Io c'ho l'insonnia stagionale.
Un'insonnia che mi prende solo nel
periodo estivo e a fasi alterne: a volte ce l'ho, a volte non ce
l'ho, maremma addormentata.
Nel periodo estivo, dove a regola
(visto che Alice non ha scuola) potremmo dormire di più, io son
sveglia come un grillo.
Ci sono sere che fatico ad
addormentarmi e che, visto che sono sveglia come se avessi
ingurgitato litri e litri di caffeina, mi piacerebbe intavolare una
discussione col Santo sul perché degli esseri viventi, la scissione
dell'atomo, o del motivo che ha spinto Romina Power a ritornare a
Cellino da Albano. Non lo sapevate? Ora sì. Va là che belle notizie
che vi do.
Ci sono sere che invece, dopo aver
letto due pagine di un libro, crollo sul letto a tappeto d'orso.
Morta. Poi all'improvviso mi sveglio e mi dico “Oh che meraviglia!
Come ho riposato bene! Devono esser le nove!” Sono le due. Di
notte. Una verve che manco una ballerina brasiliana e due occhi
sgranati che nemmeno una civetta.
E allora mi giro e mi rigiro come una
fetta panata nell'olio bollente. Spessissimo mi alzo, girottolo per
casa come una pazza per poi riappisolarmi sul divano. A volte mi
basta mezz'ora e torno a letto trascinandomi il cuscino dietro come
fa Linus con la sua coperta e con un'espressione che sembro appena
uscita da un centro di igiene mentale. Mi butto sul letto e bon.
Dormo. A questo punto mi chiedo se soffro di sonnambulismo vigile,
tipo che per riposare bene e riaddormentarmi ho bisogno di una
giratina.
Ho provato con la camomilla. Non mi fa
una beata mazza, anzi mi costringe ad alzarmi per fare pipì, quindi
mi sveglio comunque, mi incazzo e siamo punto e da capo.
Ho provato a contare le pecore: arrivo
a dodici poi mi stufo. Senza considerare che non posso fare a meno di
farne inciampare qualcuna, buttandola a gambe all'aria. Grasse risate
nel cuore della notte. Non s'ha da fare.
Ho provato a leggere molto, per
stancarmi. Seeee. Se il libro soprattutto mi prende ci rimugino fino
alla mattina. Peggio.
Le posso provare tutte, ma finché non
tocchiamo l'autunno è così. Io so cosa è, maremma periferica!
Ricordate questo post? Dove vi
raccontavo di essere andata dall'angiologo per problemi di
circolazione a una gamba che io credevo dipendesse dalle vene e
invece era solo l'alluce valgo?
Ecco, è lì il problema. D'estate le
gambe mi gonfiano come due zampogne, e questa, quella con l'alluce
che va per i cazzi suoi, mi dà fastidio più del solito, e la notte
c'ho la smania. Perché se la gambina non mi dà noia, io dormo
serena. Si fa per dire.
Anche qui ho adottato degli stratagemmi
tipo: mettere un cuscino in fondo al materasso in modo che le gambe
siano un po' sollevate. Ma così facendo c'è il rischio che mi vada
troppo sangue al cervello (che non c'è abituato) e mi metto a fare
sogni sminchiati tipo che mi sogno l'omino della conad che mi dice
“C'ho da andà a raddrizzà gli zucchini e a mettere in fila i
tetrapak del latte della lola” o mi sogno Marzullo che mi dice “La
vita è un sogno o sono i sogni che aiutano a vivere meglio?”. Io
gli rispondo “Malevatidalcazzo!” tutto attaccato, lui evapora
come acqua in una sauna e mi sveglio maledicendo Marzullo e i suoi
aforismi di merda.
Non è una questione di caldo in camera
da letto. A parte che quest'anno pare autunno e quindi caldo de che,
e poi ho il climatizzatore. Acceso, spento, un po' acceso, un po'
spento...la situazione non cambia.
Avete rimedi efficaci? Consigli da
darmi? Erbe miracolose? Pratiche di rilassamento valide che non
comprendano cinquanta sfumature de sta ceppa (perché fin lì ci
arrivo anch'io)?
Grazie per tutto quello che mi
consiglierete.
Ah, dite che ci vuole uno bravo.
Ok, fuori il numero.