domenica 4 settembre 2022

Viaggio in Inghilterra 2022 - giorno 2/3


Prima tappa: Tyntesfield.
Per raggiungere la dimora bisogna attraversare il punto ristoro/shopping dove sono esposti vari tipi di rose inglesi David Austin. Il Santo mi ha detto: "Ti ricordo che in macchina non abbiamo posto." Il che la dice lunga sulla mia iniziale intenzione.
Lasciamo questo bel posticino e ci dirigiamo alla casa attraversando un parco magnifico. Il tempo promette pioggia, ma non pioverà; in compenso uscirà un bel sole facendoci godere di un bel pic nic sul prato come piace a noi.
Visitiamo il giardino con un'incantevole nicchia, poi veniamo accolti dal personale della dimora per la visita all'interno. È magnifica. Cediamo al richiamo della scalinata per una foto e giriamo video per catturarne la bellezza (li metterò nelle stories)
📖Tyntesfield è una casa e tenuta in stile neogotico vittoriano e si trova nel North Somerset. Prende il nome dai baronetti Tynte, che possedevano tenute nella zona dal 1500 circa. Nel 1830 fu costruita una villa georgiana, che fu acquistata dall'uomo d'affari inglese William Gibbs, la cui enorme fortuna venne dal guano usato come fertilizzante. Negli anni '60 dell'Ottocento Gibbs fece ampliare e rimodellare la casa in modo significativo; una cappella fu aggiunta negli anni '70 dell'Ottocento. La famiglia Gibbs ha posseduto la casa fino alla morte di Richard Gibbs nel 2001, poi nel giugno 2002 è stata acquistata dal National Trust dopo una campagna di raccolta fondi per impedirne la vendita a interessi privati ​​e garantire che fosse aperta al pubblico.
Dopo la visita alla casa abbiamo passeggiato nel parco e visitato le stalle dove ci siamo concessi foto e relax.
Lasciamo Tyntesfield sotto a un bel sole e facciamo una puntatina in Galles per visitare Chepstow Castle. La cittadina ci accoglie festosa e piena di bancarelle, nel castello addirittura ci sarà un concerto di una band rock.
📖Il castello di Chepstow è situato in cima a una falesia che guarda sul fiume Wye; fu costruito su ordine di Guglielmo il Conquistatore dal normanno William FitzOsbern, I conte di Hereford nel 1067; Nel 1913 venne impiegato per le riprese di Ivanhoe, il primo adattamento per il cinema del romanzo di Walter Scott. Fu costruito fin dall'inizio in pietra, non in legno come la maggior parte dei castelli dell'epoca, a testimonianza della sua importanza strategica di fortezza difensiva sul confine tra l'Inghilterra e il Galles.
Dopo aver visitato il castello ci perdiamo un po' nelle stradine gallesi dalle porte colorate e bandierine alle finestre. Scopriamo una cosa molto carina: sul marciapiede sono affisse delle targhette che raccontano la storia passata della casa o del negozio che ci troviamo davanti. Pezzi di storia locale sparsi qua e là. Lì facciamo uno dei primi acquisti del viaggio: una mappa della Gran Bretagna sulla quale evidenziare i posti visitati. Lasciando Chepstow ridiamo già al pensiero che forse le bandierine non ci basteranno.
Il giorno dopo è la volta di Charlecote Park, meta digitata per sbaglio sul navigatore al posto di un'altra, ma che si è rivelata una piacevolissima scoperta.
📖Charlecote Park è una tenuta del villaggio inglese di Charlecote nella contea del Warwickshire, che comprende un palazzo in stile Tudor risalente al 1551 e un parco nel quale vivono indisturbati cervi e daini. Nel 1572, fu ospitata per due notti nel palazzo della tenuta la regina Elisabetta I d'Inghilterra.
La dimora, come tutte del resto, è molto bella e suggestiva, ma è l'esterno che ci ha regalato emozioni. Una brochure ci invita a passeggiare nel bosco e ammirare cervi e daini in libertà. Unica raccomandazione non avvicinarsi troppo, non disturbarli e fare silenzio. Non ci sembra vero, ma si rivelerà così. Piano piano, a piccoli passi, possiamo davvero stare in loro compagnia nel pieno rispetto della natura. E' tutto surreale, ma bellissimo (semi cit.)
Nonostante il pranzo al sacco, decidiamo di pranzare sul posto assaggiando per la prima volta il Cornish Pasty (una sorta di pasticcio di carne in pasta sfoglia) e il Sausage Roll (salsiccia anch'essa in pasta sfoglia). Viene considerato cibo da strada e ci viene servito come tale. Tutto buono e saporito, tanto da gustarlo ancora nei giorni seguenti. Ci godiamo ancora un po' il parco, poi nel pomeriggio raggiungiamo Stratford Upon Avon, città natale di William Shakespeare. La cittadina è molto carina e in gran festa (troviamo una fiera) e la casa di Shakespeare merita senz'altro una visita. Purtroppo le entrate non sono contingentate, quindi il tour si rivelerà un po' caotico. Il Santo ha chiamato l'esperienza "Tourist Trap" trappola per turisti e non riesco a dargli del tutto torto. La cittadina gioca molto su questo e a mio avviso è un gran peccato. Io e Aly ci consoleremo facendo acquisti in un negozio di Beatrix Potter. Detto ciò: aver visto e calpestato la casa del grande drammaturgo, è stata comunque una bella emozione.


















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Nel frattempo, visto il periodo, vuoi una tazza di thè?

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