martedì 17 febbraio 2015

Cosa è successo questa settimana



                                                                 

In primis, il riscontro dell'uscita del libro accolto a mani aperte e tanti sorrisi da chi lo aspettava, le prime recensioni positive, le vostre foto con il mio libro, e messaggi personali così belli che ho deciso di tatuarmeli sul braccio.
No, tranquilli, non rischio di montarmi la testa perché c'è, ringraziando Dio, chi mi smonta in tre secondi.
“Allora? Che fai di bello?”
“Ho cambiato lavoro, sempre nel solito ambito però.”
“Scrivi ancora?”
“Sì, il terzo romanzo è uscito una settimana fa con la Piemme.”
“Ahahhahah! Seee te piacerebbe! Ma quando la smetterai di dire cazzate?”
Adoro il modo in cui mi prendono sul serio. E' commovente.


C'è stato San Valentino. E no, non l'ho festeggiato. E no, non siamo avvezzi a ste cose. E sì, mi piacciono le coppie che si fanno i regalini e pure quelle che non se li fanno. Mi piace chi lo festeggia e pure chi non lo festeggia. Mi piace che si regalino fiori e anche chi i fiori li regala il resto dell'anno. Mi piace chi porta i cioccolatini alla morosa e mi piace anche chi si dimentica non solo San Valentino ma pure l'anniversario. Sì, mi piacciono i baci perugina ma anche i mon cheri.
Ergo: fate un po' quel che cazzo ve pare, che con la Simo andate sempre bene. Vivi e lascia vivere.

E' tornato il Santo dopo un'assenza di poco più di due settimane. E' andato in un paese molto molto lontano (fa molto Shrek sta frase) così lontano che gli auguravo la buonanotte alle quattro del pomeriggio e l'ho svegliato con Skype nel bel mezzo di un sogno (e se scopro che stava sognando Mulan invece che la sottoscritta lo prendo a badilate). Insomma per dialogare una roba semplice come rimettere la sveglia e fare i conti con la calcolatrice per sapere che ore erano laggiù.
Ho passato quindici giorni un po' spersa: non sapevo a chi raccontare le mie minchiate, tipo quante volte sono andata al gabinetto, com'era vestita ridicola l'impiegata delle poste, che ho un livido sul polpaccio e chissà come me lo sono fatto, “Secondo te mi sta meglio la maglia blu o quella rossa?”, “Hai mica visto le forbicine?”. Questa roba qui. Perché è facile farselo mancare fisicamente, (è una gran bella presenza il mio topo devo ammetterlo) , ma farselo mancare per le cazzate non è da tutti.
Di contro quando all'aeroporto gli ho chiesto “Amore! Ma come ti senti dopo quindici giorni senza di me?”
mi ha risposto “Riposato.”

Mia suocera ha installato WhatsApp. A ottantatré anni.
Rileggete la frase, plis.
Pare strano anche a voi? Anche a me. Soprattutto vederla che passa il dito sul tablet nuovo non con il polpastrello ma con l'unghia. Fa effetto tipo sulla lavagna. Non si può sentire. E mi è toccato farle ripetizioni. Io, che scambio il cellulare col telecomando.
“Quindi ricapitoliamo. Questo è per...?”
“Le foto!”
“No! E' per vedere i filmati! You tube.”
“Iutub.”
“Brava. E questo è per...”
“Telefonare!”
“No, è Google, serve per le ricerche.”
“Ricerche.”
“Andiamo avanti, se vuole mandare un messaggio senza spendere soldi va su...?”
“Wiscill”
“Eh?”
“Wrhoooommm”
“No...”
“Wascingggg”
“Asco...”
“Weringgg”
“Oohhhhh!!! Mo' basta! Esca da questo corpooo!”
“Ma non si chiama così?”
“No. WhatsApp. Ripeta con me.”
“Uozz!”
E niente, lei manda i messaggi con Uozz. Se poi non capite un cazz non è colpa mia.




15 commenti:

  1. Condivido in toto il tuo pensiero "vivi e lascia vivere!"... anche se ormai questa frase sarà sempre legata alla nonnina che l'ha borbottata dopo essere stata beccata a rubacchiare pomodori dall'orto del vicino!
    E condivido soprattutto che la cosa più bella dell'amore è poter scambiare discorsi stupidi con chi ci stà accanto... senza sembrare sciocchi ai loro occhi! That's love!!

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    1. Davvero hanno beccato la nonnina? Questa la so ora!

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  2. Buahahah!! sempre la solita!!! Me fai morì!!

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    1. Eh, invece io a insegnare a lei...vuoi che muoro??? :-D

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  3. Wrhoooommm”............ meno male che sono sola in ufficio...... sono piegata dal ridere.....

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  4. so cosa vuol dire avere l'uomo distante dall'altra parte del mondo e non aver nessun altro a cui raccontare le cavolate fatte durante il giorno. in tutti i suoi viaggi, non gli ho mai domandato come si stava senza di me, perchè so già che mi avrebbe dato la stessa risposta che hai avuto tu! (gli uomini sono tutti uguali: stanno bene senza di noi, ma poi TORNANO SEMPRE A CASA!!!!!!!!)

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    1. Marta, ringraziando il Signore, nella mia frase c'era parecchia ironia. A buon intenditor poche parole ;-)

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  5. Sul wrhoooommmmm sono collassata.
    Sapevatelo!
    :-D

    Uahahahahahahahahaha!
    Baci Simo.
    Nunzia

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  6. Evviva la suocera tecnologica! Speriamo che non usi il tuo tablet come tagliere o teglia da infilare nel micro onde!!!
    Barbara

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  7. Grande tua suocera. ..quasi come mia mamma che aspettava l'uscita della foto dallo Smart phone. E lei di anni ne ha 60!😂😂😂

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  8. ho letto questo post con qualche giorno di fuso orario senza essere partita da nessuna parte, la prossima volta mi metto la sveglia per non rischiare di perdermi nessuno dei tuoi articoli! in questo periodo un po' buio tu ed il tuo modo di affrontare la vita (senza essere un supereroe) fate solo bene all'anima <3

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  9. eheheh beh dai ha la scusante degli anni...! però in effetti...dovrebbero farla un APP Uozz...! ;o)

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  10. Mio padre,che ha delle manone e delle dita grandi come quelle di Polifemo, ora si vuole prendere il telefono touch! Già me lo vedo a schiacciare due icone assieme come se fossero un unico tasto!

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Nel frattempo, visto il periodo, vuoi una tazza di thè?

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