lunedì 18 novembre 2013

La parabola della strafiga




A volte succedono delle cose veramente ganze. Ma ganze per davvero.
E te ti senti una gran figa. Perché ovviamente ti fanno credere che sei una gran figa, mica lo sei davvero. Perché lo sai e basta di non esserlo. Punto.
E adesso vi faccio un esempio.
Perché mettiamo il caso, no? Che tu sei un'apprendista modella e uno un giorno ti telefona e ti dice che t'ha visto, che sa come ti muovi, che sa cosa puoi trasmettere, che sa che se sei in gamba e ti propone di sfilare in passerella. Tu dici “Dai, davvero?”
“Ma certo che sì. Guarda ci sono dieci posti, tu hai i numeri giusti per far parte di queste dieci, per questa sfilata fantastica a Parigi. Sicuro. Dài, vieni a fare un provino”
Tu dici “Esticazzi. Io mi vedo una chiavica, però loro no, quindi è bene che mi prenda un paio di occhiali”
Fai il provino e ti sembra di esserti mostrata al meglio, con una punta di autoironia che non guasta mai, quel passettino con la giravolta che piace tanto al pubblico. Insomma, va e va anche bene, secondo te.
Però poi, dopo il “Le faremo sapere”, l'entusiasmo viene mantenuto basso, perché insomma, può darsi che sì, può darsi che no. A te sembra, e dico sembra, che tu abbia fatto bene, ma oh, mica si può sapere.
Quando manco ci pensi più ti arriva la telefonata. “Si ricorda? La sfilata...bene, ecco. Lei va bene, sciolta, carina, simpatica, un bel portamento, un'ironia fuori dal comune con quel passetto con la giravolta che ci ha colpito, però sa...in questa sfilata ci servono solo bionde, mica niente di che, solo per l'accostamento cromatico con la nostra collezione di abiti da sera. Quindi a noi lei piacerebbe parecchio ed è stata già selezionata nella prima scrematura, una ventina di fanciulle diciamo. Quindi bionda...veda lei. Insomma, ci siamo capiti, siamo mooolto interessati”
Tu pensi “Eccheccevo? Oddio, non è da me cambiare qualcosa del mio aspetto e del mio carattere però oh, si può fare.L'anima rimane la mia, io rimango la stessa, con le mie idee e varie ed eventuali, ma se per la sfilata e solo per quella, c'è da cambiare qualcosina, okay cambiamo. Al traguardo manca poco così. Se mi concentro vedo già la sfilata!È chiaro e limpido come un bicchier d'acqua che se io mi fo bionda, il posto è mio.” E poi chiedi: 'Ma di questa cosa ne posso parlare?”
“Deve! Deve senz'altro! Più ne parla e meglio è!Ma scherza? Anzi coinvolga parenti e amici, pubblicizzi la sfilata, così la vengano a vedere e ci sarà un mucchio di gente. E si sa, più gente c'è, meglio è!Contiamo su di lei!”
E tu pubblicizzi abbestia, da morì, metti i cartelloni e inviti anche la prozia Adalberta che detto tra noi, ti sta anche sulle palle, ma non è il caso di fare le schizzinose, no? Vojo dì, se ti vogliono bionda sei già con un piede in passerella, il messaggio è chiaro, quindi non stiamo a fa' il braccino corto con gli inviti.
Mandi la foto di te bionda e ti rispondono “Benissimo!Fantastica! A presto allora!”
E te nel frattempo ti fai dei film che non ti sei mai fatta. Mai. E la gente intorno a te dice che è giusto che te li fai, perché il messaggio è chiaro. Cioè, ma davvero la vuoi più chiara di così, la faccenda? Namo, su.
Nel frattempo hai messo un mucchio di cartelloni, hai coinvolto mezzo paese, i tuoi parenti hanno pagato già il biglietto per la serata,e a loro volta hanno pubblicizzato l'evento. Quindi ci sarà gente e magari anche qualche bella ragazza farà parte della sfilata insieme a te. Magari anche quella che hai incontrato l'ultima volta che sei stata in sala trucco per quella trasmissione sulla tivù locale. Ehm...sì, anche lei forse è una modella emergente. E magari non lo sapeva nemmeno che c'era sta cosa delle bionde della sfilata, ma grazie a te adesso sa e ci sta provando. E poi magari ti viene in mente che forse, visto che è bionda naturale e formosa, avranno contattato pure quella che ha tentano la carriera di velina. Sì, a pensarci bene lei potrebbe starci. Ma ci sarai anche te, quindi sìììììì, una bella soddisfazione.
E poi il vuoto. Passano mesi e ti chiedi: ma la sfilata non doveva esserci a Maggio? Ma come, siamo ad Agosto e ancora non so nulla? Non è possibile, minchia sono pure bionda!
E poi ti chiamano e quando senti quel pronto pensi “Okay, adesso mi dicono dove presentarmi e a che ora. Che mi pagheranno l'aereo e che mi serviranno un cocktail di benvenuto. E che a presentare la serata ci sarà Vincent Cassel, e che...oddio che emozione!Non diventerò mai la Schiffer, ma una soddisfazione che sia una, me la leverò. Sono anni che sfilo. Parigi, almeno per una notte, sei mia!”
“Sì?”
“No, la chiamo per dirle che non è stata scelta”
“Come no”
“Eh, no”
“Ma mi sono fatta pure bionda!”
“Ci sono altre bionde”
“Capisco, ma avevate detto che...” e muori.
Cioè, tu hai cambiato pettinatura perché loro volevano che la cambiassi, hai messo i cartelloni, hai fatto pubblicità, c'hai creduto, perché cazzo sì te l'hanno fatto credere perché era scritto tutto chiaro e tondo, anche un cieco l'avrebbe visto che eri lì, cazzo. Eri già lì.
E invece no.
Ci sono altre.
E ti invitano comunque a Parigi alla sfilata, perché in fin dei conti è una sfilata importante, bella, piena di colori, luci e suoni e soprattutto piena di gente. La maggior parte invitata da te. E con dieci modelle strafighe che sono lì grazie al tuo cartellone, alla tua pubblicità. Ma tu non sei lì sopra, in passerella, sei a casa. E ti chiedi umilmente, perché? Perché? E la risposta è una sola, ti dici: perché non vali una beata ceppa de minchia. Perché bionda fai comunque cagare e si vede che non lo sei naturalmente. Perché per sfilare ci vuole veramente una marcia in più, bisogna sapersi muovere bene, e non basta averci passione. Perché sicuramente lì sopra ci saranno quelle brave e strafighe per davvero. Delle fuoriclasse. Delle numero uno delle sfilate. E affogando questa dura e cruda verità in un barattolo di nutella, prendi atto che no, non puoi mai essere una modella importante.
Evabbè, ti dici. Mi son fatta dei film, ho tentato, ma non ho la stoffa. Devo farne di strada, prima di arrivare là.
Poi però una tua parente ci va e ti telefona per dirti che tra le dieci in passerella c'è la modella emergente della tivù locale che ha dichiarato che è lì per puro caso grazie a un cartellone che pubblicizzava l'evento, che c'è quella formosa che ha tentato la carriera di velina, ma fu scartata perché portava e porta ancora una gajardissima taglia 46, poi c'è la nipote del sindaco di Parigi,c'è la figlia del fratello del sindaco di Parigi, c'è l'amante di quel politico italiano, c'è una che non solo non ha mai sfilato ma che manca poco t'inciampa nell'ultimo gradino e si spalma sul red carpet. Ce n'è una che sembra la sorella brutta di Tina Pica, c'è una che fino a ieri faceva la tagliaboschi e c'è una che ha dichiarato “Io manco ci volevo venì, ma ho perso una scommessa ed eccomi qua”
Ma più che altro non ci sono solo bionde. Ci sono more, rosse, e castane.
E poi ci sei tu, che probabilmente sei troppo pulita e ingenuotta per questi giochetti, ma c'hai una nuances di biondo che manco Marilyn  Monroe.



Vi chiedo: ma quanto mi girerà il cazzo?





20 commenti:

  1. No vabbè son quelle cose dove non ti senti strafiga ma presa per il culo (dalla vita)!

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  2. Infatti, e bada bene che questo esempio lo si può applicare a qualunque vicenda.

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  3. e chissà come mai passano sempre le altre ... saranno mica raccomandate???

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    1. no, magari raccomandate proprio no. Io alle raccomandazioni credo il giusto. Ci sono, per carità, in tutti i campi e anche qui. Ma si tratta anche di vendersi bene, probabilmente. E io, altrettanto probabilmente, non sono brava in questo.

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  4. ...Ci ho capito poco...tu a Parigi? o era un pezzo di un futuro romanzo...?! uff...sono fuori...lo so...

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    1. ahuhahahhah!!!infatti non hai capito una beata ceppa. Ma ti pare che io vada a Parigi a fare una sfilata??? No, ma dimmi: che te sei fumato???? :-D Mi fai morì!

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    2. Niente è impossibile.....!!fumato niente....bevuto magari...ecco su quello potremmo parlarne....!!

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  5. Ma per fare la kessler o unt'eri messa la parrucca?!?!
    bacione
    e mandali affa..

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  6. non c'ho capito un cazzo. scusa il francesismo, ma a Parigi è ambientata no?
    ma è una storia vera di qualcuna che conosci te? o l'hai inventata come esempio? O...chevvordì????'

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    1. storia inventata su esperienza vera, come la vedi? uahuahuahha!!! Ma come mai qualcuno ha capito e qualcuno, no? :-D

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    2. echetelodicoafare...so' tonta! :-D

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  7. abbestia... e fai bene qualsiasi cosa sia successa... quando ci marciano sulle speranze delle persone non e' un bel lavoro! Marty

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  8. Sai che mi ha fatto pensare questo pezzo? Che ti hanno bruciato la partecipazione a Masterpiece...
    Non so perchè ma mi ha fatto pensare al tuo libro, ed io spero tanto di no...
    Cmq sia tu, bionda, mora o rossa, il talento ce l'hai nell'anima. E grazie al cielo, non ti venderai mai!

    Lucia (new entry nel tuo blog)

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    1. no, no il mio libro (per fortuna!!) non c'entra nulla! Lui è lì che va da solo, bello de zia ;-) e nemmeno Masterpiece. Però vedi, come ho detto sopra, questo è un esempio, un modo di raccontare una cosa su un'altra linea e qualcuno di voi ha capito (come te del resto) cosa volevo dire. Grazie Lucia di essere qui e di aver capito che non mi vendo :-D
      Smack!

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  9. Ciao Simo.
    Capisco cosa vuoi dire, ma persone come "la finta bionda " di cui parli, che credono nel rispetto e danno fiducia al prossimo, perchè danno peso alle parole che escono dalla bocca...ne prendono di tranvate dietro alla capoccetta!!!
    Ma una cosa è certa: persone così sono coerenti, sono pulite e se si guardano allo specchio non si sputano in un occhio!
    Magari si guardano e si dicono: "Ma che due palle!"...però vanno a letto con la coscienza pulita, no?
    Un bacione.
    Nunzia

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  10. secondo me sei 'mbriaca..............

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  11. Simo', ma quanto mi piace leggerti?
    Sei unica!!!!

    Bravissima! :))))

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  12. Mi ci sono ritrovata parecchio, e non penso di essere l'unica. In questo momento sto giusto giusto aspettando un piccolo riconoscimento al lavoro, ma qualcosa mi dice che andrà a un altro (uomo, tra l'altro). Mi dico che devo essere ottimista, che senò mi tiro dietro le sfighe, io penso che il merito dovrebbe essere a prescindere dalla fortuna (e dalla parentela).

    Adoro come scrivi ♥

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Nel frattempo, visto il periodo, vuoi una tazza di thè?

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