giovedì 29 agosto 2019
DOVE L'ACQUA È PIU' BLU
lunedì 29 luglio 2019
GIOCHI SENZA FRONTIERE
Giovedì scorso, me pare, io e Aly si viene via dal mare. Come sempre nei giorni feriali, ci facciamo le spiaggette quindi siamo armate di ombrellone, borsone, racchette e pallone e pure una trivella per pianta' l'ombrellone, ché, ha detto il Santo, 'Non puoi piantare l'ombrellone alla tua maniera, tipo camionista che gira la polenta. Usa sto attrezzo, che fai meno fatica.'
E quindi niente ho trivellato alle dieci di mattina la spiaggia manco dovessi trova' il petrolio e l'ho estratta alle cinque del pomeriggio tirando su un quantitativo di sabbia pari solo a quello che mi ritrovo nel costume quando faccio le piste delle biglie col culo.
Comunque.
Si arriva alla Supercar, la quale ha il bagagliaio che si apre con la mossa di karate del piede, ma si vede che con l'infradito mi scambia per un nipponico pigro e non si apre una ceppa. Dopo aver provato inutilmente con un movimento di piede che parevo Platini ai tempi d'oro, mi costringo a usare la chiave. E okay. Carichiamo il borsone, gli asciugamani bagnati che pesavano come un cammello morto, il pallone, le racchette, la pallina, lo zaino frigo, la trivella, e forse anche un turista che passava di lì, ma insomma è tutto nel bagagliaio.
Se si apre con un gesto del piede, il bagagliaio secondo voi come si chiude? Ballando la samba? Oh no. Con un bottone. C'è un piccolo bottoncino in questa macchina infernale proprio sulla sinistra del portellone. Tu lo pigi e poi vai a farti i cazzi tuoi, quello si chiude da sé. Con i suoi tempi, eh? Tipo che ti dà il tempo di sederti alla guida, farti una messa in piega e poi puoi parti'.
Insomma, pigio il bottone, entriamo in macchina, ci accoglie l'inferno, in due secondi netti mi si asciugano pure i capelli grazie alla temperatura dentro l'abitacolo, apriamo i finestrini e si parte.
Alziamo la radio, cantiamo qualche canzone, cerco di regolare l'aria condizionata passando dalla temperatura delle isole Svalbard a quella del deserto del Sahara e viceversa, ma si sa, la troppa tecnologia mi manda in confusione. Troppi tasti, troppi numeri e imprecando rimpiango la mia amata manovella.
Comunque.
Siamo lì belle tranquille, in un tratto di strada circondato da campi dorati, quando Alice esclama:
"Oddio, cos'era?"
"Cos'era?"
"Un gatto, forse."
"L'ho messo sottoooo???"
"Ma nooo, era sul ciglio, proprio lì..." e si gira.
E lì il terrore nei suoi occhi.
"Mamma." Lo dice piano quasi la notizia potesse scioccarmi.
"Sì, figlia mia adorata, dimmi."
"Stiamo viaggiando col bagagliaio aperto???"
"Ma figurat..." guardo nello specchietto. "Occazzo!"
La mia supercar tutta bella spalancata che era una meraviglia. Il portellone stava su che pareva pagato. Bella diobonino.
Il pianale pieno derobba tutto all'aria. Ma che meraviglia.
Accosto mettendomi le mani nei capelli, constatando di aver fatto minimo 6 km e vedendo già scene apocalittiche tipo che sfrecciamo lasciandoci dietro borse, borsoni, asciugamani palle e trivelle, che se dioneguardi parte a razzo mi trivella uno in motorino. Mi vedo lanciare roba dal portellone in una sorta di gioco senza frontiere, una gara a ostacoli dove, chi viene via dal mare, è costretto a schivare palloni, giornali, solari, parei e pure tamponi per il ciclo che si sa, son leggeri e si ficcano da tutte le parti. Poi magari mi beccano un vecchietto in bicicletta e questo torna a casa con 'O.B.' marchiato in fronte. Aly nel frattempo scende con talmente tanta foga che a momenti mi cade nel fosso, e mi vedo costretta a recuperarla con la stecca dell'ombrellone.
Dà un'occhiata sommaria al bagagliaio e facciamo velocemente la spunta e l'inventario.
"Mi pare ci sia tutto" mi dice alzando il pollice.
Tiro un sospiro di sollievo inveendo poco dopo contro la supercar che non mi ha avvertito di viaggiare tutta spalancata.
Ora.
Con il Santo stiamo cercando di ricostruire l'accaduto.
-Non ho strucato el boton. A me PARE di averlo pigiato, ma invece.
-Il portellone non si è MAI chiuso e io sono partita così, impavida. Incurante del vento a 876 nodi che mi arrivava da dietro. CI STA.
-Il portellone si è chiuso, ma avendo trovato un ostacolo per la roba messa a cazzodecane, alla prima buca si è spalancato e chi sono io per preoccuparmi di cosa fa un portellone una volta partita?
Detto ciò io continuo ad affermare che la Supercar chiacchiera quando le pare e non mi ha avvertita che il portellone era aperto. Ha detto il Santo che è impossibile che ciò accada, perché una cosa del genere la segnala, SEMPRE.
Bisogna vedere COME.
Mica puoi mettere SOLO un BIP sul cruscotto che lampeggia di rosso con scritto PORTELLONE APERTO grande come il neon di una farmacia che continua a lampeggiare per 6 km sfondandoti i timpani e bruciandoti le retine. Eh.
Che poi io non ci faccio caso.
venerdì 19 luglio 2019
LADY GAGA E BRADLEY COOPER
Ora.
Punto uno: a parte il fatto che a definire Lady Gaga brutta (fisicamente intendo) è un po' azzardato. Sono sincera: non mi piace quando si agghinda, ma l'ho trovata di una bellezza particolare nel film (più acqua e sapone diciamo) quando non ha tutti quegli orpelli. Detto ciò, a me pare una bella donna, quantomeno con una 'bellezza particolare'.
Punto due: chi va dicendo come possa aver lasciato quella gnocca di Irina per una diciamo... meno avvenente, dà evidentemente un' importanza all'aspetto fisico spaventoso. La bellezza, (mi rendo conto che è una frase fatta, ma tant'è) non è tutto. Ci sono donne OGGETTIVAMENTE bellissime, ma con la personalità di una ameba. E donne OGGETTIVAMENTE meno attraenti ma con un temperamento e un savoir faire da sdraiarti con un solo sguardo. Conosco donne (e pure uomini) molto belli sì, ma per niente accattivanti e donne (e uomini) 'normali' che ammaliano e affascinano con il loro modo di fare, l'atteggiamento e tutto ciò di cui è composta la VERA BELLEZZA.
Punto tre: sì, un uomo molto bello può innamorarsi di una donna non alla 'sua altezza', per tutti i motivi di cui sopra. Anche perché, facendo proprio della psicologia spicciola spicciola, in genere chi è sempre stato fortunatamente e oggettivamente bello esteriormente, ha curato poco la personalità, il carattere, il modo di fare, a volte anche la simpatia, perché quella bellezza così dirompente spesso è un lasciapassare e 'attira' senza bisogno di scomodarsi per riuscire a integrarsi in qualsiasi ambiente.
Cosa che invece accade ai meno attraenti che fanno del carattere il loro punto di forza, lavorando su loro stessi in fatto di autostima, simpatia e carisma, ed è proprio quest'ultimo la carta vincente. Il carisma. Se ce l'hai, attirerai gente; se hai qualcosa da dire oltre che mostrare, attirerai gente; se hai un cervello oltre a un bel viso, attirerai gente. E risulterai bello o bella, anche se non sei molto alta, o se hai le orecchie a sventola, o un naso importante.
Quindi, fermo restando che magari Irina oltre ad essere una gnocca da competizione sarà pure molto simpatica e con un carattere meraviglioso (perché la combo gnocca+intelligente+simpatica esiste eccome per fortuna) il dire 'ma come fa ad aver lasciato quella gnocca per una bruttarella' è un po' superficiale.
Perché la bellezza, fine a se stessa, non conta niente. Puoi essere bella quanto ti pare, ma se non hai CARATTERE, sarai sempre trattata (e spesso ahimè) giudicata come un bell'involucro e niente più.
E Lady Gaga, a quanto pare, non sarà una carta pregiata, ma evidentemente nasconde al suo interno qualcosa che all'altra manca.
Perché come cantavano Jo Squillo e Sabrina Salerno:
'Oltre le gambe c'è di più'.
martedì 2 luglio 2019
DI LUCE E DI STELLE
In macchina gli chiedo dove andrà in vacanza.
"In Calabria" mi dice.
Me lo immagino a fare i tuffi al mare, bighellonare fino alle cinque di mattina, qualche mojito, qualche bella ragazza, qualche cazzata, come è giusto che sia a 18 anni.
Gli chiedo quanto sta e mi risponde "Fino a settembre. Vado dai parenti. E poi lì ho degli amici e un progetto."
"Un progetto?"
"Sì. Le tartarughe. Partecipo a un progetto per la salvaguardia delle tartarughe marine."
Mi racconta della vita delle tartarughe, di come effettuare un recinto efficace per tutelare le uova, di cosa hanno bisogno, di come vengono aiutate ad emergere in caso di difficoltà, di quante notti ha passato a controllare che nessuno si avvicinasse con l'intento di studiare il momento migliore per rubare le piccoline, di come allontana e fa scudo coi teli chi spara una luce troppo forte al momento della schiusa "Perché tutti pensano che loro vadano d'istinto verso il mare. In realtà vanno verso la luna."
"La luna?"
"Sì, la luna si specchia nel mare e illumina l'acqua. Se qualcuno illumina un altro punto con una luce forte, loro potrebbero andare dalla parte sbagliata."
"Attratte dalla luna. Mi sembra bellissimo." Gli dico.
"Lo è. Tante notti sono rimasto da solo in spiaggia. So che loro sono lì, magari non sono ancora pronte alla schiusa, ma ci sono."
"E cosa fai tutta la notte?"
"Guardo le stelle."
giovedì 6 giugno 2019
ALICE IN THE WONDERLAND
mercoledì 29 giugno 2016
Fenomenologia del bagnante in piscina
Dopo averlo fatto capiamo il perché: pare Marge Simpson.
La donna a mollo difficilmente nuota e se lo fa è solo per andare da una sponda all'altra. Spesso usa tubi galleggianti perché già stare a galla in un metro d'acqua è faticoso, poi mettici che deve chiacchera' e la faccenda si fa seria. La donna a mollo è molto ciarliera, spesso è attorniata dalle sue simili e la riconosci pure dall'abbronzatura: dal seno in giù è bianca come il latte, dal seno in su è Carlo Conti.
mercoledì 29 luglio 2015
LA GANZA
lunedì 6 luglio 2015
L'estate è quella cosa che
mercoledì 13 agosto 2014
Il potere della bicicletta.
venerdì 18 luglio 2014
Tipologia del bagnante medio
Giusto per non sentire le cazzate che dici, che voglio dì, ne sparo già abbastanza io e mi basto.
Quelli che gli danno noia i bimbi nell'acqua. Ora. Capisco che se ami l'acqua come io amo depilarmi a secco, l'entrata in acqua ha un rituale preciso che consiste nel:
martedì 30 luglio 2013
Un non post
venerdì 13 luglio 2012
A tutto c'è un...

mercoledì 20 giugno 2012
La mia è una missione

giovedì 18 agosto 2011
I PROMESSI SPOSI

Oggi parliamo di Renzo e Lucia. E poi di Dante e Beatrice. Nomi originali, nevvero?Evabbè.Complice il sole che mi batte sulla capoccia e mi brucia i pochi neuroni sani che mi sono rimasti, son partita con delle considerazioni che vorrei condividere.Un post serio?Maddechè.
Allora.Partiamo da molto lontano, circa una decina d'anni fa, d'estate, quando ho conosciuto la famiglia felice, composta dal babbo gagliardo, una mamma mammosa, una figlia simpatica e il suo ragazzo per bene.Bellini da morì. Sta famiglia è proprio forte. Il babbo è un tipo giovanile, tonico, che invece di leggere il giornale sotto l'ombrellone fa gare di nuoto con la figlia ventitreenne. Un rapporto invidiabile, a mio parere. Lei,invece di prendere il sole con le amiche preferiva giocare a racchettoni col babbo. La mamma mammosa molto carina, gentile, di quelle che apparecchiano la tavola al mare con la tovaglia di stoffa e ripiegano con cura i tovaglioli.Di quelle che il panino mai, ma si alzano all'alba per preparare l'insalata di riso per la sua truppa. Quelle signore gentili, che ti domandi se siano state mai realmente giovani perché nel tuo immaginario sono nate mammose, non ce n'è. E poi il ragazzo della figlia, così integrato in quest'ultima da avermi fregato i primi tempi. Credevo fosse l'altro figlio. La classica famiglia che accoglie il fidanzato con l'espressione “E' come se avessi un altro figlio dal bene che gli voglio”. La giovane coppia è una coppia che predilige lo sport, che ha una grande affinità, secchiate di complicità, quelle coppie che è difficile che tu le veda sbaciucchiarsi, ma che basta un'occhiata per intendersi. Quelle coppie che si prendono per il culo ridendo, che si prendono a pallonate, che si tirano i gavettoni e che si fanno gli scherzi da spiaggia. Senza contare le serate passate loro quattro a giocare a scala quaranta, ramino o burraco. Belli. Veramente belli. Un affiatamento da paura, invidiabile.
Passa il tempo e tutto rimane così, anzi meglio. La complicità, la serenità e il bene che traspare da questo quartetto è stupenda.
Poi un anno la ragazza è incinta. Bellina!Non ci siamo nemmeno domandati se si fossero sposati, ma chi se ne fotte.Nel 2008 stiamo ancora a guardà ste cose?Ma anche no. E anche se le dita sono libere da fedi nuziali, quello che traspare da loro amore, basta a far zittire anche i più pettegoli. Poi insomma stanno insieme da quando andavano a scuola e hanno quasi trent'anni, se c'è rimasta, che problema c'è?
Il futuro nonno continua a essere gagliardo e tonico, la futura nonna gongola felice, Lucia sfoggia il pancione in bikini e gioca a racchettoni con la bandana. Renzo viene preso a pacche sulle spalle dagli altri ragazzi e deriso amorevolmente nel suo ruolo di futuro babbo. Anche stavolta l'aria è gioiosa, il quartetto si ama più che mai. Renzo e Lucia protetti da questi genitori moderni, auanti, ma allo stesso tempo solidi e affidabili.
Fino a che.
Fino a che non nasce il bambino.
La situazione ora è molto, molto cambiata. Ovviamente in peggio, visto che prima era idilliaca.
L'arrivo del bambino ha completamente scombussolato quella che era l'armonia del quartetto. E' stato come un sasso gettato nelle acque calme e ristagnanti (purché belle) di un lago.
Renzo e Lucia, adesso, un giorno sì e uno pure, si prendono a mazzate. C'è un disagio e una insoddisfazione di fondo che si percepisce a qualsiasi distanza. Il quartetto non si sorride più.
Lucia, gagliarda e simpatica, è diventata sì molto presente e premurosa col bambino, ma intollerante con il resto del mondo, soprattutto con Renzo, il quale viene trattato come una pezza da piedi. La mamma e Lucia adesso sono quasi coalizzate, complici e protagoniste di pensieri bambineschi nei quali Renzo non viene coinvolto. La mamma di Lucia probabilmente lo vede sempre troppo giovane, inesperto. Questo ragazzone dall'aria buona e dal viso infantile, secondo lei non trasmette troppa maturità e viene trattato come un bambino. Anche se non lo è. Eccome se non lo è. Qualsiasi cosa lui faccia col bambino (e credetemi fa delle cose normalissime) loro 'il duetto di signore', ha sempre qualcosa da ridire. Lucia lo rimbrotta, spesso davanti al bambino (orrore) e spesso davanti agli altri (doppio orrore), ma roba assurda, della serie “Tienilo più su il cucchiaino, non vedi che è storto?”
“Ma dove lo porti?Non senti che fa caldo?”
“Con te non mangia. Dammelo a me, faccio io che a te non riesce”
Lui naturalmente si incazza e partono i battibecchi al limite dell'assurdo.
“L'hai portato fuori senza giacchino?Ha il raffreddore!”
“Ma se ha fatto sì e no uno starnuto!E poi gliel'hai attaccato te!”
“Io???Ma cosa dici?”
“Gli starnutisci addosso perché l'hai sempre in braccio, poi ci credo che ha il raffreddore!”
“Io non gli ho starnutito addosso!”
Tutto per uno starnuto. Capite? Manco poco se le danno per uno stranuto. La mamma di Lucia e Renzo, adesso, non si possono vedere. Lui si sente completamente scavalcato in primis da sua moglie e poi dalla suocera, considerato meno di zero e totalmente incapace di gestire suo figlio. E non è così. E' chiaro come il giorno che non è così.E' un padre giocherellone, presente, simpatico e allegro. E' rimasto quello che era, solo più responsabile. Lei è cambiata. Non è rimasta quella che era. Ora vive solo per il figlio, il compagno viene dopo questo, la madre, il padre, e tutto il cucuzzaro.Ha dimenticato come si gioca a racchettoni, guarda male lui se solo si azzarda a proporre una partita a calcetto, della serie “Eccerto!Lui va a giocare a calcetto e col bambino ci sto io!Eh!” e ha perso il suo gruppetto di amici. Ora ha sua madre. Che dal canto suo agisce in sordina, non affronta mai Renzo in prima persona, ma usa Lucia come intermediario, magari anche con frasi carine “Ma se gli metteva il cappellino non era meglio?”
“Non andrà troppo forte in auto?”
“Guarda che ha intenzione di portarlo fuori ora. Secondo me è un po' troppo caldo, non credi?”
E puntualmente Lucia lo rimbrotta.Mica le dice “Mamma, ma una padellata di cazzi tuoi, no?”
Senza contare che se il pargolo viene sgridato da mamma e papà (soprattutto papà) la nonna non tiene la posizione ma allarga puntualmente le braccia “Ohpppovero amoreeee!Vieni dalla nonnaaaa!Cosa ti dice babbo, eh? Ti ha sgridato?Cattivo babbo, cattivo!”
E tutto questo è veramente brutto. Perché prima della coppia, della piccola nuova famiglia, c'è l'altra famiglia, quella di origine e Lucia non ci si stacca. Non c'è verso. Non si rende conto (o forse sì) dell'errore che sta commettendo. Lui sì, se n'è reso conto e ce ne siamo resi conto un po' tutti, visto che ha fatto una sceneggiata a bassa voce come Mario Merola con la raucedine. Si è incazzato di brutto, si è stufato di essere trattato come un bimbetto, ha rivendicato il suo sacrosanto diritto a fare il padre. Ma è solo. Solo contro due donne. Il padre di Lucia, continua a farsi il fisico, ma mica è scemo. Ha capito l'antifona e si tiene fuori, tanto hanno messo un po' in disparte pure lui.
Credo che quando uno decida per scelta o no, di farsi una famiglia, debba staccarsi. Con questo non voglio dire che i rapporti devono freddarsi, ma passare dallo stato 'sono solo figlia' a 'sono una donna con le mie responsabilità'. E dal momento che decidi di dividere la tua vita con un uomo, renderlo padre e offrirgli il tuo cuore, il rispetto che hai di lui deve essere così grande da zittire anche tua madre, qualora fosse inopportuna.
E ci sono molti casi così.
Chiudo con un aneddoto da brividi.
Dante e Beatrice in viaggio di nozze.Trentatrè anni lei, trentacinque lui.
Dopo sei giorni Beatrice chiama sua madre: “Mammmaaa!!”
“Come stai amore miooooo??”
“Mammaaa!!Io sto bene, qui è tutto bello, ma non vedo l'ora di tornare a casa...”
“Che è successo?” detto con tono compiacente di chi sa. Con un sorriso beffardo, della serie “Io lo sapevo.Può venire a letto con te, ma è mia. MIA”
“Mi manchi troppo mamma”
In viaggio di nozze. Col marito.Non vedi l'ora che finisca perché ti manca mamma.
E mamma t'aspetta.Eccome. E aspetta anche lui, per ribadire il concetto tante volte non fosse chiaro.
Ovvio che è un post della minchia, ma ci tenevo a dire che non esistono solo i mammoni.
Eh no.
venerdì 12 agosto 2011
AGOSTO, PICCI' MIO NON TI CONOSCO
Amiciiiiiiii!!!!
Sì, sono viva.E rinco, come sempre. Infatti oggi sento di darvi due numeri. Se li giocate e vincete, naturalmente facciamo a metà.Come no.Sì sì.
Allora:
0 tempo per scrivere un post decente (ma và?S'è capito?)
1 cazzata fatta in questi giorni (consolatemi, chi non ne fa?)
2 persone (una delle quali alta uno e quaranta) che aspettano in gloria il mio ritorno dal lavoro per sommergermi di progetti per questi pomeriggi d'estate (adoroooo!!)
3 i giorni di festa per questo ferragosto
4 i minuti che ci metto a preparare cena, visto che andiamo avanti a prosciutto, melone e mozzarella.
5 le settimane che mi separano dal matrimonio di una delle mie amiche del cuore (che bello!!)
6 i pensieri al secondo su cosa mettermi e come pettinarmi.MAYDAY!MAYDAY!
7 (moltiplicato per 10) gli oggetti che ieri avrei acquistato (per me) quando siamo andati a comprare il regalo agli sposi. Dio, avrei cambiato tutte le stoviglie!
8 le occhiate del Santo ogni volta che prendevo in mano un oggetto.Un oggetto inutile, ovvio.
9 i propositi per settembre. Ecco, se ve lo dico, poi devo mantenerlo, quindi se non lo mantengo vi autorizzo a prendermi a badilate: voglio prendere una macchina da cucire e imparare a usarla. L'ho detto? L'ho detto.
10 i baci che vi mando in questo afoso e soleggiato we di agosto con il 15 annesso.Le città sono deserte, il web pure, ma Simo vi pensa e vi augura un ferragosto gajardo, divertente, sminchiato, ridanciano, in compagnia ma anche da soli, al mare, in collina, in montagna ma anche a casa, col pic nic, il panino o la grigliata. Fate come volete, l'importante è che sia specialoso quanto voi.
Vi lovvo abbestia (Gesù, quanto so' fineeeeeee!!!)
Vostra turista per caso
Simo
p.s. A parte la premessa, ma voi che fate in questo weekendino ferragostiano?
venerdì 5 agosto 2011
SCACCO MATTO

Perché, dico io. Perché la gente deve saltare subito a delle conclusioni, sbagliate per altro. Ma che ne sai.E pensare che io, in genere, sono una che non abbocca alle provocazioni, sono per il vivi e lascia vivere, soprattutto senza rompere le palle. E sono una alla quale non piacciono i luoghi comuni e le frasi fatte.Così. Però se mi provochi quando sono stanchina, tipo quando ho appena finito di preparare un rinfresco per 100 persone, può darsi che la mia risposta sia questa:
Negozio.Io e lui.
“Buonasera signora Simona!”
“Ohhhh!!Ma buonasera signor C.!”
“Era da un po' che non la vedevo.Era in ferie?”
“Eh sì!” :-D
“E dov'è andata di bello stavolta?Dove?”
“In Cornovaglia”
“Uh, la Cornovaglia. Bella?”
“Eh direi!Da non tornare più via, guardi!Davvero bellissima!” :-D
“Lei, è proprio una girellona, eh? Anche l'anno scorso è stata all'estero, vero?Dov'è che andò?”
“Sempre in Inghilterra, ma un'altra zona, praticamente la valle del Tamigi”
“Ma pensa. In macchina, mi pare. Vero?”
Entra una persona. Poi due. Poi tre.
“Sì, in macchina.Vabbè a noi non pesa sennò non lo faremmo” :-D
“Certo” si gira un po' verso altri clienti, si impettisce giusto un filo e se ne esce con “Ma lei Simona, che gira così tanto all'estero, ma l'Italia la conosce?”
“Ma guardi che io fin da piccola ho viagg...”
“No, perché” e mi interrompe “voi giovani siete fissati con le vacanze all'estero ma qui in Italia abbiamo delle bellezze che in giro non si trovano. Parigi, Londra, la Spagna, e poi non conoscete nemmeno il paese in cui vivete. Prima di andare all'estero imparate a visitare l'Italia!”
Ho 8 occhi puntati addosso e lui mi fissa credendo di fare uno scacco matto.Lui.
“Ehm...mmh...”
“Visto?E' così”
“No, è che stavo pensando...allora: ho visitato Milano, Bologna, Parma, Ferrara, Mantova, Savona, Genova,Lerici e Portovenere, Roma, Perugia, Assisi, Orvieto, tre volte in Trentino Alto Adige, Lago di Garda, Trasimeno e di Bolsena, Isola del Giglio e l'Argentario, le cascate delle Marmore,e ovviamente tutta la Toscana, per ora. E temo di essermi scordata qualche posto. Può bastare?”
Dire che c'è rimasto di merda, è dire poco.
Eccheppalle.
sabato 30 luglio 2011
UN PO' DI GOSSIP

Sì, bella la Cornovaglia, il viaggio e tutto quanto.Però facciamo una pausa che sennò par d'essere 'Alle falde del Kilimangiaro' con la Colò, e qui non potete manco cambiare canale.E quindi, visto che è estate ci vuole qualcosa di leggero, di frivolo e di sminchiato come...un pettegolezzo!Sììììì!!!!
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