
Ci sono cose che uno non dovrebbe mai fare, tipo togliersi due caccoline quando sei al semaforo rosso, soprattutto se di fianco hai un pullman di turisti tedeschi, i quali ti fissano con insistenza.Per dire.
Poi ci sono altre cose da non fare: partecipare a un Contest quando non hai nessunissima nozione di cosmetica. E' quello che mi è successo qualche settimana fa. OPI, una grande azienda leader per quanto riguarda gli smalti, dava la possibilità a chiunque avesse un blog di cimentarsi in una recensione dopo l'invio del materiale.
In veste di articolista di Tentazione Make up mi sento tirata in causa. E invio mail sia! Spedisco la mail di iscrizione convinta di avere le stesse probabilità di mia madre di venire selezionata a Salsomaggiore per Miss Italia, anche perché in quel periodo il blog era in fase 'fortemente sminchiato'.
Invece loro accettano di buon grado, come accettano altre 600 candidate, e mi inviano il materiale da recensire. Grazie OPI della fiducia (probabilmente dopo aver letto la mia recensione saranno pure pentiti, ma tant'è)
L'arrivo del pacco, anche se aspettato, è stato piacevole, un secondo Natale praticamente, forse dovuto anche alle decine di palline di polistirolo con cui era riempita la scatola. Dall'euforia l'ho rovesciata metà a terra e c'ho sommerso la gatta.
Dentro c'erano due smalti.
Che si presuppone vengano spalmati sulle unghie.
Bene.
Ottimo direi.
Guardo le mie mani e constato che un boscaiolo della Val Gardena l'ha più belle. Cosa mi è saltato in mente di partecipare lo so solo io. Cioè, OPI è una grande azienda, mica li posso deludere, mica gli posso sciupare il mercato, io, con 'ste mani da Geppetto. Presa dallo sconforto lancio un SOS su Facebook alle mie preziose comari le quali sanno sempre come confortarmi.
“Dipingi gli unghioli alla gatta!”
“Gioca alle signore con tua figlia e dipingile a lei”
“Compra delle unghie finte, appiccicale con l'Attack e metti lo smalto!”
“Io farei i piedi”
“Fatti prestare le unghie da tuo marito”
Anche se queste risposte sono fortemente improbabili, ho deciso di dar retta a loro, quindi ne ho fatte di tutti i colori, è proprio il caso di dirlo.
I colori a me arrivati sono il Rosa Sweet Memories e lo Smok'n in Havana, due colori molto diversi tra loro. Uno è rosa, romantico, molto liquido e se vogliamo proprio da bimba, l'altro è più scuro, sul marrone e decisamente più impegnativo.

Io e l'altra donna (quella alta un metro e trentacinque) ci siamo messe al tavolino armate di acetone, cotone, smalti e limette. Abbiamo fissato per cinque minuti buoni la gatta per poi decidere di lasciar perdere. E c'ho provato. Dio solo sa se c'ho provato. Ho messo quello chiaro, stenderlo è stato una meraviglia, fila via che pare pagato e faccio la foto.
Giuro, sembrava la mano di un muratore che ha scoperto che in lui vive più Rosanna che Gaetano. Ero inguardabile. Lo smalto è splendido ma le mie mani molto molto meno.
Provo con lo scuro, leggermente più denso, più corposo. Click!
Guardo la foto. Sembrava fosse la mano di un falegname orbo. Tipo pareva mi fossi presa a martellate le unghie. Con lo smalto scuro venivano ancora più fuori le imperfezioni come pellicine, taglietti, sciupature e quant'altro.
“Mamma, mi sa che devi rinunciare”
“Ma non posso!OPI mi ha dato questa possibilità e io non voglio deluderli!Ho la fortuna e l'onore di testare i loro prodotti, e io che faccio, rinuncio? Ma non scherziamo!Devo solo trovare un modo...”
E quindi mi sono detta: se vado avanti con questo pensiero vado contro la mia natura, ho le unghie delle mani che sono uno schifo e non potrò mai competere con le decine di ragazze bravissime e preparate che di questa cosa ne hanno fatto quasi un mestiere. Hanno delle mani da fata, descrivono i prodotti con una maestria e una preparazione invidiabile, snocciolano termini professionali come io snocciolo le olive per la pizza, voglio dire, siamo coerenti!Quindi Simo bella, ndo cazzo vuoi annà?E allora la recensione la faccio alla mia maniera, non vincerò nessun premio finale (una mega scorta di prodotti quali creme e trattamenti fantastici...ahhh sospiro...), probabilmente manco rientrerò nella parola 'recensione', ma quello che ho fatto l'ho fatto con entusiasmo.
Come smaltare le unghie di mia figlia per esempio. Lo smalto rosa chiaro sembrava adattissimo a lei e mi son divertita a dipingerle le unghiette. Poi, come le professioniste, abbiamo scattato la foto.Okay, è stata mezza giornata con le mani alzate nemmeno avesse una pistola puntata contro, ma pora stella, s'è prestata all'esperimento.
Lo smalto scuro era più adatto a me e nonostante sia una portatrice sana di alluce valgo, me lo sono messo sulle unghie dei piedi. Sì, oltre a rinco sono anche coraggiosa. Sapete qual è il modo per non far notare molto l'alluce valgo? Salire sul tacco 12. A quel punto il piede è bello spiattellato al suolo, e l'alluce si stende (nel fare questo vi si infiammerà il nervo sciatico ma son dettagli. Sarete gobbe e doloranti, ma avrete dei piedi bellissimi) Ho messo lo smalto molto facilmente e con una sola passata grazie anche al pennellino piuttosto grande e ualà, il gioco è fatto.
Ora. Io ovviamente non posso esprimermi come una professionista, non saprei nemmeno da che parte cominciare, però so riconoscere un buon prodotto. E questi smalti lo sono.
Se avete delle belle mani e volete pitturarvi le unghiette, potete scegliere sul sito OPI una vasta gamma di colori (ce ne sono alcuni che sono troppo belli, tipo un blu brillantinato fantastico.Lo acquisterò e tutti mi chiameranno 'La donna dalle unghie blu brillantinose).
E ora, visto che i protagonisti sono gli smalti, visto che non so parlare l'unghialese, e visto che ci sarà un premio come miglior foto, diamo la parola alle immagini.



Ah.Un'ultima cosa. Mi son dimenticata di togliere lo smalto alle unghie del piede sinistro. Sono passati giorni e lui è sempre lì, nonostante abbia sudato come un beduino e nonostante il mio piede trasudi e profumi come del gorgonzola in fermentazione. Se ha superato il mio esame, si può definire un ottimo prodotto. Quindi me ne sono andata in giro con un piede pittato e uno no. Se fossi deceduta improvvisamente, tipo cadendo a rotta di collo dalle scale, mi immagino la faccia sorpresa del medico legale alla vista dei miei piedi, una volta tolte le scarpe. Manco i RIS avrebbero risolto l'enigma. L'avrebbero chiamato “Il caso della donna col piede dipinto”, e poi mi sono immaginata Vespa col plastico di casa mia e la domanda “Perché. Perché Simo aveva lo smalto a un solo piede? Cosa può spingere una donna a dipingersi solo cinque dita e non tutte e dieci?” E qui risponderebbe OPI rilasciando una dichiarazione a tutta la stampa.
Quella sì che sarebbe una recensione coi fiocchi ;-)
p.s. ma questa si può chiamare recensione? Help.