mercoledì 16 ottobre 2013
Quark: La Pantera Vulgaris
lunedì 10 gennaio 2011
LA SUOCERA MINKIAS

La Suocera Minkias ( o più volgarmente detta La Vipera) fa parte della famiglia dei Rompicoglioni. E’ un animale molto pericoloso ed è largamente diffusa in quasi tutte le famiglie italiane.
Da sempre considerata una rivale dalla Nuora Generis, la Suocera Minkias è un’abile cacciatrice, notturna e diurna, alla Ndocojocojo. Studi recenti hanno portato alla luce gli attacchi più frequenti che la Suocera Minkias riserva alle sue prede.Dai filmati possiamo notare la lingua biforcuta e il veleno che fuoriesce per annientare la nemica numero uno. Durante questa lotta è capace di emettere il suono tipico “Mio figlio da quando sta con te lo vedo sciupato!”. E’ un animale particolarmente aggressivo davanti a una sottospecie di Nuora Generis:la Nuora Succube.
In poche parole:se la mangia a colazione.
Gli unici esemplari che riescono a tenere a bada questo grande predatore di certezze è la Nuora Ridens “Ah ah ah!Lei è simpatica come un peto!” e la Nuora Iena “Se non se ne va entro cinque minuti la prendo a badilate, chiaro?”
La Suocera Minkias vive in coppia, a volte in branchi, ma la più pericolosa è quella che vive da sola. Capace di covare non solo rancore ma anche due uova alla volta, la si può osservare mentre assiste beata alla schiusa. Ha una grande perseveranza, perché non solo cova le uova, ma continuerà a ‘ covare ‘ il pargolo fino a che non compie 56 anni, il cucciolo.
Dotata di un senso dell’umorismo pari a zero, la Suocera Minkias si ritroverà comunque a ridere delle tue disgrazie, e avvicinandosi sorniona come in una danza dell’amore emette il classico richiamo “NonSiFaCosì”.
La Suocera Minkias spesso ha il mantello bianco, talvolta brizzolato. Tuttavia possiamo notare quanto le nuove specie si siano adattate all’ambiente. Quindi le possiamo trovare con il mantello di un bel rosso fiammante per mimetizzarsi durante la caccia autunnale, un caldo castano con riflessi dorati per mimetizzarsi tra i tronchi dei pioppi quando spia in casa della cucciolata e un’improbabile biondo platino che le serve per marcare il territorio.
Le dimensioni di questa razza possono variare da specie a specie:
La Suocera Minkias Nana:

specie di ridotte dimensioni, la cui voglia di metterla sotto il comò per far sì che non penda è pari alla voglia di spararle.La caccia alla Nana è una delle attività più frequentate dalle Nuore Generis.
La Suocera GrandeMinkias:

specie di dimensioni notevoli.Un metro e cinquanta al garrese, è una delle Suocere che incute più timore. Con una zampata è capace di farti fare il triplo salto carpiato. In genere il cucciolo di Suocera GrandeMinkias è un cucciolo timido, succube e totalmente dipendente dalla madre. Il padre in questo caso non è pervenuto. Se l’è magnato la madre.
La Suocera Minkias Medio

: chiamata così per la frequenza con la quale vi apostrofa più o meno velatamente alzando il dito medio. In genere viene risposto con il tipico gesto dell’ombrello. La convivenza con questa specie è consigliata se siete appena tornati da un addestramento coi Marines.
La Suocera Minkias ha una notevole velocità negli spostamenti e grandissime capacità di adattare il suo corpo ad ogni evenienza. La possiamo vedere come striscia sinuosa nella vita del figlio per sferrare quando meno te lo aspetti il colpo mortale.
Possiamo notare altresì con quanta velocità vi fa notare i vostri errori, tramutandoli all’occorrenza in finti complimenti “Così non va bene!No no ma fai pure…certo io non lo farei.Ma tu fai…fai…per me stai sbagliando…comunque sei brava…”
E’ dotata sicuramente di antenne non visibili a occhio nudo che le permettono di captare il momento meno opportuno di presentarsi a casa vostra. Ha infatti un grandissimo fiuto ( e si spiega il perché si presenti a casa vostra proprio all’ora di cena), un grandissimo olfatto per quanto riguarda i ferormoni in circolazione ( e si spiega la sua improvvisata mentre state facendo vedere i sorci verdi a vostro marito vestita da spogliarellista da Night Club), e una grandissima capacità di materializzarsi davanti a voi quando le vostre ovaie girano che manco la lama del minipimer.
L’alimentazione della Suocera Minkias è varia. Nel senso che varia a seconda di dove si nutre. A casa sua fa la dieta, a casa vostra si mangia pure i nipoti.
Alcune specie come la Suocera NonMinkias è rarissima da trovare. Se siete così fortunati da trovare un esemplare, conviene tenerselo stretto. Può essere un piacevole animale da compagnia, da guardia e un’ottima alternativa a cui lasciare i propri figli.
Ricordiamo in chiusura che la Suocera Minkias, viste le sue molteplici evoluzioni e le grandi capacità di adattamento all’ambiente circostante,e a tutte le tipologie di nuore, non è in via di estinzione.
lunedì 6 dicembre 2010
LA BOCCA DELLA VERITA'

Non ci credo.Sto scrivendo un post? Sto davvero scrivendo un post?Incredibile!Mi raccomando, se ci incontriamo offritemi qualcosa di forte (magari il ginseng) e vi prego non datemi la Rocchetta che in questo periodo non c’ho manco il tempo di fare plin plin. E che mi volete vedere gonfia come una zampogna? Succede che Dicembre per me è un mese un po’ pregno(che ve ne siete accorti che manco dai vostri blog?Vi manco?No?Evabbè), succede che la mia Capa mi ha sequestrato e la mia famiglia non paga il riscatto. Taccagni.Poi succede che abbiamo il mercatino in atto, e succede che con Alice ci siamo messe in testa di fare colazione con i dolci fatti dalle nostre mani e quindi stiamo trafficando in cucina che manco Nonna Papera.
Però oggi devo svelare i retroscena del post precedente, perché le ‘mie amiche carissime’ temevano per la mia incolumità, visto che io posseggo l'Homo Orbus.
Telefonata intercorsa tra me e Sant’Andrea mercoledì scorso:
DRINN!
“Ciao moglie!Che stai a fa?”
“Ho appena finito di scrivere un post”
“Ah. E di che parli stavolta?”
“Ehm..anche di te”
“Wow!Chissà cosa hai scritto di bello!” E’ convinto. C’è poco da fare.
E io ho pensato bene di andarmi a mettere il perizoma di pizzo perché volevo sorprendere il medico legale.Infatti ho pensato “Quando torna a casa e legge, mi ammazza”
Ovviamente le mie amiche carissime mi hanno tranquillizzata “Ora vedi!Facce sapè quante te ne ha date!”. Quindi armata di grinta e speranza mi sono accinta ad accoglierlo nel migliore dei modi.
Apre la porta.
“TI AMOOOOOOOOOO!!!!!!!!!” ho intonato stile Pavarotti con tanto di tamponamento tempiale col fazzoletto bianco.
Lui non scompone “Simo, sei ‘mbriaca?”
“LA-LAAAAAAAA!!!!!!T’ADOROOOOOOOOO!!!!!!!” A dir la verità c’ho la voce acuta della Ricciarelli.Dio, con due riccioli biondi sarei perfetta.
“Ma che gridi?Che hai fatto?” sorride togliendosi la giacca. “Che hai combinato?”
Cioè, una non può fare manco una serenata che sotto ci deve essere qualcosa.
“TI-A-MO!IN ARIA-TI-A-MO!” Ecco a voi Umberto Tozzi.
“Hai picchiato la macchina nuova?”
“IN FONDO UN-UO-MO!CHE NON HA FREDDO NEL CUORE E SUL TETTO…”
“A parte il fatto che era nel letto, comunque, mi vuoi rispondere?”
“COMANDO IO!MA!TREEE-MOOO!DAVANTI AL TUO SE-NO-OO!!”
“Simoncina” E quando dice Simoncina so’ cazzi “Che hai fatto?”
“SERENATA RAP!SERENATA METROPOLITANA! METTITI CON ME, NON SONO FIGLIA DI MORGANA!”
“Simo, oltre a essere stonata, stai cannando tutte le parole”
“Capisco, ma no potevo cantare il testo vero, c’è un minore in casa. JE T’AME…NA NA NA…”
“Ebbasta!”
“Amò, se ti amo, che ci devo fare?”
“Allora:l’auto non l’hai picchiata, Alice la vedo in formissima, la casa non è esplosa. Qualsiasi cosa tu abbia fatto, credo sia tracurabile”
“Ho l’amante”
Giuro, l’ho visto sbiancare.
“AHAHAHAHAHA!!!!Mi fai schiantà!Che c’è per cena?” e se ne va in camera.
Okay, forse non è sbiancato.Manco sto scherzo gli posso fa.
Ora che fa? Va al computer?Nooooo!!!
“Amò,amò, amò!”
“Che c’è?”
“Mi ami, vero?”
“Certo”
“Come disse il prete: in salute e in malattia, in ricchezza e povertà, e con amore e sincerità”
“Questa non c’era”
“L’ho aggiunta io”
“Ah okay. E allora?” Poi si illumina “Che. Cosa. Hai. Scritto”
“Nulla! Cioè un post, ma non sei te!Magari giusto un filo…”
“Ho paura a sapere cosa hai scritto.Fammi leggere”
“Ricordati che abbiamo una bambina.E che sarebbe brutto che io morissi a 37 anni. Sono troppo giovane!Sono così giovane che a guardarmi le tette puoi pensare che sia sempre nella fase dello sviluppo!E poi mica vorrai buttare all’aria quasi vent’anni di amore!Voglio dì…”
Aspè. Sta ridendo? La piega delle labbra…è all’insù? Sta gonfiando il naso per non ridere, per non darmi soddisfazione, ma sta ridendo!Sììììììììì!!!!!!!!!!!!!
“Te non sei normale” e scuote la testa. Ma ride. Mi ama!Sono amata e capita dall’Homo Orbus!Dio, che gran culo che ti c’ho!
“Fiuuuuu!!!!Mi è andata bene” mi dice “pensavo tu avessi scritto di quando sto un’ora al bagno a leggere il giornale, o di quando mi chiedi di portarti il basilico e torno col rosmarino, o di quando non vedendo il paletto nel piazzale dell’Autogrill ho fatto fuori mezza fiancata.Mica hai detto questo”
“No. Non l’ho detto”
Non l’ho detto.
L’ho detto adesso?
Oh. Cazzo.
mercoledì 1 dicembre 2010
L'HOMO ORBUS

L’Homo Orbus (o più comunemente chiamato Uomo Orbo)è un essere vivente assai complesso.Appartiene alla famiglia dei Cecati ed è il più grande paraculo di tutto il mondo animale. Bensì dotato di un cervello normale, dimostra una certa difficoltà a contemplare ciò che lo circonda. Nella fase della caccia all’oggetto, talvolta anche del cibo, assume la tipica posizione di ndocazzoè, posizionando le mani sui fianchi e chinando il capo. Durante questa fase, spesso ignorato dalla femmina, accompagna l’espressione interrogativa al classico richiamo, spesso gutturale. Recenti scoperte ci dimostrano che l’Homo Orbus dispone di tre tipi di espressione vocale:
Il richiamo rabbioso “Non c’è!”
Il richiamo lamentoso “Me lo vieni a cercare teeee?”
Il richiamo sessuale “C’ho na voglia che non ci vedo”
L’Homo Orbus, nonostante dimostri grandi capacità nel comunicare e nel gestire la tana e il lavoro, soffre di perdita di memoria a breve termine e di mancanza di molteplici diottrie qualora ci fosse bisogno di cercare un oggetto inerente alla propria persona. Sovente,lo possiamo ascoltare mentre domanda “Dove sono le mie mutande?” nonostante gli indumenti siano nello stesso posto da ben 2 secoli. Sono stati ritrovati graffiti sui muri raffiguranti la piantina della caverna con una freccia “LE TUE MUTANDE SONO QUI”
L’Homo Orbus, nonostante i molti anni passati nella tana, ha anche serie difficoltà a procacciarsi il cibo da solo, in quanto si spaventa facilmente davanti ad un pensile aperto. Questo fatto ci induce a chiederci se l’apertura di un cassetto o di uno sportello, invalida in maniera importante l’uso degli arti superiori. Infatti possiamo notare che se il soggetto non trova davanti ai suoi occhi il cibo prescelto, ha serie difficoltà a spostare e allontanare gli oggetti davanti a sé.
L’Homo Orbus generalmente è fatto per la vita di coppia, in quanto (in caso contrario) nessuno potrebbe rispondere alle sue richieste e questo potrebbe causargli uno stato depressivo permanente.
In genere è figlio di suocera minkias (che tratteremo nella prossima puntata) la quale lo difende con il tipico richiamo “MaPorello”.
In cattività l’ Homo Orbus rivela una grande capacità di adattamento, sfoderando sorprendentemente dieci decimi di vista, qualora ci fosse la possibilità di un accoppiamento immediato. Studi recenti hanno dimostrato che con un triplo carpiato dei neuroni specchio, scorge una minigonna giropassera e uno stacco di coscia a più di cento metri in notte fonda.
Questa sua capacità di adattamento è stata chiamata "SonoOrbo Quandomepare"
L’Homo Orbus non è raro vederlo girare a quattro zampe nella tana alla ricerca delle sue ciabatte.In questa posizione possiamo ammirare tutti i suoi 120 cm al garrese.
Esistono molte sottospecie di Homo Orbus:
L’homo Orbus Orbus :
geneticamente cecato dalla nascita, ha il mantello a rombi e gli occhi sono cerchiati da un paio di occhiali la cui grandezza si avvicina al diametro di una ruota da mulino)
(immagini:http://mygenomix.wordpress.com/tag/polimorfismi/
http://lab.iulm.it/articolo/2008/02/29/articolo_2182.shtml
http://spigoblog.blogspot.com/2011/01/miopi-standard.html )
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