mercoledì 23 novembre 2011

IL TRUCCO C'E' E SI VEDE


(immagine tratta da http://www.cosmopolitan.it)


Bene.Lo ammetto.Sono riuscita a spendere settanta euro da Kiko.Bhè sì, anche cinquantasei euro in libreria, tre passi più in là. Ma non è su questo che voglio soffermarmi, ma su altro.

COM'E' UMANAMENTE POSSIBILE CHE IO ABBIA SPESO 70EURO IN PROFUMERIA???

non per i prezzi, perché ho portato via un bel po' di roba, ma io che compro tutta roba schicchettosa è da segnare sul calendario.

E invece è andata. Sono entrata per comprarmi solo un ombretto e ho finito per lasciarci quella cifra, perché quando ci sei poi ti fai prendere la mano. Il fatto che le commesse fossero tutte giovani, belle, e truccate alla perfezione non mi ha aiutato per niente. Mi sono guardata un attimo di sfuggita e mi è preso un collasso, sembravo la loro nonna. Allora mi son detta: “Ma è per via del trucco. Se compro i cosmetici giusti, poi vedi come risplendo di luce propria” Come no.

Quando me la suono e me la canto da sola, mi sposerei.

Iniziamo con gli ombretti. Và che belli.

“Ha bisogno?” cinguetta una ragazza esile e carina.Tanto per cominciare mi verrebbe da dirle “HA bisogno, lo dici a tua sorella!Io voglio del TU, sono ggggiovane!!”Poi la guardo e mi impressiono. La ragazza è armata. C'ha un cinturone stile Pecos Bill alla vita, tutto pieno di pennelli, pennellini, spatoline e spray antistupro, ne sono sicura.

“No, grazie. Do un'occhiata”

Un'occhiata. Fosse facile. Questi non sono ombretti, questo è un caleidoscopio. Rimango un po' lì impietrita e non mi ricordo manco che colore stavo cercando. Poi vedo che le donne intorno a me intingono il dito negli ombretti davanti, se lo spalmano sul dorso della mano e fanno “Ooohhh!!” come i bambini di Povia. Bene. Proverò gli ombretti.Prendiamo quello viola...Belloooooo!!Guarda come sta bene sotto il medio...e se provassi il blu?...Daiiiii...Forteeeee...okay, fammi provà quello argentato...Wow!questo potrei metterlo al pranzo di Natale!Sai che figurone.E tutti mi chiamerebbero 'La ragazza con gli occhi d'argento” Figata!Cerco di immaginarlo sulle mie palpebre e...e...no, mi vedo con la faccia da orata. Quell'occhietto argentato che fa anche un po' impressione.

Provo quello rosa chiaro...mmhm...sì...e poi quello verde. E quello marrone. E quello nero da Emo. E quello fuxia. E quell...Non ho più spazio. La mia mano sembra una tavolozza di un pittore impazzito. Agguanto quello rosa e grigio e uno verde acqua marina. Io devo andare così, a istinto, sennò è un casino. Gasatissima per aver fatto un acquisto bello e intelligente, decido di fare le cose per bene, e per fare le cose per bene devo piantarla di stendere l'ombretto con le dita.E quindi acquisto anche dei pennellini. Minchia come sono piccoli, ma se ci vogliono questi, io mi adatterò.

Mentre sono lì che prendo i pennellini, vengo risucchiata dal magico mondo dei pennelli. No, dico, la mia faccia misura pochi cm e io ho bisogno di tutti sti pennelli?Ma ndo li metto?E quanti sono?

Per fondotinta

per cipria

pennello per ombretto

pennello per occhi

per sfumare

pennellone

pennellino piatto

pennellino a punta

Mi gira la testa. Nemmeno la più fornita cartoleria può vantare una stenderia di pennelli come questa. Nemmeno dovessi ricreare la Gioconda.

Però magari cambio il mio pennellone per cipria, che comincia a essere un po' vecchio.Allora...per cipria...quest...no, non è questo. Eccol...no, questo è per fondotinta...quest...

“Ha bisogno?”

Continuiamo con HA? Allora vuoi una testata. “Bhè, sì...mi servirebbe un pennello per cipria”

La ragazza con gesti molto sicuri, ne scosta due e prende un pennello “Eccolo qua. Ha bisogno di altro?Magari un pennello per il blush?”

Un pennello per cosa? Blush?

Lei mi guarda come se avessi un rospo tatuato in fronte.

“Oh bhè...chi è che non vorrebbe un pennello per il blush?!Certo!”

Che cazzo sto facendo?

“Bene. Eccolo qui!”

Mi mette in mano un pennello che credo sia difettoso. E' tutto sminchiato e storto. Mi ricorda vagamente la capigliatura di Andrea Lucchetta.

Non ho assolutamente idea di come si usa questo aggeggio. E' per la fronte? Gli zigomi? L'inguine?

Lei vede che io accarezzo l'estremità come potrei accarezzare un gatto soriano e a quel punto me lo prende dalle mani e mi fa una dimostrazione “Questo serve per sfumare.Deve partire da quaggiù, sotto la tempia e poi scendere qui tra le guance” E non bastava l'altro pennello? Decido, per la mia salute mentale, di non indagare. Esco da sto girone dantesco dei pennelli, mi dirigo verso la cassa quando la mia attenzione è attirata dalla parola: illuminante. Illuminante. Che non ho idea di cosa sia, ma è una bella parola a prescindere. Mi fermo e decido di dare un'occhiata. Trovo una serie di scatoline molto belle, curate e chic. Apro quella alla portata di tutti, tocco con l'indice e...oddio ma è bellissimo!Okay, non so a cosa serva, ma è molto bello. E' una polvere sottile (lo so, mi ci avvelenerò) tutta sbrillantinosa, ma non di brillantini, è luccicosa di suo, luminosa...è...è...oh insomma, è fantastica!

“Bella questa linea, vero?”

La commessa mi ha preso in simpatia, me lo sento.

“Sì, molto” intanto mi sto spalmando l'illuminante sulle dita. Oddio, sembro morta, forse ne ho messa troppa, e poi non credo vada sulle dita. Comunque. Non sto certo a guardà il pennello

capello. Non ho voglia di chiedere dove va messo sto coso, posso arrivarci perdio!Da piccola giocavo coi truccosetti, vuoi che non sappia mettere l'illuminante?

Nel cestino pure quello. Ora ho finit...e quello? No, ma esiste una cosa del genere? Il mascara glitterato da mettere dopo il mascara nero. Troppo bello! Da mettere sicuramente in discoteca!

Wow! Devo assolutamente cominciare ad andare per locali. Fosse mai per sfoggiare il mio mascara glitterato. Certo...col mascara argentato ci vorrebbe un mascara nuovo...Bello questo.Promette ciglia lunghe e foltissime. Io son fissata con le ciglia lunghe. Voglio tornare a casa e spettinare Andrea con un colpo di ciglia. Na ventata da scaraventarlo sul pianerottolo.Che occhi che avrò!Così valorizzati!Sìììììììììì!!Mmh...guardandomi bene allo specchio dovrei rifinirmi un attimo le sopracciglia, l'ultima volta mi sono massacrata, le mie pinzette non funzionano più come si deve. Le pinzette...le pinzette...ma dove le tengono in questo negozio le pinzette?

Devo chiedere. Ma dov'è la commessa? Quando una ha più bisogno di loro, queste evaporano.Puff! Finalmente ne agguanto un'altra. Avrà la mia età!Dalla contentezza gli batterei un cinque in fronte!

“Scusi?Cercavo le pinzette per sopracciglia”

“Eccole qua. Davanti a lei”

Ah. Non sono bisturi quelli? Sono pinzette? Devo strapparmi due peletti non è che devo fare un' operazione a cuore aperto. Io, con in mano questo arnese, sarei capace di aprirmi l' arcata sopraccigliare. Tuttavia, prendo anche quelle. Sono una donna coraggiosa.

Una volta alla cassa ho bisogno di una vodka, non ho mai speso una cifra del genere in profumeria.

E sì, ho provato tutto e sono soddisfatta. Okay, per l'illuminante sono andata un po' a caso e facevo lo stesso effetto falso come le statue di cera del Madame Tussauds. E ho dovuto farlo. Sì, ho dovuto farlo. Ho seguito un tutorial su You Tube.

Io.

Coi trucchi.

Ancora non mi capacito di cotanto coraggio.

E su questa esperienza ci sarebbe da scrivere altre tre pagine. Magari poi.


p.s. Per le prese per il culo, firmare a destra.Grazie.

p.p.s. e a richiesta ecco la foto:

Non ce l'ho mica con voi. Oh no. Ce l'ho con me che vi do retta!!! :-D


domenica 20 novembre 2011

RICORDI DI NATALE:IL CANDY







We Wish You a Merry Christmas, We Wish You a Merry Christmas...!!
Okay siamo a Novembre ma se non lo faccio ora, quando lo faccio?
Eccoci con il candy di Nataleeee!!(sai la sorpresa).
Vabbè, andiamo subito al premietto, che per realizzarlo mi ci è voluta na mattinata intera, ma son troppo contenta di averlo realizzato. Potevo anche acquistare tutto, ma ci tenevo a fare qualcosa con le mie manine e ho 'giocato' con dei materiali che avevo in casa, più alcuni presi di recente, questi:

a mia disposizione una bella tegola, sagome di legno, carta mista da decoupage, e stoffina scozzese. Questo è quello che è venuto fuori:
(A Casa di Simo , Ricordi di Natale ,acrilici, carta e stoffa su tegola)

Vabbè, non è un'opera d'arte ma non vedevo l'ora di sfruttare questa frase.Dicevamo: la tegola un po' è dipinta, un po' è decoupata (?) e infine abbiamo la gonnellina in 3D tanto pè fa una cosa moderna. Ma non è bellina?Se la mettete vicina a una finestra, nei giorni di vento le potete vedè anche le mutande a sta bambina.
Poi siore e siori abbiamo le due sagomine:
dipinte a mano e tutte sbrillantinose e impreziosite nientepopòdimenochè da applicazioni natalizie, alle prime 10 telefonate...scusate, mi lascio prendere talmente la mano che mi pare di essere su Media Shopping. Ma qui non si vende, si regala e anche con molta gioia.
La regola del Candy questa volta ha subito una piccola variazione:
-Tu commenti
-Io mi lascio incantare
-Tu vinci
Sì, questa volta decido io (Mmmuhuahuhhhauhahaahh!!) e sapete perché? Perché nei vostri commenti o post dovete dirmi il vostro ricordo di Natale più bello.
O il più brutto.
O il più commovente.
O il più divertente.
O il più nostalgico.
O il più sfigato.
insomma, qualsiasi ricordo a voi più caro. Io leggerò i vostri ricordi, tuffandomi insieme a voi nell'atmosfera natalizia e ri-vivendo con voi quegli attimi. Incantatemi, sorprendetemi, fatemi vivere i vostri momenti e quello che più mi affascinerà, io lo premierò. Non è una gara, ovvio che essendo personali son tutti belli, ma uno brillerà più degli altri e non è detto che sia il migliore, sarà quello che mi avrà colpito per il maggior numero di cose che ha scatenato in me. Chi farà un post sarà un po' avvantaggiato perché magari può usare una foto (adorooo!), un filmato, insomma può impreziosire le sue parole con qualsiasi cosa. Il Candy scadrà il 10 Dicembre così ho un po' di tempo per leggere e spedire il tutto prima che Babbo Natale bussi alla vostra porta.
Postilla: se a colpirmi sarà un post (il banner tanto c'è) spulcerò il tuo blog e insieme a tutto sto pappiè ci sarà un altro piccolo dono inerente al tema del tuo blog (questo per ringraziarti ulteriormente di aver dedicato il tuo tempo prezioso al mio Candy) Ho delle idee in merito che non potete capì.
Adoro il Natale!Che s'era capito?
Come dite?Dovrei iniziare io? Coi miei Ricordi di Natale?
Oh bhè, è facile.
Un ricordo a cui tengo molto risale al Natale del 1991. Vi basti sapere che io e il Santo ci siamo messi insieme il 24 Dicembre di quell'anno.Voglio dì, ma non è romantico? In quella fredda sera di Dicembre mi venne a prendere a casa, suscitando la curiosità di mio padre e mia madre che non riuscivano a vederlo nonostante si spiaccicassero a mo' di geco sui vetri della finestra.Che poesia. Avevamo deciso di andare insieme alla messa di mezzanotte, ma prima di ciò Andrea mi disse (romanticone) "Godiamoci le luci natalizie, guarda che belle" e passeggiammo un po' per le vie del centro tutte illuminate stringendoci un po' per il freddo pungente. Poi, visto che tremavo dal freddo e da chissà che cosa (lo so io,per via della minigonna giropassera!Cosa mi era saltato in mente?Cosa?), lui (marpione) mi sussurrò: "Andiamo a scaldarci un po' a casa mia".
Ricordo ancora l'albero di natale, il camino addobbato a festa, lo stereo che diffondeva la voce calda di Peter Gabriel, il suo maglione chiaro, i suoi ricci (aveva i ricci?) e...
Ecco, sì, quell'anno la messa di mezzanotte aveva due assenti. C'è bisogno che lo sottolinei?Arrivateci.
Poi c'è stato il Natale speciale, quello del 2000, quando più consapevoli, più innamorati che mai...e più stanchi nemmeno avessimo scalato l'Everest con un elefante in groppa, ci siamo fatti gli auguri tenendo in braccio un fagottino di appena nove giorni. Un fagottino che cagava come una mucca, che aveva scambiato il giorno per la notte, che rigurgitava che manco Linda Blair, ma pur sempre un fagottino speciale. Il nostro. Se chiudo gli occhi riesco a sentire ancora il suo profumo che sa di latte e di borotalco e riesco a vedere ancora la tutina rossa di ciniglia che comprai mesi addietro toccandomi il pancione e pensando che "Sì, a Natale, il primo Natale, la nostra Alice indosserà questa tutina". E infatti fu così, una bellissima tutina rossa, in perfetta Babba Natalina e al posto del berretto un piccolo fiocchino racchiudeva i tre peletti sul capo.
Ripensandoci na roba da Telefono Azzurro. Ma anche questi son bei ricordi. E poi ce ne sono altri meno belli, dove alla tavolata di Natale mancano persone importanti, quelle alle quali hai voluto un mondo di bene, quelle che hanno deciso di lasciarti quasi il giorno che nasce Gesù, come se fosse un cambio di testimone.E poi quello di rinascita dove poteva essere brutto e invece è stato un bellissimo Natale, fatto di belle notizie e brindisi doppi.
Insomma il nostro Natale.
Io sono molto legata a questa festa, principalmente per le cose bellissime che mi sono capitate in quei giorni, ma tengo con me anche quelle meno belle, perché mi hanno fatto apprezzare, nel tempo, quelle importanti, stupende, fantastiche e preziose che ho avuto la fortuna di vivere.
Ora tocca a voi.
Fatemi vivere i vostri Ricordi di Natale.


giovedì 17 novembre 2011

I BABY VIAGGIATORI




“Amò, vè vè!Leggi qua!!15 giorni a Brighton, ti rendi conto?”
“Fai vedè?”
“No, voglio dire!15 giorni con la scuola in Inghilterra!In Inghilterra!Ai miei tempi la gita più lontana era a Firenze!”
“Mmh...davvero, è pazzesco!Ma chi l'avrà avuta un'idea così?”
“Guarda non lo so, una gita così lontana, in aereo, a 11 anni...è...è...è... semplicemente FANTASTICOOO!!!”
Questi siamo io e il Santo davanti alla proposta del prof di inglese di portarsi gli alunni due settimane a Luglio a Brighton. Mia figlia ci è davanti con due occhi che pare na civetta che ci guarda come per dire “Questi non sono i miei genitori”
“Amorina che ne pensi?” Ovvio che sappiamo già la risposta. “Ci vuoi pensare?”
“No”
“'No' vuol dire che non hai bisogno di pensare?”
“No. 'No' vuol dire che non me la sento”
Lo sapevamo. Ncistagnenetedafà. Credo sia sempre così. Ci sono bambini che vorrebbero andare, figli di genitori che non li mandano manco a ritirare la posta, e genitori che (con le dovute precauzioni, ovvio) manderebbero volentieri, con figli che proprio non sono interessati.
Noi non la forziamo. Ci sembra una bella cosa e siamo consapevoli che se quest'anno non se la sente, magari l'anno prossimo se la sente pure doppia.Ci vuole tempo per queste cose. Comunque sia noi non le avremmo detto di no. Sono stata vista come una madre troppo moderna, e anche un po' scellerata per essere stata contenta di questa proposta. Intorno a me, infatti, mamme un po' allarmate e contrarie. E su questa contrarietà io non discuto. Ognuno conosce i propri figli e se la decisione di famiglia è questa, ci sta poco da fare. Anche perché sono ancora piccoli e c'è tempo per questo tipo di esperienze e poi, come dice Alice “Ma tanto noi in Inghilterra ci andiamo per conto nostro, no?” Certo. Ma la mia riflessione è un'altra: che se io fossi stata mia figlia, avrei chiesto di starci non due settimane, ma due mesi. Quindi da me non ha preso. Io sarei andata anche in c... capo al mondo, da piccola, il problema è che i miei non partivano mai.Allora mi aggregavo. Sono stata in giro con altri:con mia nonna, con mia cugina, con i miei ziii, e la casa al mare, ai monti e chi più ne ha più ne metta. E la nostalgia di casa io non l'ho mai avuta. Telefonavo il giusto e me la godevo alla grande.
Mio fratello era l'esatto contrario. Durante la prima gita con la scuola telefonava dalle sette alle otto volte al giorno, mia madre non sembrava più una casalinga ma una centralinista. Le mancavano gli spinotti e poi era a posto.Era arrivata a dirgli “Ti prego, non telefonare più”. Eppure siamo tutti e due figli suoi.Sì, c'ho le prove.
Io, per esempio, me ne andavo a settimane da mia cugina al mare, dormendo e mangiando in una casa non mia, in un letto non mio, andando in spiaggia su una bicicletta sgangherata schivando il traffico del lungomare e lui fece chiamare a casa la notte stessa del suo arrivo al grido di “Venitemi a prendereeeeeeeee!!!Bhhuhaaaaaaaaa!!!” Mia cugina è sempre lì che si sente in colpa.
Io sono andata via di casa a 24 anni.
Lui è sempre lì a 33.
Quindi,non si tratta di essere bamboccioni o quella roba là, si tratta che queste cose, forse sono innate. O forse si cambia, chissà. Comunque sia, io e il Santo non ce la sentiamo di dire NO a priori, se Alice avesse voluto o vorrà fare questo tipo di esperienza, perché negarglielo? E al tempo stesso , lungi da me forzarla a fare una cosa che non si sente. Ho troppo rispetto per mia figlia per spingerla a fare delle cose solo perché io al posto suo le avrei fatte o perché io non avevo le possibilità e invece lei le avrebbe. Io sono io, lei è lei. Che adora viaggiare anche lontano lontano lontano (leggasi tipo fiaba: C'era una volta...), che si adatta piuttosto bene a qualsiasi sistemazione, che non si lagna mai e trattiene la pipì che manco un cammello (“Ma sta figliola, ha sempre una vescica?”).Insomma viaggiare sì, anche all'estero, ma con noi. Con gli altri, ancora non se la sente. E noi aspettiamo, con molta tranquillità. Tuttavia credo che fare questo tipo di esperienza, quando sei ancora piccolo, possa solo giovarti. Lo stare lontano di casa, confrontarti con altra gente che non siano mamma e papà, fare gruppo, fidarti di te stesso e cavartela da solo (pur avendo una figura importante di riferimento) credo ti serva per crescere e maturare. Per non parlare del divertimento.Non del nostro (che non avendo un minore in casa avremmo scoppiato la lavatrice o cantato l'alleluia sotto le lenzuola), ma il suo, perché poi alla fine ti diverti alla grande. Almeno io mi son sempre divertita.
Vi dico questa:una mia cliente stasera ha una riunione con i professori per una gita speciale di sua figlia che frequenta la terza media. Meta: New York.
New York! In terza media!Io avrei venduto...chessò...pure mio fratello, ecco! per andarci.Infatti il progetto è stato preso con entusiasmo bensì ,economicamente, non è che te la regalano. Infatti la signora in questione diceva che sì, farà qualche sacrificio, ma non vuole negare questa cosa alla figlia, sottolineando “Piacerebbe anche a noi, ma in tre è proibitivo, mentre con questa possibilità almeno lei se la gode”. La ragazzina in questi giorni ricorda vagamente Moccia: cammina tre metri sopra il cielo. Lo stesso cielo che solcherà tra qualche mese per recarsi a New York a soli 14 anni.
Se ci penso mi sego i femori, mi infiltro alle medie e parto anch'io.
Che poi, voglio dire, una città come New York anche se la fai con i genitori ti stranisce giusto un filo, fa questo effetto agli adulti, figuriamoci a un gruppo di ragazzini.
Mammamia.
Sì, okay, magari a casa ti struggi un po' dall'ansia, dimagrisci giusto quei tre, quattro kg e fissi con le palpitazioni il cellulare per 15 giorni manco stessi guardando la Gioconda.Na roba tipo sindrome di Stendhal. Ma noi mamme siamo così, dolcemente complicate.No, erano le donne.Vabbè è uguale.
Comunque sia, per iniziare, di sua spontanea volontà Alice ha detto No al colesterolo ma Sì (e anche pieno di entusiasmo) ai tre giorni sulla neve con la scuola.
Stai a vedè che popò di esperienza.Io della mia ho splendidi ricordi.
Adriano è sempre lì che ride.

sabato 12 novembre 2011

LA VOLPE E L'UVA

(Immagine tratta dal web)


Avete presente quando:

“Ho appena ridipinto la cucina, ti piace?”

Camilla“Daaaiii bellina!”

Elettra “Ganza!E' come la volevi tu!”

Lei “Mmh...sì, ma io l'avrei fatta un po' più scura”


“Per l'uscita a teatro avevo deciso questo. Come sto?”

Alice“Mamma, sei carina, ma tanto, quel vestito è un amore!”

Andrea “Uh uh!” accompagnato da occhiolino.

Lei “Mah!Ma non ce l'hai un altro paio di scarpe?Non è che quelle che hai indosso non vanno bene, ma secondo me marroni ci stavano meglio”


“Ta-daaaaaaaaa!!!Decorazione fatta!Com'è venuta?”

Clarissa “E' proprio quella che volevo!Per questo ho voluto che me la facessi tu!Adoooorooo!”

Marito di Clarissa “Sì, sì, così è come la volevamo”

Lei “Se piace a voi...secondo me erano meglio i fiori...”


“E' la prima volta che mi cimento in questo risotto. Come è venuto?Sinceri eh?”

Luca“Mm...umpf..aspè...buono!”

Francesca “No, dai, è buonissimo, me ne dai un altro po'?”

Lei “Per me è un po' insipido. Buono eh? per carità.Ma insipido”


“Ho finito di leggere questo libro.Fanstast...”

Lei “A me non è piaciuto”


“Nuoooo!!Sono troppo contenta!Ho saputo che Patrizia ha finalmente trovato lavoro in quel negozio di cristallerie in centro!”

Lei “Eccerto.Sicuramente gli ha promesso qualcosa, sennò figurati se prendono lei”


“Ho comprato degli stampi nuovi per i muffin,carini ver...”

Lei “Mm.Sei sicura che siano nuovi?La Ombretta è una vita che ce li ha”


“Mi hanno chiesto di scrivere per un sit...”

Lei “Sicuramente è una fregatura”


“Sono stata dal parrucchier...”

Lei “Secondo me stavi meglio prima”


“Credo che Raoul Bova sia veramente un gran bel fig...”

Lei “Secondo me ha gli occhi troppo azzurri”


Non ce la fa. Ti smonta, sempre e comunque. Anche davanti all'evidenza.Anche se è l'unica contro una tavolata di venti persone. Gode nel non darti soddisfazione, ma non lo fa con cattiveria, perché di fatto non è cattiva.A volte sa essere anche molto generosa, ma questa cosa, del contraddirti sempre, è più forte di lei. Mi dico: quanta energia sprecata, perché per smontarti ci vuole impegno. Ora, non dico che devi sempre assecondarmi, anche perché sono la prima che si smonta da sola, ma credetemi è diventata una barzelletta. Troppo forte. A volte le sue risposte sono al di sopra di ogni comprensione, tipo “Ehy, ragazzi, venite a vedere l'auto nuova!” (magari il povero Pino l'ha acquistata dopo che l'ultima ha preso fuoco) e lei “Mmh...sì, bella, ma io l'avrei presa a cinque porte”

“Ma non lo vedi?E' a cinque porte!”

“Oh. Sì, bhè comunque l'avrei presa di un colore più chiaro. Così scura si vede di più lo sporco”

“Veramente quella di prima era chiara e si vedeva un casino, ma cosa dici?”

“Ah sì?Certo però quei sedili...”

“Che hanno i sedili?”

“Sono...sono...sono imbottiti!”

Non ce la fa. Deve per forza trovare qualcosa. Trova difficilissimo condividere la tua gioia, il tuo entusiasmo, la tua voglia di rendere partecipi gli amici e dire “Uh bello!Sei felice?Okay, lo sono anch'io per te!” E badate bene, la sua non è sincerità. E nemmeno noi siamo un branco di ipocriti, di questo ne sono certa. Anche perché dopo una settimana scorgo lo stampo dei muffin uguale al mio, assaggio la sua pasta scondita, e la sorprendo a parlar bene del nuovo taglio di capelli di Lucia. Però a te, in quel momento ti smonta. Con una punta di invidia/gelosia. Non ce n'è. Chissà perché. Forse perché è una vita che vorrebbe ma...Come la vecchia storia della volpe e l'uva.

Io scuoto la testa e vi chiedo:

Voi ce l'avete una Lei? La Volpona?Cosa è arrivata a dire di carinissimo? Non fateci sentire soli e illuminatemi d'immenso.


mercoledì 9 novembre 2011

DUE CUORI E UNA CAPANNA


“Guarda Simo, c'è già la roba di Natale!”

“Oh sì, ma non mi serve nient..ma quello?Nuoooo!!Fantastico!Guarda quest'altr...e quel...daiiiii và che belloooo!!E poi quest...quest...quell..”

E' un casino. Se mi porti in un negozio del fai da te è un casino. Se mi ci porti a Novembre (che vuol dire già Natale) è un grandissimo casino. Partiti domenica per acquistare due cerniere e delle lampadine a risparmio energetico, ci siamo fatti imbambolare dalla roba di Natale. E dov'è la novità? Mentre il Santo volteggiava (essendo santo...) tra tosaerba, bulloni, babbi natale e palle colorate, io Alice abbiamo rovistato nel reparto che io chiamo “lavoripersignorine” e c'erano delle cose spettacolari.

No, aspè. Erano spettacolari se guardavi oltre. Se, con l'immaginazione e la fantasia (tipo film) che solo noi donne siamo capaci di avere, riuscivi a immaginarti determinati oggetti lavorati e finiti messi nel posto giusto. Per esempio io assumo l'espressione da lemure da guardia. Tutta dritta, sguardo fisso sull'oggetto e non mi muovo anche se intorno a me ci sono decine di persone che mi sfiniscono le reni a suon di batterci la borsa o eventualmente anche un muletto.

Io vado oltre. E lo capisco solo io, ovvio.

“Che bellini mamma, questi cuoricini!”

“Sshhh!!” sono concentrata “Fammi pensà...” e intanto mi scorrono tremila immagini davanti agli occhi fù-fù-fù-fù-fù-fù-fù-fù!!!

Tutto questo serve per fare mente locale sul materiale che ho sparso in casa e su quello che mi potrebbe servire. Ma in quel momento ho realizzato che c'avevo tutto.

Bhè, e quello che non c'ho, lo trovo o lo adatto.

Insomma bando alle ciance, questo è quello che per cinque euro e poco più ho acquistato:


Sì, lo so anche voi vi starete chiedendo come il Santo “Che ci vuoi fare?”, in fin dei conti sono solo dei cuoricini di legno, ma ora state a guardà.

Approfittando di una giornata di pioggia ho aperto i miei scrigni della creatività:

Il casino che ho nelle tinte fa molto 'artista' nevvero?Ma non sono artista, è che non riesco a tenerci in ordine. Gnaàfò.

Mentre quello del cucito e ricamo è molto più ordinato:


Insomma sti vasi di pandora mi hanno ispirato e ho dato il via alla mia creazione:


Ho dipinto due cuori di azzurrino come il colore della mia cucina e fatto un disegnino a mano che richiama un po' la lavanda che ho in casa. Poi, attingendo dalla scatola del ricamo ho preso del nastrino di raso (appartenuto a una bomboniera. Se amate i lavoretti, segnatevelo:prima di gettare una bomboniera sfatela, togliete fiocchi, trine, pizzi e nastrini, vi torneranno utili un giorno). Insomma dicevo..ho preso del nastro e delle roselline e ho attaccato tutto con della colla a caldo, ma andava bene anche santosubito Super attack.


Ho deciso di lasciare il nastrino di corda, che fa tanto casa di campagna.


Per gli altri due ho pensato al Natale: ho colorato di rosso tutto il cuore e di un rosso, quasi marrone la facciata da decorare. Sulla sinistra ancora un disegnino fatto a braccio che dovrebbe richiamare il vischio o qualcosa di natalizio, mentre sulla destra ho attaccato una rennina, a sua volta staccata da una mollettina chiudipacco.


Qui ho messo il nastro di raso rosso, tanto per rimanè in tema.Per finire una spruzzatina leggera leggera di brillantini argento sul disegno tanto per dare un effetto rialzato al tutto e ualà!

I cuorici...i sopramm...le targhet...insomma sta roba totalmente inutile è terminata.


E' che io adoro gli oggetti inutili. Ste cose qua non servono a un'emerita cippa ma fanno un figurone, almeno in casa mia. Detto ciò, finisco col mostrarvi un altro oggetto inutile nel quale mi sono imbattuta l'ultima volta che ho frequentato un mercatino:

L'appendino.
Dicesi appendino quella cosa dove ci si appende...un po' di cose. Era quello che mancava a questa paretina di cucina che mi era rimasta scarna e vuota dopo il passaggio di Nello. Non volevo metterci un mobiletto ma nemmeno lasciarla vuota, quindi l'appendino inutile è l'ideale. Prima di questo c'erano altre cose e come potete notare sulla sinistra esiste un chiodo che Nello ha cementato con la tinta e che se vado a togliere ora rischio che mi venga giù una cialda grossa quanto un freesbee. E quindi il cuoricino azzurro era nato per questo, per venire appeso a un chiodino accanto al mio appendino inutilshabbychic:

come ci sta? Dite bene perché non posso togliere il chiodo, chiaro? :-D
Quando addobberò cambierò i cuoricini, metterò quelli rossi e al posto della lavandina metterò i vasetti col vischio.Ecco. Sì.
Ma non è finita. Avrete notato anche che il nostro inutile appendino è sprovvisto di disegno centrale, e non so per quale motivo. Forse per dare a una pazza come me l'opportunità di personalizzarlo a piacere. Quindi il prossimo lavoro sarà di dipingere o decoupagg...decoupaciz...insomma fare del decoupage su quel bell'ovale.Idee?Suggerimenti?
Insomma, diciamo che se piove, so come passare le giornate.
E voi che fate quando piove? Create?
Ah.Dormite. Sotto il piumone.
Okay, dovrei imparare anch'io prima o poi...

domenica 6 novembre 2011

Il Vincitore del Candy Kitchen!








TA-DAAAAAA!!! Subito così spiattellato, tho! Non è fantastico? Il fatto che io sia riuscita a stampare la lista di Random mica che abbia vinto Antonella! Non è vero, sono strafelice che abbia vinto Antonella, un'amica dolce e preziosa come una perla rara, di una sensibilità unica.Così umile e silenziosa che penso che abbia fatto tenerezza anche a Random :-D Ma sapete che quando ho scritto su FB che avevo il vincitore del Candy senza fare il nome, la prima che ha messo 'mi piace' è stata proprio lei?Ste cose si sentono, c'è poco da fare.
Grazie di cuore a tutti, per i vostri commenti, i vostri post (apppproposito:ad Antonella arriverà il set completo visto che aveva fatto anche un post per il mio Candy ed infatti il suo nome ha avuto una piccola possibilità in più essendo stato scritto due volte come da regola del CandySimo)
Di seguito troverete la listona completa.Stamattina a dire il vero sembravo un'impiegata dell'anagrafe a ripetere i vostri nomi e trascriverli, poi da impiegata mi sono trasformata in detective per cercare di scoprire che pagina di Random mi servisse (mi ci è voluto una cosa come 15 minuti buoni), poi alla fine ce l'ho fatta. Sì, ce l'ho fatta. Ho chiamato il Santo. Gli ho spiegato a parole mie (leggasi: a cazzo di cane) cosa volevo e cosa provavo a fare e lui, fermandomi con la mano alta e dicendo "STOP!" come un vigile mi ha detto "Ho capito." E mi ha tutto stampicchiato su un programma che non ho idea che cosa sia, tutta la nostra bella listina. Ma come sono felice! Quasi quasi ci scrivo anche la lista della spesa.




Ecco qua. Avrei voluto che vinceste tutti, ma come si fa? Però non disperate (non vi strappate i capelli, non vi gettate dalla finestra, non prendetevi a martellate le rotule...Esagero?) perché sto già pensando al nuovo Candy Natalizio. Ho già visto un casino di cose e ho mille idee, vediamo quella che va in porto.
Grazie ancora a tutti, miei preziosi tesori ( e qui partono i violini) e a prestissimo!
Più o meno.
p.s. Antonella mon amour, stella mia, a parte tutto...ti hanno mai detto che c'hai culo?
Sennò te lo dico io :-D

mercoledì 2 novembre 2011

COME CAPPUCCETTO ROSSO





Siamo in Novembre (ma davvero?) e ci sono 20 gradi (ma davvero davvero?)
Eh sì, nonostante il calendario dica che sia autunno inoltrato, qua è molto caldo. Ed è un male. Perché se mettiamo che stamattina avevo una libera uscita, se mettiamo che ci sono venti gradi, se mettiamo che l'autunno offre dei colori e dei paesaggi bellissimi, ecco che a Simo parte l'embolo creativo e, diciamocelo, pure distensivo.
Fatto sta che stamattina, complice la bellissima giornata, ho deciso di fare la fotografa per caso e andare a immortalare quello che la natura ci offre.Na roba pazzesca.
Quello che state per vedere non è altro che un viale alberato che io percorro tutti i santi giorni e anche più volte al giorno. Ed è uno spettacolo. Accompagnata dalla mia musica preferita ho scattato foto alla mia maniera, e non è detto che sia quella giusta. Sguardi incuriositi di vecchietti mi hanno accompagnato per tutti i miei scatti, mentre una leggera brezza faceva volare le foglie come se fosse neve. Un'ora di vera coccola (come mi accontento di poco!)
A voi le foto:
















Figuriamoci se io con tutto stobendiddio, non mi faccio venire un'idea. Lo spettacolo era talmente bello che me lo sarei impacchettato e portato a casa, e così ho fatto. No, non ho preso una motosega e mi sono improvvisata boscaiolo. Ho fatto di meglio. Come una Cappuccetto Rosso de noattri ho raccolto foglie, ramoscelli, bacche di magnolia, ghiande e legnetti. L'idea era di portare (anche se come stagione è un po' nostalgica) un po' di atmosfera autunnale in casa.
Cosa mi è servito?

-1 cesto capiente
-Cappucci secchi e rossastri della mia ortensia
-Ghiande
-Corteccia di albero e ramoscelli
-Legna per ardere
-Bacche di magnolia
-Foglie secche
Ho aggiunto del pout pourrì dai toni del verde e dell'arancio e ho creato questa Cesta D'Autunno che ho piazzato davanti alla portafinestra del salotto, come un benvenuto agli ospiti. Il cuoricino credo sia un bel messaggio e fa già un po' Natale.









Post come questo li chiamerò Antonio.
Scherzo.Li chiamerò ovviamente 'Post fotografici'. Magari è il primo di una lunga serie.
Quei post che non servono a una beata cippa, ma che stemperano un po' tutti i miei scritti lunghi e senza senso.Sennò sai che palle.
Vabbè...Buon Autunno allora!
Si dice Buon Autunno?
Mah!

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