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sabato 4 gennaio 2014

Fate l'amore col tavolone

Eccoci qua col nuovo anno.
L'avete passato bene il capodanno? contatevi le dita. Ce le avete tutte? Bravi, l'avete passato bene allora.
Il nuovo anno per me è cominciato col botto, nel senso che ho fatto na botta di sonno il primo giorno che credevo di esser morta. Poi  mi son ripresa ed è stato tutto un lavorìo di cose da fare, progetti, varie ed eventuali.
Tanto per cominciare c'ho il Santo a casa e quando il Santo è a casa, la parola d'ordine è:
cassettadegliattrezzi. Tutto attaccato. Capite perché lo amo, tra le altre?
Vi faccio un  esempio: un uomo, prima di portarti da Ikea per comprare quel mobilino che poi l'uomo in questione dovrebbe montare, preferirebbe morire di morte lenta e dolorosa. Preferirebbe ingoiare un ombrello chiuso per cagarlo aperto, preferirebbe essere attaccato per i kiwi sullo stendibiancheria, preferirebbe rinchiudersi le dita nel portellone della Jeep.
Il Santo no.
Il Santo, una mattina a colazione, mi  ha proposto una gita all'Ikea per comprare finalmente quel mobiletto che sennò quando lo si acquista che poi c'è meno tempo? E infatti. E che non lo vuoi accontentare?
E poi già che ci siamo io e Alice abbiamo proposto un cambiamento della sua camera da letto. Tipo uno specchio, dei cassetti in più, uno scaffale per i libri che qua non si sa più dove mettere la roba. In poche parole: bisogna ottimizzare gli spazi.
Io, che quando c'è da pensare alla casa, a cambiare, progettare, fare e risfare, tocco il cielo con un dito. Il Santo che quando c'è da sguainare il trapano (ah ah ah!), il martello, viti e chiodi, è nel suo mondo.
Fosse un bimbino il suo eroe sarebbe Manny tutto fare, senza dubbio.
Insomma siamo partiti noi due alla volta di Ikea come due piccioncini innamorati. Noi due soli. Insieme. Con un progetto in testa. Ma non è romantico?
Ma de che.
Siamo partiti in due perché con quello che dovevamo prendere, Alice dietro non c'entrava.
Ci siamo fatti il nostro giretto armati del foglietto a righe e della mini matita come due esemplari perfetti di acquirenti Ikea. La giovane coppia (ah ah ah!!Ma quanto sono comica oggi? facciamo novant'anni in due) che prende appunti, immagina, crea, fa e disfa.
E non vede.
Per trovare il mobiletto che avevamo visto sul sito c'è voluto l'aiuto di un mago, di un indovino e infine di un rabdomante. Sto mobiletto non c'era verso di vederlo, fino a che io non mi sono appoggiata stanca da una parte "Amò, ma non è che abbiamo sbagliato? Cioè, il mobiletto era blu come questo qua, ma dove sarà?"
"Sotto la tua mano. È questo il mobiletto"
Due cuori e un neurone di legno massello. Due pirla is megl che uan.
Comunque era camuffato.
Sì sì come no.
Insomma abbiam preso questo mobiletto/cassettiera per la camera di Ali di un bel blu marino che lei ha già 'addobbato' con le sue conchiglie e stelle marine. Bello.
Poi abbiamo preso Billy. Chi non ha almeno un pezzetto di Billy in casa? A noi bastava un pezzo, un'ala color faggio.
Siamo arrivati a casa e la libreria era nera. Appunto.
Due cuori di cui uno daltonico a questo punto.
Abbiamo dovuto fare un'altra gita per cambiarlo, che ve lo dico a fare. A noi la benzina la regalano.
Poi ci voleva lo specchio, che mica lo compri quadrato e lo attacchi. Macchè, sei pazzo? Troppo facile. Abbiamo preso i due pezzi ondulati mooolto carini che per montarli bisogna che tu minimo abbia studiato ingegneria spaziale. Ho trovato il Santo ad armeggiare con un filo e un piombo per metterli in asse per fare un lavoro preciso. Menomale sti lavori li fa lui perché io lo appoggiavo in terra, ci mettevo un gatto morto davanti e chi s'è visto s'è visto. Però devo dire che il mì topo ha fatto un bel lavoro. Devo ovviamente evitare di specchiarmi perché rischio di rendere vano tutto ciò che di bello aveva montato.
"Amò, ma già che ci siamo...dicevo... la dispensa...le mensole non mi bastano più..." e con nonchalance sono svenuta davanti a uno scaffale per la cucina.
E poi vai al piano di sotto e compri le cazzate che fanno tanto bene al cuore.
Tipo una serra. Una piccola serra. Che io già amo ora che è vuota ma che non vedo l'ora di riempire tipo così:
                                                           (foto da http://oltreilmiogiardino.blogspot.it/2012/08/4-idee-per-la-mini-serra-di-ikea.html)


Ma non è fantastica? Tutti dovrebbero avere una piccola serra in casa, nevvero? E poi era in offerta! Non potevo non prenderla! (Becky Bloomwood esci da questo corpo!)
Poi alcuni ciottoletti per la cucina (tipo un'alzatina per i dolci  - in offerta!-  fantastica!) che voglio dire, con l'anno nuovo bisogna portare aria nuova anche lì no? E poi vabbè ti scappa la pipì e vai in bagno, no? E quindi anche in bagno...suvvia e che non lo vuoi prendere un tappetino nuovo per il bagno? E la lavanda? E un cuscino? Un mestolo? Un nano da giardino? Un alieno? Insomma, qualcosa di poco costoso ma molto molto inutile? E andiamo!
Ma non abbiamo preso roba ingombrante, no no. Il primo viaggio di ritorno lo abbiamo fatto impennando. La macchina stava così. Su due ruote.
Il secondo viaggio l'ho fatto abbracciata a Billy. Cesare Cremonini cantava "C'è qualcosa di grande tra di noiiii..." Bene. Noi c'avevamo la libreria. Sembravamo al gioco delle coppie con Predolin. Io di qua e lui di là dalla parete. Parlavamo senza vederci. Un amore di viaggio. Soprattutto sotto le curve stavo na favola. Agguantavo il tavolone manco fosse un tronista venticinquenne, per paura mi scappasse dalla bauliera e mi si schiantasse sull'autostrada. Un abbraccio caloroso che mi ha fatto venire due tricipiti così. Un amplesso, tipo. Ci farei uno slogan: "Fate l'amore con il tavolone" caro signor Muller.

E niente, ora mentre scrivo, ci stiamo prendendo una pausa. In casa sembra mi ci sia scoppiata una bomba. C'è più cartone qui che in una cartiera. E un delizioso profumo di legno nuovo che non vi sto a dire.
Tra domani e dopodomani dovremmo finire, quindi per il 6 Gennaio non  mi aspettate che quest'anno c'ho da fa'.

Ah, nartra cosa: su Amazon è uscita la nuova intervista del mese di Gennaio. L'intervista l'hanno fatta a me.

Un grazie a Giulia che ha avuto la pazienza e la perseveranza nell'impresa perché quel giorno avevamo la telefonia avversa, il tempo ostile e sicuramente saturno contro. Ma ce l'abbiamo fatta. Con grasse risate.
L'intervista è QUI

Scusate ma vado a preparare la pizza.
Pure.







mercoledì 10 aprile 2013

Datemi un martello (che cosa ne vuoi fare?)








Allora, da dove comincio? Davvero non so.
E' che in questi giorni, diciamo pure da tre/quattro settimane, ho messo mano a tremila cose, fatto e disfatto, organizzato, sbuffato, fotografato, sistemato, imparato e messo da parte, varie&eventuali.
Tutto con una pioggia incessante (no, ma quanto ha rotto la pioggia?) che non so a voi, ma a me mette una tristezza infinita. Ah sì, ho ancora il piumone sul letto. Quasi a metà Aprile.
Cioè, sto tempo non aiuta per niente. Comunque dicevo: ho fatto tante cose, la mia testolina (vuota) ha creato, fatto e disfatto, e non vedo l'ora di farvi vedere tutto sto pappiè.
Ma ogni cosa a suo tempo, perché devo sistemare le foto, scrivere i post per illustrarvi ben bene, insomma anche se questo blog sembra apatico ed è aggiornato una volta a settimana, io so' tutta un fermento. E quando io sto bonina per troppo tempo qui sul blog, c'è da preoccuparsi parecchio.
Non so quando sarò pronta. Magari domani (è tutta una questione di incastri. Ma va???) o magari tra una settimana. O tre giorni a malapena. Ma davvero non vedo l'ora di mostrarvi ciò che ho fatto. Principalmente sono tre cose, che ho voluto tanto tanto e che già a prepararle e organizzarle mi hanno dato un sacco di soddisfazione,(anche se ho perso mazzi e mazzi di neuroni per farle).
Niente, vi avvertivo, che sennò sembra che io stia qua a pettinare i peli del gatto.
A proposito di gatto...ehm...no via, è prematuro parlarne. Ve lo dirò tra un po'.

Piesse:vero che mi adorate quando sono misteriosa?


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