venerdì 25 febbraio 2022

Doc: i protagonisti




 Andrea Fanti: primario di medicina interna dal quale ci faremmo visitare anche per un’unghia incarnita presentandoci al suo cospetto NUDE. Ha il grande pregio di farci uscire dalla menopausa solo con un sorriso e di farci sbavare come un San Bernardo lasciato sul terrazzo a ferragosto. Ah sì, è anche un bravo medico, ma questa informazione arriva dopo.

Giulia Giordano: nella prima serie è l’amante di Andrea, poi lui come tutti gli uomini comincia a scodarsi i compleanni, gli anniversari e arriva perfino a domandarle “Ma chi sei?”. Lui troverà scuse come “ho perso 12 anni di memoria”, ma non gli crede nessuno. Lei si rifarà con Lorenzo, ma è sfortunata pure lì. Pare che abbia tatuato sulla schiena MAI UNA GIOIA.
Lorenzo Lazzarini: il secondo piatto che si va ad aggiungere al trittico di gnocchi, il nostro bel dottore ci muore nella seconda stagione. Pianti e strilli delle fan arrivano fino a Patrick Dempsey che dichiara alla stampa: “Manco per Derek Shepherd so’ arrivate a tanto.” Noi nel frattempo ci strappiamo i capelli dalla disperazione con la stessa veemenza con la quale ci estirpiamo i peli dagli stinchi.
Agnese Tiberi: la donna che sussurrava ai pappagalli. E forse anche alle padelle. Lei non parla, sospira. Ex moglie del primario gioca alla ‘Mamma, Cecco mi tocca. Toccami Cecco che mamma non vede.’ Io a metà della seconda stagione c’ho sempre da capi’ cosa vuole fare, ma a lasciare Andrea mi sa che ha fatto una cazzata. Così, a intuito.
Riccardo Bonvegna: giovane specializzando coi capelli in autogestione. Si fidanza con Alba, flirta con Carolina e accetta di buon grado qualsiasi avance dal genere femminile. È come il ragazzo dalle belle ciglia, tutte le vogliono, ma nessuno lo piglia. Se proprio dovesse avanzare, fate un fischio, qui c’è posto.
Gabriel Kidan: terzo piatto del trittico; il nostro specializzando è qualcosa di già visto. Mi ricorda un certo Renzo; lui comunque a un certo punto pronuncia anche ‘questo matrimonio non s’ha da fare… poi arriva un Don (Abbondio?) a mettere i bastoni tra le ruote… Insomma, più che Doc mi pare i Promessi Sposi, ma potrei sbagliarmi.
Elisa Russo: lei non è Lucia, è Maggie. E quello non è il Policlinico Ambrosiano a Milano, ma una fattoria a Drogheda. Infatti si innamora di un prete che però non la vuole, mica è Padre Ralph. Però mannaggialamignotta e mettitelo anche te il collarino invece di andare in giro vestito come un impiegato del catasto in ferie, che una quando vede un uccello non è che si fa troppe domande se è di rovo o no. E su, da bravo.
Alba Patrizi: È bella, è rossa e odia essere portata in ferie. Il buon Bonvegna la porta in giro e lei lo sfancula perché lui invece di spalmarla sul letto pensa a una colonscopia rettale e un herpes zoster. È la Meredith della situazione: infatti su madre era primario di chirurgia generale. Da qui alla fine della serie sicuramente spunteranno sei, sette sorelle e forse anche Webber.
Enrico Sandri: è uno psichiatra che ama le cravatte e gli ascensori. È il medico che tutte vorremmo quando ci dicono ‘Fatti vedere da uno bravo’. È il migliore amico di Andrea e lo si capisce dal fatto che omette a quest’ultimo particolari importanti tipo: ti dovevo seimila euro, ma tanto non ti ricordi un cazzo quindi ci vado alle Maldive e con il cuore e con la testa ciao ciao.
Tersa Maraldi: la caposala del reparto. È pragmatica, dispensa consigli, ti chiama ORSACCHIOTTO e sa sempre tutto. Spesso nelle inquadrature maneggia dei fogli, ma non sono documenti, né certificati; sono ricette di Cannavacciuolo che si stampa di nascosto. La amano tutti, io per prima. Forse perché mi ricorda mi madre.
Cecilia Tedeschi: infettivologa algida e di poche parole. Pare sia stata innamorata pure di lei del dottor Fanti (mettiti in coda, bella mia – ‘Serviamo il numero 45!’) quindi la vista le funziona benissimo. Vista la sua tempra, dopo il Policlinico Ambrosiano, ha un altro posto assicurato: da Fazio a Che Tempo Che Fa a parlare di pandemia. Sì, okay è un’attrice, ma tanto ci siamo abituati.
Damiano Cesconi: l’unico uomo capace di trovare qualcosa in un cassetto, per questo ha da subito conquistato la mia fiducia. Ha grossi problemi a gestire le occhiaie, ma è bravissimo a giocare a nascondino. Ha una liaison con la Giordano, nata grazie a un documento: ti vuoi mettere con me? Sì – No – barra con una crocetta la risposta giusta. Già che ci sei dimmi di cosa è morto Lorenzo, altrimenti ti ribalto pure l’armadio.
Carolina Fanti: figlia di Andrea e Agnese, inizierà a lavorare nello stesso reparto del padre e della madre e non c’è una sorella, se no ci lavorava pure quella, ci lavorava pure quella. Trallallero trallallà. Alla domanda di Andrea “Ma perché l’hai messa a lavorare qui?” Agnese risponde come una qualsiasi madre italica: “Ma pora cocca, dove la volevi mandare, eh? QUI deve stare, VICINO a me.” Pare che sua madre, prima di ogni visita, le domandi con voce stridula “Te le sei lavate le mani, tesoro?”
Edoardo Valenti: nuovo primario di chirurgia. Pratica nuoto, ma lo vedrei bene sugli sci: come si fa le piste lui, nessuno. Non ho altro da aggiungere Vostro Onore.

#DocNelletuemani

venerdì 18 febbraio 2022

DOC, NELLE TUE MANI

 



Sono stata zitta fino a ora, ma qui dobbiamo parlare: DOC. 

Il giovedì sul divano siamo in tre.

Alice con in braccio i due gatti che somatizza tutto ciò che vede.
Io con gli occhiali d'ordinanza perché sono cecata come una talpa, ma Argentero lo devo vede' bene (quindi gli occhiali li uso solo il giovedì sera)
Il Santo accanto a noi che spippola al cellulare e commenta la serie fuori campo come la Gialappas.
In tre non sentiamo un cazzo perché l'audio è basso e gli attori bisbigliano.
"Che ha detto? Gli fa una peretta?"
"Gli ha offerto una cenetta!"
"Enfatti, mi pareva strano suggerire una peretta poco prima di baciarlo."
Due ore così.
Puntata a caso: ieri sera.
Un pathos che ci portava via. La mi figliola sulla scena di Gabriel sul divano "Io tutta quest'ansia non la reggo! Mo' me more pure lui!", si è buttata tutta da una parte sul cuscino e il gatto dall'altra parte (per l'effetto 'gonfiabili per bambini') è rimbalzato e mi è passato davanti spatasciandosi su un quadro. Ora abbiamo un Gattinsky di tutto rispetto.
La storia del prete, gesùmmio. Lui è il famoso Don Touch, il prete che non si può toccare. Lo so, battuta scontata raccontata dalla mi figliola in seconda media, ma non vedevo l'ora di usarla.
Elisa, la nostra Maggie di Uccelli di Rovo, lo bacia, lo sfancula e lo battezza nel giro di tredici minuti. Qui ci avrei visto bene Malgioglio che, agitando il foulard, la consolava con "Ma lascia sdare desoro, tu sei sdubenda. Come diceva la buona Raffa: trova un aldro più bello che problemi non ha."
Agnese quello bello che problemi non ha (a parte aver dimenticato 12 anni della sua vita) ce l'aveva, l'ha lasciato, l'ha ritrovato, lo ha di nuovo, ma ci sta a pensa'. Il nostro Doc le dice "Se vuoi fermarti ancora un po' ti faccio fare il bucato!" e lei fa una smorfia come se avesse la cistite. Ma io ti imbianco anche casa. Ti passo lo swiffer sul soffitto. Ti sbianco la tazza con l'anitra wc, ma non con lo scovolino, a mani nude. Hai Argentero, che voglio dire, in questa serie è un concentrato di testosterone ambulante che ti dice "Se vuoi fermarti..." Bono, fermati lì. ACCETTO E VADO AVANTI. Cioè, io boh.
Il Santo a quel punto ha bofonchiato "Te avresti accettato, sa?"
Mi sono girata e l'ho mandato a dividere i bianchi dai colorati.
Teresa. La simpatica Teresa. Che davanti a settordici persone intente a farsi i cazzi proprio si mette a urlare TI AMO ORSACCHIOTTO! verso il poro Enrico. Una figura demmerda così grande che a momenti strappa ad Agnese Coccolino e percuote la caposala a colpi di orsetto bianco scandendo "O-R-S-A-C-C-H-I-O-T-T-O L-O-D-I-A-T-U-A-S-O-R-E-L-L-A."
Su Damiano Cesconi aprirei un capitolo a parte: è l'unico uomo che riesce a trovare qualcosa in un cassetto. Noi abbiamo al nostro fianco mariti che non trovano le mutande che sono nel solito posto da 30 anni, e lui è capace di trovare un certificato arrotolato in un perizoma di Victoria Secret, nascosto dietro ai calzini decathlon, tra la saponetta alla lavanda che le ha regalato zia Ombretta a Natale e di fianco a un profumatore al mango. A parte che sei scema, fija mia. I certificati come gli scontrini della profumeria o del negozio di borse vanno fatti sparire dandogli fuoco. Ti dobbiamo veramente insegnare tutto?
Ora aspettiamo in gloria giovedì prossimo. La mi figliola sta già assumendo ansiolitici, io sto controllando di aver bruciato l'ultima multa per divieto di sosta e il Santo è sempre di là che chiede:
"Ma le mutande dove sono?"
DOC, siamo veramente nelle tue mani. Pensaci tu.

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