La Bella e la Bestia.
C'era una volta un principe bellissimo che viveva in un castello anch'esso bellissimo. Tutta 'sta beltà gli dava talmente alla testa che pareva ce l'avesse solo lui; infatti un sera bussa al portone una vecchina a chiedere ospitalità, ma lui la scaccia in malo modo perché 'Questo castello non è un albergo!'.
La vecchina, come noi tutte in pre ciclo, la prende talmente bene che gli scaglia contro un anatema del tipo "Non mi vuoi manco ora che va di moda il toy boy? Vedi come ti concio. Allora: prima di tutto ti riempio di peli, così vedi come è simpatico depilarsi ogni tre giorni. Poi ti regalo 200 kg, i denti in fuori, le unghie incarnite, la fiatella e pure due corna. Se riuscirai a farti amare così le cose sono due: o l'incantesimo si spezza o lei è scema." Detto questo si trasforma in una gnocca e conclude con "Ti sei fermato all'apparenza. Non fidarti mai di una donna struccata. C'è sempre Kiko che ci viene d'aiuto."
Passano gli anni e la Bestia è affabile e simpatico come Sgarbi a un congresso di ignoranti; poco più in là, in un paesino tutto rosa e celeste vive lei, Belle.
Belle canta mentre dà da mangiare alle galline, canta mentre compra la baguette, canta mentre legge circondata di pecore, canta mentre passeggia nella prateria col cavallo, insomma alla fine il dubbio che sia Licia Colò a un provino di X Factor è forte.
Nel paese vive anche uno che risponde al nome di Gaston: è bello, virile, narcisista, ignorante e si specchia di continuo: praticamente un tronista. Da sempre accompagnato da Gianni Sperti (che qui si fa chiamare Le Tont) tenta di convincere Belle a sposarlo, ma lei non gli concede manco un esterna tanto è presa a star dietro a suo padre che si diverte a fare le invenzioni e costruire galeoni PlayMobil.
Un giorno, sto vecchino tombolotto che con la neve mi esce a maniche corte, parte per la fiera della porchetta e si perde nel bosco. Gira che ti rigira arriva al castello dove degli oggetti animati gli offrono riparo. La Bestia, già incazzato perché la gente pensa che quello sia un Ostello, al grido di 'Ma cosa siamo diventati? Non accogliamo mica cani e porci!' lo butta nelle prigioni senza manco un giacchettino.
Nel frattempo Gaston prepara il banchetto di nozze, ma viene rimbalzato ancora una volta da Belle che, con un libro in mano, gli domanda "Sai cosa è questo?" lui risponde "Uno sturalavandini?" e lei capisce che è rincoglionito forte e mormora 'Piuttosto la do in pasto ai cani, ma a te mai!'
Nel frattempo il cavallo Filippe (che rimane muto per tutto il cartone nonostante parlino TUTTI, perfino i muri) torna a casa e Belle capisce che a suo padre è successo qualcosa. Un po' incazzata e un po' preoccupata, parte alla ricerca bofonchiando "Ma cosa c'è andato a fare alla fiera con sto tempo de merda, vorrei sape'! Senza nemmeno un golfino, poi!" Infatti al paesello di Belle ci sono 45 gradi, praterie verdi e campi fioriti e nel bosco meno 15, neve e bufera che manco alle isole Svalbard.
Belle arriva al castello, trova suo padre in prigione, gli dice "Hai le mani gelate!" sopprimendo un "Se ora pigli la polmonite vedi come te le do di sopra!" e già incazzata per questa cosa fa pure un cazziatone alla Bestia rinunciando a un invito a cena.
La Bestia si rende subito conto che lei potrebbe spezzare l'incantesimo, ma essendo una donna Alpha potrebbe spezzargli anche le gambine, se non si comporta a modo.
Allora lui si fa fare i boccoli alla Shirley Temple e vestire bene dall'attaccapanni Miccio e si fa consigliare da un orologio e un candeliere quale comportamento adottare per conquistare il cuore della RAGASSA (per dirla alla Lumiere).
Il tempo passa e tra i due nasce una certa sintonia: lei gli insegna le buone maniere e ad aprire il suo cuore, lui le apre invece la porta della sua biblioteca. Lei, come noi tutte da Zara in un giorno di saldi, gli salta al collo ringraziandolo con ardore.
Nel frattempo il candeliere si accoppia con uno Swiffer, l'orologio parla con la teiera e l'armadio dialoga con una tazzina sbeccata. Però vogliono mettere al manicomio Maurice perché dicono che il pazzo sia LUI. Parliamone.
Una sera, dopo il ballo nel quale Belle pare una meringa al gusto limone, lei vede suo padre nello specchio. Il vecchio tossisce e si accascia e lei accampando la scusa "Mio padre sta male, devo andare!" che suona un po' come 'Scusi prof, non ho potuto studiare perché mi è morta nonna', fa breccia nel cuore della Bestia che, mosso a compassione, la lascia andare.
Lei bofonchiando un "Ora mi sente. Se continua a non darmi retta lo metto all'ospizio!" torna a casa.
Da qui un casino dietro l'altro, roba che avrebbe fatto meglio a rimanere dov'era.
Gaston, geloso, mi si incazza e gioca sporco, ricattandola a bimbominkia. Come un ignorante qualsiasi mi aizza e mi istiga quelli del villaggio al grido di "Prenderà le vostre terre! Mangerà i vostri bambini! Si accoppierà con le vostre mogli! Vi ruberà il lavoro! Ammazziamo la Bestia! Rispediamolo a casa sua! Prima i francesi!" e parte tutto tronfio verso il castello con un manipolo di mentecatti che credono che una persona con l'aspetto diverso dal loro, sia pericoloso.
Al castello non aspettavano altro che 'sto deficiente e partono cassetti nei denti e coltelli negli orifizi.
I mentecatti, come giusto che sia, escono sconfitti da questo scontro, ma Gaston affronta la Bestia senza nemmeno una Maria de Filippi a mediare l'incontro. La Bestia è affranta, la rosa sta perdendo i suoi petali, Belle è andata via.
Ma ecco che arriva, scende le scale, parte la musichetta e Maria dice "Bestia, per te c'è Belle."
La Bestia allora si rinviene e lotta con Gaston il quale, dopo avergli inferto una pugnalata, precipita nel baratro.
La Bestia sta morendo e Belle si inginocchia confessando il suo amore per la biblioteca, per il castello, per l'argenteria, per la servitù, per i giardini, per i vestiti e per la piscina mormorando "Se la Ferragni perdona a Fedez tutti quei tatuaggi io, per tutto stobendiddio, posso chiudere un occhio sulla tua peluria, via!"
Questa dichiarazione convince la rosa che si è stufata di passare di mano in mano in questa trasmissione e quindi fa sì che l'incantesimo si spezzi, e la Bestia, sotto un tripudio di fuochi d'artificio che manco a San Silvestro al Cocoricò di Riccione, si trasforma in Claudiano.
Belle guarda il capello biondo fluente e l'espressione da cercopiteco in coma e pensa: "Forse forse era meglio da bestia."
Vissero tutti felici e contenti con Mrs Bric finalmente tornata nei panni di Tina Cipollari che, con boria, spiega ancora una volta alla tazzina le regole dell'amore.
Lei che, in tutto il film, non se la caga nessuno e pare abbia sbottato a fine riprese "No, Walt, IO ESCO!"