione. Upper Slaughter è un angolo di paradiso: verde, silenzioso, bucolico. Davanti ai cottage ricoperti di rose, scorre lento un torrentello sormontato da un piccolo ponte. Qualcuno attraversa a cavallo la lingua di terra che separa le due sponde e diverse panchine sono disseminate qua e là come un invito a godersi quel paradiso. Qui non c'è il turismo di massa, in realtà non c'è proprio nessuno e ci sentiamo fortunati a poterlo assaporare nella sua bellezza.
Raggiungiamo a pranzo Lower Slaughter e ci attende la fiera nel villaggio. Nel giardino della piccola chiesetta sono allestite delle bancarelle di oggetti vintage, una sorta di mercatino delle pulci a scopo benefico. Da un'anziana e graziosa signora, acquisto una borsa fiorita mentre il profumo dei sandwich della bancarella davanti stuzzicava il nostro palato. Decidiamo di provarli e ci vengono serviti da un bambino e la sua mamma. Mangiamo accarezzati da quest'aria d'altri tempi, dove la musica accompagna i nostri passi interrotta solo dalle grida di gioia di anziani e bambini che giocano a birilli. Qui il tempo sembra davvero essersi fermato. In quel momento non ci siamo sentiti turisti, ma parte integrante del villaggio, con la sua festa, la sua gente e i suoi colori.
P.s. le Cotswolds non vanno lette, vanno assaporate, guardate, annusate e altro ancora. Nessun testo può essere all'altezza di ciò che vediamo, quindi spero di essere riuscita, almeno con le foto, a farvi apprezzare questa meraviglia.

Nessun commento:

Posta un commento

Nel frattempo, visto il periodo, vuoi una tazza di thè?

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails