Foto: Pechino Express
Io guardo Pechino Express. Rimango
affascinata dai luoghi dove non andrei nemmeno mi pagassero. Aspè,
magari se mi pagassero profumatamente anche sì. Insomma io, checché
ne dicano i miei amici (i quali sostengono che io lì me la caverei
alla grande perché sono una tipa sveglia, coraggiosa e molto
incosciente), io sono sicura che a Pechino Express camperei sì e no
tre giorni per poi morire schiacciata da un furgone o di dissenteria.
Io lo so. Io mi conosco. Sono da bosco
e da riviera ma col timer. Qualche giorno passi, di più, muoio.
Infatti il Santo, saputo questo, son giorni che tenta di organizzarmi
un viaggio in quei posti lì. E mi maledico per questo poco spirito
di adattamento, per questa chiusura mentale che fa sì che io non
possa godere in futuro di meraviglie simili. E quindi niente, mi
guardo Pechino Express sul divano, che fa molto paracula, lo so, ma
non sognando di essere lì e nemmeno di fare un'esperienza simile
(bensì sono sicura che sia un arricchimento grandissimo) ma per
vedere determinati personaggi alle prese con questa grande avventura.
Mi diverto con poco, lo ammetto. Mi
difendo dichiarando che c'è gente che guarda Uomini&Donne,
vostro onore.
Obiezione accolta.
E i personaggi, quest'anno, adoro.
Classificati con nomi improbabili e scontati che anche mi'nonna dopo
tre bicchieri di vodka sarebbe stata capace di trovarne di meglio, ma
vediamoli nel dettaglio:
Le cougar: Eva Grimaldi e
Roberta Garzia.
Eva: Quella che è stata un'icona di
bellezza anni '90 alla 'Se ti trovo te sdrumo', oggi si presenta con
occhi spiritati e un cespo di capelli che pare un nido di cicogna.
Non antipatica, no, ma un filino lontana da quel sex symbol che ci ha
propinato per anni. Non so se è merito (colpa?) dei tanti interventi
di lifting ma quando parla sembra abbia una nespola incastonata in un
molare. E sì, senza un po' di trucco che le camuffa quell'aria
spiritata perfetta per poltergeist, non se po' guardà.
Roberta: L'unica, a mio avviso, che
prima di interagire con il popolo in questione si fa due domande e si
dà due risposte. Conosce usi della Malesia, costumi della Birmania,
abitudini degli indonesiani ma ha qualche difficoltà a insegnare a
Eva Grimaldi come si chiede gentilmente un pernottamento aggratisse.
Infatti quest'ultima si è presa un rutto in faccia a diecimila
decibel che pare le abbia fatto uno shatush naturale verde acido.
I coreografi: Alessandra
Celentano e Corrado Giordani.
Corrado mi pare sopporti e supporti il
tutto anche se ho il sospetto che dentro al turbante nasconda una
pistola e che non abbia paura a usarla qualora la Celentano smatti di
brutto. Comunque li soprannominerei 'Due turbanti e una capanna'.
I fratelli: Clemente e Paolo
Maccaro.
Il primo è un rapper, il secondo il
fratello del rapper (in realtà è musicista pure lui).
Lo ammetto, sono stati eliminati ma a
me piacevano un mucchio. Grande spirito competitivo, semplicità e
una simpatia travolgente, hanno fatto sì che i due fratelli
conquistassero gli italiani. Be' sì, lo dico io, ma credo sia così.
Forse grazie ai tatuaggi con le facce degli animaletti, forse grazie
a quell'aria da bambino che non gliel'ho detto mai ma io ci andavo
matta. Non lo so. Fatto sta che la Celentano (che si scagli su di lei
la stagione delle piogge) me li ha eliminati. Propongo uno sciopero
della fame collettivo e una raccolta di firme per far rientrare in
gara i due fratelli. Piuttosto, per fare spazio, buttate via le
canottierine delle Immigrate e il turbante di Aladdin della
Celentano.
I benestanti: Sofia Odescalchi e
Uberto Marchesi.
Già il cognome di lei e il nome di lui
ti fanno capire che potrebbero essere figli solo di Naomo.
Qui il soprannome (cambiato dopo un
iniziale 'I Ricchi') ha danneggiato irreversibilmente sta coppia di
damerini. Viaggi in un paese ndo moiono di fame e dici “Salve, ha mica
una stanza per noi? No money”
“Chi siete?”
“I ricchi”
Pare che gli epiteti più gentili siano
da scegliere tra 'Vaiammorìammazzato', 'Assorata' e 'ammammata'.
Ovvio che gente abituata al caviale, alle cifre sugli asciugamani e
all'autista, non possa trovarsi bene a mangiare scarafaggi, pulirsi
il deretano con carta di giornale e fare l'autostop su strade
polverose. Ed altrettanto ovvio che, vista la loro attitudine, siano
stati fatti fuori alla prima puntata. Che, vojo di', è già tanto.
I coinquilini: Stefano e
Alessandro.
Io spero e prego pure accendendo un
lumino che questi due rimangano fino alla fine. Sono fuori come dei
lampioni. Talmente assurdi e surreali che mi chiedo dove siano stati
fino ad ora. Come dite? Non è un caso che possano piacermi? Evabbè,
sarà il feeling che vi devo dire.
Gli sposini: La Pina e il
consorte.
Non me ne voglia la Pina, ma non si
porta molto bene i suoi quarantaquattro anni. Il consorte sembra
moooolto mooolto più giovane, anche se in realtà lui ne ha
trentotto. Quindi lui di una certa età che ne dimostra meno e lei
di una certa età che ne dimostra di più, il divario ottico tra la
coppia sembra di millemila anni. Nonostante la Pina arranchi spesso
nelle prove per la sua totale inattitudine allo sport (sua stessa
ammissione) ne apprezzo da tempo la tenacia e la schiettezza. A volte
uno su mille ce la fa: quella è la Pina. In quanto a lui lo vedo
talmente innamorato che qualsiasi cosa io dica mi sembrerebbe di
sminuirlo. Che vissero felici e contenti.
Le cattive: Angelina e Antonella
Ventura.
Vostro onore, mi scuso per la mia
ignoranza sempre più palese ma io conoscevo ste due come conosco
l'astrofisica e le particelle atomiche. Lo so, sono ignorante e
stasera mi punirò col cilicio ma l'ho conosciute solo grazie
(grazie?) a questa trasmissione. Devo dire che Angelina a me piace.
Pare Costantino (il conduttore ndr) in versione femminile, lo dicono
tutti del resto. Sagace, ironica e cattiva quanto basta. L'altra,
quando ho letto Antonella ho avuto paura che fosse la Elia, quando ho
letto Ventura ho temuto che fosse Simona, quando ho visto Antonella
Ventura, prima ho detto “Chi cazz'è?” poi ho avuto la conferma
che potrebbe essere un misto delle due al netto della simpatia (se
mai ci fosse). Mi dicono che ha vinto un programma ma non ho il
coraggio di indagare quale sia. Mi riservo il diritto di starmene in
silenzio. Cosa che consiglierei spesso anche a lei perché quando
parla è così simpatica che le infilerei due banane nelle gengive.
Le Immigrate: Romina e Mariana.
Anche qua, signori miei, ma che nome
gli avete affibbiato? Non potevate semplicemente chiamarle 'Le
modelle'? Visto che lo fanno di professione? Non potevate chiamarle
'Le belle figheire'? Visto che lo sono? Non potevate chiamarle 'Le
due oche che rinchiuderei volentieri nel pollaio e butterei via la
chiave'? Visto che invece di parlare starnazzano come se non ci fosse
un domani? Capitemi: non è invidia. È che proprio non le reggo.
Quando saltellano con quei gridolini a bimbeminchia, quando fanno il
broncio a cucciolino, quando ti perforano il timpano con quegli acuti
isterici, io non chiedo pietà, io chiedo un lanciafiamme. Subito.
Lo so. Obiezione, vostro onore.
Obiezione accolta, che l'ultima dichiarazione non venga messa agli
atti. Posso dire solo un'ultima cosa? Mariana, molti anni fa, era
la protagonista di Anche i ricchi piangono. Bene,
a vedere questa
Mariana in televisione, piangono anche i poveracci, per dire.
Gli eterosessuali: Luca Betti e
Michael Lewis.
Ora, se c'è qualcosa di più inutile
in questo programma oltre alla presenza del beauty case della
Grimaldi, è questo nome affibbiato a due gnocchi che mangeresti non
solo il giovedì ma anche tutti gli altri giorni della settimana. Io
dico: c'è bisogno di specificarlo? Basta guardarli per far partire
l'ormone. Ci son state donne che prima della messa in onda
incatenavano le ovaie imbizzarrite. Perché lì, signori miei,
stavano a petto nudo un giorno sì e uno pure.
Il caro Betti con quella barbetta che
ogni volta che si rade, una donna in età fertile muore, non ha
bisogno santoddio di avere l'etichetta sul petto 'Eterosessuale'.
Solo un uomo può pensare di affibbiare un nomignolo così riduttivo
a un esemplare di maschio che è il Betti. Ma lo avete sorpreso a
darsi le cremine? A farsi le sopracciglia ad ali di gabbiano? Avete
sicuramente visto l'uccello sbagliato, signori miei.
E Michael? Che se di viso può esserci
qualcosa da obiettare, basta che si tolga la maglietta per
rimangiarsi tutto e chiedere anche una punizione. Lui non ha una
semplice tartaruga, lui ha Donatello, Raffaello, Michelangelo e
Leonardo tutte insieme, che più ninja non si può. Lui non ha gli
addominali, ha una tavoletta di kinder cereali di un metro per due.
Ha una pancia talmente piatta e scolpita che sopra ci puoi
apparecchiare e c'hai pure i sottobicchieri già incastonati.
Ma cosa chiami Eterosessuali. Chiamali
I belli, Gli gnocchi, Gli sciancapassere, ma non Eterosessuali, che
per noi donne è un nome superfluo come un pelo spuntato su uno
stinco a febbraio. Comunque sono stati eliminati e i miei estrogeni
mi dicono che la trasmissione non ha più un senso in questa vita.
Vostro onore, prima della sentenza vorrei dire che quello che ho dichiarato è frutto solo del mio gusto personale e pertanto non punibile per legge. Perché se quella è uguale per tutti, i gusti (fortunatamente) anche no.