martedì 29 marzo 2022

Nuova uscita: Un tè con Mrs. Brown




 Oggi è il gran giorno: Penny e Mrs. Brown sono pronte a tenervi compagnia <3

Puoi scrivere anche cinquanta libri, ma ogni volta è come se fosse la prima. Per ogni libro è un'emozione diversa e questa volta, oltre alla leggerezza, c'è una sorta di rinascita.
Sono tanto grata a questa storia e spero, nel mio piccolo, di farvi trascorrere qualche ora di spensieratezza e di portarvi con me a Oldbridge, un villaggio davvero pittoresco.
Non vedo l'ora che conosciate i personaggi; io, come sempre, mi sono affezionata a tutti ed è stato difficile lasciarli andare.
Grazie a chi ha condiviso, a chi condividerà questo ennesimo traguardo, a chi gioirà con me, a chi l'ha già acquistato, a chi mi sta mandando già le foto (Mandatemele che le ripubblico e come sempre ci facciamo il collage!). Grazie per la gioia con la quale lo avete accolto, a voi ho riservato un posticino prezioso nei ringraziamenti.
Se io e Mrs. Brown siamo qui è anche merito vostro.
Ora è tutto nelle vostre mani.
Abbiatene cura ❤
Simona

ebook e cartaceo QUI

#UntèconMrsBrown

venerdì 18 marzo 2022

Doc - Ultima Puntata - (Spoiler)

 

Ieri sera noi tre piazzati sul divano come i Simpson. Charlie in braccio ad Alice e Kyra dietro la mia testa. Sembravo Marge in tutto e per tutto.
Inizia la puntata e ci sono dei militari che limonano. Lei lo bacia così forte che lui sviene e viene ricoverato con una schiena che pare quella della Pimpa. I medici penseranno subito che si tratta di una malattia per chi fa le cose sconce con la fidanzata, invece si scoprirà che è la malattia di Hansen. Il Santo a quel punto tira su la testa dal cellulare e domanda: "E Gretel?". Battuta per la quale è stato percosso col telecomando. Sto ragazzo ha due genitori tutti casa e chiesa, ma la casa è in Italia, la chiesa in Brasile ed è il tragitto che infatti ha fregato su madre: si è fatta un amante.
Nel frattempo Gabriel chatta con Elisa e quando lei gli chiede: "Come va?" Lui risponde: "Fa caldo" emulando Marilyn Monroe davanti al ventilatore. Il Santo a quel punto alza la testa dal cellulare e chiede: "Ha un condizionatore alle spalle, perché usa il ventilatore?" Verrà zittito lanciandogli addosso Charlie. Di culo.
In corsia abbiamo un vecchietto che legge tanto con un figlio che sembra uscito da un telefilm del '79. Sembra una scena molto innocua, ma da qui la catastrofe.
Nel frattempo Doc deve sostenere l'esame, ma verrà fermato da Enrico che, posseduto da Enzo Miccio, gli fa: "Ma come ti vesti, tesoro?" consigliandogli almeno una cravatta o un camice. Doc risponde più o meno come me quando mi madre mi dice: "Ti sei pettinata coi petardi?" e cioè: "Ma che cazzo me frega, l'aspetto non è importante!"
Ma sul più bello ecco la notizia: Doc INDAGATO. First reaction: SHOCK! Il nostro bel Fanti allora svuota il sacco davanti a tutti e ammette il misfatto. Carolina, nel mentre, si punisce col cilicio e si percuote con una padella.
Il militare intanto peggiora e scopriremo che Hansen, letto al contrario, si legge LEBBRA. Qui mi immagino Shonda Rymes sul divano di casa sua che esclama: "Ma dai, nemmeno io sono arrivata a tanto!"
Giulia, incazzata come una biscia con Doc, come tutte noi in fase premestruale si sfonda di ginnastica fatta in casa con le lezioni di Jil Cooper. Ma ecco Cesconi alla porta che le dice "Giulia apri! Lo so che sei lì sul tappetino e se proprio devi fare ginnastica te la faccio fare io."
Agnese nel frattempo mi diventa Jessica Fletcher e mi scova roba su internet come mi madre scova tutorial di uncinetto su YouTube.
In ospedale, nel frattempo, un batterio gira come la merda nei tubi: indisturbato. Dopo 45 minuti di episodio si parlerà di lebbra, malaria, febbre gialla, Dengue e Kpc. Il Santo tira su la testa dal cellulare e domanda: "Kgb? è arrivata la Russia pure qua?" Questa volta gli tiriamo Kyra.
Detto ciò, dopo pochi fotogrammi, L'ANSIA. Si ritorna a parlare di mascherine, tamponi e quarantena. A questo punto mi aspettavo pure l'invasione di cavallette e lo sbarco degli alieni.
In tutto questo mi si ammala Riccardo ed Elisa e Gabriel vengono incaricati a giocare a 'Indovina cosa', facendo tamponi alle veneziane, ai pappagalli, alle maniglie, alle provette, a case, libri, auto e fogli di giornale. Infatti si scoprirà che tutto si è diffuso attraverso i libri e il mio pensiero è stato: "Se le malattie si trasmettessero con i libri, in Italia saremmo tutti sani."
Ovvio che se lo pigliano tutti e simulando l'estate in campeggio dell'82 si ritrovano tutti in uno stanzone a condividere 'sta gioia fino all'arrivo dell'unico sano (Enrico) che in un momento di grande ingenuità esclama: "Che magnifica giornata di merda!"
Verrà accolto con peti al grido di "Tu non sei normale."
Nel frattempo la signora in giallo coadiuvata da Miss Marple (Costanza) soffia i dati dal pc di Caruso sudando sette camicie. Agnese fissa il pc con un'angoscia pari alla mia quando mi appare la scritta 'IMPOSSIBILE RECUPERARE DOCUMENTO.'
Riccardo a questo punto sta meglio, ma mi si ammala Alba.
Mi si ammala male male.
In pratica me more.
Si capisce dalla luce in fondo al tunnel, ma poi scopriremo che è il sole. In pratica un'alba gialla. Come lei.
Scena straziante interrotta dal Santo che, sbaragliando il plaid ha esclamato, "Ma muoiono tutti eccheccazzo. Vado a letto."
Della morte di Alba lo ha saputo stamattina mentre era seduto sul cesso. Il suo commento: "Eh, si vedeva che stava male. Portami la carta igienica, è finita."
Tutto finisce con il caso risolto da Jessica Fletcher, Miss Marple e Kay Scarpetta (col tacco) e tutti che si abbracciano tipo mischia di rugby alla volemose bene con matrimonio finale annesso.
Una cosa che mi ha colpito molto è stata:
Doc: "Sono stato io, la colpa è mia."
Reazioni: "Brutto bastardo, devi morire male, te la faremo pagare, esci di qua, non sarai più un medico, speriamo ti venga l'acne e pure un'unghia incarnita, maledetto, te possino cecatte!"
Carolina: "In verità sono stata io..."
Reazioni: "Ma tesoro, cosa vuoi che sia, basta darti le colpe, superala questa cosa su, Lorenzo non era poi nemmeno tutto sto granché, ma va là, può capitare, un giorno una bombola a te un giorno una bombola a me, suvvia sorridi. Caffettino?"
(In foto: Fanti supportato dal gruppo che si dirige all'esame. Questa scena mi ha ricordato quella di Armageddon. In effetti un asteroide che si dirige verso la terra è proprio quello che ci manca)



lunedì 14 marzo 2022

Un tè con Mrs. Brown - il mio nuovo romanzo

 Ve lo avevo detto che sarebbe arrivato presto e infatti eccolo qua: il nuovo romanzo.



Potrei chiudere qui il post visto che ci sono tutte le info al riguardo, ma ci tengo a scrivere due parole.
Mrs. Brown mi ha fatto compagnia in un periodo particolare in cui tutto mi sembrava nero e l'averla tratteggiata mi ha in qualche modo permesso di tornare a sorridere. È come se mi avesse preso per mano e fatto notare che, nonostante tutte le brutture, si può e si deve trovare la forza di sorridere.
Scrivere questa storia per me è stata una ventata di freschezza, ossigeno puro.
Spero che la accogliate con il cuore aperto, per qualche ora di spensieratezza e umorismo, per una coccola che vi concedete in questo periodo tremendo.
Personalmente ne avevo bisogno, spero sia così anche per voi ❤
(Il libro è già disponibile per il preorder dell'ebook. La versione cartacea sarà disponibile alla data di uscita)
Info e trama qui su Amazon:


venerdì 4 marzo 2022

Doc: presto un dottore!

 



Ieri sera come di consueto io, il Santo e la figliola sul divano con due occhi come gufi imbalsamati. Si apre la puntata e a momenti rivediamo la nostra cena sul pavimento; sembra di essere tornati alla mattina dopo il nostro San Silvestro del '92: vomitano tutti. Si scoprirà presto che una, porella, ha una malattia e l'altra si arrotola cannoni come io arrotolo la pasta sfoglia per fare le girelle con la provola. Lei si giustificherà con "Sapete, lo faccio perché mi madre mi mette ansia" e lì ho sbottato con "Bella mia, allora noi che dobbiamo fa'? Che la mia se non accetto la terza porzione di cinghiale in umido pensa che io stia per mori'? Datti pace."
Chi non si dà pace invece è Agnese (che se anagrammato in una notte di luna piena si legge LAGNA) che con quella vocina da enfisema continua questo tira e molla con Andrea mettendo di mezzo pure UN INNOCENTE come direbbe mi nonna.

Intanto Alba, incazzata per la questione delle ferie mancate, diventa improvvisamente simpatica come una suocera e continua a ripetere al povero Bonvegna una cosa tipo "Ti pare d'essere normale? TU NON STAI BENE!" Lui la guarda e pensa "Hai uno shatush imbarazzante e ti si vede pure la ricrescita e quello che non sta bene sarei io?"

Nel frattempo Giulia, in mezzo al corridoio, schiaffeggia Cesconi al grido di "Se ti ritrovo a ravanare nei miei cassetti ti levo dal mondo! Stamattina per trovare la maglia della salute ci ho messo tre ore! E poi che le stiro a fare le magliette, io? Eh? Eh?"
Grabriel, finalmente fuori pericolo, è in una fase delicata: non sa più se vuole rimanere un medico e si sfoga pure con la psicologa che, sinceramente, la vediamo un po' provata. Infatti quando si è toccata il fianco mi sono detta: "Vai, è cirrosi, ha cominciato a bere perché a sopportarli tutti gnaàfa."
In tutto questo il Policlinico Ambrosiano diventa come un asilo nido e fioccano iniziative carine come 'Porta anche tu un amico al convegno' e 'Primario per un giorno'. Quindi al nostro Doc viene riconsegnato il camice, inamidato nelle puntate precedenti da Agnese, e gli viene detto "E mo' so' cazzi tuoi."
Per rallegrare questa bella festicciola decidono pure di staccare la luce e si ritrovano tutti a girarsi spaesati come Morgan a Sanremo "Che succede?"
La situazione diventa difficile: devono curare i pazienti senza attrezzature, un po' così alla ndo cojo cojo. Chi se la vede brutta è il nostro poro Gabriel che si ritrova ad assistere la psicologa. Qui assistiamo a una scena drammatica: Gabriel che urla "Presto! Un medico!" per poi pensare "Ah, già, ma il medico sono io!" per poi ripensarci "Ma no! Ho deciso di smettere!" per poi riformulare "Ma ho il camice! Posso salvarla!" per poi continuare "No, basta, ho deciso di smettere, ci serve un medico!" Alla fine si specchia nella vetrata, guarda se stesso e fa: "Toh! Un dottore! Presto, venga!" E interviene. Alba in questo frangente pare abbia mormorato "Anche te non stai bene, io te lo dico."
Chi invece sta benissimo è la Cecilia che, all'iniziativa citata sopra, l'amichetto, al convegno, non lo porta ma se lo fa. Quando è andata a chiamare Doc sembrava tutte noi davanti a un tecnico e un pc impallato: "Guarda, mi devi aiutare, non so cosa è successo, io ti giuro io non ho toccato nulla, ma questo è morto."
La scena più bella: Doc "Ma come si chiama?"
Cecilia: "Ma che cazzo ne so."
In pratica questa la lancia come noi lanciamo un bastone al golden retriver.
Per la psicologa poi non è cirrosi, ma appendicite. Non ci sono andata poi troppo lontana, insomma siamo in zona, e per questo devo ringraziare le 18 stagioni di Grey's Anatomy, perché se mi madre si sente cuoca solo per seguire la Clerici a mezzogiorno, io, oggi, posso essere benissimo un chirurgo.
Sul finale di puntata quella GENIA di Carolina si lascia scappare una confessione arzigogolata tipo "Anche io penso ai pazienti, a case libri auto viaggi e fogli di giornale e alla bombola che ho staccato a Lorenzo." E quella volpe di Valenti replica: "Aspetta... hai detto nomi cose animali città e che hai staccato la bombola a Lorenzo?"
Allora lei cerca di rimediare balbettando: "No, ho detto trentatré trentini andarono a Trento tutti e trantatré trotterellando."
"Mi sembrava di aver capito bombola."
"Ah sì, bella canzone vero? Bombola! Bombo cha cha cha! La cantante si chiama quasi come te: Valente."
Quindi boh, può darsi che la prossima puntata ballino in corsia una salsa invece che Jerusalema.
Chiudo con me stessa con gli occhi a cuore alla vista di Doc sul terrazzo per poi spostarli sul Santo e chiedergli: "Amo', ma perché non provi a farti i capelli così, a indossare un camice ogni tanto, a fare una diagnosi... guarda che bello che è!"
Il Santo si è girato verso la tele, ha guardato Argentero con livore e ha bofonchiato: "Scherza coi FANTI, ma lascia stare i SANTI."
E niente.
Ncelapossofa.

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