Tu scendi dalle stelleeeeeee!!!!….Scusate mi son lasciata prendere la mano. O quello che mi rimane, visto che siamo state al freddo e al gelo.L’avventura del mercatino di Natale volge al termine e direi che tirando le somme, il risultato è più che soddisfacente. Ma cominciamo dall’inizio.
Venerdì avevamo l’allestimento dello stand e visto che pioveva e tirava vento abbiamo lavorato armati di piumino, doposci e un prete a fianco per confessarsi ogni mezz’ora visto le parolacce che volavano. Quando la pioggia ha cominciato a entrare a vento nello stand abbiamo deciso di chiuderci dentro tirando la tenda e a quel punto sembravamo davvero il presepe vivente.
-io, con la sciarpa arrotolata sulla testa, sembravo San Giuseppe
-Elle con il giacchetto tirato sui capelli, pareva la Madonna
-Il suo fidanzato più che un bue sembrava un toro da quanto sfiatava dal naso
e a Esse facciamo fare Gesù, vista la pazienza e l’abilità a montare un mobile per lo stand manco fosse figlia di un falegname. C’era da aspettarsi che camminasse anche sulle acque.
Partiamo con gli addobbi e la disposizione dei tavoli,sicuri ed efficienti come quattro camerieri nell’allestimento di un banchetto di nozze.
“Io questo tavolo lo metterei qui”
“No, io di là!”
“Ma no, qui è meglio”
“Mettiamolo a ferro di cavallo”
“Mettiamolo a punta”
“Mettiamolo a triangolo!” Dopo questa affermazione di Elle, abbiamo tolto immediatamente la bottiglia di grappa che tenevamo sotto al banchino per scaldarci. Dopo aver spostato 89 volte i quattro tavoli facendoci sembrare una squadra di addetti al trasloco, finalmente li piazziamo. Ovviamente dopo tutto ‘sto tramestìo la collocazione è la stessa di quando eravamo partiti. Ma almeno ci siamo scaldati.E qui comincia la rumba dei prodotti. Abbiamo attaccato i prosciutti e le pancette sopra le nostre teste.Roba che se tira un po’ di vento abbiamo la sicurezza che grazie a questa zavorra lo stand non vola e avremmo una nevicata di pepe,che manco se esplode la bottega di uno speziale. Lascio i ragazzi per tornare in negozio, con Elle che si domanda se l’affettatrice è meglio metterla dietro e mostrare il lato B ai clienti, o metterla davanti e mostrare il nostro volto. Per quanto riguarda me, con la faccia che mi ritrovo il risultato sarebbe lo stesso.
Il giorno dopo, nel pomeriggio tocca a me stare allo stand. Appena arrivo, mi rendo conto chi sono i nostri vicini di stand. Da un lato, uno stand di liquori, dall’altro uno stand di tedeschi con prodotti bavaresi e birra alla mano. Vi lascio immaginare i restanti giorni. Sembrava di essere all’Oktoberfest. Non faccio in tempo a mettermi il grembiulino che il tedesco coi baffoni mi si avvicina con un bicchiere di birra.
“Benfenuta!”
“Oh Grazie!”
“Tu bere birra!” e mi porge il bicchiere.
“No guardi, grazie ma davvero non posso!”
“Tu bere birra!”
E’ sordo? “No, grazie, faccia conto che ho accettato!”
“Su su benfenuta!!”
Ma è come Baby Mia? Ha solo tre frasi incorporate?
Elle da lontano mi mima “Accetta sennò ci rimangono male”
C’ha ragione. “Oh! Grazie! Guardi non ci crederà, ma son partita da casa e dicevo ‘mi andrebbe una bella birra fresca direttamente dalla Germania!” vabbè forse sto esagerando, ma lui adesso mi sembra più convinto. Prendo il bicchiere e lo guardo con una smorfia come se mi avesse cacato un piccione in mano. A me la birra non piace!
“Tu bere ia!?”
Mmh…senti nonnino di Heidi, la birra non mi piace. Mi rifiuto di bere qualcosa che faccia schiuma come un bagnoschiuma Vidal, e amara come un concentrato di carciofi, va bene? Ma grazie tante davvero.Però devo ammettere che sono di una gentilezza squisita.
Laura mi ri-mima “Bevila, sennò ci rimangono male”
C’ha ragione nartra volta, ma se io la bevo e poi dò di testa ci rimangono male loro. Bevo un sorsino con il tedescone che mi guarda soddisfatto. Dio com’è amara!
“Ottima” riesco a dire con un sorriso. Cazzo, è amarissima. Ho i baffi di schiuma che mi fanno sembrare la figlia di Babbo Natale con il testosterone a quattromila.
A togliermi dall’impaccio arriva una cliente e io lancio il bicchiere a mo' di freesbee sperando che si rovesci almeno un pochino. Inutile dire che Elle e il fidanzato si son scolati il bicchiere e dopo mezz’ora erano già a darsi pacche sulle spalle con tedescone e avevano già imparato a dire in tedesco “Me ne dai un’altra, possibilmente gratis?”
Nel frattempo avevo stalattiti di moccio sotto il naso e le dita dei piedi talmente brinati che sembravano dieci bastoncini di merluzzo findus. Su suggerimento di Elle (che come avrete capito non si cheta un attimo) indosso il cappello che le bimbe hanno comprato per l’occasione.(diapositiva)Per tenere caldo, tiene caldo. Il problema è che mi fa sembrare la sorella scema dell’Olandesina. Tempo di chinarmi a tagliare un etto di prosciutto che le trecce manca poco mi vengono risucchiate dall’affettatrice. Per non rischiare che la mia testa venga tagliata a fette come un trancio di porchetta, mi tolgo il cappello a malincuore. Elle ci rimane un po’ male e mi fa “Mannò! Stavi ben…cioè…insomma…sì vabbè…ecco…” non riesce manco a dirlo che stavo bene.E conclude con un “Ma guarda lui invece!Come lo tiene e come gli sta da Dio!” mi giro verso il suo fidanzato ed effettivamente rimango senza parole. Con 'ste trecce sembra un vichingo. Idiota. Ma pur sempre un vichingo. A pensarci bene pare Obelix dopo la dieta ’30 chili in sette giorni”.
Inutile dire che c’hanno preso per il culo anche i piccioni della piazza.
Ma lo staff ,non pago di cotante figure di merda, mi ha proposto “Allora mettiti il paraorecchie nuovi!” Certo. Infatti son partita da casa apposta. Provo a mettermi il paraorecchie e immediatamente mi sento catapultata nella cabina di ‘Lascia o raddoppia?’ . Sento di dover rispondere a questa domanda: Chi è quella donna col paraorecchie allo stand di prodotti tipici toscani?
1 Una commessa strafiga
2 Una commessa coraggiosa
3 Una commessa cretina.
La uno, la due o la treeeee??? Decisamente la tre. Ad ogni movimento mi sento ballonzolare il Babbo Natale sul capo e prima che quest’ultimo mi vomiti sui capelli da tutto 'sto mal di mare, piglio il paraorecchi e lo frullo nella scatola dei pecorini. Peccato perché si è fatto sera e l’aria gelida si fa sentire. I tedeschi colgono che ho leggermente freddo (praticamente sto battendo i piedi manco fossi una campionessa di Tip Tap) e che fanno? Ripartono con “Tu bere ia?!”
Mi offrono un bicchiere che fuma. Che cazzo è? Thè? Oddio sì! Un thè caldissimo, profumato e aromatico! Adoro il thè! Adoro i tedeschi! Non ve l’ho mai detto ma è così.Anzi quasi quasi prenoto subito un viaggio a Bad Tolz, lì da loro!Ma grazie! Meraviglioso!
"Pfrego, tu bere vin brulè!"
Cosa? Vin chè? Vin brulè? Mi allunga il bicchiere fumante. Non è thè, questo? Non voglio vino caldo, voglio una tazza di thè! Ma non avete il thè in Germania?
"Tu riscalda corpo, bevi bevi!"
Ma se mi voglio riscaldare mi compro un mantello di bue muschiato! Mi compro...una coperta di lana merinos! Un piumino, una stufina de longhi, insomma qualcosa!Non voglio il vino caldooooo!!!!
Vedo Elle che sta per aprire bocca e prima che mi dica qualcosa porto il bicchiere alla bocca.
Okay, ve lo devo dire. Il vapore emesso dal bicchiere mi ha bruciato le retine. Solo il tasso alcolico emesso dal vapore, dopo un nano secondo che l'ho inspirato, mi ha fatto vacillare. Dopo un sorso ero già mezza 'mbriaca e avevo la gola in fiamme.Come una cinquantenne in menopausa ho avuto una vampa di calore che m'è partita dai piedi ed è arrivata ai capelli bruciandomi le doppie punte. A quel punto ero talmente disinibita che avrei potuto benissimo fare uno spogliarello sul banco dei prosciutti. Visto che ero già sulla buona strada l'altro stand ha tentato di propormi un liquore al cioccolato. Ho rifiutato ridendo a crepapelle, e lui insisteva, io rifiutavo, e lui insisteva. Alla fine l'ho dovuto prendere a testate.Perchè sapevo che se avessi bevuto anche un liquore mi sarei avvinghiata al palo della luce simulando una lap-dance.
E' stata un 'esperienza entusiasmante, faticosa, ma entusiasmante, un freddo porco, ma entusiasmante,Andrea adesso mi fa bere il vin brulè ma entusiasmante, quando siamo soli faccio lo spogliarello e lancio la pancera, ma entusiasmante.
Ci hanno proposto di rifarlo l'anno prossimo.Io ho detto di sì, e ho avuto già un'idea per combattere il freddo.Da qui a Dicembre prossimo non mi faccio più la ceretta così sarò pelosa come un Bigfoot.E un Bigfoot 'mbriaco che fa uno spogliarello mica se ne vedono in giro.
Simooo!!!Semplicemente esilarante il tuo racconto!Il prossimo mercatino DEVO assolutamente esserci!!!Mi hai fatto schiantare dalle risate,perchè mi immedesimavo troppo nella parte e ti vedevo interagire con i tedeschi e poi bella disinibita dopo avere bevuto!Chissà come attiravi la clientela e soprattutto cosa dicevi!!!A proposito di Natale...già avevo la casa che sembrava la tua,tipo Eurodisney sotto Natale...Ecco...m'è partito un ordine di cazzate Natalizie "introvabili" (così diceva il libretto che mi è arrivato a casa)...da non ti dico che importo(perchè mi vergogno e mi sento una citrulla)ti dico solo che Andrea non mi parla più!!!Buonanotte a tutti!Io se non mi addormento prima mi guardo Medicina Generale(e basta Chicca,Che palle sempre sti ospedali...e stacca un pò!)p.s: com'è Simo che mi dai sempre ragione ultimamente?I casi sono due:o me l'hai fatta...o me la devi fare(come si dice dalle mie parti nei confronti dei mariti troppo gentili,sospettati di mettere le corna alle mogli)oppure hai notato che la mia follia ha raggiunto livelli esponenziali e mi dai sempreee ragione per assecondarmi e tenermi a bada!!! :-)
RispondiEliminaPeccato bastava quel cicinin in più d'alcool e la lap partiva...sarebbe stato lo stend più popolato di tutti! ;-)
RispondiEliminaTu avere fatto ritere me tando!
P.s la scena delle testate, ummarò ahahahhahhaha
però, sei davvero fighettina con la cuffia-quiz :-)))))
Ma davvero lo rifarai l'anno prossimo?
Chissà chi ti capita come vicino!
magari uno stend di borse d'acqua calda!!!
Uno di porchette arrosto o un altro di celle frigorifere con test di prova?
La 1 la 2 o la 3?
Padronadicasasimooooooo!!!!!
RispondiEliminaLo sai che scherzavo l’altra volta con la storia della neve che cade e che mi distrae, insieme a tutti gli altri pupazzetti sparpagliati qua e la nella tua om peig,
io?
Leggo e non mi distraggo, era uno scherzo, che non si possono fare più scherzi? Guarda, adesso ti faccio capire che era uno scherzo, sto leggendo il tuo ultimo post e anche se oltre alla neve, i topolini ciechi, le visite (2.2.45 sti cazzi) le persone on line (1 che forse sarei io), il cappello del cuoco dei lettori fissi, i giorni le ore i minuti e i secondi che mancano al natale, la scritta blografando e la casetta innevata,
io
riesco a leggere tutto e a capire altrettanto tutto
una domanda
Mario chi è?
Il tedesco con i baffi, o il marito di Laura?
Laura è tua figlia vero?
Hai visto?
Ho letto e ho capito tutto
Ma soprattutto
Mi sono sbellicato dalle risate
La frase più bella?
“Tempo di chinarmi a tagliare un etto di prosciutto che le trecce manca poco mi vengono risucchiate dall’affettatrice”
Ci farà una maglietta…
Continua così, sei davvero brava…
Auiferzeeeennnn!!!
ciao sono solo un attimo di passaggio...in questi giorni non ho molto tempo, perche' vorrei finire il libro prima di natale....e ci sono quasiiiiiii...baci
RispondiEliminaahahah, ogni volta che passo di qua devo ricordarmi il pannolone!!
RispondiEliminaio al quiz rispondevo la prima, troppo figa la commessa. poi al tedescone gli facevo il monumento, dopo il vin brulè; chessenò ci perdevamo la seconda parte del post, e la quasi lap-dance.
RispondiEliminasimo, vieni a fare il mercato qui dalle mie parti: ti porto la pecora che ti scalda, e il mirto che ti rallegra. e se non basta, un po' di filuferru...
;)
Che ridere Fruzzettì....sembrava che fossì lì.
RispondiEliminaThò...ci fa pure rima.
Però il paraorecchi con Babbo Natale è meravigliosooooooooo...!!!
Pure iooooooooo......
Io ho il cappello di Babbo Natale, con tanto di lucine ad intermittenza. Oddio, fa un pò impressione eh?...Quando partono, sembro un lunotto della squadra mobile, però si sa...a Natale ogni fesseria vale.
Baciottini Fruzzettini.
Love youuuuuuuuuuu!!!!!!!!!!
Bellissima Simo!!! Io preferisco il paraorecchie!!! Baci baci
RispondiEliminaMeraviglioso il paraorecchie! Come sempre mi hai regalato un momento di puro divertimento! EbbravaSimo! P.s. grazie per le dritte per mettere la neve nel blog! Ce l'ho ficcata subito e devo dire che mi piace assai! Dato che mannaggia, scarseggia alquanto quest'anno...! Ciaoo!
RispondiEliminaChe belle scene Simo... chissà dal vivo...
RispondiEliminaPerò il cappellino con le trecce è meglio, all'occorrenza te le legavi sotto il collo e avevi anche la sciarpetta no?
Simoooooooooooo!!!
RispondiEliminaHo gli occhi sensibili e quando rido troppo mi viene la congiuntivite!!! Poi ti metto in conto il collirio, perchè non si può andare avanti così ;)
Questo racconto è meraviglioso, e mentre leggevo mi pareva di vederti con le treccine e il paraorecchi mentre interagivi con i vicini tetescki!
Vado nell'altro post...