(Foto: http://www.pianetadonna.it/)
Dopo la
guerra delle mamme che allattano contro quelle che non allattano
ce n'è una
che davvero non capisco: le mamme che non lavorano che fanno la
guerra a quelle che lavorano e viceversa.
Le prime
accusano le altre di essere donne in carriera senza scrupoli, di non
godersi e trascurare i figli (e averli fatti per farli crescere dai nonni) di
mettere al primo posto il lavoro, l'avanzamento di carriera, di essere arriviste e tremendamente egoiste.
Le seconde
accusano le prime di essere vagabonde, delle donnicciole senza spina
dorsale devote solo al bucato e al folletto e delle mantenute che
prosciugano lo stipendio del marito per andarsi a fare la ceretta o
comprarsi una borsa.
Allora: sia
che si guardi da una parte sia che si guardi dall'altra, queste
accuse, oltre a essere offensive e maleducate, secondo me non hanno
motivo di essere sguainate per difendere la propria posizione. Perché
di questo si tratta. Sia che una donna faccia la casalinga, sia che una donna sia una lavoratrice indefessa, non c'è motivo di perorare
la propria causa e sapete perché? Perché sono scelte personali e
non c'è una cosa giusta e una sbagliata. C'è solo una cosa giusta
per ognuna di noi.
Ci sono
donne che si sentono realizzate prendendosi cura solamente della casa
e dei figli. E lo fanno per scelta.
Ci sono
donne che si prendono cura della casa e dei figli e fanno le
casalinghe perché purtroppo non c'è lavoro (ma questo è un
discorso a parte che, nei casi in cui il livore tocca picchi
altissimi verrà usato dalle mamme lavoratrici con la fatidica frase
“Seee, se tu lo cercassi vedrai lo troveresti!”)
Ci sono
donne che si prendono cura della casa, dei figli e tho! lavorano. A
volte per scelta a volte perché uno stipendio solo non basta. Sono
super eroine? A volte. A volte no, sono semplicemente delle mamme che
ce la fanno. Spesso con l'aiuto dei nonni, altrettanto spesso da
sole.
Ci sono
donne che scelgono di lavorare tutto il giorno anche se potrebbero
permettersi di stare a casa coi figli, il cane, il gatto e fare il
punto croce, perché a loro piace lavorare, sentirsi economicamente
autonome e fare cose, incontrare gente e avere il sacrosanto diritto
di esercitare una professione per la quale hanno studiato tanto.
Non c'è una
soluzione perfetta per tutte. C'è una soluzione perfetta per ognuna
di noi. E, salvo dei casi, ce la scegliamo. O comunque faremo di
tutto per avvicinarci allo stile di vita lavorativo che ci siamo
prefissate o che ci è più congeniale.
(Non a caso,
una volta mamme, chiediamo il part time, che secondo me rimane la
soluzione ottimale per una mamma)
Io non mi
sento di demonizzare la donna in carriera che sta fuori tutto il
giorno. Magari è una donna che si è fatta un culo tanto nello
studio, ha speso denaro, energie, tempo, e pacchi di neuroni per
arrivare dove è arrivata e cosa le dobbiamo dire? “Uè, ciccia,
adesso mica vorrai fare un figlio e continuare a lavorare? Cioè, se
lavori tutto il giorno mica puoi fare la mamma.” E chi l'ha detto?
Magari, proprio lei che lavora tutto il giorno fuori casa, può
essere una madre migliore di quella che ti aspetta fuori da scuola
tutti i giorni. Una donna realizzata (in qualsiasi campo) e
soddisfatta, sarà una mamma felice.
Dall'altra
parte non mi sento di demonizzare chi fa la casalinga per scelta. Se
tu decidi di dedicarti esclusivamente alla famiglia (attenzione, bene
o male anche le altre lo fanno, magari con un aiuto nelle pulizie- ma
anche qui, che vi incazzate, mica gliela pagate voi la signora) e
stai bene e ti senti realizzata così, perché devo chiamarti
mantenuta? Perché ti devo vedere come un'arpia che non vede l'ora di
mettere le mani sullo stipendio del marito per andare a farsi quattro
salti in profumeria e accusarti con la classica frase “Tanto non
c'hai da fare un cazzo?”
E anche qui,
se la vivi bene e per scelta, sarai una madre serena. Se ti viene
imposta per mancanza di lavoro o perché il marito vuole così, sarai
una madre nervosa, imbruttita, che vive lo stare in casa una sorta di
prigione.
Senza
dimenticare che a volte dietro a una scelta che sembra prettamente
personale, c'è dietro una stenderia di decisioni prese in due
Ci sono
mariti che si fanno in quattro per permettere alla moglie di avere
una carriera importante (fanno il bucato, la spesa, aiutano in casa,
gestiscono i bambini) e ci sono mariti che si fanno in quattro
(straordinari e un culo grosso così) per permettere alla moglie di
stare a casa e occuparsi del nido.
Quindi come
si può sindacare cosa è meglio e cosa è peggio?
Chi, è
meglio di chi? Perché di questo si parla. Di chi si sente superiore
rispetto all'altra perdendo di vista, ancora una volta, che non c'è
una soluzione per tutte. Ripeto: c'è una soluzione per ognuna di
noi. E sono tante, tantissime, e con mille sfaccettature.
Quindi se tu
mamma, sorridi allo specchio alle 7 di mattina, e vedi una donna
serena, soddisfatta della vita e piena di grinta per affrontare la
giornata, sia che tu abbia deciso di fare la casalinga, sia che tu
abbia deciso di lavorare, sappi che hai fatto la scelta giusta. Per
la tua famiglia. Per i tuoi figli.
Ma
soprattutto per te. Perché se tu sei felice lo sarà
anche chi ti sta intorno.