(fonte foto www.trovaofferte.net)
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La pantera vulgaris (normalmente
chiamata Panterona) è un esemplare onnivoro che appartiene alla
famiglia delle leopardate.È diffusa in tutta la penisola, con un
numero di individui particolarmente alto nei pressi dei locali
notturni.
La pantera vulgaris si riconosce dal
tipico mantello leopardato o maculato che mette in evidenza curve e
muscoli pronti a scattare sulla preda. La colorazione e lo spessore
della pelliccia variano da stagione a stagione. D'inverno è più
folta ma d'estate si riduce notevolmente: si parla di pochi
centimetri di mantello maculato sfoggiato addirittura sulle spiagge
dove la pantera vulgaris si spinge per la caccia. In questo frangente
gli esemplari più giovani mostrano un corpo tonico e scattante,
mentre gli esemplari più vecchi adottano stratagemmi quali il
tingersi il muso per attirare ancor di più l'attenzione e l'uso di
richiami vocali in direzione del bagnino.
Le prede preferite da questi onnivori sono in genere maschi già accoppiati. Gli studi hanno confermato che
la pantera vulgaris predilige giocare e accalappiare la preda con
fare ammaliatore in una danza dove viene mostrato il posteriore.
Le dimensioni dell'esemplare possono
variare sia di peso che di altezza, ma nella savana il tipo più
longilineo e visivamente accattivante, ha la meglio.
La pantera vulgaris ha le zampe
posteriori lunghe, glabre, spesso con protuberanze che variano da 10
a 15 cm che le permettono di alzare la sua statura fino a un metro al
garrese. È stato dimostrato che le protuberanze sorgono solo durante
la caccia e l'accoppiamento. Possiede inoltre unghie molto lunghe
con le quali lascia il segno sulla preda e con le quali si arrampica
socialmente con molta maestria.
(fonte foto La Stampa)
La pantera vulgaris presenta un' ottima
vista e un olfatto sviluppato. Riconosce a km di distanza le prede
disposte ad accoppiarsi e sfrutta le sue doti di arrampicatrice per
portare le sue prede sugli alberi o nella sua tana, lontano da altre
predatrici.
L'esemplare, pur essendo coraggioso e
sfrontato, spesso è portatore di molta pazienza quando si tratta di
preferire una grossa preda a un più piccola. In questo caso fiuta il
territorio, circumnaviga l'esemplare, attacca le nemiche a colpi
d'anca e infine lotta con un corpo-a-corpo sensuale con l'esemplare
maschio. Quasi sempre dopo il primo accoppiamento la pantera vulgaris
si dilegua. È conosciuta infatti come un animale notturno, non
fedele e poco incline alla convivenza. Questa particolarità, fin
dagli anni settanta, è stata registrata dagli studiosi sotto la dicitura
Nabottaevia.
Tuttavia è un animale territoriale e
una volta scelto il genere maschile di suo gradimento marca
continuamente il suo territorio non con l'urina, ma lasciando segni
più o meno evidenti sul corpo del maschio. Sono infatti noti i segni
rossi tipo rossetto all'altezza del collo dell'esemplare maschile.
La pantera, oltre ad avere un richiamo
sessuale molto esplicito fatto di ancheggiamenti e sfoggio delle
mammelle, spesso emette un suono che può variare dal ruggito feroce
con strappo di peli (nel caso di lotta con un'altra pantera) alle
fusa più dolci nel periodo riproduttivo.
L'animale in
questione si adatta bene ad ogni tipo di abitat e questo la rende
molto pericolosa per qualsiasi tipo di femmina presente sul
territorio.
Esistono tre
sottospecie di pantera vulgaris:
La gatta morta
(Fonte foto:www.scuolagrafica.it)
Questo felino meno appariscente e aggressivo della panterona, ma
altrettanto pericoloso, si muove sornione e con passo felpato intorno
alla preda. Dapprima sembra disinteressata, distaccata, per poi
lanciare dei messaggi più o meno espliciti al maschio, il quale senza nemmeno accorgersene cade nella trappola. La più famosa e conosciuta di questa sottospecie è la Marina La Rosa, esemplare conosciuto dal grande pubblico grazie ad un altro documentario: Il Grande Felino.
La pantera vulgaris design
(Fonte foto:affiliati.buybilonia.com)
Questo esemplare ama circondarsi di tutto ciò che ricorda la sua specie. La sua tana è riconoscibilissima dai numerosi graffi alle pareti e dalle pellicce esposte come trofei. Una volta portata la preda nella sua tana offre con orgoglio e senza nessun pudore oggetti vari di dubbio gusto. È un esemplare molto superficiale, tuttavia è capace di grandi slanci e probabilmente, tra tutte, è la specie più innocua.
La Bikini Maculatos
Questo esemplare prettamente estivo è dotato di una grandissima versatilità. Nella stagione più calda abbandona il vecchio mantello per sfoggiarne uno maculato, o leopardato, o anche uno sorprendentemente zebrato. Si ritiene che quest'ultimo venga scelto per disorientare la preda e attaccare con più facilità. La pantera Bikini Maculatos è un animale che ama uscire allo scoperto. A volte troppo scoperto. Spesso dotata di un fisico massiccio e potente che mal si addice alla pelliccia ridotta, è uno degli esemplari in cui la muta stagionale la fa da padrone. Come si spoglia lei del vecchio mantello, nessuno mai nella savana. Questo è uno dei pochi esemplari di pantera che non ha bisogno di cacciare: le prede si accasciano da sole alle sue zampe, sbavando e pronti per l'accoppiamento. E forse, cari telespettatori, in quel frangente anche un piccolo maschio di suricate si sente il Re della foresta.
Alla prossima puntata.
1° puntata di Quark: L'homo Orbus
2° puntata di Quark: La suocera Minkias