lunedì 30 gennaio 2017

Il mio quinto romanzo in uscita a febbraio!

Eccolo. Lo guardo e mi emoziono.
Il mio quinto pargoletto. La mia quinta creatura. Il mio orgoglio. 
Dopo settimane di domande da parte vostra finalmente posso sbilanciarmi e annunciarvi che il libro uscirà nel mese di febbraio! Presto presto quindi. La data ufficiale sarà resa pubblica a breve, questione di giorni e non vedo l'ora che possiate averlo tra le mani. Sì, tra le mani, perché ci sarà sia l'ebook che il cartaceo (un bel malloppino, direi), ma tutti i dettagli ve li scriverò nel prossimo post.
Intanto parliamo di lui e di come mi sia divertita a scrivere una storia con molti personaggi, così diversi tra loro ma nei quali ognuno di noi si può certamente ritrovare. Una famiglia quindi, con delle dinamiche che riconosceremo come nostre, con al centro una protagonista bizzarra che usa il significato dei nomi come metro di misura per approcciarsi alle persone. Ma questo metodo singolare oltre a portarle guai le porterà anche qualcosa alla quale lei stessa pensava di non essere destinata.



Giulia fin da piccola ha dovuto fare i conti con qualcosa di scomodo: il suo nome che non è semplicemente Giulia, ma Giulia Agrippina Augusta. Appassionata conoscitrice del significato dei nomi, figlia di un insegnante di storia e di una istruttrice di pilates vegetariana fissata con la forma fisica, vive in un appartamento della nonna insieme al fratello gemello.
La comparsa di Erika, nuova fidanzata del fratello, e l'arrivo di Valerio, il nuovo coinquilino, scombineranno le carte e l'equilibrio già precario della sua vita.
Tra scontri per lo spazio della casa, gelosie, tradimenti e prese di coscienza, Giulia riuscirà nella difficile impresa di collocare al posto giusto tutti i pezzetti dell'intricato puzzle famigliare e a ricredersi sull'idea dell'amore.
Situazioni comiche, scene grottesche e personaggi bizzarri fanno da cornice a una commedia romantica, ironica e frizzante dove la famiglia ne esce protagonista in ogni sua sfaccettatura.



A prestissimo con la data ufficiale e qualche stralcio! Non vedo l'ora di parlarne di più con voi perché ci saranno aneddoti, retroscena e curiosità al riguardo!
Vi aspetto qui! 





venerdì 27 gennaio 2017

Che ne sanno

(Foto: tablettv.it)

Laura è una donna piacente. Non giovanissima ma la cura che ha di sé, le cancella qualche anno. Ha sempre i capelli a posto, ma poco trucco, anzi quasi niente. Lascia scoperte le piccole rughe e qualche imperfezione.
Laura è alta e ha un viso comune, ma è il suo corpo che attira l'attenzione: è tonico, forse merito della ginnastica fatta anni prima. Ed è lì che lei gioca. Ha il viso di una cinquantenne con il corpo di una trentenne.
Laura ama vestirsi bene, portare le gonne sopra il ginocchio, osare con le calze e i tacchi alti. Se lo può permettere, li sa indossare, ha un bel portamento, come direbbe mia madre. Ma è una cinquantenne che osa con le calze audaci e con i tacchi. Le persone buone e in pace con loro stesse vedono in lei una bella donna che si cura. Altre persone la vedono diversamente. La vedono troppo sfrontata, spudorata, anche un po' volgare. Le frasi come 'non ha più vent'anni ma dove crede di andare' nemmeno si contano più, come se averne cinquanta fosse già una condanna a morte.
E Laura, alla morte, è stata quasi condannata prima di riuscire a godersela questa vita. Ci sono giorni i cui, alla vista delle ultime analisi e delle terapie che deve affrontare, decide di farsi bella. Indossa una gonna attillata, le calze con la riga, i tacchi più alti ed esce. Decide di regalarsi una colazione al bar e compiacersi se un uomo le paga la colazione. Decide di sorridere a chi le fa i complimenti e ridere di gusto per una battuta un po' osé. Decide di lottare e non buttarsi giù prendendosi cura di se stessa, facendo qualche spesuccia pazza, andando dal parrucchiere sempre più spesso e regalandosi qualche dettaglio lezioso.
Laura, puntualmente, riceve occhiate da altre donne che, seppur riconoscendone l'avvenenza, la ammoniscono perché è troppo appariscente, per la gonna troppo corta, per i tacchi troppo alti.
Un ammonimento che sa di invidia, per quel suo modo di fare sempre cortese, per il suo sorriso, per la sua educazione, per quel corpo esaltato da abiti che le sembrano cuciti addosso.
Sapessero la verità, cara Laura. Sapessero quante volte hai risposto al mio 'Come va?' con un 'Per ora va.' Sapessero quante calze o quante scarpe servono per allontanare dalla mente quello che devi affrontare. Quanti rossetti e messe in piega servono per cancellare la paura. Ma loro non lo sanno. E lasciamole parlare, lasciamo che ti guardino andar via fasciata nel tuo nuovo vestitino, l'ultima coccola prima dell'intervento, fantasticando su un ipotetico amante che ti aspetta. Lasciamo che vivano nella cattiveria, nell'ignoranza e nel pregiudizio.
Lasciamo che vivano, come solo sanno fare: da inconsapevoli.
Che ne sanno loro di come si lotta.


mercoledì 11 gennaio 2017

State lontani




State lontani da chi vi affossa, da chi, davanti a un vostro sogno o progetto, scuote la testa con un "Ma lascia perdere!" o "Non ne vale la pena." Se ci credete  veramente, ne vale sempre la pena. E voi siete lì per dimostrarlo.

State lontani da chi gode dei vostri insuccessi. Non vi avvilite però, godrebbero ancora di più.
Trasformate la vostra rabbia in qualcosa di costruttivo, di più forte e riprovateci. Non è facile, ci vuole allenamento, ma alla fine ci si riesce. Garantito.

State lontani dai pessimisti, da chi vede sempre tutto nero, chi non riesce a scorgere niente di positivo in questa vita. Se non vi allontanate, piano piano vi trascineranno nel buio con loro. State lontani non solo da chi vede il bicchiere mezzo vuoto ma da quelli che non vedono manco il bicchiere.

State lontani da chi tira fuori il peggio di voi. Sono persone negative, che vi intossicano piano piano come un veleno insapore e inodore, trasformandovi senza neanche rendervene conto in persone sgradevoli.

State lontani da chi non sa ridere. Da chi non capisce l'ironia, da chi non capisce le battute o meglio: da chi le capisce ma non ride per non darvi soddisfazione. Quelli in effetti sono i peggiori.

State lontani da chi vi critica, sempre e comunque. Da chi vi fa sentire un inetto, insignificante. Nel mondo ci sarà sempre qualcuno migliore di voi, questo è certo,  ma non per questo dovete sentirvi inferiori.

State (ancora più) lontani da chi vi ha lasciato andare. Non affannatevi, non rincorrete chi non vi vuole. Concentratevi piuttosto da chi fa di tutto pur di incontravi, anche solo per un caffè al volo.

State lontani da chi, non sapendo dove colpirvi, lo fa su un difetto fisico. O meglio: su quello che loro pensano sia un vostro difetto fisico. Magari voi, nel tempo, ne avete fatto un punto di forza.

State lontani da chi non vi capisce, da chi vi fraintende sempre, da chi non viaggia sulla vostra lunghezza d'onda. La vita è troppo breve per spiegare alcuni concetti a chi non è predisposto all'ascolto.

State lontani da chi non ha empatia, carità cristiana, da chi è severo con se stesso e con gli altri. Da chi, prima di agire, pensa sempre a un tornaconto. Da chi non dà, ma pretende. Da chi critica ma non muove un dito.

State lontani da chi polemizza su tutto. Dai bastian contrari. Da chi sale in cattedra e sentenzia senza conoscere. Da  chi non sa motivare una scelta, da chi non sa argomentare una decisione presa, da chi crede a qualsiasi cosa gli venga detta o messa sotto gli occhi, da chi non si informa, da chi segue la massa a occhi chiusi, da chi è sprovvisto di spina dorsale.

State lontani dagli invidiosi. Dagli arroganti. Dai presuntuosi. Da subito.

Invece:

Circondatevi di persone che, davanti a un vostro sogno o progetto, vi incitano con un "Provaci! Io sono con te." o "Non so se sia una buona idea, ma ti appoggio. Sono qui."

Circondatevi di persone che esultano per un vostro successo, di persone che vi stanno vicine e sono realmente felici per ciò che di bello vi accade. Perché è facile stare vicino a una persona in un momento critico ma è ancora più difficile farlo con bontà quando questa raggiunge il successo o un sogno.

Circondatevi di ottimisti, di chi riesce a vedere uno spiraglio di luce nel buio più totale. Circondatevi di speranzosi, di persone che sanno ridere nonostante tutto, che sanno cogliere il bello della vita, che hanno fatto della gratitudine quasi uno stile di vita.

Circondatevi di persone che vi fanno stare bene, che vi fanno dimenticare anche solo per un'ora tutti i casini che avete. Circondatevi di chi tira fuori il meglio di voi stessi, di persone che vi fanno spostare i paletti che vi siete imposti, facendovi diventare persone migliori. E tenetele strette queste belle anime.

Circondatevi di persone che hanno fatto del loro sorriso l'arma con cui abbattere tutti i mali del mondo.

Circondatevi di persone che vi fanno sentire importante. Di persone che vogliono ascoltare il vostro parere, la vostra voce, cosa avete da dire a proposito di alcune questioni. Circondatevi di persone positive.

Circondatevi di chi vi tiene stretto, non solo in un abbraccio, ma nella sua vita.

Circondatevi di persone che vi dicano "Sei bellissima," anche quando l'umore è sottoterra e l'aspetto pure. Di chi riesce a farvi un complimento per tirarvi su,  chi contribuisce con mattoncino su mattoncino, a costruire la vostra autostima.

Circondatevi di persone che  vi capiscono al volo, di quelle che 'basta uno sguardo', di persone che viaggiano sul vostro stesso binario. Sarà un viaggio indimenticabile.

Circondatevi di persone sensibili, che si commuovono, che non provano vergogna a piangere in pubblico. Circondatevi di chi allunga una mano verso gli altri, di chi fa volontariato. Di persone che danno tanto senza pretendere nulla. Di chi è generoso. Di chi ama, ma col cuore.

Circondatevi di gioia e di calore. E non abbiate la paura di tagliare ponti, rapporti, amicizia o allontanare ciò che vi fa soffrire. È solo il primo passo per stare bene, con noi stessi e con gli altri per far sì di godere al meglio questa grande giostra che chiamano vita.



(foto da: psicoadvisor.com)

lunedì 9 gennaio 2017

Ricetta: crumble di mele.


Chiariamo subito una cosa: questo post non era previsto, come non era previsto il crumble ieri sera, come non erano previste le tante richieste per questo dolcetto semplice ma sensazionale, ma è bastato mettere una foto sui social per scatenare il 'Voglio la ricettaaaa!!'
Quindi non sia mai che non vi accontenti, belli de zia.
Tutto è cominciato  ieri sera, quando mi è venuta voglia di fare un dolcetto e aprendo il frigo... la desolazione.
Uova scadute.
Allora vado in dispensa: poca farina.
Be', magari faccio qualcosa con le mele, mi dico. Emh... nella fruttiera ce n'erano solo 2.
Dopo l'iniziale desolazione e il successivo sgomento, decido che un dolce, con quello che ho, lo devo tirar fuori ed ecco che provo per la prima volta in vita mia il crumble alle mele.
Ve lo dico: è una droga. È velocissimo, facilissimo, ci vogliono pochi ingredienti e finirà in un secondo.
Non ci credete? Fidatevi.
Questa la mia ricetta e le mie misure per la tortiera (visto gli scarsi ingredienti)

Ingredienti:

* 2 mele
* succo di limone
* 150 g di zucchero semolato
* 170 g di farina 00
* 100 g di burro

Tortiera a cerniera di 17 cm di diametro.

Procedimento:

per prima cosa sbucciate e tagliate a fettine le mele. Irroratele con del succo di limone e con 50 g di zucchero (dei 150 sopra).
Poi, in una ciotola, mescolate e lavorate la farina, il burro a pezzettini e il restante zucchero.
Lavoratelo con le mani fino ad avere un impasto 'bricioloso'.
Imburrate la tortiera, adagiatevi le mele, e mettete il composto sopra il tutto, a ricoprire.
Infornate a 200° per... non lo so. Io sono andata a occhio. Tenete presente che sopra deve essere ben dorato, come nella mia foto per intenderci.
Il crumble, dopo questi semplici passaggi, è pronto per essere divorato. Il fondo di questo dolcetto sarà caramellato, le mele morbide e profumate e il sopra croccante come una frolla asciutta. In poche parole: una bontà!
Purtroppo, proprio perché non era previsto un post, non ho altre foto se non la prima dove già avevo dato una cucchiaiata d'assaggio, ma è talmente semplice che vi basterà questa ricettina. Se comunque avete dei dubbi, io sono qua.
Provatelo e fatemi sapere!

P.S. Essendo un dolce alle mele di origine inglese, ci starebbe bene anche la cannella. Io non l'ho messa perché a noi non piace particolarmente. Infatti non ci sono foto perché ne è rimasto solo una cucchiaiata (che ve lo dico a fare.)
Buona merenda!



domenica 8 gennaio 2017

I sogni son desideri

In questi giorni di grandi pulizie di inizio anno (mi prende così, che ci dobbiamo fare?) ho ritrovato una piccola agendina che è stata la compagna di viaggio nell'estate 2015. Ricordo anche il tratto di strada preciso in cui presi in mano l'agendina e tra curve e discese stilai la mia lista di cose da fare in futuro. Una sorta di progetti e sogni che, anticipatamente, mettevo su carta.
Bene. Oggi, 8 Gennaio 2017, mi sono resa conto con molta gioia che alcuni sogni li ho realizzati.
Per altri invece ci devo ancora lavorare. Alcuni, quel giorno, mi sembravano impossibili da concretizzare e invece...

La mia lista:

- Fare un viaggio in mongolfiera
- Tirare al poligono
- Vedere girare un film
- Fare un bagno con i delfini
- Imparare a suonare la chitarra
- Andare a New York *
- Fare rafting
- Imparare i balli western *
- Mangiare la vera torta Sacher in Austria
- Fare un giro in elicottero
- Imparare a suonare l'armonica
- Visitare la Casa Bianca *
- Fare un safari in Africa
- Visitare il Montana e l'Oregon
- Fare un corso di fotografia
- Fare una crociera nei mari del nord
- Assistere al foliage in Canada
- Tirare con l'arco
-Vedere le cascate del Niagara *
- Andare al Polo Nord
- Avere accesso a Buckingham Palace
- Assistere alla notte degli Oscar
- Andare a cavallo
- Vedere le balene *
- Partecipare a un rodeo in Texas
- ...

La lista, per un'informazione, una curva o una sosta, non fu terminata, altrimenti temo che non mi sarebbero bastati 200 fogli ma sono contenta che almeno alcuni di questi sono riuscita a realizzarli.
Mi rendo conto che alcuni sono quasi impossibili, altri molto ma molto più accessibili, anche se a dire il vero tra quelli impossibili avevo messo 'visitare la Casa Bianca' e detto tra noi anche se non l'ho realmente visitata ci sono andata molto vicino. Tre passi in più e il cecchino sul tetto mi avrebbe impallinato quindi mi son fatta bastare la facciata, il colonnato, il giardino e un saluto a Obama col braccio alzato che se metti caso in quel momento era affacciato alla finestra t'ho fatto anche una bella figura di merda.



Detto questo, a oggi, avrei altrettanti punti da scrivere tipo invitare a cena Patrick Dempsey, imparare a fare l'uncinetto, imparare a ballare la salsa, samba e il merengue come la Titova, fare un corso di inglese, uno di informatica, imparare a correre su un tacco 12 senza sembrare un T-Rex, e leggere, senza posarlo dopo tre pagine, Anna Karenina.

Voi avete mai fatto una lista? È realizzabile? Vi siete prefissati dei progetti e/o dei sogni e siete riusciti a portarli a termine o realizzarli?
Infine: avete qualche sogno in comune con me?



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