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lunedì 11 novembre 2013

UN ANGELO DI PASTA (in musica!!)

Avete pagato il biglietto? No, perché qua è una cosa seria. Il biglietto per questo spettacolo costa poco, diciamo quanto una manciata di pasta mista e qualche nocciola:
L'avete in tasca? Bene. Accomodatevi in platea, fate silenzio, accendete il video qui sotto:
e godetevi la musica.
"Signore e Signori sono lieta di presentarvi... La Simo Band Orchestra:
Diretta da:
e composta da:
APPLAUSI-APPLAUSI-APPLAUSI
Che ne dite? Sono o non sono bravi questi angioletti?
Dietro le quinte:
L'idea è nata dopo aver visto solo il 'Maestro' da Irene. Irene non è una blogger, è una ragazzina di 11 anni (una delle migliori amiche di Alice) che aveva realizzato il direttore d'orchestra durante il laboratorio a scuola. A me è bastato vederlo dieci secondi per far sì che mi partisse un embolo. Na cosa allucinante. Ho girato venti esercizi pubblici tra super, iper e negozi per scegliere tutta la pasta e ideare tutta l'orchestra (l'idea della chitarra è di Alice per esempio)In cantiere ci sono ovviamente anche gli altri strumenti. Proprio stamattina ho trovato una pasta stranissima per realizzare uno strumento un po' complesso. Ora staremo a vede'. Alcuni di questi angioletti li ho dotati di filo per appenderli magari all'albero, comunque son carucci anche da tenere in piedi. Inutile dire che mia figlia si è accaparrata la corista dai capelli lunghi ribattezzandola "Questa pare Raperonzolooooo!!!"
Morale:
ho la casa piena di pasta. Son due giorni che assaporiamo pasta mai vista prima, perché è pure buonissima. Quando si dice unire l'utile e il dilettevole.
E mi sono resa conto che la pasta è davvero versatile non solo in cucina, ma pure in laboratorio. Mmmmuhuhuahuhahhhaaa!!
Per finire:
Domande? ;-)

mercoledì 14 novembre 2012

MA CHE PALLE!!!





Avviso agli utenti:in questo post si parlerà del Fai da te (che fai per tre), di Natale, di foto e di palle.Parecchie palle.Io ve lo dico, magari se vi sapete destreggiare tra una pialla e un pennello può essere di vostro gradimento, altrimenti la vedo dura, ma tant'è.
Allora. Siccome è quasi Natale, siccome quest'anno son partita per tempo, siccome la crisi, il meteo, il fatto che mi piace impiastricciare, provare, sperimentare e chi più ne ha più ne metta, ho deciso di creare varie cosine  con le mie mani. Quest'anno m'è presa così. 
Ovviamente niente era deciso, ma l'idee sono nate lì per lì quando meno me lo aspettavo e quando stavo cercando tutt'altro. Infatti sono partita per comprare un trapano al mio babbo e sono tornata a casa con due palle così.
Oggi vi faccio vedere cosa ho creato. Qui sotto il materiale: un po' riciclato, un po' acquistato (una pizza capricciosa l'avrei pagata di più), un po' l'avevo in casa.
  

Iniziamo dalle tegoline. Ne ho fatte due. Per una nonnetta molto devota ho scelto la più piccola. Ho fatto una base di oro spray (facilissimo da usare) e ho ritagliato a mio piacimento una madonnina che ho trovato in un inserto di una rivista. 


Ho eliminato tutto il contorno per non appesantirla e alla fine ho aggiunto solo un nastrino dorato, qualche stellina e una passata di flatting quando ancora lo spray non era asciutto bene. Questo ha fatto sì che il pennello si portasse dietro una scia dorata leggerissima che dona alla tegolina quell'effetto un po' antico.


Spero che la nonnina gradisca. 
La seconda tegola invece è più grande e leggermente più complessa. Visto che lo sfondo della figura che ho scelto era innevato, ho dato una base di acrilico bianco per poi poter aggiungere dei dettagli a pennello. 




Dopo aver scelto la misura e l'immagine da applicare ho rifinito il tutto aggiungendo gli alberi, dei cespugli, delle ombre, nuvole, neve e varie ed eventuali.


Ha ancora bisogno di due passate di flatting ma più o meno il risultato finale è questo.
Ora passiamo alle palline.
Non c'è molto da dire, anche perché il decoupage è facile facile, quindi vi dico solo che ho preso due palle bianche e due tipo sabbiate che sembrano di vetro, ma in realtà sono di plastica (e menomale sennò ne avrei già rotte quindici. E fidatevi: come rompo le palle io, nessuno mai)
Quindi niente, un po' di decoupage e l'idea di farle in 3D attaccando in rilievo dei particolari.











Per ultimo un lavoretto magari meno bello ma più divertente, soprattutto se avete dei bambini. Le foto purtroppo non rendono giustizia, ma l'effetto finale è ganzetto.
Dicevo. Mi ero presa due vassoietti di legno, no? Tipo vuotatasche, tipo vassoio per mestoli, che ne so,  vassoi insomma. Questi qua: 

e mi son detta "Che ci faccio con questi?" Potevo anche questi 'decouparli', ma insomma, voglio di', sempre vassoi sarebbero rimasti. E allora, visto che non sono normale, l'ho trasformati in qualcos'altro. C'è da dire che mi complico la vita. Se in questo post trasformo qualcosa da appendere come una cornice in un vassoio, qui ho trasformato un vassoio in qualcosa da appendere. Mai una volta che lasci gli oggetti fare il lavoro per i quali sono stati creati. 
Insomma, t'ho preso un vassoio e gira che ti rigira (pagina) ho trovato questi bei foglietti:


Secondo me, vista la scanalatura del vassoio, questo disegno era l'ideale, poteva creare un po' di profondità. E lì  ho avuto un'idea. E sfruttiamola sta profondità!
Ho agguantato i cosini di polistirolo (chi non ha un cosino in casa, eh) tipo quelli da imballaggio e li ho incartati accuratamente come se li dovessi spedire. Proprio dei mini pacchi regalo. Non vi dico a infiocchettarli, ma vabbè. 


Dopo averne fatti un po' dove li ho messi secondo voi? E dove si mettono i pacchetti se non sotto l'albero di Natale? Eh.


Basta aggiungere un gancino per quadri leggeri sul dietro e il vostro quadretto di Natale è pronto. 
Il Santo, dopo aver visto sto pappiè, ha avuto un'idea genialissima che se riusciamo a fare vi mostrerò tra breve.

Pacchetti e plaid sotto l'albero :-D




 Ecco, per ora sono messa così. In mente c'ho anche altro...
Giovanni Muciaccia ESCI DA QUESTO CORPO!!!!!









sabato 13 ottobre 2012

Pensavo fosse una cornice invece era un vassoio.





L'altro giorno stavo scegliendo una cornice dove mettere una nostra foto.Dopo aver toccato, credo, 45 cornici diverse tra plastica, finto argento, sughero e pannolenci, mi imbatto in delle semplici cornici di legno, vagamente shabby. Ne prendo una e mi aggiro ancora per il negozio di casalinghi.
Toh!Guarda belline queste tazzine. Ne prendo sei, via. Sì, ma dove le metto? Il cestino non l'ho preso, mapporc... vabbè le appoggio qua sulla cornice.
E qui FOLGORAZIONE.
Guardo la cornice con le tazzine sopra e non vedo più una cornice, vedo un vassoio.
Un piccolo vassoio con manici, decorazioni e tutto il cucuzzaro. Tutto nella mia testa ovviamente. Velocemente, come quando mi parte l'embolo creativo, i miei tre neuroni si mettono al lavoro e in quattro e quattr'otto elaborano tutto il materiale necessario e tutti passaggi. Ed ecco che oggi vi faccio vede' come una semplice cornice da cinque euro, si può trasformare in un oggetto molto carino e originale (Seee originale. Diciamo carino, va'.)
Praticamente da così:

A così:


Occorrente:
-una cornice di legno (io ne ho prese quattro: due bianche e due azzurrine, vorrei farne dei regali. Potete anche prenderla in legno naturale e poi dipingerla del colore che preferite)
-ritagli e avanzi di stoffine colorate

-passamaneria per i manici + fettuccia rigida (che trovate in ogni merceria)

-fiori, nastri, perline, rosine... insomma tutto ciò che compone una bomboniera (MAI gettare le bomboniere, sono una fonte preziosa di oggettini che all'occorrenza possono tornare utili)
-colla a caldo
-un trapano
-un marito che usi il trapano.

Per prima cosa prepariamo la cornice togliendo la stecca dietro che serviva d'appoggio. Poi smontiamola e pratichiamo i forellini col trapano. Se sapete usarlo da sole, bene, altrimenti chiedete aiuto al marito, compagno, amante o vicino di casa. Se è figo anche meglio. Avete fatto i buchetti? Bene. Il vicino di casa figo non vi ha chiesto un appuntamento? Male!
Comunque. Lasciamo da parte la cornice e dedichiamoci ai manici. Cucite all'interno della passamaneria la fettuccina rigida. La striscia per ogni manico è circa 30 cm (passamaneria) , mentre la fettuccina rigida è di circa 11 cm. Centratela e cucite. Fatto? (minchia, mi sembra di essere Giovanni Muciaccia)
Ora non vi resta che far passare i manici così composti dentro il buchetto. Può darsi che vi esca qualche parolaccia perché agli occhi vi si presenterà questa immagine: passamaneria enorme, buchetto piccolo. Ma come si compie il miracolo del parto (dove da un buco grosso come una susina esce una testa grossa come un melone), riuscirete anche voi a far passare il tutto. E vostro marito può assistere allo spettacolo munito di telecamera (Il segreto è arrotolare all'estremità del manico del filo molto stretto, in questo modo il nastro decorato si assottiglia e passa senza problemi).
Una volta passate le estremità del nastro fateci dei piccoli nodi.

Adesso dedichiamoci all'interno. Qui devo aprire una parentesi. Al momento della folgorazione mi sentivo come Colombo quando scoprì l'America: un genio. Oggi, googlando un po', mi sono accorta che sta cosa viene fatta spesso. Come dormo io nessuno mai. Ma i vassoi che ho visto io erano dipinti, fatti a punto croce, a punto pieno... e poi le maniglie ce le hanno messe vere. Tipo la maniglia del comodino per intenderci. Invece qua vi mostro come possiamo creare il tutto con qualcosa che abbiamo in casa o al massimo acquistare a 1 euro il metro. In tempi di crisi cerchiamo di fare economia, nevvero?
Dove eravamo rimasti? Ah sì, l'interno. Come vi ho detto in questo post amo molto il patchwork e quindi le stoffine non mi mancano. Ho cucito insieme sei quadratini di stoffa 10x10, l'ho stirati con l'appretto per schiacciarli per bene e li ho messi all'interno. Ho rimesso il tappo, chiuso la cornice e voilà, il vassoio è pronto. Ho aggiunto alcuni dettagli, perché io sono anche un po' frù frù, oltre che rincoglionita.
In quello bianco è una composizione tolta da una bomboniera, che ora minimo la sposa la riconosce e mi fanculizza. No, ma invece dovrebbe essere contenta. Voglio dire, tutto il parentado, una volta arrivato a casa, lancia con triplo carpiato la bomboniera nell'immondizia spesso senza nemmeno mangiare i confetti. Invece io guarda che utilizzo che ne faccio. Dà un tocco romantico a un vassoio. C'è da esserne contenti!
In quello azzurro invece ho creato un fiocchetto con nastro di raso e incollato un coniglietto che stava attaccato a una molletta per panni. Avete presente i chiudi pacco a molletta? Ecco, basta staccarlo dalla molletta e diventa un'altra cosa.












Volendo potete rifinire l'interno anche con nastro di pizzo, roselline (come ho fatto io) o con qualsiasi altra cosa che vi venga in mente.
Ho finito.
No, vabbè, non è che sia chissà cosa, però è divertente, si fa presto, costa pochissimo e fate conto che in un pomeriggio ne ho finiti due e iniziato il terzo, che avrà altri colori e altri dettagli, ovvio.
Se volete cimentarvi secondo me dovete acquistare solo la cornice, il resto è in casa, lo so, lo so!

 

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