giovedì 22 maggio 2014
Lo amo perché
Perché sa mantenere la calma laddove io prenderei a sprangate il primo che passa.
Perché ha le spalle larghe e un petto sempre pronto ad accogliermi, anche quando stanno trasmettendo la Champions. Il fatto che mi dia una capocciata durante l'esultanza di un goal, è un rischio che corro molto volentieri.
Perché sulla sua scrivania al lavoro non ha una mia foto, ma tutti i regalini che gli faceva Alice da piccola.
Praticamente riceve giapponesi con le sorprese dell'ovino kinder in bella vista.
Perché si dedica alla casa e al giardino con entusiasmo e volontà. Mi stermina le violette col tosaerba ma a dire il vero non mi sono mai piaciute molto. Crediamoci tutti insieme. Amen.
Perché mi conosce meglio di quanto io conosca me stessa. Ad esempio sa dirmi quanti giorni mi mancano dal ciclo solo vedendo come mi accanisco con la mannaia su un innocente petto di pollo. È un grande conoscitore della sindrome premestruale.
Perché se vado dal parrucchiere e cambio taglio e/o colore, se ne accorge. Ha un che di miracoloso, lo so. Aspettiamo solo che sto miracolo venga riconosciuto dalla chiesa.
Perché pretende di guidare quando andiamo in auto. Lui fa la sua parte, sempre. Okay, ritiene che la mia guida sia sicura come farsi scoppiare un petardo in mano, ma voglio credere che sia galanteria.
Perché durante il corteggiamento, molti anni fa, mentre tutti i ragazzi facevano i bulli, lui mi ha scritto una lettera piena d'amore e di ironia.
Perché è un uomo concreto che non messaggia come un bimbominchia, che non wuozzappa, che non feisbucca, che non twitta, ma se c'ha da dirti una cosa alza il telefono. Tanto ci penso io a fare tutte ste cose in modo compulsivo.
Perché cura la sua persona ma non si depila, non si increma, non si fa le sopracciglia e non si improfuma con betoniere di dopobarba. E non si incazza quando trova il suo rasoio con i miei peli.
Perché mi presta le sue magliette, il rasoio di cui sopra, i suoi guanti da lavoro, le sue ciabatte (che dopo che le ho usate io non le trova più), e la sua attenzione. Sempre.
Perché mi permette di scaldare i miei gelidi piedini dentro le sue cosce, di svegliarlo accoccolandomi a lui perché ho freddo anche se è già in fase rem, di scoprirlo con movimenti inconsulti anche quando ha la febbre.
Perché se io vado a letto prima, lui fa tutto pianissimo per non svegliarmi.
Perché se va a letto prima lui, mi perdona il fatto che faccio così piano che pare stia entrando una fanfara in camera da letto.
Perché non si infastidisce quando vuole leggere un libro e io gli soffio sulle pagine per girargliele.
Perché si lascia tagliare i capelli da me dicendomi "Sono perfetti!" per poi scoprirlo fare le smorfie allo specchio. Questo è il prezzo da pagare per avere la parrucchiera a domicilio.
Perché non mi dona fiori ma opere di pene.
Perché guarda le altre donne in mia compagnia. Mi preoccuperei se non lo facesse. Non fidatevi di uomini che non guardano un'avvenente gnocca in minigonna: o sono uomini zerbino che hanno paura della reazione della compagna (e di un uomo così non saprei veramente di che farmene), o hanno la stessa quantità di testosterone di Roberto Bolle. Un uomo ha da guardà. Poi per non morire si deve fermare lì, ma questo lo sappiamo tutte.
mercoledì 19 marzo 2014
Ti presento i miei (ma vavavà...)
giovedì 13 febbraio 2014
Dimmi con chi dormi
mercoledì 22 gennaio 2014
L'amore è
L'amore è:
ritrovarsi la mattina noi due soli in bagno, con lui nudo e io con le mutandine scese alla caviglia.
Lui, ovviamente, sta facendo la doccia e io pipì sul water.
Che avevate capito.
L'amore è:
abbracciarsi nel letto a cucchiaio prima di dormire, sentire il suo fiato sul collo e la mattina dopo svegliarci uno col torcicollo e una con la sciatica. In mezzo a noi, la prossima volta, metteremo un fisioterapista.
L'amore è:
Farsi le coccole sul divano, da soli. Lui che intrufola le mani dentro la mia maglietta, io che scopro il suo torace, seguo col dito gli addominali, mi fermo all'ombelico, lo guardo e mormoro "Forse è il caso di fare un lavaggio forte alla tua maglia, perché hai più lana te nell'ombelico che in un lanificio irlandese"
L' amore è:
Sentirsi dire "Sopra la lavatrice sì!Oh sì!" "Sopra la lavatrice, no.Secondo me non regge" "Oh sì, ne sono sicura!" "Se lo dici te, allora lavatrice sìììì!!!"
E stiamo solo decidendo se impilarci sopra l'asciugatrice.
L'amore è:
Darsi un bacio appassionato, di quelli che ti rivoltano le budella, che ti ricordano, se mai me lo fossi scordato, che a me st'omo m'attizza come quando avevo vent'anni. E scoprire (dopo che gli è rimasta impigliata nei capelli la mia forcina con un fiore rosso), che anche da travestito spagnolo, non sarebbe male. Olè!
L'amore è:
Mandarsi sms compromettenti prevedendo pure numeri da circo, e cancellarli subito dopo per paura che mia figlia li scopra quando prende il mio cellulare per chiamare mia madre. Lei, tra qualche tempo, cancellerà i suoi per paura che io li scopra quando prenderò il suo cellulare per chiamare mia suocera.
Ergo: se ognuno, in casa mia, si facesse i cazzi propri sarebbe meglio.
L'amore è:
Guardare insieme con occhi sornioni il tavolo di cucina, constatare che è bello solido, che reggerebbe a scossosi e sobbalzi e dire all'unisono "Sì, vabbè, un altro trasloco lo può reggere"
L'amore è:
Essere sul più bello, vedere quasi padre Pio e pure la Madonna, e scorgere sul comodino il gatto che ti guarda con due occhi così grossi che sembrano due padelle Lagostina. Se non fosse che muove anche la testa a ritmo, uno potrebbe anche lasciar perdere.
L'amore è:
Sentire lui che, in cucina in accappatoio, mi dice "Amò, che la vuoi la banana?" e scoprire che mi sta offrendo davvero una banana mentre lui addenta una mela.
L'amore è:
Sentirsi dire, mentre mi guarda con occhi languidi "Non so che farei senza di te. Non ce la farei, giuro. Ci sono momenti, come questo, in cui penso che, oh sì, ti risposerei altre mille volte" mentre gli sto passando l'aspirina, il plaid, il telecomando, lo sciroppo e i calzini di lana perché ha la febbre a 37.1
L'amore è:
Aprirgli la porta, gettarsi tra le sue braccia, avvinghiarsi ai suoi fianchi e mormorare "Mmh... ma cosa sento nei bassifondi...stavi pensando a me?"
"È il cellulare"
L'amore è:
Uscire dal letto nuda arrotolandosi il lenzuolo intorno al corpo come fa Brook, dopo che si è fatta qualsiasi membro maschile della famiglia Forrester. E' volersi dirigere sinuosa verso il bagno e inciampare, piantandosi tra il comò e l'armadio. Che manco una mummia 'mbriaca.
L'amore è:
Nonostante la stanchezza, dirgli con l'occhio trombino "Topo, t'aspetto in camera", andare in coma profondo in cinque secondi netti, e ritrovarlo la mattina dopo che, poggiato sul gomito, mi guarda e fa "Buongiorno, dormito bene?"
L'amore è:
Scambiarsi frasi come "Io sotto tu sopra" "No, io sotto e tu sopra!" "Se sto sotto ci entro male" "E se sto sotto io mi sento soffocare, lo sai che preferisco sopra" "Facciamo un po' per uno, un po' sotto e un po' sopra, come quando eravamo giovani" davanti a un improbabile letto a castello di un bed and breakfast.
L'amore è:
Scatenare, involontariamente, l'invidia di un'amica dicendole "L'abbiamo fatto ripetutamente e poi siamo crollati sul divano, sfiniti, sudati. Dio che bellezza! Dopo tanti anni è come se fossimo sempre dù ragazzini!" E mi stavo riferendo a una serie di partite da tennis giocate in doppio alla Wii.
L'amore è:
Baciarsi sempre, e con coraggio. Infatti il bacio per noi è un apostrofo rosa tra le parole "Che te sei magnata?" e "Na zuppetta di cipolle, perché?"
Ma soprattutto l'amore è:
Guardare insieme la pubblicità di Peppa Pig, sentirgli dire "Ebbasta, con sta maiala!È pure orrenda!"
sperando che possa proferire la stessa frase a un' eventuale celebrazione di un addio al celibato.
martedì 5 marzo 2013
Com'è avere un ex?
mercoledì 16 gennaio 2013
E' una questione di precisione

mercoledì 7 novembre 2012
Comincio dalla terza età
lunedì 28 maggio 2012
E tu ce l'hai un' Isabella?

giovedì 26 aprile 2012
Metti un 25 Aprile
Metti un numero, 25 tho!
Metti un mese, Aprile, via!
Metti che Aprile finalmente abbia preso coscienza di che mese sia, visto che prima del 25 pareva Novembre.
Metti una micro-famiglia, di quelle che approfittano anche del più pallido sole e un giorno di festa per spararsi una gitarella.E stare insieme. No, vabbè anche gli altri giorni stanno insieme, ma quando è festa si sta insieme più a lungo e non ci sono orari.
Metti che al Santo (sempre lui con ste genialate) venga in mente un posto, un posto tipo Suvereto. Se volete ve lo presto come guida turistica. Così.








mercoledì 12 ottobre 2011
PERCHE' TI SEI INNAMORATA DI LUI?

“E' che mi ha lasciato”
“Un'altra volta”
“Uh uh. Un'altra volta”
Il brutto è che di G. è pieno il mondo. E quando succedono ste cose e vedo come ci si sente, mi rendo conto che ho un gran culo più di Cenerentola (tanto per citare un film a caso:Pretty woman).
Non solo il culo perché il Santo non è ancora fuggito in calzamaglia azzurra alla ricerca di una principessa meno rincoglionita (ed è questione di tempo, eh?fai che se ne accorga poi vedi) ma il culo che i tipi a rischio non mi sono mai piaciuti. Quali sono i tipi a rischio?
Allora, nel caso di G. il tipo era 'Il ganzo', quello sempre vestito bene, quello in, quello dell'aperitivo nel locale giusto, quello che sì, si da' le arie, ma vuoi mettere essere la sua donna?Ma era anche quello che dopo che ti sei presentata ti si rivolge con “Scusa??” Flat flat e schiocca le dita.
Schiocca le dita.Roba che manco a un cameriere.
Prima di lui c'era stato il tipo “Marò, quanto so' bello. So' così bello che se mi guardo allo specchio svengo dalla commozione”. Quello che si specchia nelle vetrine e che colleziona donne come un bambino di 7 anni colleziona i Gormiti. Bello era bello. Narciso era Narciso. Era arrivato a 'ordinare' a G. cosa mettersi per uscire con lui. Non ci si può credere. Il Naomo denoattri.
Ed è stata mollata da entrambi. E lei ha sofferto a bestia, ovvio. Perché quando sei innamorata mica le vedi ste cose. Senza considerare che poi, in genere, i pregi che ti fanno innamorare diventano i difetti per i quali tu li lasci, o per i quali vieni lasciata.
Esempio:
Clotilde (nome di fantasia. Carino, vero?) si vantava di come fosse grande la sua passione e il suo amore per Mario. Lui, che a un passo da metter su casa con un'altra donna, avesse lasciato quest'ultima dopo aver conosciuto lei. Quindi uno che ama con passione, che supera tutti gli ostacoli, che non guarda in faccia a nessuno e sa riconoscere l'amore vero!E quindi vai di corteggiamento e di piede in due staffe per i primi tempi e poi, olè, decisione di mollare la fidanzata storica per Clotilde. Oh che gioia! “Lui che doveva sposarsi, lascia lei per me!Te ne rendi conto?!Hai capito quanto mi ama?”
Sono stata felice per lei, certo, ma mi son sempre chiesta “Un uomo che non si fa scrupoli di questo genere, che ti corteggia quando il giorno prima era a scegliere la tazza del bagno da mettere in casa nuova con l'altra, un dubbio non te lo fa venire?” A lei non è venuto. A me sì. Infatti Clotilde si è sorpresa quando lui, dopo qualche anno di matrimonio, ha fatto lo stesso con lei, piantandola in asso. Sì, mentre sceglievano i mobili per la cameretta del bambino, lui aveva iniziato un'altra relazione. Mica però è sempre così. Ci sono storie che vanno a finire bene. E menomale. Sono esempi.
Prendiamo Ermenegilda “Ho conosciuto Ludovico al Bar, dove stava sempre con gli amici. Io andavo lì a prendere il gelato...sai com'è. Sono quasi ingrassata dieci kg a furia di mangiare i gelati per vederlo. Andare al Bar era l'unico modo, tanto lui era fisso lì.M'è piaciuto subito, troppo ganzo!Sai, il classico ragazzo-pagliaccio, no? Guarda, come racconta le barzellette lui, non ce n'è. S'è fatto un gruppo d'ascolto che non ti dico!Non so che lavoro faccia, macchissenefrega, tanto lo vedo lì.”
Bene, sono passati 13 anni e ci sono due figli, ma Ludovico, ogni sera, va al Bar da tredici anni a questa parte. Lascia la moglie e i bambini e va a fare lo spaccone e bersi due cose al Bar del paese. E non ci sono cazzi che tengano “Che mi vuoi levare anche quest'ora d'aria?” E che gliela vuoi levare?Deve raccontà le barzellette, lui. Oh! Ed Ermenegilda gonfia gonfia e tra poco scoppia. E si incazza, perché lei dopo cena è sempre sola, deve mettere a letto il più piccolo, far finire i compiti al più grande e guardarsi il secondo tempo dei film da sola sul divano. E dispiace. Dispiace a bestia.
Ci vorrebbe una sorta di sfera di cristallo da interrogare tipo “Senti un po' pallina mia, lui adesso è così, ma come sarà tra dieci anni?” Sarebbe più facile.
Io parlo bene, certo, è facile, sono fortunata. In un periodo nel quale le mie amiche sapevano cosa volevano e si buttavano a corpo morto...
*“Ah l'amore!La passione!Fuggire con lui in moto per poi dormire sulla spiaggia!Sìììì!!!”
“E' fidanzato con un'altra”
“Uffa, mi rovini sempre tutto”
*“Guarda quanto è bello, Simo!”
“Mi pare che ieri ti abbia dato un ceffone”
“Ma sì, ma poi abbiamo fatto pace. E che pace. E' un po' manesco, ma non è bellissimo?”
...io ero spaventata a bestia, e anche parecchio pretenziosa. Io solo con la bellezza, mi ci pulisco al cesso, per dire.
Ripeto, io sono stata molto fortunata, sennò non starei nemmeno a scrivere sto post, me ne rendo conto. Ad aiutarmi, vent'anni fa, c'è stata una sottile consapevolezza di fare la cosa giusta. Sottile, eh? Perché per come ero fatta io, il Santo incarnava la perfezione (ed è ovvio che non è così, sennò questo mi si monta la testa). Credo che tutto stia nel fatto che alle donne piace un po' soffrì. Se non soffri sai che palle. Tutto liscio, tutto a posto...ennò!Vuoi mettere l'adrenalina che ti circola in corpo quando hai a che fare col bello e dannato? Col bellissimo ma manesco? Con il ganzo ma traditore? Con quello che non ti porta rispetto ma è bravo a letto? (e t'ho fatto pure la rima) Uè, roba forte!
Io al solo pensiero mi sento male. Come tutte, da giovane, (ah ah ah!), sono stata attratta da questi tipi, ma l'ho anche scansati come la peste. Sono stata intelligente? Superficiale? No, credo sia stata soprattutto l' esperienza a insegnarmi questo perché, soprattutto negli anni '80, non è che la vita mi abbia regalato tutto questo granché. E impari a volerti bene, a maturare prima, a non accontentarti delle briciole, a riconoscere l'amore quando prepotentemente ti batte in faccia, a essere abbastanza scaltra per non lasciarti 'incantare' da chissà chi. Parlo per me ovviamente.
E perché invece mi sono innamorata di lui?
Tre punti:
-Perché è tutto quello che volevo, difetti compresi.
-Perché al suo centro non c'è né lui, né io, c'è il noi.Da sempre.
-Perché è Andrea. Punto.
E Santo. Cosa voglio di più dalla vita? Un Lucano? Ma anche no.
Beviamocelo insieme mentre mi dite Perché ti sei innamorata di lui?
Sì, anche di quello sbagliato vale. So' esperienzeeeeeeeeeee!!! :-D

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