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lunedì 12 dicembre 2022

Palline di Natale 'letterarie'





Vorrei vantarmi di aver avuto questa idea bellissima, invece no, sarò sincera: è grazie a Kelle Hampton e al suo reel se ho scoperto questa meraviglia. Lei, nel suo video, utilizzava palline di vetro più grosse (infatti i mini libri li infilava dentro dall'apertura superiore); io ho preferito quelle di plastica apribili.
Cosa vi serve: 
*amiche e amici alle quali piace leggere.
*Un telefono per Whatsappare "Mi dici i tuoi 10 libri preferiti?" (ma ne potete chiedere e mettere un po' di più.)
*Degli amici e delle amiche che non vi rispondano "Perché lo vuoi sapere? Eh? Eh? Eehhh?", ma che mandino la lista il prima possibile.
*Un pc su cui cercare tutti i titoli richiesti.
*Una stampante
*Forbici e/o trincetto
*Squadra, righello, penne, fogli... insomma roba da cancelleria
*Pannello di polistirolo o simili (io l'ho trovato adesivo)
*Scotch bioadesivo
*Colla a caldo
*Decorazioni a piacere
*Tanta pazienza

Per prima cosa cercate tutti i titoli e per ogni cover fate 2 copie (questo perché i librini all'interno della pallina si muovono e così vedrete sempre la copertina) La misura è a piacimento, dipende dalla grandezza della pallina. I miei sono 4 cm x 2.5 cm.
Tagliate il pannello a misura di copertina e quest'ultima incollatela sopra (io per fare un lavoro più pulito tra una cover e la sua copia ho lasciato qualche millimetro di spessore per evitare di attaccare due copertine staccate.) Il mio pannello era adesivo solo da una parte quindi sul retro ho usato il biadesivo.






Dopo questo lavoro certosino avrete tanti piccoli bei libretti da poter inserire nelle palline.


Divertitevi poi a creare delle decorazioni. Io ho optato per cose molto semplici.








E alla fine eccola qua, la pallina personalizzata con la top ten delle vostre letture preferite.

Ora non vi resta che mandare messaggi, prendere nota, fare una ricerca e... buon lavoro!



 

lunedì 29 maggio 2017

Craft: le cassettine porta oggetti.




Allora. Succede che veda un fruttivendolo gettare della cassette di legno, ma non cassette qualunque, cassette che contenevano ciliegie. Quindi piccole. Succede che al resto del mondo SEMBRANO delle semplici cassette (da buttare) tranne alla sottoscritta che pensa "Ma va' che belle! Cosa ci potrei fare?"
Dopo aver spulciato qualche link dove davvero ci mancava il poterci fare la doccia e poi sarebbero servite a tutto, ho deciso di partire dalla cosa più facile: delle cassettine porta oggetti.
(Forte del fatto che non ho dovuto comprare nulla tranne le tinte) - (Sì, nella craft house ho parecchio materiale) 
Le cassette, prima di diventare come la prima foto, erano così:

Su suggerimento dell'omino della ferramenta (sempre sia lodato) ho dato prima una mano di cementite (sennò colcà che lo smalto ci sta) e poi una bella passata di smalto bianco (che fa presto anche ad asciugare)


Ho lasciato poi asciugare le cassettine, ma nel frattempo vuoi stare ferma? Ennò! Mi sono messa a fare delle prove, a scegliere i nastri, i bottoncini, a creare piccole decorazioni per abbellire le mie scatoline.
 Dopodiché ho pensato all'interno (in origine bruttarello visto che è pure tutto bucherellato.) Ho preso del cartone spesso e scelto delle stoffe che potevano fare pendant con i nastri con i quali avevo decorato l'esterno. (sì, se ve lo state domandando è sì: pure la stoffa avevo.)
Ho tagliato il cartone a misura e l'ho foderato aiutandomi con la colla a caldo. Poi, l'ho pressato per bene all'interno.

La cosa più divertente sono stati gli abbinamenti (tipo scegliere le conchiglie per una o creare fiocchetti a mano per l'altra) e le varie tipologie di cassettine. 


 Io ne ho create tre ben distinte. Quella marina, dove ho scelto della stoffa blu scura e trina color sabbia. La stoffa è duble face e l'avevo già utilizzata per dei quadretti da mettere in  camera da letto che è a tema marinaro.



Ho aggiunto delle conchiglie e la cassettina può essere messa sul comò come porta creme/profumi/cosmetici.








Per l'interno della cassettina ho usato l'altro lato della stoffa (più chiaro) e ho scelto di immortalare un bel cavalluccio marino.


Poi è stata la volta della cassettina rustica, dal vago sapore campagnolo. Ho usato del nastro di iuta e trina e un nastrino fine con uccellini, fiori, solecuoreamore. I colori usati questa volta sono il sabbia e il lillà.  L'ho impreziosita con due stralci piccolini di lavanda e con un bottone (sempre lillà) incollato su un fiore di legno.





Può essere usato come svuotatasche in un ingresso rustico, ma credo che stia bene anche nella mia craf house, nevvero?


Infine, quella romantica sui toni del rosa. Il nastro grande è un nastro che ho conservato da tre anni a questa parte e finalmente sono stata felice di usarlo (era il nastro di un mazzo di rose inglesi regalatomi da una signora per il Jane Austen Day)





 

Molto shabby il nastrino piccolo che ho usato con citazioni, farfalle, rose e chiavi e mi è sembrato carino aggiungere un piccola chiave al lato. I fiocchetti li ho fatto io, chevvelodicoaffa'. Questa cassettina me la sono immaginata tipo vassoietto per un tè a due o come raccoglitore per la posta in un salotto o uno studio arredato in stile shabby chic,



 Ed ecco qua le mie primissime cassettine porta oggetti. Vojo di', chi direbbe che contenevano delle 'banalissime' ciliegie?
 



lunedì 12 dicembre 2016

Idea Regalo: LA RICETTA IN BARATTOLO


Come ogni anno, per Natale, cerco e studio un regalino fai da te per le amiche. Sono incappata molti mesi fa in questa idea carina, le ricette in barattolo, e l'ho messa nella lista "Cose da regalare a Natale."
Ho trovato tantissime ricette sia dolci che salate (per salato intendo che in barattolo si può fare pure il risotto o il minestrone con gli ingredienti secchi) e io ho optato per i biscotti. 
Quindi armata di calcolatrice mi sono messa a fare due conti di quanto e cosa poteva entrare nei barattoli che avevo scelto, perché un conto è avere una ricetta in testa e un conto è farla 'entrare' letteralmente in un recipiente. In poche parole una mattina la mia cucina sembrava il laboratorio dello speziale.
Ho cercato, vagliato, provato varie ricette e vari ingredienti e alla fine ho trovato il mix perfetto (e semplice)  sia per il palato che per il barattolo: biscotti alle gocce di cioccolato. Ovvio che poi ho abbellito il tutto con uno stampino, qualche decorazione e della stoffina.
Quindi se voleste provare a regalarlo io ho fatto così:

Quello che ho usato per il packaging:
-barattoli piuttosto capienti (volendo anche da litro) 
-stoffina colorata
-cartoncino per foderare il barattolo
-bigliettini e adesivi
-carta velina 
-nastro e decorazioni
-stampo per biscotti
-colla a caldo




La ricetta di questi biscotti in barattolo invece è la seguente:

-220 g di farina 00
-60 g di zucchero semolato
-100 g di zucchero di canna
-1 cucchiaino colmo di lievito
-1 bustina di vanillina
-un pizzico di sale
-gocce di cioccolato e/o cioccolato fondente a pezzettini

(ingredienti da aggiungere sul momento: 1 uovo e 110 g di burro)

Una volta preparati gli ingredienti andrete a mixarli a vostro piacimento e a vostro gusto. Le gocce di cioccolato posso essere messe sia in mezzo che in cima (ho preferito non pesarle e andarle a posizionare riempiendo gli spazi vuoti, tanto la cioccolata non è mai troppa!) e lo zucchero di canna diviso in due volte per creare un effetto a strisce, insomma divertitevi a creare il vostro impasto.





Una volta messi gli ingredienti io ho foderato la cima del barattolo con della carta velina per tenere tutto più fermo.
Poi, con del cartoncino colorato, ho foderato il tappo del barattolo all'interno mentre all'esterno ho applicato della stoffa con sei punti di colla a caldo.


Ho scritto la ricetta su dei cartoncini colorati e sono andata a chiudere il barattolo con del nastro colorato, una pallina di natale e uno stampo per biscotti.




Infine, con un piccolo adesivo, ho specificato cosa aggiungere al momento dell'esecuzione.


 

 E voilà, la ricetta dei biscotti in barattolo è pronta per essere messa in un recipiente, lavorarla con un uovo e il burro e infornare il tutto per dei biscotti di frolla semplici e gustosi.





E comunque non sono normale, son già qui che penso "E al prossimo Natale cosa regalo?"

venerdì 11 novembre 2016

L'EMBOLO CREATIVO

Mia madre è una creativa, io ve lo dico. L’ho scoperto quando avevo circa 8 anni, dopo che mamma con una scatola da imballo di un elettrodomestico mi ci costruì l’appartamento di Barbie. Lo ricordo come se fosse ora.Una figata pazzesca.

Io sono una creativa, vi dico anche questo. Mia madre l’ha scoperto quando avevo circa 15 anni, dopo che son tornata a casa con un lavoretto di legno fatto con le mie mani e un 10 come voto.

Avevo costruito una bara.

Avete letto bene. Una bara. Il professore quel giorno ci dette un pezzo di legno e disse “Fatemi vedere cosa sapete fare con questo”. Quella che io chiamai ‘la sfida di Geppetto’.

Mentre i miei compagni tutti fieri tiravano fuori tavoli, sedie , comò e letti per bambole, io in quattro e quattr’otto feci un esagono allungato, tagliai una piccola croce, l’attaccai sopra in rilievo e in mezz’ora la consegnai al professore. Lì per lì mi parve che si toccò un filino, ma poi scoppiò in una gran risata e mi diede un dieci per la genialità dell’esecuzione. In casa mia sta ‘genialata’ non fu apprezzata tanto. Venne prima nascosta in un cassetto e poi fatta sparire, ma come tutti gli aneddoti strani 'sta cosa è rimasta nella storia.

Quindi, cosa può succedere se io e mia madre facciamo shopping in un negozio di hobby e bricolage? Na strage. E cosa può succedere con due creative come noi? Che partiamo per comprare una cosa e torniamo a casa con un’altra. 

Partiamo mercoledì mattina con l’idea di mia madre “Simo, mi devi portare a comprare la striscia adesiva come c’hai te in cucina. La voglio anch’io. Poi la mettiamo insieme, va bene?”

Dopo essere sembrate due geometri svampiti (abbiamo preso col metro da sarta le misure delle pareti e dei punti scoperti) siamo partite alla volta del grande magazzino FaiDaTe.

“Vè vè mamma, le strisce”

“La voglio con i limoni”

“Mmh… non la vedo”

“Manco io”

“Aspe' andiamo a vedere quaggiù…”

“Vai pure Simo, ora arrivo”

“Ma che palle!”

“Simo! Siamo in un negozio! E poi ti ho detto che arrivo, che motivo c’è di arrabbiarsi?!”

Effettivamente posso essere fraintesa. Ma davvero c’ho due palle in mano meravigliose. Le sventolo vicino all’orecchio ballicchiando come la ballerina di Siviglia e mia madre è subito vicino a me. “Nooooo!!Ganze!”

Erano semplicemente delle palle di plastica trasparenti che tu potevi dipingere/farci il decoupage/ farci il decoupage+dipingerle/attaccarci la stoffa… insomma ci potevi fa quello che te pare.  

Lì esposto c’era un esempio e imitando Jessica Fletcher e Miss Marple ci siamo messe (con tanto di lente di ingrandimento) a spulciare ste palle per carpirne la fattura e il procedimento.

“Secondo me sipoffà”

“Anche secondo me”

“Qui io farei così, perché cosà non mi piace”

“Io invece guarda farò così perché secondo me è più d’effetto”

“Prendiamole ora che sennò non facciamo in tempo per Natale”

“Certo, controlliamo che non siano rotte però. Scusi? Commessa? Posso controllare?”

“Che cosa?”

“Che qualcuno non abbia rotto le palle” Mi correggo “Che non siano rotte, voglio dire, le posso scartare un attimo?”

Ci siamo messe a trafficare con ste palle di varie misure e la striscia adesiva era solo un ricordo. Anzi, manco quello. Poi, come guidate dallo spirito di Giovanni Muciaccia, ci siamo dirette verso i fogli decorativi per il decoupage.

“Dai mamma, guarda che belline queste tegoline!”

“Davvero. Ma tu sapevi fare il decoupage, vero?” 

“Sì, insomma c’ho provato anni fa, mi riesce abbastanzina, ma sulle tegole non ho ancora provato”

Dio, come mi piace sta cosa! Sarà perché la tegola comunque richiama la casa, ma sento che sono portata per il decoupage sulla tegola. Sììììì!!! 

Sono tentata di chiamare il ragazzo e farmi caricare una cinquantina di tegole manco dovessi costruirci una cascina, quando mia madre mi ferma.

“Tesorodimammatua, se non hai mai provato, che le compri a fare tutte ste tegole? Fai prima una prova, no?”

“E ‘ndo la faccio? Mi metto un bengala a mo’ di supposta e mi sparo sul tetto? Non ho una tegola, io!”

“Te no, ma babbo fuori in un angolino ha delle tegole, ne sono certa”

“Mamma, cosa ci fanno delle tegole in un angolo del tuo giardino, di grazia?”

“Non nel giardino di Grazia, nel nostro ti ho detto. E che ci fanno? Possono servire, no?”

“Eccerto! Metti che arriva la Befana ‘mbriaca, incespica un attimo e te ne fa fuori una decina”

“Io proverei con queste, poi fai te. Oh ma guarda anche le palle di polisterolooooo!!!”

Ma non voleva la striscia? A vederci sembra che ce la siamo sniffata.

Compriamo dei fogli decorativi, due pennelli nuovi (“che chissà gli altri come sono sciupati”)dei brillantini e della colla apposta. Il resto no, abbiamo tutto. Soprattutto mamma ha tutto, perché quando le parte l’embolo della creatività non ce n’è. In una settimana è capace di dipingere un quadro, cucirti un tailleur, decorarti una brocca, fare un centro all’uncinetto e ricoprirti la casa di stencil.

L’accompagno a casa e subito vado da babbino mio “Babbo, mi servono due tegole”

“Due regole? Figlia mia, mi sembra un po’ tardino. Ormai sei formata”

Niente panico. C’è la televisione talmente alta che la palazzina di fronte è sul terrazzo a vedersi il telegiornale di casa nostra.

“Babbo abbassa il televisore… bravo… mi servono due tegole”

“Ah. Due tegole. E a che ti servono? Ti piove in casa?”

“Devo dipingerle”

“Ah. Come quelle che fanno vedere in tv. Simoncina, io le tegole te le do, ma non sono proprio uguali. Quelle da dipingere son leggere e piccoline, invece queste… toh!Piglia!”

Caz-zo. Sono 56 kg l’una. Sono delle vere e proprie tegole, di casa di babbo o di nonno, chissà.

E proverò con queste! A farle con l’altre son bravi tutti. Oddio, son pese assatanate, anche un po’ volgarotte, ma io le abbellirò.

“Vuoi anche questa?”

E mi son presa pure un embrice (o tegola romana). Èun po’ malmessa, sporca, scantucciata e col muschio ma io vedo OLTRE e me la immagino diversa.

Son quattro giorni che trascuro un po’ il blog e voi, ma ecco che vi presento i miei lavori. Siete pronti? Mario, parti con le diapositive.

Prima:

Durante (notare l'ordine sul mio tavolo da lavoro)
Dopo. Il fiocco a Sant'Andrea non piace (e visto che mi ha trapanato le tegole per appenderle devo sentire la sua campana), ad Alice invece piace (e visto che mi ha scattato alcune foto devo sentire la sua campana), io non so (e visto che le metto qui, chiedo a voi)
Decoupage e acrilico su tegola
Embrice di Benvenuto, nel senso: non è che lo tiri in capo a tua suocera appena viene a farti visita, ma nel senso che nella targhetta bianca puoi scriverci Benvenuto e attaccarlo fuori. Faccio per dì.

Prima: due mezze-palle vuote.

Durante: notare quanto so' figa col mio camice da lavoro. Mi manca solo il numero e sembro un ergastolano.

Mezza palla decorata all'interno con colori acrilici e decoupage

Mezza palla decorata all'esterno con colori acrilici e decoupage
Dopo: palla finita e ricomposta con effetto 3D del ponticello sulla baita.
Ecco, questo è il frutto del mio neurone creativo. Okay, se ero brava avevo una bancarella. Non si può avere tutto nella vita.
Mario, puoi spegnere, grazie.
p.s. Se rimango senza lavoro mi metto a fare le palleeeee!!!Oltre che romperle, ovvio.

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