giovedì 25 settembre 2014

Non aggrediteci di supposte


Premetto che io non odio la pubblicità, almeno non tutta. Anzi a volte, come in un altro mio post, è fonte di ispirazione e dibattito. Mmh, come no.
Alcune pubblicità poi son proprio belline, azzeccate, strappano un sorriso o un'emozione tipo la bimbina (che ora sarà in menopausa) che in un giorno di pioggia porta a casa un gattino tutto inzuppato. E i genitori invece di scaraventarla fuori insieme al felino a mo' di frisbee la accolgono con “Dove si mangia in tre si mangia anche in quattro. In fin dei conti dove c'è Priscilla c'è casa.” Priscilla era la bambina.
Poi ci son quelle un po' pietose, tipo l'omino del supermercato che la notte va a sistemare le fettine panate invece di panare sua moglie. Che 'sta disgraziata quando lo sente parlare di infilare lo zucchino si incipria pure e lui è già oltre la serranda a impilare ortaggi come se non ci fosse un domani. Quando poi dice Bis ribatterei con “Sì, Bischero tu sei!”. Lei non è da meno: ha la verve di una lumaca e lo sguardo sveglio di Pisolo. Lui pensa alle offerte e lei crede che parli di donne. Lui pensa al tre per due e lei crede che stia ripassando le tabelline. Lui le dice 'C'è un problema tra la gente” e lei pensa “Sì, e sei te.” Manco si capiscono sti due. Uno dice picche e l'altro risponde fiori. Di zucca.
Invece amo il rinco vestito da PippoPippo (Drive in docet) che arriva al quinto piano dove c'è Lucia, in riunione, intenta a convincere dieci uomini che quello che ci evita di schiantarci in terra come un caco maturo una volta lasciato il velivolo, non sono le ali degli assorbenti ma il paracadute. Insomma, lei è lì che tenta di spiegare che in quei giorni possiamo fare anche la ruota, una lavatrice e il sudoku e lui attacca con la balalaika (suonata a cazzo di cane, lasciatelo dire) con “I love youuuu!!! Luciaaaaa!!!” Na figura di merda immane. Che se solo accadesse per davvero, l'esempio del volo senza ali Lucia lo farebbe vedere seduta stante lanciando il fidanzato-peluche di sotto dall'impalcatura. Lo spot recita “Si può essere buoni senza essere zuccherosi.”
Sì, ma si può essere innamorati senza essere rincoglioniti.
Però la vera piaga non sono tanto gli spot alla televisione, che voglio dire, una volta interrotto il film la pubblicità te l'aspetti pure. La vera piaga, pari solo al palinsesto del primo pomeriggio di canale5 dove persone che sembrano scappate dal reparto geriatrico ballano sulle note di Ricky Martin, è lo spot sul pc. Lo spot a tradimento.
Io navigo e trovo un articolo interessante. Apro il link e ancora prima che possa leggere la data dell'articolo mi si apre una schermata 50x70 sparata a diecimila decibel. Un cinema, praticamente.
E prima di trovare il tasto Close (messo apposta di sguincio in un punto che manco se chiami la scientifica con il luminol lo trovi) ormai hai già svegliato tutta la famiglia. E si sparge per casa la voce soave della protagonista che ti dice che da quando usa CacoStop non ha più avuto la diarrea. O quella di Mario, che da quando usa le supposte di ViaRettal non ha più avuto problemi di emorroidi. O Gloria, che grazie a uno yogurt verde come il muschio del presepe, ha ritrovato la sua regolarità intestinale e ci tiene a farti sapere che ora caga come un'anatra marzaiola. Olè.
Ma non è finita. Dopo esserti prosciugata gli occhi alla ricerca di quel minchia di tastino, finalmente lo trovi, lo premi, ma lo spot prima si chiude a iconcina, poi si ripresenta puntuale come la peperonata che ti faceva tu' nonna.
E qui si riparte con la rumba di dentiere traballanti o dentifrici che induriscono e sbiancano i denti manco tu ci passassi tre mani di cementite.
Io lo capisco: la pubblicità serve, non obietto. Ci si campa con questa roba qua e mi trovate favorevole. Però maremma paraboli'a trovate il verso, almeno per quella sul pc, di renderla meno invasiva. Evitiamo che ci scoppi davanti improvvisamente come un petardo e che si ripresenti puntuale come la tassa sulla Rai o la Clerici a mezzogiorno. E quel tastino, diomio, fatelo funzionà. Se pigio Close, vordì che è close, chiaro no? Non lo voglio vedè. L'ho già visto ieri, magari. È inutile che se io pigio Close tu ribatta ripiazzandomelo davanti. Io ripigio e te track! me lo rispari al solito posto. Cioè, che minchia ce lo metti a fare il tasto se poi tanto fai come ti pare? Ma vuoi la guerra? Allora dillo. Dillo che lo spot me lo devo sorbire lo stesso e devo decifrare l'articolo che volevo leggere captando qualche parola qua e là.
E poi alla fine che succede? Che chiudo tutto e l'articolo non lo leggo. Perché mi innervosisco. Quindi voi cosa ci avete guadagnato? Nulla se non qualche accidente che prima o poi vi fulminerà. Perché se voglio leggere un articolo di sanità non devo per forza passare tra emorroidi o stipsi. Perché se voglio leggere un articolo di beauty non devo per forza passare tra la colla per dentiere e dentifrici sbiancanti.
Perché se voglio leggere un articolo di viaggi non devo per forza passare tra Suv che costano come un appartamento a New York o la nuova 4x4 ideale pe' fa' la gita fuori porta. Che qua la gente manco c'ha la porta di casa figuriamoci i soldi pe' fa' la gita.
Quindi un suggerimento: mettetela la pubblicità. Però meno invasiva, discreta, che ci lasci la facoltà di scegliere e di cliccare se è di nostro interesse. Più che altro fate funzionare come si deve quel tastino, vi prego.

In poche parole: non aggrediteci di supposte.





11 commenti:

  1. Pensa quando, ciò che hai descritto, avviene in una terza media durante un compito in classe di italiano quando non si sente volare neanche una mosca! E credi che sia stato un alunno con il suo smartphone di ultima generazione??? Nooooo! È stata la prof...cioè io! Che figura!

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  2. Ahahah! Io vivo all'estero e la pubblicità con PippoPippo mi sa che me la sono persa ( che sfiga, eh!), attualmente non vedo neanche la TV per cui in parte sono salva, ma non posso sfuggire alle pubblicità su internet o su Spotify, e quelle sono veramente inaspettate e moleste, con una voce antipaticissima che interrompe le canzoni che stai ascoltando per urlarti "Get The Music LAUDAAA" (Louder). Ogni volta è un trauma.

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    1. Sì, un trauma, a volte certi scossoni!p.s. per la pubblicità del rinco-peluche c'è sempre you tube, ma viene sconsigliata la visione ai soggetti facilmente impressionabili! :-D

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  3. no ADBlock Plus?
    Ahiahiahi!

    http://it.wikipedia.org/wiki/Adblock_Plus

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  4. Io ho praticamente smesso di guardare il sito di Vanity Fair per quel motivo! Tu sei genio <3

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  5. Uahahahahahahahah!
    Mi fai schiantare!
    Anch'io odio la pubblicità su piccì che appare in modo esplosivo...pensa ad un povero con problemi cardiaci: un colpo gli farebbe venire!!!!
    Però ho scoperto perchè il tasto close non funziona: perchè in realtà ce ne sono DUE!
    Uno messo nel "solito posto", in alto a destra, l'altro invece con un simbolo simile nella parte opposta!
    Sti infami ci pigliano per i fondelli coi tasti "finti"!!!!!
    Bacione, tesora!
    Nunzia

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  6. Installa Adblock Plus, o meglio chiedi al Santo di farlo! Il Close di ste pubblicità di solito è un falso che consente a monnezza varia di installarsi nel pc...

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Nel frattempo, visto il periodo, vuoi una tazza di thè?

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