martedì 8 settembre 2015

Riflessioni di una mamma



                                                  Foto da http://www.neg-oziando.it/


Io, come tantissimi di voi, sono iscritta ad alcuni social. Si dice iscritta? Bho. Comunque, dicevo, sono su alcuni social, ma in verità ne uso solo uno: facebook. Per un mucchio di motivi che magari un giorno vi spiegherò ma perché principalmente mi permette di fare quello che più mi piace: scrivere quanto voglio (senza avere l'ansia dei 140 caratteri) , socializzare, e condividere.
Però ho anche Instagram, perché mi piace fotografare, anche se tra le due la prima vince di gran lunga. Preferisco condividere parole piuttosto che immagini. Una cosa mia, sbagliata senz'altro, che mi fa perdere probabilmente un'occasione, ma riconosco i miei limiti. Però mi piace sfogliare la galleria delle immagini, non tanto per farmi i cazzi degli altri ma proprio perché alcune sono proprio belle foto, lo devo ammettere. Anche qui, come sapete, si spazia dalla natura (bellissime!) all'arredamento (adoro tutte quelle che mi mettono lo shabby chic), agli animali (le pagine dei cuccioli come si fa a non soffermarci?) e altre davvero interessanti. Poi ci sono le persone, più o meno famose, e anche loro possono essere una sorta di stimolo a migliorare la propria vita o la propria posizione lavorativa. Dipende da quanta influenza hanno su di voi, dal vostro grado di maturità e soprattutto dalla vostra età. E qui mi fermo un attimo.
Ci sono immagini di ragazze molto belle, spesso seminude e spessissimo magrissime.
Alcune sono famose, altre meno. Quelle famose le conosciamo tutti perché spesso compaiono le loro foto anche su altri social, con una campagna di caccia alle streghe senza fine. Io, onestamente, non so se davvero sono anoressiche oppure no. Mi sono fatta una mia opinione certo, ma potrei sbagliarmi e di fatto io non le conosco manco un po'. Un problema serio come l'anoressia poi, snocciolato e sdoganato a colpi di commenti feroci e superficiali sui social, secondo me offendono chi davvero ha a che fare con questo disturbo. E mi riferisco non solo alle ragazze, ma alle madri, ai padri, a chi ha in famiglia una persona affetta da questo disturbo. Trattare l'anoressia commentando semplicemente con “Magnati una bistecca!” non solo è inutile e superficiale ma mi fa capire con quanta leggerezza trattiamo questi temi. Come se a uno che soffre di depressione dicessimo “Ma fattela una risata!”. Non è così semplice e chi ha avuto, purtroppo, in famiglia anche solo uno di questi disturbi, sa di cosa parlo. Tuttavia, sui social, si schierano due parti opposte: chi offende e si mostra schifato (e mi chiedo: perché continuare a seguire questa persona se l'unica cosa che ti fa stare bene è offenderla?) e chi, ancora più spaventoso, elogia e apprezza l'eccessiva magrezza. E quando a farlo sono le ragazzine io mi spavento, perché tra loro potrebbe esserci mia figlia. Rimango di sasso quando leggo commenti tipo: “Voglio essere come te.”
“Ho iniziato la dieta per avere il tuo fisico.”
“Sei bellissima e sei il mio idolo, oggi ho mangiato solo mezza mela.”
Non riesco a non sottovalutare la potenza di questo mezzo che fa credere alle ragazzine che quello che stanno vedendo è oro colato. Che se vuoi essere figa, alla moda e famosa, devi raggiungere un certo tipo di aspetto. Che quella mezza mela, diomio, forse è anche troppa e quindi domani proprio digiuno. Cosa scatta nella testa delle ragazzine dio solo lo sa. Basta poco, davvero, per far scattare quella molla di non accettazione di sé ed emulare chi, secondo loro, incarna la perfezione, senza mettere in conto la costituzione, l'età, l'altezza, i sacrifici, a volte le patologie e pure i soldi che girano su quell'immagine. Che non è la perfezione. E anche se lo fosse non sei tu. È un'altra cosa. È un'immagine, che non parla, ma mostra. Che non ti spiega, ma si esibisce. Che non ti vede, ma vuole essere vista. Non è uno scambio, è un senso unico. È uno spettacolo e tu sei uno spettatore, tra tanti, tantissimi. Non è un esempio, è un brand. Non è una vita, è set fotografico. E più che altro non è il tuo specchio. E non può essere il tuo metro di bellezza, salute e benessere, anche se per costituzione ti ci avvicini a quel modello.
Tuttavia non trovo giusto nemmeno che queste modelle debbano non mostrarsi in costume per paura di istigare all'anoressia. Come ho detto prima non scomoderei questo termine se, davvero come sostengono, è solo costituzione e molta fortuna.
C'è da dire però che, chiunque abbia una pagina pubblica (di qualsiasi social si tratti) ha come una sorta di responsabilità su ciò che dice e ciò che mostra. Ma questo ha a che fare con la sfera personale, con la nostra sensibilità, sul tema trattato e sul nostro approccio alla vita virtuale.

Ecco sì, mi è uscito un post di riflessione dopo aver visto l'ennesima immagine, ma vi prego, prendetela con le pinze: sono solo le riflessioni di una mamma.

12 commenti:

  1. Voglio buttarla sul ridere perché questa cosa pur avendo due figlie praticamente ancora in fasce mi fa comunque rabbrividire…comunque quando parlavi di Instagram e per un attimo quando hai detto di ragazze bellissime pensavo ti riferissi a me poi hai subito aggiunto seminude e magrissime e mi sono resa conto che non era così…anche perché mentre leggevo il tuo post mi scofanavo con i salatini delle feste ;-D

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  2. Splendido post, dovrebbero davvero leggerlo tutte le ragazze che citi. E anche le loro mamme, che a volte "scoprono" per caso che hanno una figlia anoressica (o depressa). Complimenti, sei bravissima!

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    1. Più che condividerlo su fb non so che fare ;-) grazie dei complimenti, troppo buona!

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  3. sono mamma come te, ma prima di essere stata mamma sono stata ragazzina. all'epoca c'era solo la tv e magari neanche a colori... eppure l'anoressia c'era già, senza bisogno dei social, figuriamoci, non esisteva neanche internet. io, le mie amiche... in quante ci siamo cascate... e mia figlia che ancora non ha 13 anni non è iscritta ancora ne' a facebook ne' agli altri sistemi... eppure già parla di linea, perché le compagne di palestra sono già fissate (lei per ora no se dio vuole!)... è qualcosa che nasce da dentro, non da fuori. da fuori viene accesa solo la miccia. è per questo che noi mamme dobbiamo sempre parlare con loro, perché facciamo parte del loro dentro, è la nostra responsabilità.

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    1. grazie del tuo commento. Quando dici 'da fuori viene accesa solo la miccia.' eh, dici nulla...

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    2. eh, è un "solo" grande come una casa, lo so....

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  4. Sono mamma di un ragazzo e sebbene il problema sia molto diffuso tra il sesso femminile, la presenza di tale problematica nel sesso maschile si sta cominciando a far sentire. Il discorso è complesso, sia per l'anoressia sia per il suo esatto opposto. I disturbi alimentari non iniziano nell'adolescenza, come i funghi spuntano dopo un temporale nel bosco. Il problema nasce anche prima e non nasce solo dagli input dati dal mondo esterno. La tendenza di uniformarsi ad ogni costo ad un modello è parte della natura umana, ma è controbilanciata dal riconoscere la diversità come ricchezza. Se manca la seconda parte dell'equazione sono guai e per evitarlo serve solo l'educazione, ovvero dialogo e confronto, confronto e dialogo.Ma se una mamma x si ritrova una figlia taglia 48 e sbandiera ai quattro cantoni di Internet che è il dramma peggiore della sua vita, non casca solo il palco, ma proprio tutto. E credetemi esiste anche questo tipo di madre. Ovviamente, il discorso è molto più complesso e articolato ed è difficile esternare il pensiero in poche battute

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    1. Sì per carità, è un discorso molto complesso, hai ragione. Lo so che inizia prima e che l'anoressia non è emulare o diventare tal dei tali. Mi chiedevo quanto possa influenzare seguire qualcuno sui social in maniera forse un po' ossessiva. Ecco, secondo me, per certi versi, alcune ragazzine sono terreno fertile e non so...mi spaventa un po'.

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  5. Il mio social preferito è proprio Instagram ma sono un utente piuttosto selettivo, infatti guardo solo le foto di chi ha interessi come i miei. Guardo make up, cosmetici e soprattutto natura. Tutto il resto semplicemente lo evito.

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  6. bellissimo e utile il tuo post..lo vedo davvero indicato per le ragazze e le mamme che spesso (motivo che ancora ignoro) fanno finta di non vedere tante cose nella vita delle proprie figlie a presto cara
    (http://ilfilodiarianna13.blogspot.com)

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  7. Complimenti per il post! Condivido in pieno. Io sono mamma da poco e davvero mi spaventa tutta questa tecnologia a disposizione dei ragazzi senza un vero controllo da parte dei genitori... chissà come sarà quando mia figlia sarà adolescente? Ma... permettimi una domanda a proposito di social: io ti inviai una richiesta di amicizia su facebook ancora all'incirca un anno fa e non ho mai avuto risposta. Mi devo preoccupare? :-)

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Nel frattempo, visto il periodo, vuoi una tazza di thè?

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