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giovedì 12 novembre 2015

Pilates: questa disciplina non s'ha da fare


                                                                                     Foto da: http://www.oriente-occidente.it/


Tu, donna o uomo che mi stai leggendo, fai Pilates?
Bene, sappi che ti stimo tantissimo. E ti invidio. Ma tanto. Sei probabilmente una persona calma, riflessiva ed equilibrata.
Io no, infatti ieri ho avuto l'ennesima sconfitta.
Per via degli incastri sminchiati della giornata, ieri sera mi sono ritrovata a scegliere il corso di Pilates per non saltare la palestra a metà settimana. Per me era la prima volta e come tutte le prime volte parto piuttosto convinta e positiva per alcuni punti. Punto primo: per alcuni fastidi che ho alla schiena Pilates me lo hanno consigliato in dodicimila quindi ero carica. Punto secondo: la coach che insegna Pilates è la stessa che insegna il mio corso di Total Body quindi una persona preparatissima, che conosco, che adoro, che mi fa divertire e che sa il fatto suo. Ero in una botte di ferro. Punto terzo: se lo fanno in tanti deve essere ganzo abbestia per forza.
Punto quattro: mi sono addormentata.
Giuro.
Allora: Pilates è una disciplina bellissima, a mio avviso, ma che non possono fare tutti. O quantomeno, per farlo, ti deve piacere, perché se non ti piace lo fai male e se lo fai male non sudi e se non sudi vuol dire che lo fai male. Non se ne esce.
È una questione anche di passione, secondo me. Se una cosa mi piace e voglio farla non ce n'è, io la imparo. Ho imparato a cucire a macchina seguendo mia madre, ma più che altro spinta dalla passione. Così come ho imparato a dipingere, disegnare, fare dolci, scrivere e pure alcuni lavoretti di muratura per la passione che ho verso casa mia. E per Pilates io la passione non ce l'ho. Non è scattato il colpo di fulmine, non è la disciplina che fa per me. Semplicemente.
Una delle maggiori difficoltà che ho incontrato sono state la respirazione e la concentrazione. Siamo stati un'ora a inspirare...espirare...inspirare...espirare...inspirare...espirare. E niente dopo due volte ho cominciato:
-a canticchiare una canzone
-grattarmi il naso
-pensare “Tho! Guarda che bella tonalità di arancio la maglietta di quella lì!Chissà dove l'avrà comprata.”
-pensare di farmi fare il doppione del cd che stavamo ascoltando.
-pensare: Concentrati Simo. Concentrati concentrati concentrati concentrati...E questa unghia scheggiata? Quando me la sono rotta, maledizione?
-pensare: Devo stare zitta devo stare zitta devo stare zitta devo stare zitta devo stare zitta... “Ehm, scusate, ma a voi non ghiacciano i piedi?”
-fare mentalmente la lista della spesa di stamani “Allora...il latte, i biscotti, lo scottex...a proposito di scottex, dove l'ho messi i buoni sconto? Vuoi vedere che l'ho persi? Ma no, li ho messi in borsa. Sì, ma quale borsa avevo l'ultima volta? Quella nera? Mmh...forse sono nella tasca interna dove ho messo pure il numero di telefono del medico per mamma. Oddio! Non avrò mica perso pure quello! Mi' madre m'ammazza!”
“Simo, stai respirando male.”
Cazzo, non sto proprio respirando, ho trattenuto il fiato inorridita dall'avere perso un numero di telefono importante. Voi non potete capire, è na tragedia!
Insomma, un gran casino. Non riesco a fare miei tutti i punti principali di questa disciplina, tipo: (fonte wikipedia)
*La concentrazione: massima attenzione e concentrazione in ogni esercizio, la mente deve essere il supervisore per ogni singola parte del corpo.
Bene, non vorrei dirlo, ma il mio unico neurone fa già fatica a gestirsi da solo figuriamoci il resto del corpo.
*Il controllo: controllo su ogni parte del corpo, non si devono effettuare movimenti sconsiderati e trascurati
Odio ribadire un concetto ma ho fatto esattamente questo. E di gesti sconsiderati sono la campionessa, scusate se è poco.
*Il baricentro: visto come centro di forza e di controllo di tutto il corpo.
Io non ho un baricentro, io ho un gran casino. Roba che quando ho provato a fare il test alla Wii Balance mi è stato risposto "Smettete di fare i cretini e montate uno alla volta.
*La fluidità:questo principio è la sintesi di tutti i concetti precedenti.
Risposta di Simo: non pervenuta.
*La precisione: ogni movimento deve avvicinarsi alla perfezione, un lavoro a circuito chiuso dove l'insegnante deve avere continui feedback dall'allievo.
Non so voi, ma la prima parte del discorso a me spaventa da matti.
*La respirazione deve essere sempre ben controllata.
Allora procuratemi un cecchino che mi punti un fucile in mezzo alla fronte, perché solo sotto minaccia forse ce la faccio.

Insomma, come avrete capito, la respirazione va a farsi fottere, la testa pure e, principalmente, mi annoio a morte. I movimenti lenti, di concentrazione, di sforzo anche, non fanno per me. Quelle tre volte alla settimana che vado in palestra io ho bisogno di sudare copiosamente saltellando come una gazzella a ritmo di musica. Io mi scarico solo se duro fatica, se mi muovo, e soprattutto se rido e chiacchero. Da questo si evince che Pilates è l'ultima cosa che posso fare. Ho sbadigliato diciotto volte e non ho fatto NULLA di quello che mi è stato chiesto. E quel poco che ho fatto l'ho fatto MALE.
Me ne sono resa conto subito e se ne sono resi conti pure gli altri perché quella accanto a me faceva la spia alla maestra:
“Eh, ma lei sta respirando male! Guarda che devi fare così! Ci credo che non provi fatica, stai sbagliando tutto! Coach, guarda? Vedi che fa il movimento sbagliato?”
Ora. Già l'approccio non è stato idilliaco. Già che respiro a cazzo di cane di mio e dovresti sentirmi la notte quando rantolo con la bocca spalancata e la bava alla bocca e quindi mi ci vorrebbero diecimila lezioni per imparare a farlo bene. Già non mi sta piacendo con questi movimenti lenti che non faccio manco la mattina appena sveglia per stirarmi. Già con questo inspira ed espira che sembriamo tutte in sala parto pronte a sparare il pupo nelle mani dell'ostetrica, mi sento deficiente. Già non riesco a concentrarmi perché sto pensando a come ucciderti senza lasciare tracce se continui a rompermi le palle, voglio dire... stai zitta. Chetati. Concentrati per i cazzi tuoi. Non fare la spia che poi non sei figlia di Maria, non sei figlia di Gesù e domani non piove più. Eh.
Quindi, fatto così, non mi serve a niente. Per avere benefici dovrei eseguirlo correttamente ed essere predisposta a collaborare. Ma io non ragiono di testa, ragiono col core e il core mi dice che sono una persona casinista, inquieta e con problemi di concentrazione (soprattutto se una cosa non mi piace). Mi hanno pure detto che non solo mi farebbe bene alla schiena, ma anche alla mente perché imparerei a gestire la respirazione (fondamentale per un buon equilibrio psicofisico) e le mie emozioni. Peccato che per fare tutte ste cose io mi rompa semplicemente i coglioni. Bon.
Ovvio che è una tacca su “Le cose che non mi riescono,” e non ne vado certo fiera, ma ho fatto pace col cervello da un po' e riconosco i miei limiti.
In breve: se mi dovessero consigliare questa disciplina per i problemi di schiena che ho, il mio approccio sarebbe lo stesso come se dovessi prendere una medicina: non mi piace ma devo farlo.
E chissà perché mi viene in mente una supposta.


mercoledì 5 agosto 2015

La verità, prima di tutto


                                                                                     Foto: http://www.leiweb.it/


Eccola. È lì davanti a te, magari in fila alla posta o al bar dello stabilimento balneare. Alta, magra, addominali scolpiti e un culo così sodo che ci può schiacciare le noci. E sì, lo ammetti: è una gnocca. Perché noi donne, al contrario degli uomini (quando si tratta di ammettere la virilità dello stesso sesso) sappiamo anche essere obiettive. Se una è figa lo diciamo: è figa, non ci sta niente da fare. Magari sta tipa fa anche due battute ed è pure simpatica. Praticamente una dea. Quando sei lì che pensi che dovresti assolutamente buttare giù almeno tre kg, le rivolgono la fatidica domanda: “Ma daiiii! Ma come fai a essere così bella e così in forma?” E mentre te tiri fuori dalla borsa un taccuino per annotare la sua dieta, il nome del suo personal trainer e pure a quale Santo è devota, lei giuliva esclama la più grande cazzata del secolo:
“Chi ioooo? Ma che scherzi? MANGIO TUTTO CIO' CHE VOGLIO E NON FACCIO SPORT. È SOLO COSTITUZIONE!!”
Ora. Ma mi vuoi far incazzare di brutto?
Che. Cazzo. Stai. Dicendo. Santoiddio?
Ma perché non dici che mangi una nespola al giorno, quando ti va bene, e ti sfondi in palestra?
E no, non sto zitta perché so quel che dico, cara mia. Fino a 25 anni, grazie a dello sport sfrenato e al mio spostarmi in bicicletta ti c'avevo un fisico che lèvate. Quando ci penso mi metterei a piangere. E no, non era costituzione, era perché mi sfondavo tra lavoro, allenamenti e bicicletta. Era perché seguivo un'alimentazione corretta (sempre per via dell'attività agonistica) e anche quando mi mangiavo un piatto di pasta il mio metabolismo la bruciava in dieci minuti.
Se vuoi un fisico tonico e magro o mangi moderato e fai sport o fai sport e mangi moderato, non se ne esce.
E non è costituzione perché se fosse costituzione, adesso, pur non facendo la medesima vita, sarei uguale, ti pare? Invece no, porcatroia.
Ma che ne vuoi sapere tu. Ma ditelo che fate sport! Ditelo che vi contate le calorie! Ditelo che vi piace entrare in una taglia 40, perché pensate un po', piace anche a me. Ma un fisico magro, tonico e scolpito te lo devi sudare. E non sempre abbiamo voglia, tho. Ma si sa, le donne prima di ammettere “Sì, per avere 'sto fisico sto attenta a quel che mangio e vado in palestra tutti i giorni,” piuttosto si affogano nel bidet.
Invece no, bisogna dirlo. Perché lo sport fa bene, in primis. E poi perché sei sincera e più simpatica. In caso contrario sappi che non ti crede nessuno, non puoi avere un fisico scolpito e affermare “Lo sport? Non so cosa sia!Sono solo fortunata!”
Mavvatelapijanderculo.
E perché io e altre centinaia di donne non abbiamo sta fortuna? Ndo sei andata, a Lourdes? Che dobbiamo fa'? No, ma diccelo te. Illuminaci. Perché così evitiamo di andare in palestra o a correre contro voglia, evitiamo di preferire un sedano crudo a una pizza quattro stagioni, di provare creme miracolose, di piangere davanti a un tubino taglia 42, di strappare con uno starnuto quello taglia 40, di 'regolarci' a tavola, di costringerci a riprendere a fare dello sport dopo che il medico ha spulciato con fare severo le tue analisi (qualsiasi riferimento a persone di nome Simo è puramente casuale) e di bere due litri di acqua con la pia illusione che l'acqua toglie acqua. L'acqua invece non toglie una beata ceppa, ma bevete che vi fa bene a un sacco di altre cose. Date retta a Simo.
Questo inverno ci sono state delle sere che mi sono fatta violenza ad andare in palestra, lo ammetto. Quelle sere fredde che sei già sul divano in 'modalità plaid e tè caldo'. Poi però ci vado uguale, perché ho una coach bravissima che mi fa sudare ma divertire un mondo, un gruppo di ragazze con cui mi trovo alla grande, perché dopo sto meglio, perché mi fa bene e perché me l'ha ordinato il dottore. Sì, ora, a 42 anni suonati, ci si mette pure lui a dirmi “Devi sudare, fare sport, perché l'alternativa sono queste,” e mi mette davanti una scatola di pillole.
Quindi, anche con sto caldo, vado a camminare un'ora, o a correre e sì, lo ammetto: sono un po' dimagrita, la notte dormo meglio, non mi gonfiano le gambe, se bevo molta acqua mi fa meno male anche la schiena (poi ve la spiego) e sono rientrata in un tubino taglia 42. Gioia e gaudio. Alè!
Ma bestemmio ogni volta che installo Runtastic, sia chiaro. Perché io non avrei voglia. Quindi a chi mi dice “Wow come sei in forma!” non rispondo “Visto? Guarda non so come sia possibile, forse è costituzione!” ma:
“Hai visto? Non sai che fatica. Infatti se vedi una cretina a correre per i campi anche ora ad Agosto sappi che sono io. PORCATROIA.”

Perché la verità, prima di tutto.

lunedì 19 settembre 2011

DOPO 'BALLA COI LUPI', 'CORRI COI CANI'




(Immagine presa dal web)

Io corro.

Sì, okay, al giorno d'oggi corrono tutti, chi più chi meno, e vorrei vedere tra figli, lavoro, casa da pulire e tutto il cucuzzaro.

Ma io corro nel senso che fo' footing. Ma mica sempre eh?Quando non c'è palestra. E perché corro?

Perché fa figo?

Per dimagrire?

Perché va di moda?

Sbagliato. Corro per buttar giù i numeri della mia pressione, che non è che sono altissimi, diciamo un po' alterati per la mia età. E perché sono alterati?

Sono in sovrappeso?

Magno stomonno e quell'altro?

Mi sommergo di sale come delle Alici in scatola?

Sbagliato. E' una questione ormonale. Diciamo che, per la gioia del Santo, ho gli ormoni che ballano la macarena e in subbuglio che manco una sedicenne.

Ma mica ci si può scherzare eh? Per esperienza personale so che un ictus ti può venire anche se non hai mai avuto problemi di peso e sei giovane, parecchio giovane.

Insomma, quando non c'è palestra io devo correre.

Il bello è che mi faccio mezz'ora o poco più quasi tutti i giorni, la pressione è scesa a malapena ma in compenso son dimagrita tre kg. Che voglio dì, non fa mai male, ma io porto già una 42, dove vogliamo annà?Alle sfilate? Non lo so.

A volte corro da sola. Con una tenuta ridicolissima perché io devo sta' comoda. Quindi la mia mise è:

-sottomaglia del Santo di quando giocava a pallone ( e veniva pure pagato!Argh!), quelle di lanina anti freddura, con delle scritte fighissime tipo: COSTRUZIONI FRATELLI ROSSI o BETONIERE FAMIGLIA LANDI. Quella roba lì.

-pantaloncini da calcio di un colore sobrio, tipo rosso scarlatto, che mi stanno larghissimi, ma appunto per quello comodissimi.Sì, sempre del Santo.

E scarpette dai toni del fuxia.

Una figa fatta e finita. Troppo alla moda.

Sembro Holly e Benji messi insieme strafatti e claudicanti.

Però devo correre.A volte vado anche parecchio forte!ah ah ah sono in forma!Sì, quando mi rincorrono i cani, (porcatroia!)Ma si sa, a correre in aperta campagna si rischia questo e altro. E poi, fossero yorkshire...no pastori tedeschi o alani.

Spesso corro in compagnia di Alice. Lei ovviamente mi viene dietro con la bicicletta e mi incita con frasi tipo “Dai mamma, più forteeeeee!!!E andiamoooo!!”

C'ho un coach fantastico.

Raramente corro con Andrea, per il semplice motivo che lui alla mia andatura si addormenta e rischia di essere stirato sulla strada. E io alla sua andatura faccio la stessa fine, perché muoio. Una falcata sua, è dodici volte la mia.

Quando succede questo c'è sempre Alice in bicicletta dietro che alterna frasi tipo: “Dai più veloce mamma!” con “Babbo ma rallenta!Questa ci muore qui!”

Che romanticheria. La Top-family in corsa.

Ma “Non è importante andare forte” ha detto la dottoressa che mi segue “l'importante è che sia un esercizio aerobico di almeno mezz'ora” E Dio solo sa se io mezz'ora corro.A volte muoio, ma corro.

Ovvio che mica lo posso dire tanto in giro che faccio footing, perché vengo presa per una pazza fissata col fitness. Infatti la frase che mi viene ripetuta spesso è “Fai footing? Ma sei magra!Non sarai mica fissata anche te con la linea eh?!”

A parte il fatto che non sono magra. Sono giusta.Comunque sì, non ho mai avuto particolari problemi di linea ma non sono secca. Ma la gente non contempla che tu corra o vada in palestra per:

A: divertirti

B:per la salute

Ecco, io corro per la salute. Sennò preferirei fare shopping, darmi al giardinaggio, leggere, spendere 50 euro in telefonate in una botta sola etc etc.

C'è da dire però che, anche se alcune volte mi faccio na viuleeeenza tremenda perché la voglia è pari a quella di farmi una gastroscopia, una volta iniziata l'attività fisica, ci faccio l'abitudine e non riesco a non farla. Avendo un passato da sportiva, vedo e sento che il mio fisico sta bene quando lavora, non ce n'è. Vorrei poter campare di rendita come quando avevo vent'anni, che il mio fisico nei tre mesi di stacco dal campionato rimaneva tonico e in forma. Adesso che ne ho quasi il doppio e basta che salti una settimana e gonfio come un dirigibile.

L'altra settimana è venuto il mio ex coach in negozio e ha buttato lì un “Dai Simo, perché non ricominci?Dai, ma ti ricordi? Gli allenamenti? Ma non lo senti il richiamo della pallavolo?”

Sìììììììììììì!!!L'ho sentitoooooo!! Abbestia!Avrei schiacciato un melone in testa al signor P. dalla gioia!Dio, com'ero in forma!Mai toccata la panca, sempre titolare, articoli di giornale col mio nome, capitano e schiacciatore potentissimooooo!!!Evvaiiiiiiii!Checcevò???

Ehm...hai tante ragazze quest'anno?”

Sì, tutte brave guarda, anche giovani...”

Ecco. E' quello. Come faccio io? Insomma voglio dire, non posso mica ricominciare con delle ragazzine.”

Macchè ragazzine!Sono alte così!”E mi mima il metro e ottanta.Cazzo.

Ma saranno giovani!”

Mannò, sono del '95!”

Coach, io nel '97 ho sposato. Fai te. Potrei essere la loro madre”

Di che anno sei?...Ehm...sì potresti essere la loro madre. Però li porti bene!”

Salvato in calcio d'angolo.

Tutto 'sto pappiè per dirvi che stasera inizio la palestra e come tutti gli anni (qui e qui) prevedo una tragedia. Ma almeno mi diverto.E tanto. Ma almeno mi fa bene alla salute. Ma almeno evito che qualcuno dagli spalti mi urli “Signora!Venga via dal campo. I genitori delle ragazze devono sedersi qui!”

Aiutatemi.


giovedì 10 febbraio 2011

E ALLORA MAMBO!!






Dimmi come balli e ti dirò chi sei. Rispondi alle domande di questo semplicissimo test:



Che rapporto hai con il ballo?


A Ballo da dio che manco la Titova

B Quando ballo paro Nureyev

C Io ballo da sola alla faccia di Liv Tayler

D Io non ballo, mi muovo

La mia è la D.

Non so cosa darei per sculettare a tempo come le ballerine di 'Ballando con le stelle' (trasmissione che peraltro seguo). Vorrei far volare tutti quei peneri al vento e far sbrilluccicare centinaia di paillettes, ma se quel vestito me lo mettessi io sembrerebbe un film 'Calma piatta'.

Adoro ballare, mi piace proprio e ad essere sincera qualche passo di ballo liscio lo so pure fare, ma io adoro i latini e lì casca l'asino. Anzi, casco io. E non so perché succedono delle cose strane, tipo:

-con la mente sto ballando, ma se mi guardo allo specchio sto muovendo solo il mignolo.

-guardo le altre in pista e mi dico “E che ci vuole?Lo so fare anch'io”, ma quando ci provo manca poco mi gioco le rotule.

-ammiro la vecchietta che si dimena e “Mannaggia!Figurati se a me non riesce!” e lei fa tutti i movimenti con due protesi al ginocchio, a me sembra che le protesi al titanio le abbiano messe davanti agli occhi tanto vado a cazzo di cane.

Ho passione. Tanta. Ma poca attitudine. Poca.

Che poi so fare quei tre o quattro passi e, chevvelodicoaffà, li adatto a qualsiasi musica.

Parte il mambo? Perfetto. Fò il mambo.

Parte la salsa? Perfetto. Fò il mambo.

Parte il cha cha cha? Perfetto. Fò il mambo.

Sempre quello. Lasciamo stare che mi gira anche subito la testa. Ci sono donne che fanno piroette su piroette. Una volta ho provato anch'io a farle ballando con zio, tempo due giravolte, lo zio ha lasciato la presa e mi son piantata in una colonna.

Con babbo durante la mazurka, gira che ti rigira, mi son trovata seduta al tavolino con una coppia di gay “Buonasera” ho detto. Perché io son pure educata.

Vi parlo di questo perché l'altra sera ho avuto l'ennesima prova che dovrei lasciar perdere. Eravamo in un locale a festeggiare il compleanno della zia.

E la sento. Parte la musica. Incomincio a muovere il piedino e faccio la solita domanda da vent'anni anche se son vent'anni che ricevo la medesima risposta “Amò, balliamo?”

Andrea non mi ha risposto ma il suo volto ha assunto un'espressione. Indovinate quale:

-Certo amore, non desidererei altro in vita mia.

-Ovvio, non aspettavo altro.

-Piuttosto mi impicco proprio lì, a quel trave con l'edera finta.

Che guardate è un gran peccato. Il Santo, oltre ad avere un senso della musica allucinante, saprebbe anche muoversi bene. Ma ve lo immaginate l'amore mio, un metro e ottantasette di fisico prestante, che mi si muove tutto a tempo di danza, che mi fa fare le piroette, che mi si avvinghia tutto in una bachata, in una sensuale lambada...ve lo immaginate? No? E fate bene!Me lo devo immaginà solo io perché vi spezzo le gambine, intesi?

Dicevamo? Ah sì. Il Santo che non balla, perché non gli piace. Che gran peccato. E io invece che mi butto in pista sprezzante del pericolo, ma più che altro del ridicolo. Non potete capì. Sembro in preda al ballo di san vito, mi muovo che pare mi manchi un pezzo di femore, mi dimeno che sembra che abbia la diarrea ma non un cesso in cui farla, sudo come Galeazzi durante una telecronaca di canottaggio e ansimo che sembra c'abbia l'enfisema polmonare.

Ma mi diverto. Eccome se mi diverto. Ovvio che quelli che mi guardano si divertono ancora di più. Vuoi mettere veder ballare una cretina che sembra la Carrà a 135 anni? Con tanto di mossa del caschetto che quando l'ho fatta io m'è partita la forcina e ho preso in pieno il barman?

In questi casi Andrea mi guarda da lontano e sorride.

Per non piangere.

Poi a volte ballo con Alice e qui è straganzo, anche perché Ali è troppo leggera e mi va via che è una meraviglia. Potrei lanciarla a mo' di aeroplanino, piegandole il colletto della camicina per questioni di aerodinamicità e lei, dopo il giro della pista, mi tornerebbe anche indietro.

Potrei lanciarla in aria come uno sbandieratore, va là che numero!

Una volta durante il rock and roll me la son fatta passare da sotto le gambe e non l'ho più vista. Ho temuto di averla ributtata nel pertugio dal quale è nata. Uno spavento.

Invece l'avevo frullata sotto al palco. Son soddisfazioni.E infatti non mi dice “Mamma, balliamo?”

ma “Mamma, mi strapazzi?”

Non vi dico dopo in che condizioni siamo. Capelli sconvolti e una sete da paura. Il Santo raccoglie i miei menischi e vari organi (come i polmoni ad esempio) sparsi sulla pista, rassetta sua figlia (che nel frattempo ha assunto le sembianze di un Gremlins con gli occhi in fuori come chi soffre di iper tiroidismo) e ce ne andiamo a casa.

“Amò, ma ballo bene?”

“Come no”

“La verità”

“Ti amo troppo per dirti la verità”

“Ma io voglio al mio fianco un uomo sincero!”

“Simo”

“Amò”

“Hai presente quando uno va a pesca al laghetto?”

“Ma che c'entra la pesca adesso? Stiamo parlando di me, di come ballo!”

“Ti muovi come un bacherozzo appeso all'amo”

Quando mi spara ste similitudini all'una passata, lo adoro.

mercoledì 22 settembre 2010

MENS SANA IN CORPORE SANO (tra tutte e due la vedo dura)










Dicono che Facebook sia un social network e, parliamoci chiaro, non so manco chevvordì. A mio parere, se questo blog può essere considerato casa mia, feisbuc per me è una finestra che si affaccia... al mondo virtuale? Macchè!Si affaccia sul cortile dove ci sono le mie dirimpettaie e lì il pomeriggio ci facciamo quattro chiacchere in allegria, ognuna affacciata alla propria finestra nella sua ora d’aria. Lunedì, mi so’ affacciata e ho detto “Stasera ricomincio le lezioni di Total Body…” e mi sono sentita un sacco Russel Crowe ne 'Il gladiatore' perché al mio Click si è scatenato l’inferno.

Le mie amorevoli comare mi hanno urlato stile mercato rionale “Ma sei pazza? E’ troppo faticoso!”

“E’ un massacro!”

“Ma cosa ti salta in mente??!!”

Per poi consolarmi al mio ritorno quando, invece di camminare, strisciavo come un verme da quanto ero distrutta. Ma come son carucce?

Ecco, facevo per dirlo. Ho ricominciato la palestra. E se l’anno scorso è stato veramente un inizio tragico, questa volta è andata meglio.

Non ci credete e vorreste seguirmi in palestra? Andiamo.Prima però mettiamo un po’ di musica:





Eccomi in palestra. Entro con scioltezza ignara del fatto che dopo un’ora sarò rigida come un Ken qualunque dell’82. Davanti a me la mia insegnante ‘The body’, con un fisico talmente scolpito che mi aspetto che il tatuaggio che ha sulla scapola, non sia un gesto trasgressivo ma la firma del Canova. Mi guardo e si rimiro allo specchio e bofonchio un “Cazzo, quanto c’ho da lavorà”.

Io sembro scolpita da uno scultore orbo senza gli attrezzi adeguati. Na roba che mi sputerei.

Però non mi do per vinta, sono qui per la salute!E’ il mio mantra Chi sana vuole apparire un po’ deve morire.E io un po’ sono morta. Tanto per cominciare dovrei rinnovare un filino l’abbigliamento da palestra, perché sembra che vada a pulire le scale, invece che a farmi il fisico. Niente body, niente fuseaux attillati, niente tanga, niente abbigliamento figo alla Jennifer Beals in Flashdance. La mia topaggine in palestra raggiunge il massimo. Ecco il mio abbigliamento:

-T-Shirt extralarge. A volte sono quelle più vecchie di Andrea, a volte sono quelle pubblicitarie. Quindi non sarebbe strano vedere la Simo che zampetta con su scritto ‘Rossi Costruzioni’ con tanto di betoniera disegnata sulla tetta. E t’ho fatto pure la rima.

-pantaloncini extra large. A volte uso quelli da calcio così comodi e freschi che non potete capì. L’unico rischio è che non sai se quella davanti a te che si muove a caso sia Simo o Cassano in preda alle allucinazioni.

-Calzini a righe. Questo è il mio tocco di classe.

-Fascia nei capelli. A volte, devo dirvi la verità, sembro Mami di Via col vento.. Ricordate 'Miz Rosela?'

Comunque sia ero pronta alla mia lezione di Total Body.

La mia insegnante c’ha fatto provare dei nuovi passetti. Praticamente abbiamo saltellato ininterrottamente 40 minuti (in cui credevo di morì e giuro mi pare di aver visto un paio di volte il Creatore), alternando slanci di gambe. A questo proposito vi dico che c’ho lasciato un femore e sono andata a riprenderlo il giorno seguente. Dopo mezz’ora ero talmente in debito di ossigeno che mi sono attaccata all’estintore, fate voi. Ho sudato come non mai. Dice fa bene e si butta fuori le tossine. Io di fuori ci ho buttato anche la lingua. Così lunga e felpata che ti ci potevi fare 'na sciarpa.

Ma sono andata avanti!Incitata da The Body che mi ha detto che mi vede in forma. A Natale un bel paio di occhiali non glieli toglie nessuno. Dopo i primi quaranta minuti avevo i polpacci talmente doloranti che me li sarei tagliati a fette. Sembrava che qualcuno mi mordesse la carne.

“Senti The Body, mi fanno male i polpacci, è normale?”

“Certo!Abbiamo saltellato sulle punte fino ad’ora”

“Oh, bè, allora sto tranquilla.Però ho una specie di crampi”

“Magari sono crampi. Potrebbero mancarti i sali minerali”

“Minerali?Che devo magnà la miniera dei sette nani per stare meglio?”

“ah ah ah!No, prenditi due integratori. Su, prendete i tappetini che facciamo gli addominali!”

A prendere i tappetini ci sono andata volando, visto che di camminare non c’era verso. Non avevamo ancora finito ed ero già bloccata. Evvai.

The Body ci ha spiegato gli addominali che nel mio caso sono diventati i lardominali.

“Piegate le gambe così, a tavolino”

Tavolino? C’ho provato. Le mie gambe sembravano uno sgabello rotto. Tutte storte.

“Poi mani dietro la testa, così. Non state rattrappite, guardate bene in su, verso il soffitto”

Che c’è, un affresco? Che devo guardà? Se sto così, colcà che vengo su. Fatemi stare piegata e rattrappita, vi prego.

“E ora venite su. Nel fare questo movimento inspirate ed espirate…inspirate ed espirate…”

Qualcuno ha dell’ossigeno? Una flebo? Una canna del gas? Un amo da pesca? Che qualcuno si metta davanti a me, mi agganci un amo al palato e mi tiri su come un muggine.Datemi un Sampey qualunque così vengo su meglio.

“Sentite gli addominali lavorare?”

I miei stanno manifestando per protesta. Vogliono fare sciopero, non c’è verso.

Poi The Body ci ha fatto fare anche un po’ di glutei.

“Sdraiate supine, braccia stese lungo il corpo…”

Quale corpo? Qui c’è solo un’anima, perché io so’ morta.

“Bene…gambe piegate e piedi poggiati a terra. Venite su col bacino, su e giù…su e giù…”

Ehm…questo movimento? Dove sembra che stia copulando con l’uomo invisibile? Dove sembra che stia partorendo 18 gemelli sparati a mo’ di missile a ogni movimento pelvico? Dove se continuo, il mio punto G me lo ritrovo al posto delle tonsille?

“Bene, abbiamo quasi finito…ora un po’ di stretching…sedute, gambe divaricate, allungatevi fino a toccarvi le punte…”

Le punte. Forse intende le doppie punte. Thò, mi tocco i capelli, perché se intende le punte delle scarpe, non ci siamo. O mi sfili la colonna vertebrale e mi tiri come un elastico, oppure mi fai una giuntina alle braccia. Anche con un mestolo può andar bene.

“Sentite tirare?”

Devo confessare che mi stanno tirando perfino le orecchie manco fosse il mio compleanno?

“Ora sciogliamo il collo. Fate ruotare la testa prima a destra poi a sinistra…”

Vi invito a fare una prova. Cercate immediatamente un bicchierino di plastica, prendetelo in mano e con un colpo secco stringete con forza. Il suono che uscirà è lo stesso che ha prodotto il mio collo.

Ecco, questa è Simo in palestra. E sarà così fino a Giugno. Che Dio me la mandi buona.

La salute,dico, perché se sono così quando sto bene, non oso immaginare andare in palestra col raffreddore.

Le mie dirimpettaie diranno "Avrai una scusa per non andare!"

Mi pare già di sentirle..

giovedì 12 agosto 2010

SIAMO FATTI COSI' (male)




Si avvertono i lettori che in questo post si parlerà di salute. Lungi da me lo scherzare su un tema tanto serio, ma si parla di me, che di serio non c’ho proprio nulla. Ci tengo a precisare che nonostante quello che state per leggere, io mi reputo veramente fortunata.

Detto questo, affronterei con voi un viaggio mirabolante dentro il corpo umano. Il mio. Che so’ di una bellezza allucinante. Immaginandovi come quel cartone animato anni ’90, salite sulle navicelle e Buon Viaggio.

Signori e Signore ben arrivati sulle navicelle RincoStar. Siete pregati di allacciare la cintura di sicurezza al decollo. Le uscite di emergenza sono quella > (si prega di prestare attenzione alla lingua) e quella > ( Si prega di fare attenzione al timpano) . Se il viaggio invece non è di vostro gradimento (in poche parole vi ha fatto cagare) l’uscita obbligatoria è questa > (si prega di prestare attenzione all’emorroidi).

Il nostro tour partirà dalla testa per poi procedere verso i piedi, attraversando vari parti e organi del nostro manichino vivente: la Simo.

In questo momento vi trovate nella sua testa esta sta ta a a a a . Notate infatti l’eco. Completamente vuota. Nonostante ciò, la titolare soffre sovente di attacchi di emicrania, così violenti da tramortirla e farla sembrare una zombie fatta di LSD. L’emicrania probabilmente è dovuta al vuoto cosmico nella sua testa che si può solo riscontrare nel Gran Canyon in Arizona. Per una veduta panoramica stiamo infatti allestendo una sorta di Skywalk da orecchio a orecchio.

Approfondendo la nostra visita possiamo notare come l’elemento da noi visitato sia ancora portatrice di due tonsille così grandi che sembrano due nespole attaccate dai passeri. I crateri che vedete sono i ricordi di tonsilliti. Queste, con aggiunta di adenoidi, donano alla Simo quella particolare voce nasale che la contraddistingue. Pare Paperino con il cimurro.

Scendendo più in basso notiamo un organo molto affollato:il cuore. Purtroppo per questo via vai di persone, il cuore ha avuto uno sturbo e la valvola mitrale si è spanata giusto un filo. Se la Simo, a vedervi, ha tachicardia, le sente il braccio sinistro e si tocca il petto, non siete così belli da farle venire un infarto. Ha semplicemente il prolasso della mitrale.

Nelle vicinanze di questo splendido organo, ci sono i seni. Come?…scusate…dalla Regia mi stanno dicendo che dovrebbero esserci due seni. In effetti possiamo constatare che ci sono solo due ciliegie. Come?...scusate di nuovo…mi stanno dicendo che le due ciliegie sono i seni. Regia? Ma allora cosa sono quei noccioli? Non sono di ciliegia? No?......Bene, vi informo in diretta che nonostante la Simo sia sprovvista di seni, il tessuto mammario è pieno di cisti. Mezza dozzina a destra e mezza dozzina a sinistra, per par condicio. Quando si ingrossano e si infiammano Simo diventa irascibile e in concomitanza le si ingrossano anche altre parti del corpo, talvolta prese in prestito dal marito.Tuttavia pare che la titolare si vanti di quello che le dice sempre il senologo “Grazie al suo seno piccolo, la visita riesce al meglio. Ci fossero donne col suo seno!”

Scendendo un po’ più in basso troviamo una pancia che una volta era piatta come una tavola da surf, ma che oggi, come potete vedere, ha una certa morbidezza…scusate un attimo..Regia? Sì. Avvertiamo i visitatori di spegnere il cellulare. La titolare fa sapere che state visitando una zona molto delicata e la tartaruga sta a dormì. Simo fa sapere che la bestiola uscirà dal letargo una volta iniziata la palestra. All’interno di quest’aria potete notare l’apparato riproduttivo. Quest’ultimo ha subìto qualche restauro, na spuntatina, due lavoretti che permette alla Simo di sfoggiare una bella cicatrice proprio sulla tartaruga. Dalla Regia fanno sapere che l’animale, vista la cicatrice, si fa chiamare Donatello, come la tartaruga ninja.

Se facciamo il giro della nostra titolare possiamo notare un discreto lato B. B sta per ‘Bisogna correre ai ripari’. Una volta così sodo, che tra le due natiche ci potevi schiaccià una noce, adesso ha avuto un cedimento strutturale. I lavori riprenderanno a metà Settembre. Confidando nell’ aiuto della personal trainer e di Padre Pio, Simo spera che diventi così sodo che una volta sdraiata a terra ci puoi parcheggià una bicicletta.

All’interno possiamo notare la colonna vertebrale così dritta che l’ortopedico mettendosi le mani nei capelli l’ultima volta ha esclamato “Sembra un punto interrogativo”. La signora è portatrice sana di una piccola ernia al disco, a volte così dolorosa che le verrebbe voglia di sfilare il disco e lanciarlo al cane a mo’ di frisbee.

Prima di scendere ulteriormente vi consiglio di allacciare di nuovo le cinture di sicurezza perché stiamo per inoltrarci negli arti superiori. Arrivando all’estremità potete notare come siano belle e magre le dita. Adesso. Perché la Simo soffre del morbo di Raynaud, che in futuro potrebbe riservarle l’amputazione della prima falange. Nel frattempo la titolare fa sapere che sta alzando il dito indice e il mignolo per scongiurare tale eventualità. E il movimento le riesce anche molto bene. Tiè.

Inoltrandoci più in basso, sentite la pressione sanguigna? Bene, è un po’ altina. Colpa degli ormoni pazzerelli del nostro magnifico corpo. L’ultima volta che il medico ha letto le analisi l’ha scambiata per una porno star. Ha degli ormoni in subbuglio che manco Cicciolina ai tempi d’oro. Pare che il marito aggiunga parecchio sale di nascosto agli alimenti pur di mantenere inalterato questo stato di grazia della moglie.

Scendendo un po’ più basso troviamo le gambe. Una volta splendide…no…Regia? Mi stanno dicendo che splendide non sono mai state in quanto Simo ha i piedi piatti che nemmeno una pattuglia a New York. Questo porta inesorabilmente a una bruttura della tibia, in poche parole tra le ginocchia e i malleoli ci passa un autotreno. Questa andatura da giraffa ‘mbriaca è dovuta all’alluce valgo, presente sia nel piede destro che nel piede sinistro. Questa volta l’ortopedico si è ficcato l’indice in gola per vomità e ha suggerito “Finché la cipolla non è grossa come quella da mettere nel bollito, io non starei a operare”. Indiscrezioni fanno sapere che la Simo gli ha dato il cinque.

Per ultimo potete avere una veduta d’insieme esterna. Se siete in un giorno fortunato potrete ammirare due herpes, una manciata di afte, un’ eruzione cutanea di questo tipo, delle doppie punte, e due o tre ponfi in quanto la Simo, crescendo, è diventata pure allergica non solo all’Aulin ma anche alle punture di insetti.

Il nostro tour, haimè, è terminato (come passa il tempo quando ci si diverte, non è vero?), prima di lasciare le navicelle si prega di rispondere al seguente quesito sulla vostra cartelletta di fianco al sedile: “Descrivi anche tu i tuoi acciacchi”.

Ne vale la salute psichica di Simo.

Grazie della compagnia e a presto!


Poi mi dicono come mai sto sempre a ridere e sono allegra.

Perché probabilmente l’alternativa sarebbe di mettersi a piangere ora e smettere domani.

mercoledì 16 giugno 2010

MAI DIRE MONDIALI




Ma potrebbe essere anche mai dire goal.O mai dire Simona. Fate voi. Premetto subito che seguo il calcio con lo stesso interesse con il quale potrei seguire lo spostamento dello sciame delle locuste in Africa. Non tifo, non me ne intendo, il fuori gioco per me è addirittura un punto di vista e mi piacciono solo i goal in rovesciata. E pensare che da piccola tifavo. Ma non perché me ne intendevo, ma solo perché magari c’era qualche giocatore caruccio.E pensare che quando ho conosciuto Andrea, lui giocava a calcio (anche a un certo livellino) e quindi dovevo appassionarmi un pochetto, no? Andavo pure a vedere le partite, ma mi distraevo giusto un filo.
Andrea: “Simo, hai visto che goal ho fatto???”
Simo “Hai fatto un goal?”

Simo “Bravo amore!Questa volta ti ho visto!Che goal!”
Andrea “Impossibile, mi sono stirato nel riscaldamento e non ho giocato”
Simo “Ah sì?”

Simo “Andrea, ecco!E’ lui, quello lì che ti ha dato la spinta, che ti ha fatto tutti quei gestacci, ma come si permette?Che avversariaccio! Guarda che faccia!”
Andrea “E’ il nostro portiere, e non sono gestacci, cerca di allineare la barriera”
Simo “Barriera?
Detto questo, l’Italia ai mondiali la guardo. Comportamento perfettamente ipocrita, ma mi porto dietro tutto quel bagaglio emozionale dell’82 che fa sì che io tifi Italia ai mondiali. Ovvio che continuo a non capirci una mazza.
Quindi lunedì tutti pronti in casa per la partita. Prima potevamo anche spostarci per vederla tutti insieme, ma da pochi mesi abbiamo il televisore grande ultrapiatto quarantaquattro pollici due medi e un indice hd ellecì tar taeg ambarabàciccìecoccò, e quindi abbiamo optato per starcene a casa stile stadio. Il problema è che ero fuori e sono arrivata un po’ tardino.
“Amò, tra poco inizia la partitaaaaaaa!!!!”
“Hai ragione,ho fatto tardiiiiiiiiiii!!!”
“Ma che correte?” chiede giustamente la figlia.
“Presto presto che inizia. Meno male la cena è già pronta!”
Infatti mi ero organizzata e avevo preparato l’insalata di riso.
“Presto mangiamo. Chi ha un imbuto?”
“Simo, dai mangiamo con calma, ma con una certa fretta, stai tranquilla, ma muoviti”
“Spostiamo il tavolo in salotto!”
“Sì, ora mi metto a traslocare. Mannò!”
“Allora mangiamo in terra coi cuscini come in Giappone. Tanto c’è il riso!”
“Sììììì!!!Con le bacchetteeee!!” dice giustamente la figlia.
“Seeee in terra!Dai mangiamo in cucina, la tele è più piccola ma la vediamo ugualmente”
“Mamma, ma anche te guardi la partita?”
“Certo!”
“Ma mamma!Però anche teeee!!!Ma non le guardi mai!E io che faccio se voi guardate la partita? A me non mi garba!” sbotta giustamente la figlia.
“Intanto mangiamo poi se ne parla.Vè vè c’è l’inno!”
“Ma mam…”
“Non si parla quando c’è l’inno. Mettiti una mano sul cuore, forza. Il cuore ho detto, lì c’è la milza…”
Abbiamo visto l’inizio della partita in cucina al televisore più piccolo. Ora. Già sono un po’ orba (ve l’ho mai detto che sono pure un po’ miope e mi hanno dato gli occhiali?Giusto per avere anche questa), abituata a quella in salotto questa tele mi sembra una scatolina e tra me e lei c’è pure un po’ troppa distanza. Praticamente sono stata un quarto d’ora con gli occhi incollati alla tivù. Mi lacrimavano dallo sforzo.
“Mamma mi passi l’acqua?”
Le ho passato i tovaglioli.
“Simo mi allunghi il sale?”
Evvai con il pane.
“Simo, ho detto il sale”
“Uh scusa!”
Gli ho passato l’olio.
Dopo aver inghiottito il riso a manciate da mezzo chilo, ci siamo spostati, stile transumanza, sul divano. Alice ha optato per il lunedì del pensionato. Si è messa davanti al mobile del salotto e ha cominciato a leggere, disegnare,colorare, fare le parole crociate e due rebus.
Io e Andrea sul divano. Lui perfettamente rilassato, io che mi ero già mangiata la prima falange.
Poi, vista l’agitazione, ci siamo messi seduti in terra per essere più vicini allo schermo e abbiamo cominciato a toglierci le scarpe, ad allentarci i pantaloni, a sbracarsi un attimo. Ci mancava il birrozzo e il rutto libero e sembravamo due clienti abituali del bar ‘Il Trucido’.
Però vi devo fare una confidenza. Alcuni giocatori dell’Italia li conoscevo. Altri no. Parecchio no. Non so nemmeno dove giocano. Però son bravi. E come mi distraggo dal vero, mi distraggo anche a casa. Quindi, in pieno delirio antisportivo:
-mi è venuto in mente un film:Fuga da Alcaraz
-ho scambiato un personaggio con un altro: “Questo lo conosco! Dove giocava?Il nome l’ho già sentito…aspè…Santana…Santana…Carlos Santana!Ma giocava nella Sampdoria?”
-e fatto battute idiote: “Riveros? Gianni Riveros? Avrà un futuro!”
Non ho le qualità e la preparazione per dire se l’Italia ha giocato bene o male, dico solo che mi sono alzata per andare in bagno e proprio in quel momento De Rossi ha fatto goal. Non l’ho visto manco in diretta. “Tesoro, hai portato bene!Ri-vai in bagno!”
A tal proposito ho bevuto altri 10 litri d’acqua, ma a parte gonfiarmi come una zampogna, non c’è stato verso di fare altra plin plin. Cosa non si fa per la nazionale.
In confidenza vi devo rivelare che non riesco a pronunciare bene il nome di quelle simpatiche trombette (le vuvuzelas) e per me sono e rimarranno sempre le Venezuela.
E che mi piace proprio tanto il Waka Waka di Shakira e siccome ci tengo alla vostra salute vi consiglio di non provare a fare le mosse del balletto a meno che non siate molto in forma. C’ho provato io e manca poco mi parte il femore.
Comunque dell’Italia mi è piaciuta la grinta di Pepe (evito, ma certo è che me le servono su un piatto d’argento con ‘sti nomi), l’esultanza di De Rossi, i capelli di Marchetti, lo sputo con triplo carpiato di Marchisio e come mastica il chewingum Gattuso in panchina.
Anche il Paraguay mi è piaciuto in una cosa. Lui:

Si chiama Santa Cruz. Per me, Santo Subito.

lunedì 26 aprile 2010

SARANNO FAMOSI (ma anche no)




Avete presente il detto 'Tale madre tale figlia'? Mica è sempre vero. E io c'ho le prove. Prendete me e Alice per esempio. Da quando vado in palestra a tentare di fare aerobica, ho avuto la conferma che:

il mio senso del ritmo è pari a zero, mentre lei riesce a fare un belletto anche sulle note di un semplice schioccar di dita.

io sono più rigida di un tronco di legno e lei snodata e morbida come un invertebrato.

sono coordinata e veloce come un bradipo che si è fatto una pista, mentre lei in quattro e quattr'otto impara una coreografia senza battere ciglio.

E pensare che io da piccola volevo fare la ballerina. Voi no?

Un giorno in particolare ho avuto questa conferma, quando la piccola di casa si è esibita a teatro nel saggio di danza di fine anno scolastico.

Quella sera,quando arriviamo a teatro son già tutta emozionata. Una fiumana di gente che manco la prima alla Scala.Io con il tono di voce di chi dice fiera “Sono la madre della sposa!!” ho ripetuto più volte “Sono la mamma di Alice!!” E’ ovvio che non importava una mazza a nessuno della mia esclamazione.

Andrea mi ha mormorato “Amore, non ti far riconoscere subito, siamo in un teatro” e vi dico che eravamo sempre FUORI. I bambini erano entrati un’ora e mezzo prima per la prova finale. Aprono il portone e io e Andrea per niente di fretta (Bolt ci fa ‘na pippa) ci siamo messi in coda. E’ stato un po’ un casino perché, per festeggiare e fare di questo giorno un giorno importante,mi son portata dietro dei palloncini,uno striscione,dei coriandoli per il finale, una bottiglia d’acqua,la cipria per il naso e il rossetto per il restauro all’ultimo minuto.Ma la cosa più importante(la macchina fotografica) ce l’aveva Andrea.
“Amò mi raccomando, fai le foto”
“Non incominciare”
“Ma le sai fare?”
“Ti ricordo che sono stato il fotografo ufficiale del matrimonio di tua zia”
“E ma qui è diverso!Mica stanno in posa i bambini! Qui ballano e si agitano!Bisogna saper fare quelle in movimento!”
“Se riesci te a farla mossa fotografando un albero, riuscirò senz’altro io a farla statica ai bambini che ballano”

Non fa una piega.
Mentre siamo lì che parliamo fitti fitti, una signora, una sorta di Luciana Turina in rosso,si infila in mezzo a noi blaterando “Ma perché siamo fermi? Ma perché non ci fanno entrare? Ma perché siamo in ritardo?....”
Ma perché non va affanculo?Giusto un attimo. Siamo tutti in coda,santiddio!!La signora intanto spinge e manca poco mi fa rifinire dietro il tendone di velluto. Ora gliene dico quattro “Senta...!!”

Andrea socchiude gli occhi “Simo”

“Ennò!Niente Simo!Signora?” nel frattempo sono impigliata nella tenda e la signora con una mossa di bacino degna della Laurito anni ’80 mi dà il colpo di grazia e mi allontana ancora di più. Ora m’ha proprio rotto. “Ma allora!Ecchediamine!” Prima che possa saltare al collo della signora, Andrea mi interrompe “Prego signora…vada…non c’è fretta però”
La red bull pare non sentire e
visto che eravamo fermi e immobili davanti alla porta,ha pensato bene di piazzarsi proprio nel mezzo tra me e Andrea.
“Amoreeee!?!?!! Iu-uuuuuuu!!!Sono quaaa!!!!Amoreeee!!?!?!!” lo capirà adesso?
Mi ha risposto l’eco di mio marito “….tai zitta…itta….itta…ta…a….”
Visto che la signora non si muoveva ed io non avevo voglia di circumnavigarla senza le pagaie, ho provato a convincerla “Mi scusi…eh? Ma…potrebbe…ma insomma…”
Lei mi guarda “Problemi?”
Ce l’avrà lei i problemi se non si sposta.Oddio, forse a guardarla bene, i problemi ce li avrei io se lei si arrabbiasse.
“Devo raggiungere mio marito.” Ho detto con tono austero alla signorina Rottermaier.
Quest’ultimo mi è corso in aiuto. “Signora? Sa cosa dice un vecchio proverbio? Tra moglie e marito non mettere il dito. Lei signora ci si è messa tutta intera” Ha sfoderato un sorriso smagliante e ammaliatore “ Se vuole scusarci, la pregherai di trovare spazio altrove,prego si accomodi da quella parte…” l’ha presa per un gomito e garbatamente l’ha messa un po’ più in là. La signora, tra l’incredulo e il lusingato si è spostata a piccoli passi.
Ma chi ho sposato???Sa sempre il fatto suo, non perde mai la calma, sa risolvere tutto!
“UI AR DE CEMPIONNNN!!!!GRANDEEEE!!!!”
“Chetati, che ce n’è anche per te”
Come non detto.
Finalmente riusciamo a sederci a modino. Svelta come una lepre mi sono accaparrata la quarta fila centrale. EVVAI!!
Evvai una cippa. Ho preso un posto di merda. Dopo, proprio davanti a noi, hanno preso posto il maestro di musica e la maestra di ballo, carina e tonica come una Schweppes. Secondo voi stanno seduti? Manco per sogno. Il maestro, che aveva una capigliatura così folta che da sola faceva provincia, ha cominciato a smanettare. Mi aspettavo di sentirgli dire “Thè infrè fa buono qui e fa buono qui”. Comunque lui dev’essere buono davvero e anche parecchio generoso visto che ha regalato alla maestra di danza uno strumento, che lei ha deciso di mettersi sul didietro. Infatti non aveva un culo, bensì un mandolino. Naturalmente i bambini durante il balletto pendevano dalle sue labbra, invece ai babbi seduti dietro, in quel momento non pendeva proprio niente.

“Oh!!”
“Eh??”
“Ma chi stai a guardà?”
“I bimbi, no?”
“Ma sei sicuro?”
“Ti dico di sì!”
“E allora dimmi come si chiama la seconda bambina a sinistra”
“Chiapp…Chiara!”
“Ma lo vedi che non guardi i bambini? Che stai a guardà? Le chiappe della maestra?”
“Ma no…”
Alzo la mano “SCUSIII?????”
“Stai giù!!!”
“E ma non può mica dimenarsi così! Ma le fai le foto?”
“COME NO!!!!”
“Oh! Ma ai bimbi!!”
“Certo, ai bimbi…”
Finalmente arriva il momento del balletto con il gruppo di Alice ed è stato strepitoso. Musica tutta araba e coreografia (che mi costa un sacco dirlo) straordinaria. Miss Culo a Mandolino ha fatto proprio un bel lavoro. Alice è bravissima, sembra sia nata e cresciuta a Dubai, tanto dimena le anche. In certi momenti, lei e le compagne hanno fatto roteare la testa e girare su se stesse e sculettare e battere i piedi. Sembravano dodici impasticcate. Ma dodici impasticcate bellissime.
“ A SHAKIRA DE NOATTRIIII!!!!!!!! BELLA DE MAMMAAAAAA!!!”
“Simo controllati…”
“EVVAII!!!E’ MIA FIGLIAAAA!!!!ALICEEEE!!!!!”
Un uomo davanti a me sbotta “Guardi che sono tutti figli nostri!”
“I restanti 22? Complimenti a lei e signora!!! VAI ALICEEEEE!!!MA CHI C’HO??CARLA FRACCI???”
Cazzo c’entra Carla Fracci? Mica è danza classica, poi Carla Fracci è vecchia.
“A HEATHER PARISIIIII!!!!FACCI SOGNA’!!!!”

Meravigliosa. Tutta sua madr...no. Forse no.

Mi sono emozionata, ho riso, ho pianto, e sì lo so, sono rincoglionita.Non mi sono bastati due pacchetti di fazzolettini, ho dato la via ai palloncini, ho buttato i coriandoli,e inavvertitamente rovesciato l’acqua. Un casino che la metà basta e avanza.

Che bella serata però. Siamo andati a cena fuori, pagandola con il ricavato della vendita del book che Andrea ha fatto alla maestra di danza. “ Il MANDOLINO E’ MIO E ME LO GESTISCO IO” è andato a ruba.

Tra meno di un mese, il saggio di quest’anno.

Andrea ha già cominciato a somministrarmi il Valium. Pensava non lo vedessi mentre metteva le goccine nel mio piatto di minestrone.

Non saprò ballare, ma mica sono orca.

Scusate, ORBA.

(….’ste letterine del cazzo della tastiera son troppo piccole…)

mercoledì 20 gennaio 2010

FAI FITNESS? NO,FACCIO LA FIT-FESS(A)





Non vedevo l’ora di avere due minuti del mio mercoledì per raccontarvi una cosa, anzi condividere, al solito, per non sentirmi l’unica incapace al mondo. Partiamo da lontano però.

Qualche tempo fa, durante un banale controllo, salta fuori che ho la pressione arteriosa un po’ alta. Niente di sconvolgente, non è che rischio di esplodere da un momento all’altro, ma diciamo che supero un po’ il limite di velocità. Lasciando perdere i vari consigli e suggerimenti come:

sarà il ciclo

sarà il tempo

sarà che hai mangiato 3 etti di prosciutto

sarà che quest’anno è l’anno dei pesci e te sei ariete quindi rosichi

sarà che Giove è entrato in Saturno

sarà che non ci sono più le mezze stagioni,

porto tutto il pappiè di analisi al mio medico curante (nonché specialista in cardiologia e medicina dello sport. Praticamente un medico in scarpe da ginnastica).

“Mmmh….” E a me quando il dottore mi dice Mmm… sapeste che rabbia.

“Che c’è? Vabbè è un po’ altina,ma in casa mia a partire dalla bisnonna, tutti soffrono di ipertensione, i miei familiari ingurgitano pasticche come fossero Smarties, mamma e babbo, quando si annoiano se le lanciano a vicenda in bocca superando il cerchio di fuoco, può essere familiarità, no?” Della serie:che ci posso fare se la sfiga mi perseguita, non è colpa mia.

“Può essere…ma sei giovane e va abbassata, è pericoloso, non sottovalutiamo questa cosa”

Ha detto che sono giovane? Oddio sì, sono troppo giovane!

“Hai capito?”

“Eh? Sì, certo.”

“Vorrei evitare di darti una terapia, ha comunque degli effetti collaterali, hai un fisico forte e sei intelligente, capisci bene che se ti ci metti…”

Fisico forte? Intelligente? Oddio sì!Sono splendida! Altro che veline! Sono fantastica!

“…mi stai seguendo?”

“Eh? Certo.”

“Da domani limitare il sale in tavola”

“Noooooooooo, a me mi piace la focaccia salatissimaaaaa”

“Una domanda:ma te bevi?”

“Uè!Calma con le parole!Vabbè c’ho la pressione un po’ alta ma non sono così disperata da attaccarmi alla bottiglia!”

“L’acqua. Via, Simona, smetti di scherzare su queste cose. Devi bere almeno due litri di acqua al giorno”

Piuttosto mi uccido.

“E terzo, devi fare attività fisica”

“Ma vado a fare footing!”

“Infatti mi ricordavo.Ma dimmi la verità, quante volte ci vai?”

…………………………trallallà……

…………………………….ambarabà ciccì e coccò….

……?.............................?.................la lalla lààà trullallero….

“Simona?”

“Vabbè ultimamente ho un po’ tralasciato, ma fa un freddo porco!E poi correre tra i campi mi ha stufato, mi rincorrono i cani, e poi….piove!Ecco piove. E poi…a volte nevica!Ecco sì. E poi….”

Okay, mi sembra superfluo confessare che ci vado una volta al mese, però cazzo siamo in gennaio.

“Simona,sono tanti anni che ti seguo.Ma ti ricordi come stavi bene quando giocavi a pallavolo?”

Gli devo ricordare che avevo vent’anni? Non vorrà che vada a correre tutti i giorni! Oddio no, mi vedo già a correre tra i campi con la tuta da sci e i mombut , con una coperta arrotolata sul braccio per proteggermi dai morsi dei cani come gli addestratori.Alla Rocky, sotto la neve, con un pezzo di bue sulla spalla, col berretto di lana nero e ripetermi ossessivamente “non fa male, non fa male” a fare di corsa una scalinata e arrivare in cima esultando a braccia aperte (devo subito telefonare al comune per farmi costruire una scalinata lungo il mio tragitto).

Fino a che il mio medico in scarpe da ginnastica se ne esce con un “Perché non ti iscrivi in palestra?”

UOZ??? (What’s per chi sa l’inglese) Palestra?

Ma non sono una tipa da palestra. Cioè, non fa per me. A dire la verità non lo so, ma ho paura di annoiarmi.

“Cercati un corso che ti diverta, ci vuole attività aerobica minimo tre volte a settimana, movimento, dieta con poco sale e bere acqua. Ti conosco Simona, ce la fai alla grande. Leviamoci questa cosa senza prendere medicine.”

Ecco dove volevo arrivare. Mi sono iscritta in palestra e lunedì ho fatto la prima lezione. E ho fatto anche una stra-grande figura di merda.

Lunedì in base all’orario ho scelto una cosa che si chiama AERO-STEP. Ho pensato “Facciamo lo step. A salire su uno sgabellino son bravi tutti. Sento che ce la posso fare”

Arrivo in palestra e onestamente (qui lo dico e qui lo nego) mi è piaciuta subito. E’ piccola, familiare, con tutto il parquet in terra, un grande specchio e la sbarra se tante volte ti vuoi improvvisare Barbie Lago dei Cigni. Si presenta a me subito l’insegnante che manco a dirlo c’ha un fisico uguale a Jamie Lee Curtis quando zampettava con gli scaldamuscoli. Alta, magra e tonica, ed è per questo che per noi oggi sarà: The Body.

“Ciao!E’ la prima volta vero?”

“Sì appunto, dicevo…aerobica, giusto?” Son già disconnessa e non abbiamo ancora iniziato.

“Sì, la faccio io”

“Ecco…devo dirti la verità, perché la verità sta alla base di ogni buon rapporto” Che minchia sto dicendo?

Lei onestamente c’ha sul viso un’espressione che dice “Ho fatto qualcosa di male per meritarmi questa?”

“Io non sono molto coordinata. Diciamo che ho la coordinazione di un bradipo morto. Che son più statica di un comodino.Che…”

Lei alza la mano “Non c’è problema. Stai tranquilla. Nessuno è scoordinato, è solo questione di allenamento. Vatti a cambiare che cominciamo subito”

Esco dallo spogliatoio e lei e le altre ragazze stanno già zampettando al ritmo di una musica.Un misto tra house-rock-punk-pop-art-funky e tranky. E si comincia già male, molto male. Davanti a me The Body, con un fisico che farebbe sbavare anche Malgioglio e Alan Sorrenti,e intorno a me ragazze di vent’anni, belle e fresche come petunie a maggio, e che sembrano prossime al provino di Amici di Maria de Filippi. Sembro la loro madre.

The Body mi invita a iniziare il riscaldamento di aerobica. “Segui i miei movimenti.Suuuuuu a destraaaaaaaaaaaaaaaa. E uno! E due!”

Destra? Ok destr….oddio ma è già a sinistra! E un attimo perdio! Sinistra…

“Suuuuuuuuuuu edddaiii e uno! E due! Passo doppio e viaaaaaaa!!!!Su tutti a destraaaaaaaaaa e viaaaaaaaaaaa!!!!!”

Destra…sinistra….mi pare di essere un vigile. Non ci sto capendo un cazzo. Tutti vanno a destra e io a sinistra. Nello specchio mi vedo riflessa e mi faccio pena per conto mio. Mi sparerei, come nella caccia al tordo. Lo specchio mi rimanda l’immagine di una donna che si muove come le mummie dei cartoni animati. Dio, come sono ridicola!Ma non si può mettere una tenda davanti a ‘sto specchio?

“Suuuuuuuu avanti e indietro, passo di mamboooooooo!!!!Eddai via così, ritmoooooo, avanti!Indietro! Evvai passo mambo!”

Anf pant…passo mambo? Ecchevordì? Oddio mi son già persa, quando tutti sono indietro io son sempre avanti, ho perso il ritmo!Ma poi mi sorge il dubbio che non ce l’ho mai avuto.

“A destraaaaa passo doppio mambo piroetta giroooooooooooooo!!!!”

Piroetta? Devo girare? Ommioddio!Non ci sto capendo un cazzo, tutte fanno le piroette e i giri manco fossero le sorelle gemelle di Roberto Bolle. A me sembra di essere Holly Hobbie strafatta di coca in cerca di farfalle in un campo fiorito. Faccio piroette e giro su me stessa a cazzo di cane e vago per la palestra senza una meta. Mi ci manca il retino in mano e sono a posto. A forza di piroettare (mentre gli altri erano già al passo successivo) manca poco mi pianto in un pilone.

Anf…pant…però che fatica! Rientro nel gruppo e cerco di seguire The Body che mi mima “Non stai andando male”. Infatti. Sto andando malissimo.

“Gamba destraaaaaa passo incrociatoooooooo evvai suuuuuuuuu, girareeeeee forzaaaaaaaa, passo mambooooooo e viaaaaaa!!!!

Anf…pant…anf…cosa ha detto? Gamba destra? Sì okay….allora…la metto qui… e poi di là…Io dico che il povero Don Lurio si rigira nella tomba. Ho la velocità e la prontezza di una lumaca immersa in otto litri di camomilla, mentre tutti gli altri sono, lasciatemelo dire, bellissimi.Vanno via come il vento, okay sono più allenati, lo fanno da settembre, però è bello a vedersi. E realizzo che non ce la farò mai. Però sono qui per sudare, buttar giù la pressione e possibilmente divertirmi E’ ovvio che gli altri, guardandomi, si divertono più di me, ma è solo un dettaglio… oddio che ha detto?Coreografia? Ma se non so mettere due movimenti in fila, come faccio a fare una coreografia?

“E uno-due-tre-quattro!viaaaaaaa!!!!A destra-piroetta-braccio destro suuuuuuu!!!!mezzo giro, mambooooo!!Lancio gamba, giùùùù!!!!”

Tutto senza fermarsi un nanosecondo. Io che ho bisogno di prendere appunti anche per accendere la lavastoviglie. Non mi ricordo un cazzo di qui a lì e questa mi fa 87 passi ogni 5 secondi.

Però non mi posso fermare, mi ci vuole attività aerobica, devo sudare e soprattutto muovermi.

E allora ho emulato Liv Tyler nel film di Bertolucci. Io ballo da sola. Che problema c’è.Tutti a destra? Vengo anch’io, ma ci vengo come se stessi passeggiando nel Corso. Andate avanti? Piacere. Ci vengo carponi, è uguale? Fate un passo di mambo? E io lo faccio di mazurca alla Raoul Casadei, va bene? Via, che male c’è? Vi tengo compagnia, voi non badate a me. Sembravo un disturbatore folle nel gruppo di Chorus Line. Ho fatto dei movimenti a caso,un’idiota ‘mbriaca in calzamaglia. Non ho fatto ‘La morte del cigno’, ho fatto ‘L’agonia del cigno’. Tutto un movimento inconsulto e spasmodico alla rinfusa, il cigno che è in me è in fin di vita, è più di là che di qua.

The Body all’improvviso grida “Stoooopppppppppp!!!Respirate”

Respirate? Penso di non aver fatto altro in tutta la sera. Non ho fatto una beata mazza di quello che ha chiesto. Ci ha fatto prendere i tappetini per la parte ‘tonificante’ e non vedo lei cosa deve tonificare visto che ha degli addominali che sembra Raffaello,non mio cugino, ma la tartaruga Ninja. Qui ad essere sincera ho avuto una piccola rivincita sulle giovincelle di Maria de Filippi. E’ uscito il mulo da soma che c’è in me e in addominali e glutei ho fatto la mia figura. Ovviamente di merda, ma diciamo che è andata molto meglio. Ho fatto la ganza e ho stretto i denti, perché, cazzo, qualcosa dovevo saper fare, ma sono due giorni che son tutta un dolore. Stasera mi ritocca e provo la lezione di Total Body, un altro corso. Perché come mi ha detto l’insegnante, devo prima provare tutti i corsi per vedere quello che fa per me. Più che altro quello che mi riesce meglio.

Ed ora, dolorante ma contenta, visto che è mercoledì, mi riposo e sto qui. Perché ci sarà qualcuno che come me avrà fatto ‘ste figure, o no? O siete tutti figli di Heather Parisi? No, perché basta dirlo.

Una richiesta:se tra di voi c’è un’insegnante di ginnastica, mi dice per favore che sono stata brava?

Ho bisogno di sentirmelo dire, ma tanto tanto.



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