Dear Brad,
lunedì 17 luglio 2023
DEAR BRAD, BUT COME FAI?
Dear Brad,
venerdì 18 marzo 2022
Doc - Ultima Puntata - (Spoiler)
venerdì 4 marzo 2022
Doc: presto un dottore!
Ieri sera come di consueto io, il Santo e la figliola sul divano con due occhi come gufi imbalsamati. Si apre la puntata e a momenti rivediamo la nostra cena sul pavimento; sembra di essere tornati alla mattina dopo il nostro San Silvestro del '92: vomitano tutti. Si scoprirà presto che una, porella, ha una malattia e l'altra si arrotola cannoni come io arrotolo la pasta sfoglia per fare le girelle con la provola. Lei si giustificherà con "Sapete, lo faccio perché mi madre mi mette ansia" e lì ho sbottato con "Bella mia, allora noi che dobbiamo fa'? Che la mia se non accetto la terza porzione di cinghiale in umido pensa che io stia per mori'? Datti pace."Chi non si dà pace invece è Agnese (che se anagrammato in una notte di luna piena si legge LAGNA) che con quella vocina da enfisema continua questo tira e molla con Andrea mettendo di mezzo pure UN INNOCENTE come direbbe mi nonna.
Intanto Alba, incazzata per la questione delle ferie mancate, diventa improvvisamente simpatica come una suocera e continua a ripetere al povero Bonvegna una cosa tipo "Ti pare d'essere normale? TU NON STAI BENE!" Lui la guarda e pensa "Hai uno shatush imbarazzante e ti si vede pure la ricrescita e quello che non sta bene sarei io?"
venerdì 18 febbraio 2022
DOC, NELLE TUE MANI
Sono stata zitta fino a ora, ma qui dobbiamo parlare: DOC.
Il giovedì sul divano siamo in tre.
giovedì 4 marzo 2021
Sanremo - seconda serata
Il Festival si apre con Fiorello vestito da Achille Lauro vestito da corvo vestito da poiana. Inquadrano la platea e sembra la festa di compleanno di Ernestino all'asilo Marinella: un tripudio di palloncini, tra i quali ne spunta uno a chiara impronta fallica, ma forse sono solo chiacchiere. Delle mamme.Si esibiscono i primi quattro giovani emergenti (ai quali va tutto il mio appoggio) poi la prima Big a salire sul palco è Orietta Berti.
Fiorello sbaglia pure la presentazione dicendo che sono 19 anni che manca dal Festival, lei lo interrompe e indispettita precisa che 'Sono 29 anni, caro Fiorello!'. A momenti gli rifila pure du' schiaffi e ho temuto gli lanciasse le conchiglie che aveva sul petto come Venusia sparava le tette/missili.
giovedì 16 luglio 2020
David Beckham nonno NO
qui is the Simo che ti parla. Quella that for marriage di Harry e Meghan ti ha dedycato alf post da quanto eri fig.
But veniamo a noi. Yesterday I read that your son... coso lì, quello che ha the name come le gomme... ah yes, Brooklyn, si sposa.
Now.
A parte che ha 21 years e voglio di', come cantava Loretta Goggy 'That fretta c'era, maledetta spring'... cioè, is very very young, ha tutta life ahead... mi pare una scelta too fast sulla scia degli hormones.
Detto ciò. Mica mi diventerai grandfather. No, because famo a capissi: we sgallettate we are not pronte. Cioè, levatelo pure dalla head. Noi abbiamo l'image di you with slippino white, roba che le nostre ovary se so' cappottate, hanno fatto il tour of death come le mountain russian. Abbiamo sempre in our eyes yours addominali quadrettati a kinder cereali. The piece of beef come you, non può diventa' grandfather. For pleasure. Let's not joke. Namo su. Che se a little bit vai a prendere the children a school e dicono "Anvedi c'è nonno!" the mothers ti rinchiudono in the school bus e te fanno la festa.
For non parlare poi of your wife... but ce la vedi Victoria grandmother??? Ce la vedi a raccontare the novel tipo Cappuccetto Red, Little Piero and woolf, WhiteSnow and seven nani? Ce la vedi to cook lasagne invece di berries di goji e pinoli? Because è di quello che si nutre, for forza. Che poi diciamocelo, non ha nemmeno the face rassicurante da grandmother, anzi, she always has espressione tipo when non vai di body, you know? Stytyca, si dice così?
Comunque David, you are too the beef da competiscion, the tronco di pine tree, un Marcantony da paura... i nostri hormones hanno sempre bisogno di you. Naked, vestito, whit slip white, in costume, at the sea, in the mountains, insomma, dove te pare e come te pare, but grandfather NO.
Però.
Se dovesse accadere, sappi che I ho very very dimestichezza coi nonnetti, ho un certo feeling, da always. Potrei metterti a bed e rimboccarti le coperte, for esempio. Ecco yes, ti porterei a bed. But lo faccio for you, not for me, sia chiaro.
Quindi appena diventi grandfather chiamami, non te ne pentirai.

mercoledì 29 gennaio 2020
Jennifer e Brad di nuovo insieme
(foto: het Nieuwsblad)
giovedì 9 gennaio 2020
Lettera aperta al Principe Harry
yesterday ho appreso la news che with yuor wife rinunciate allo status reale because volete mantenervi da soli.
Lavorando.
Really?
But cosa hai in the head? The mushrooms?
But lo sai quanta people vorrebbe essere al posto vostro?
Now.
Capisco che non diventerai never never never king, because tu father c'è prima di te, because pure tu brother 'Belli Capelli' c'è prima di te e dovete comunque aspetta' che a grandmother prenda un big ciopone (ma Betty ve fa il gesto dell'umbrella e non lascia il throne manco a mori', appunto).
Capisco che a quella big gnoccolona de your wife manchi la television e che vorrebbe tornare a fare l'actress in qualche series, but not state a esagera'?
Pure cambiare house volete. Il Canada. Che dick c'andate a fa' in Canada? L'England not vi garba più?
That poi vorrei sape' se not fai il prince cosa vai a fa'.
L'hydraulic?
L'electrician?
The Caldaia Man?
Ci credo che grandmother Betty se sta a incazza', gliene tirate out una behind l'altra.
But io lo so il motivo.
Volete far crescere the little Archie lontano dalla strange family che ve ritrovate.
Lontano da tu brother e Kate (that che spara i sons out dalla patonza reale in four and foureight e poi torna secca come uno street lamp), lontano da tu father e the MrsHorses Camilla , lontano da Betty e Filippo (che manco gli puoi affida' il tu little baby because ultimamente se ribalta with car un day sì e un day pure)
Insomma Harry dove te giri te giri is the big casino, però pure you...
Senti, famo una cosa: io so' the person simply, ma sono di compagnia. Now che si è liberato un place al palace, dicevo... se prendessi il tuo posto? Chessò... for tenere compagnia alla Queen... passarle il catalogo pantone for scegliere the colors for l'outfit, fare bye bye with the hand al post suo che quella c'ha na certa... insomma, cose così.
Pensaci Harry.
Io al posto tuo.
Porto anche la biada a MrsHorses.
Faccio ingrassa' pure la secca con le ricette de my mather (tipo le tagliatelle homemade al sugo de wild porc) così Meghan is happy se a quella le vie' il doppio mento alla Enry VIII.
Chiudo nonno nello scantinato coi dog corgi, così non se ribalta più.
And regalo pure un rasoio a William così se rasa una volta for all quei three peli che tiene in the head.
E you finally sarai quello beautiful with wife fregna da competiscion che vive nella housettina in Canadà. Come la song famous.
Pensaci Harry.
I lo faccio for you.
venerdì 19 luglio 2019
LADY GAGA E BRADLEY COOPER
Ora.
Punto uno: a parte il fatto che a definire Lady Gaga brutta (fisicamente intendo) è un po' azzardato. Sono sincera: non mi piace quando si agghinda, ma l'ho trovata di una bellezza particolare nel film (più acqua e sapone diciamo) quando non ha tutti quegli orpelli. Detto ciò, a me pare una bella donna, quantomeno con una 'bellezza particolare'.
Punto due: chi va dicendo come possa aver lasciato quella gnocca di Irina per una diciamo... meno avvenente, dà evidentemente un' importanza all'aspetto fisico spaventoso. La bellezza, (mi rendo conto che è una frase fatta, ma tant'è) non è tutto. Ci sono donne OGGETTIVAMENTE bellissime, ma con la personalità di una ameba. E donne OGGETTIVAMENTE meno attraenti ma con un temperamento e un savoir faire da sdraiarti con un solo sguardo. Conosco donne (e pure uomini) molto belli sì, ma per niente accattivanti e donne (e uomini) 'normali' che ammaliano e affascinano con il loro modo di fare, l'atteggiamento e tutto ciò di cui è composta la VERA BELLEZZA.
Punto tre: sì, un uomo molto bello può innamorarsi di una donna non alla 'sua altezza', per tutti i motivi di cui sopra. Anche perché, facendo proprio della psicologia spicciola spicciola, in genere chi è sempre stato fortunatamente e oggettivamente bello esteriormente, ha curato poco la personalità, il carattere, il modo di fare, a volte anche la simpatia, perché quella bellezza così dirompente spesso è un lasciapassare e 'attira' senza bisogno di scomodarsi per riuscire a integrarsi in qualsiasi ambiente.
Cosa che invece accade ai meno attraenti che fanno del carattere il loro punto di forza, lavorando su loro stessi in fatto di autostima, simpatia e carisma, ed è proprio quest'ultimo la carta vincente. Il carisma. Se ce l'hai, attirerai gente; se hai qualcosa da dire oltre che mostrare, attirerai gente; se hai un cervello oltre a un bel viso, attirerai gente. E risulterai bello o bella, anche se non sei molto alta, o se hai le orecchie a sventola, o un naso importante.
Quindi, fermo restando che magari Irina oltre ad essere una gnocca da competizione sarà pure molto simpatica e con un carattere meraviglioso (perché la combo gnocca+intelligente+simpatica esiste eccome per fortuna) il dire 'ma come fa ad aver lasciato quella gnocca per una bruttarella' è un po' superficiale.
Perché la bellezza, fine a se stessa, non conta niente. Puoi essere bella quanto ti pare, ma se non hai CARATTERE, sarai sempre trattata (e spesso ahimè) giudicata come un bell'involucro e niente più.
E Lady Gaga, a quanto pare, non sarà una carta pregiata, ma evidentemente nasconde al suo interno qualcosa che all'altra manca.
Perché come cantavano Jo Squillo e Sabrina Salerno:
'Oltre le gambe c'è di più'.
giovedì 18 ottobre 2018
RECENSIONE: NOTTING HILL
lunedì 23 luglio 2018
Il diavolo veste Prada - Recensione -
lunedì 16 luglio 2018
TITANIC - Recensione -
Giorni nostri. La faccio breve: un tizio dall'aria tranquilla sta conducendo una spedizione per recuperare un prezioso gioiello che si trova sul Titanic, affondato nel 1912. La possibilità di trovarlo è pari alla possibilità che trovi anche qualcuno sempre vivo, ma lui non demorde. Infatti, in una cassaforte lo trova, ma ahimè è solo disegnato su un foglio addosso a una tipa che fa strappare loro la seguente frase 'Però! Che gnocca deve essere stata questa qui.' La notizia appare al telegiornale e una vecchietta, tra una pausa e l'altra de Il Segreto, si riconosce in quel disegno e chiama il baldanzoso giovane dicendogli: "A COSO, guarda che quella gnoccolona sono io" Lui pensa che soffra di aterosclerosi e che abbia capito fischi per cazzi, ma comunque accetta di vederla.
A quel punto, tra un 'portatemi una camomilla' e un 'cara, passami le pastiglie per la pressione', la vecchina comincia a raccontare la sua storia:
"Allora, nipote dico a te: bello e caro tu'nonno, eh? Ma mai come colui che mi ha aperto come una cozza in una macchina parcheggiata male. Eh sì, non mi guarda' così, tu nonna era sveglia, sa? Ora ti racconto di Jack. Insomma, salgo sul Titanic con un vestitino comodo comodo di Zara con quel dito in culo della tua bisnonna che doveva esse' in menopausa perché altrimenti non sia spiega la sua acidità, e quel figo ma odioso del mio allora fidanzato che ce stavo solo perché lo chiamavano Trivella e perché mi'madre mi stava a di' che eravamo povery povery. Dopo aver parlato a caso di quadri da appendere nella mia stanza ed essermi resa conto di aver perso il disegno che avevo fatto in quinta elementare che metto sempre sul comodino, mi volevo ammazza'. Giuro, ci tenevo troppo a quel disegno. Allora salgo sulla poppa del Titanic pronta a dire fine alla mia vita senza più matite, pennarelli e tatuaggi di Minnie, e arriva un biondino che invece di tentare di salvarmi mi dice che si vuole butta' anche lui dopo avermi fatto una lezione degna di Super Quark su quanto è fredda l'acqua, gli squali, la salinità del mare, case, libri, viaggi e fogli di giornale. Io penso 'Questo è scemo, in fondo c'è chi sta peggio di me, magari non ha nemmeno un temperamatite' e ci ripenso. E siccome, poraccio, mi faceva pena, lo invito a cena. Lì scopriamo tutti che è un artista e che disegna per vivere (male), ma io ormai affascinata dal fatto che potesse avere una scatola di pennarelli Carioca nuova di zecca, mi lascio conquistare e accetto l'invito di scendere in terza classe a ballare in punta di piedi come una Carla Fracci qualsiasi. Lì, nipote mia, te lo sto a di', ho pensato: però 'sto ragazzino è proprio bòno e i toy boy andavano già di moda. Ergo: avevo 17 anni e ne dimostravo 39, parevo su'madre. Comunque, gira che ti rigira, quella cirrosi del mio fidanzato e quella piaga de mi'madre si accorgono che tra di noi c'è del tenero solo guardando come lui me insegna a sputacchia'. Certi scaracchi che se t'arrivavano in fronte t'affogavo. Niagara, me chiamavano. E tra uno scambio di saliva e l'altro, è sbocciato l'amore oltre alla mononucleosi. Lui me fa pure vede' il suo pennarello rosa Giotto, con il quale dopo mi fa quel ritratto che vedete. E poi niente, quel deficiente di omino alla vedetta non mi vede un iceberg? O non me lo becca in pieno, maremma impestata ladra? Minchia, un iceberg mica è uno scoglietto. No, dico, un iceberg, ma allora sei cecato forte. Da lì, bimbi miei, un gran caos: un fuggi fuggi generale, il Titanic che s'allagava e mi madre che mi accusava ' Rose! Basta sputacchiare! Guarda che casino stai facendo!' ma giuro su tu nonno che non ero stata io. Almeno non tutto, ecco. Un po' di mare c'era.
Comunque io e Jack ce la vediamo brutta più volte: lui viene ammanettato dal galoppino del mio fidanzato, ma io con un'ascia lo libero. Ricordo sempre cosa dissi a lui:
"Jack, sapresti disegnare con una matita infilata nelle narici?"
"Perché me lo chiedi, Rose?"
"Perché non ho una buona mir... vabbè dai, al limite ti metterai sulla strada con un piattino, tanto sei già poraccio. Ti fidi di me?"
"Corcazzo."
"Sì, nonna, ho capito. Ma il gioiello di famiglia?"
"Ah no quello, pace all'anima sua, finché è stato vivo ha funzionato bene."
lunedì 9 luglio 2018
Harry Potter e la pietra filosofale (film) - Recensione-
Harry Potter è uno sfigato quasi al pari di Remì, e fin qui ci siamo. La storia inizia con lui che viene abbandonato davanti alla porta di un'abitazione come un sacchetto dell'umido; infatti lui è orfano e in quella casa ci stanno degli zii simpatici come una pancreatite che lo faranno vivere nel sottoscala come un ratto qualunque. Ditemi voi se non è una vita di merda.
Ciononostante si rende ben presto conto che sa fare cose incredibili come dialogare coi serpenti che si sa, è come un diploma o un attestato CEPU, può tornare sempre utile nella vita.
Verso gli undici anni, Harry riceve delle lettere recapitate da un gufo perché, sfigato com'è, non ha manco WhatsApp. Per farvela breve: in quella lettera gli viene comunicato che i suoi genitori sono morti ammazzati per mano di Voldemort e che 'Però dai, sei stato ammesso alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, quindi sticazzi'. A quel punto scopre che la cicatrice a forma di saetta che ha in fronte non è altro che il segno del 'sopravvissuto alla strage' e non la cicatrice di quando, a tre anni, si è piantato col triciclo sulla cancellata.
Ad accompagnarlo per i suoi primi passi verso il mondo della magia c'è Cannavacciuolo che, tra un piatto di pappardelle e un risotto ai funghi, lo guida all'acquisto dell'occorrente a Diagon Alley. Harry, con tutto l'armamentario dell'apprendista mago, a quel punto si reca alla stazione e pare noi davanti al cartellone delle partenze: non ci capisce una mazza. Non gli rimane altro che battere la testa nel muro dalla disperazione ma qui, come per magia, invece di finire al pronto soccorso, finisce in un'altra stazione dove inizierà la sua avventura fatta di insidie. Come a un qualsiasi pronto soccorso italiano, infatti.
Qui fa la conoscenza di altri due maghetti: Ron e Hermione. Lui imbranato, pel di carota, che vive con un topo in tasca e con l'aria sveglia di chi si desta dopo un rave. Lei una cagacazzi saccente sotuttoio che verrebbe voglia di lanciarla dal finestrino al grido di 'E allora vola, maledetta!'. Non contento di queste splendide e utili amicizie, Harry conosce anche Draco Malfoy, un biondino platinato dal mento sfuggente simpatico come un chiuhauha incarognito.
Arrivato alla scuola Harry pensa: 'Finalmente mi posso rilassare? Visto che ho fatto un viaggio di merda col rimbambito, la cagacazzi e il figlio di Enzo Paolo Turchi?' La risposta è no. I ragazzi devono essere smistati nelle classi ficcando la testa sotto un casco da parrucchiere pregando cose tipo: 'No i boccoli, no i boccoli, ti prego non i boccoli'. Se ti va bene il tuo desiderio viene esaudito, altrimenti vieni fuori che pari Shirley Temple.
Ma non è finita. Che non lo vuoi fare un po' di sport in questa magnifica scuola? Allora vai di Quidditch, sport le cui regole c'hanno sempre da capirle chi ci gioca. Visto da fuori sono dei disgraziati che, in groppa a una scopa, rincorrono una pallina che li percula agitando le alucce dorate.
Non pago di questa mirabolante scoperta, il nostro Harry in tutto sto pappiè, fa la conoscenza di Albus Silente che è un tipo a metà strada tra mago Merlino, Gandalf e tu nonno con la periartrite. Però dicono che comanda lui, quindi MUTI. Inoltre, nella sua prima lezione di 'pozioni' conosce Renato Zero che lo prende subito in antipatia e rivolgendosi a Harry, Ron e Hermione, si lascia andare a un 'Il triangolo no! Non l'avevo consideratooo' sollevando applausi e consensi del pubblico, fino all'apparizione di Silente che lo redarguisce con un 'A Rena', t'avevo detto basta col tuo repertorio.' Renato si incazza per questo divieto e lo rimarrà per tutto il film.
Comunque tutta la storia è per cercare un sasso di fiume di poco conto che, per darsi delle arie, verrà ribattezzata la 'pietra filosolofale' nascosta, dicono, nella botola del castello sotto la torre più alta della collina più verde della montagna più alta del poggio più giù.
Harry per trovarla deve attraversare varie peripezie come combattere con un cane a tre teste con il nome azzeccatissimo di Fuffi (nome chiaramente terrificante per un mostro del genere), fuggire da delle chiavi volanti con il terrore che gli entrino in tasca e non solo, e una partita a scacchi gigante che a ogni passo falso ti accoppa. Roba simpatica, insomma. Arrivato in cantina, Harry si destreggia tra damigiane di Valdobbiadene, delle melanzane sotto'olio e la conserva di nonna Pina, mentre in un angolo, sorprendentemente, trova lo 'specchio dei desideri'; lo stesso che speriamo di trovare noi in un qualunque camerino di Zara che al grido di 'Specchio, servo delle mie brame, chi è la più gnocca del reame?' ci rimandi la nostra immagine con 10 kg meno, il culo di Belen, le tette della Satta e le gambe della Bundchen. Qui ci incontra il professore di Difesa contro le arti oscure, il professor VelociRaptor che, come dice il nome, svelto svelto gli frega tre melanzane, un fiasco di vino e l'ultima collezione di reggiseni in pizzo in sconto del venti per cento.
Harry a 'sto punto non capisce più nulla, fino a che il professor VelociRaptor non si rivela per quel che è: un voltafaccia. Infatti, tolto il turbante, al posto della chierica da San Francesco ti c'ha un faccione senza naso. VelociRaptor è come il maxibon: Two is megl che one. Harry è sorpreso, ma mai come quando Voldemort non gli rivela che campa grazie al sangue di unicorno. A quel punto Harry lo percula e pensa 'Questo è un cretino. Minimo minimo, è pure innamorato di quella porca di Peppa Pig'.
Il duello finale vede un Harry rincoglionito che ha inseguito per tutto il film la pietra e alla fine se la ritrova in tasca e fa pure il sorpreso come un cleptomane qualunque. Qui mi immaginavo una scena hard con Hermione che gli tocca i pantaloni sussurrando un 'Wingardium levìosa!' ed Harry che risponde 'È inutile che ci provi, non si alza nulla: è la pietra, deficiente.'
Poi niente, Harry al grido di 'E mo' basta, mi avete rotto il cazzo!' polverizza VelociRaptor, fa scappare colui che non deve essere nominato, redarguisce un po' la cagacazzi, risponde un po' sottomesso al figlio platinato di Enzo Paolo Turchi, fa amicizia un po' con tutti e chiede a Cannavacciuolo se la prossima volta invece che a Hogwart lo dirotta verso Masterchef.
Ah sì, la squadra del nostro Harry ovviamente vince pure la Coppa del Nonno, assegnata grazie ai punti acquistati in questo anno scolastico fatto di sfighe, ormoni a palla non soddisfatti, cani a tre teste, pietre false come i brillocchi sulle bancherelle e un gioco in cui ti metti una scopa sotto le chiappe. Insomma, tutto talmente bello che il nostro Harry al grido di 'Mai una gioia!' frequenterà questa scuola per altri ventisette anni.
Il film finisce con Renato Zero che, davanti a Silente, canta 'Vecchio! Diranno che sei vecchio!'
e con quest'ultimo che risponde: 'Se mi richiami vecchio, con un peto ti faccio i riccioli alla Cocciante. Poi vedi come canti bene Margherita a suon di pizze in faccia."
Comunque brava la Rowling, eh?
mercoledì 4 luglio 2018
Dirty Dancig Recensione
Dirty dancing.
La scena iniziale si apre più o meno così: una famiglia in auto che si reca al solito villaggio vacanze, quello che ha visto crescere le figlie e invecchiare nonna. Infatti la protagonista, seduta dietro e coi riccioli al vento, è felice e contenta come se la stessero portando a fare una colonscopia. Accanto a lei una sorella che si rimira continuamente in un lezioso specchietto perché sua padre le ha detto più volte che prima di parlare deve riflettere. Sì, è scema. Per tutto il film.
Una volta arrivati, Baby si accorge che l'ospite più giovane ha 78 anni, che si danno allo sport estremo tipo il gioco delle bocce e che il brivido più grande che l'aspetta è la tombolata tre volte a settimana. Reprimendo un 'Babbo, ma una settimana a Formentera, no?' la nostra Baby (curioso nome visto che nel film dovrebbe avere 17 anni, ma ne dimostra 43) si accontenta e fa buon viso a cattivo gioco come tutte le donne quando gli viene detto 'Tesoro, oggi a pranzo ho invitato mia madre.'
In breve tempo, stanca di imparare il punto croce al corso pomeridiano e di giocare a 'Trova la dentiera', la nostra Baby (probabilmente seguendo, col suo naso non indifferente, gli ormoni che Johnny semina per la via) si intrufola in una festa danzereccia portando un cocomero. Lo so, scritta così non ci azzecca una mazza, ma pure nel film. Lei porta un cocomero, punto.
Mentre è lì che pensa 'Ma guarda guarda 'sti giovani come si dimenano' arriva lui, quello che ci fa imbizzarrire le ovaie, quello che fa fare ai nostri ovuli il giro della morte nelle tube, quello che ci fa girare verso nostro marito ringhiando 'Ma te un po' di palestra, no eh?' : Johnny.
Lui, come tutti quelli che sanno di essere fighi, manco la caga di striscio e nonostante in quella sala ci sia un caldo infernale, pensate un po', non vuole nemmeno un po' di cocomero. Nel frattempo i suoi ormoni si affacciano alla vita e gridano 'Figaccione! Figaccione!' come un naufrago qualsiasi grida 'Terra! Terra!'
Lui, con una tipa biondissima, secchissima e levissima, balla la qualunque anche se in realtà agli occhi di tutti stanno copulando selvaggiamente, posizione del missionario compresa.
Lì Baby si accorge che però è tutto un gran puttanaio, che lì non ci dovrebbe stare, che se suo padre la scopre da riccia come Afef la fa diventare liscia come la Hunziker e che se sua sorella si accorge poco poco che c'è gente che ti fa ballare la rumba sullo zucchino, la lancerebbe senza riserve come noi lanciamo il bastone al golden retriever. Infatti la sorella, con i fiocchetti in testa come una rintronata qualsiasi, si invaghisce di un cameriere che sparge i suoi semi manco fosse Luca Sardella in un campo di pomodori a Linea Verde. Infatti, semina che ti risemina, mi ingravida la Penny, la quale balla con Johnny, che si confida con Baby, che alla fine suo padre chiamò.
Quel povero uomo del dottor Houseman, svegliato nella notte non dalla prostata birichina, ma dalla figlia minore, si reca alla capanna e sistema la faccenda rivolgendo a Baby una frase che si può riassumere più o meno così: "Se ti ritrovo da queste parti ti lancio anda' un manrovescio che te cambio i connotati e visto il naso che ti ritrovi te faccio pure un favore." Poi se ne va stizzito e alla domanda della moglie 'Cosa è successo, caro?' risponde come noi quando passano le scene di ballo con Johnny seminudo: "NIENTE. DORMI"
Con la Penny fuori uso, e 24 ballerine disponibili che ballano più o meno come lei in quello scantinato, a chi viene chiesto di sostituirla per una esibizione? A Baby. Una che sa ballare come io so fare la spaccata e che si muove così bene che sembra tutte noi quando abbiamo un insetto incagliato nella maglia. Geni. Lei ovviamente accetta di buon grado e dopo essersi asciugata la bava e chiamato il ginecologo 'Sto ovulando a loop, è normale?' balla col nostro Johnny mentre noi dal divano bofonchiamo con frasi tipo:
"Ma guarda che coppia di merda: lui così bello, lei non si può vedere."
"Non è possibile che a uno così figo piaccia una del genere."
"Pensa te che culo ti c'ha lei che si struscia tutta a Johnny"
per finire con un "Nu-do! Nu-do! Nu-do!" in piedi sul divano facendo saltare i pop corn.
Le scene di ballo le sappiamo talmente a memoria che se tornasse Johnny saremmo in grado anche noi di ballarle e non rideremmo come quella scema quando lui le passa una mano sotto l'ascella. MA COSA RIDI CRETINA CHE MANCO TI RENDI CONTO A CHI TE STAI AD APPOGGIA'. L'odio profondo, proprio.
Insomma, vanno a questo ballo, lei sicuramente truccata da una bambina di cinque anni coi truccosetti di Hello Kitty, vestita da Miccio con la congiuntivite e pettinata da Edward Mani di Forbice, sta così di merda che tutte noi pensiamo 'No vabbè, guarda rimettiti gli short e le infradito che così me pari una ballerina sì, ma dopo un frontale con un tir.' In più balla malissimo, se move come avesse la febbre a quaranta e le vesciche ai piedi e non fa quel benedetto salto.
Nel frattempo, mentre Baby piroetta a cazzo su quel palco, due vecchietti rubano tutte le pensioni dei vecchiardi presenti nella sala e il giorno dopo viene incolpato proprio il nostro Johnny.
Allora Baby, con quel coraggio tipico delle donne che si avvicina molto al nostro 'Ma sì, non la faccio la ceretta per andare al mare, tanto non si vedono molto', lo difende a spada tratta e ammette che lui non può essere il colpevole perché, proprio la sera prima lui le ha insegnato il mambo orizzontale.
Ovviamente si pente di averlo dichiarato (come noi del resto, che nel frattempo intrecciamo sulla battigia i nostri peli) e sarà punita da suo padre che vuole partire subito subito subito, ma poi sua moglie gli dice 'Cazzo stai a di', ho pagato fino a domenica e ora si rimane! Anche se il posto mi fa cagare.' Lui come tutti i nostri padri al cospetto delle nostre madri, abbassa la testa e mormora un 'Sì cara. Hai ragione cara.'
Baby, da una parte è sconsolata perché non ha più l'approvazione del padre, dall'altra si è portata a letto il nostro meraviglioso Johnny quindi saltella per il campo di bocce dando scappellotti ai vecchietti al grido di 'Mio padre non mi parla più perché ho bombato con quel figo di Johnny? Sai che c'è? STICAZZI.'
Ovviamente lui viene cacciato perché mica può sedurre le giovincelle, lei è triste, sua sorella scema viene sedotta e abbandonata dal cameriere, ma probabilmente pure dallo chef, dal portiere, dall'addetto alla sala, dall'autista e pure dal giardiniere, suo padre pensa 'Pensavo di avere una figlia zoccola e invece ne ho due, mai una gioia 'orcomondo!' e sua madre che è felice perché ha vinto al burraco un salvavita beghelli.
Il film finisce con un flash moob in cui il nostro Johnny ritorna, la preleva da un angolo muffito al grido di 'Nessuno può mettere Baby in un angolo' e lei finalmente fa quel benedetto salto che è tutto il film che ci rompe le palle, pure nel lago l'ha fatto stare a morire di freddo il nostro Johnny, inetta che non sei altro, maledetta che per poco non me lo fai cascare dal tronco Johnnymio mentre ti spiega come ha imparato a ballare, te possino a te e tutti i tuoi cocomeri e comunque 17 anni li porti pure male, non sai ballare, hai un naso che fa provincia e ti vesti di merda.
Oh.
Eccheccazzo.
Dicevo: si vede che non l'ho presa tanto bene che si sia portata a letto Johnnymio, sì?
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