Quando con le mie amiche si tocca il
tasto EX io me ne sto ad ascoltare tutte le mirabolanti avventure che
hanno da raccontarmi. Ex marito, ex fidanzato, ex convivente, ex
amante, perfino della ex suocera mi parlano.Cioè, manco Beautiful.
A me non mi domanda niente nessuno
perché non ho un aneddoto piccante, oppure qualche scena hot, ma più
che altro non ho un ex degno di questo nome.
Non c'ho l'ex. E guardate che quando
siamo a cena e tutte cominciano a sciorinare aneddoti non è che
posso sempre annuire come i canini finti degli anni '80 sui cruscotti
delle macchine.Eh.
E quindi mica vogliamo considerare ex
quei ragazzini con i quali ho scambiato (al massimo) un po' di saliva
o suggerimenti se era il caso o no di usare Topexan per combattere i
brufoli?E andiamo su.
Ma io ve lo voglio raccontare
ugualmente, suvvia.
Il mio primo, primissimo ragazzo, si
chiamava Tommaso.Aveva i capelli neri, occhi scuri e pure i baffi.
Pareva Clarke Gable.E pensare che aveva solo 13 anni.Il nostro
incontro più infuocato è stato quando ci siamo toccati la mano
mentre mi consegnava una musicassetta come regalo di San Valentino.
Ci siamo messi insieme perché... “Senti, in classe mia hanno tutti
una ragazza...”
“Tho!Anche in classe mia hanno tutte
un ragazzo”
“Eh. Allora che ne diresti se io e
te, visto che abitiamo vicino...ehm...vuoi diventare la mia ragazza?”
“Certo. Come no”
Ci mancava solo “Dove devo firmare?”
e poi pareva in tutto e per tutto un contratto. E' stato bellissimo.
Ci siamo visti UNA volta nel suo cortile, DUE volte a scuola e poi è
finita. Che amore travolgente. Da brividi. Due cretini fatti e
finiti.
Poi c'è stato Ricky (Qui, l'aneddoto)
. Con lui è durata un mese. Un mese fatto di mani nelle mani e casti
baci sulle guance. Poi mi ha mandato a cagare. Ho sofferto? Molto. Un
dolore pari a una pellicina strappata del dito medio.
Dopo di lui (che per tutto il tempo ha
sperato che tornassi sola) c'è stato Isaia (che già dal nome dovevo
capì. Dovevo capì). Isaia s'è fatto avanti in maniera carina ma
assillante, in maniera gentile ma insistente, in poche parole gli ho
detto sì presa dallo sfinimento. Come non cedere quando lo trovavo a
fissarmi con gli occhi a palla tipo gatto di Shrek? No, ma si può
vivere così?
Penso sia stata la storia più breve
sulla faccia della terra.
Il primo giorno: “Mi dai un bacetto?”
“Un bacetto? Di già? Enattimo!”
Il secondo giorno “Ehm...oggi che me
lo dai un bacetto?”
“Mìììì!No, oggi no, non mi sento
pronta”
Il terzo giorno “Oggi sono tre giorni
che stiamo insieme..”
“Solo tre giorni???Dio, come passa il
tempo quando ci si diverte!”
Il quarto giorno “Simona, oggi sono
quattro giorni che stiamo insieme e nemmeno un bacetto m'hai dato...”
“Senti Isaia, via, mi fai cagare, non
mi garbi, mi fai pena ed è inutile stare qui a chiedere sti
bacetti.Via, ti lascio!”
“Come mi lasci? Sono solo quattro
giorni che stiamo insieme!”
“Infatti, troppi. Via, scendi dal
motorino.Ciao!” Il motorino non m'è partito subito, sennò davvero
ero stata una favola. Mi adoro proprio.
Nell'estate che arrivò presi una
cottarella per un certo Gabriele che dopo due settimane di
appuntamenti e qualche bacetto mi confidò che aveva un cane, tre
gatti, una zia americana e una fidanzata. “Ma se vuoi ti tengo e ci
vediamo di nascosto. Tanto la mia fidanzata non lo saprà mai”
Mi propose di fare l'amante. A me. No,
dico. Prese due sberle, un vaffanculo e citai amorevolmente sua
madre. E avevo solo 16 anni. Quando si dice che il carattere si forma
a quell'età, mica scherzo.
E poi ci fu una cotta tremenda, na
batosta per Fabiano. Sportivo, con una cascata di riccioli biondi da
sembrare un cherubino. Io, romantica, mi facevo dei film che manco a
Hollywood. Tipo noi sulla spiaggia al tramonto, robe così. E lui,
bastardo, mi faceva sentire l'attrice protagonista, sempre, ma di
fatto non si era mai esposto.E non ci fu mai nulla di nulla, a parte
un abbraccio (dove io ci vidi i titoli di testa) una sera prima di
lasciare il nostro gruppo.Oh, ricordo ancora i violini...
Sì, vabbè poi si è messo con la mia
migliore amica. Volevate che a me mancasse un classico? Ennò.
L'amica dopo un mese è tornata con la
coda tra le gambe dicendomi “Se vuoi prenditelo te, che sarà anche
bellino, ma è scemo come una capra garfagnina”
Secondo voi io vado a prendere uno
scarto? Torno da uno che m'ha preso per il culo e s'è messo con
un'altra? No, fammi capì. E c'avevo pure pianto quando seppi la
notizia, ma ha sempre prevalso quella presunzione di meritare di
meglio, quindi “Ma anche no”.
E poi c'è stato Francesco. Ecco lui si
può dire che sia stato il mio primo, vero ragazzo. Ma solo perché è
durata tre mesi, mi ha regalato un orologio e voleva conoscere la mì
mamma.
E' finita di merda, l'orologio faceva
cagare e gli risposi “La mì mamma non la vedi manco col
cannocchiale” Mi ha lasciato lui, però. Per delle divergenze
caratteriali, idee discordanti, per delle incompatibilità di
carattere, idee politiche differenti, in poche parole: non gliela
davo.
Nisba. Nada de nada. Né a lui né a
nessun'altro. Ero così famosa che uno arrivò ad urlarmi davanti al
baretto “Ohhhh, ma che ce l'hai d'orooooooo???” In effetti
credevo di sì. Era molto preziosa.
Da lì (buongiorno principessa!) mi
sono accorta che tutti volevano il Sacro Graal. Tutti sti Indiana
Jones in erba, tutti a volè sto tesoro.
E figuriamoci. Te la vuoi? E' la volta
buona che manco ti ci faccio avvicinà.
“Ma Simo, potremmo...”
“No. Vaffanculo”
Una mano si insinuava sotto la
maglietta “Dài, non ci vede nessuno...”
“Manco te se continui. Seguita e ti
faccio due occhi così”
“Ma...”
“No.Ho capito, vaffanculo”
Ero una gatta indomabile e selvatica.
Una simpatia proprio.
Fino a che non è arrivato il Santo,
sceso sicuramente da un altro pianeta, che con la frusta e lo
sgabello mi ha domata. E tho! Lui non mi ha chiesto subito il Sacro
Graal, ha solo aspettato che fossi io a porgere la coppa. E porgi la
coppa solo quando sei sicura di essere abbastanza matura da saper sopportare il vino e non fare
cazzate.E soprattutto quando trovi l'annata che hai sempre sognato,che ti inebria e che ti fa girare la testa.
Che metafore che ti fo oggi.
E realizzo solo adesso che ho quarant'anni e nella mia vita ho dormito solo con un uomo.
Ma pensa te.
Oh, via, anche io ho parlato dei miei ex. Robe importanti nevvero? Mi sento proprio realizzata.
Voi sicuramente avete storie più ganze e se avete voglia, ditemelo: com'è avere un ex? Vivete quelle scene tipo "Abbiamo incontrato la sua ex ed io ero senza trucco!!"
"Ho rivisto il mio ex e Dio, com'è ingrassato!"
"Ho rivisto la mia ex e ci son cascato di nuovo"
No, davvero, raccontatemi qualcosa. Non mi si può leggere con ragazzetti brufolosi in piena fase ormonale!Donate qualcosa di concreto a questo post, ecchediamine!