domenica 15 maggio 2011

LA PENTOLACCIA (di faccia)


(Immagine presa dal web)

L'altra sera, mentre io e Alice stavamo guardando una trasmissione scientifica sulla scissione dell'atomo (leggasi 'Un medico in famiglia'), abbiamo assistito alla scena nella quale i protagonisti giocano alla pentolaccia. Scena molto realistica più del fatto che due donne si contendono Giulio Scarpati che è l'antisesso per eccellenza, scartando a piè pari Conticini che fa sangue solo a vederlo su Gente.Dicevamo? Ah sì.

“Mamma, te l'hai mai fatto il gioco della pentolaccia?”

“No, io no. Ma tuo zio sì” (mio fratello)

“Ed è stato divertente?”

“Come no!”

Mia figlia ha colto nella mia affermazione un che di sarcastico e non ho potuto fare a meno di raccontarle di quel famoso 6 Gennaio 1983. Sapete quelle storie di famiglia, che vengono raccontate chessò intorno alla tavola di Natale, o al pic nic del 1° Maggio, per suscitare ilarità, allegria e sospirare alla fine “Per fortuna è andata bene!”.Quegli aneddoti dove, ogni volta che vengono raccontati, vengono aggiunti particolari irrilevanti e di dubbia credibilità come il fatto che quel giorno qualcuno ricorda che nonna aveva una vestaglina color carta da zucchero a piccoli rombi viola. Un quadro astratto praticamente.

Ma veniamo al 6 Gennaio.

Quel giorno eravamo a pranzo da nonna per un motivo: nel pomeriggio al bar del paese, c'era la Befana!Che culo. Io e mio fratello, nemmeno con troppo entusiasmo, veniamo trascinati al barrino, e scartando quei tre o quattro vecchietti arriviamo alla sala dove c'è la lanciatrice di calze. Sì, lanciava piccole calze e caramelle a tutti i bambini presenti. Roba che se non stavi attenta te ne arrivava una nei denti. Ricordo che c'era tanta musica, tanto casino, e tanti bimbi. Ricordo anche che c'era una giovane ragazza che gestiva un po' il tutto, una sorta di vigilessa che tentava di mettere un po' di ordine in quel gran casino. La tizia ad un certo punto batte le mani per attirare la nostra attenzione e annuncia che inizia il gioco della pentolaccia.

“Simona, vai!Vai a fare la pentolaccia!” mia madre ce sta a provà, ma io mi rifiuto. In cambio le do mio fratello. “Lui!Lui è più bravo!”

Mio fratello, non si sa come, si ritrova bendato e con la mazza in mano.

Mio padre e mia madre orgogliosissimi di questo figliolo così impavido e gagliardo, sorridono compiaciuti.

Mentre mio fratello cinquenne (e bendato) viene fatto girare in tondo dalla signorina, mia madre si piazza con la Polaroid (la Polaroid!) in un punto strategico:davanti al suo bambino.

“Bravo amore! Gira gira...e ora vai!”

Mio fratello, pora stella, già rinco di suo, vacilla e barcolla come se fosse 'mbriaco. La mazza è pure troppo pesante per le sue braccine, ma, incitato da mamma, lui jelafa.

“Più a destra amore!” Fotoflash!Fotoflash!

“No, più a sinistra!” Fotoflash!Fotoflash!

Mio fratello sferra dei colpi a caso, fendendo l'aria. Giuro si sentiva il rumore del colpo andato a vuoto. Ma c'è quasi, basta aggiustare il tiro. Mia madre, per immortalare il momento di gloria del pargolo, si inginocchia.

“Ci sei quasi amore!Più avanti!Vieni più avanti!”

Fotoflash!Fotoflash!

“Un po' più a destra!Bravo! Ci sei quasi! ORA!”

SBAMMMM!!!

Presa in pieno mia madre.

Che crolla al suolo come un quattro di bastoni.La macchina fotografica schiappata a metà, mia madre che geme tenendosi la testa e del sangue, fanno sì che qualcuno chieda “C'è un medico in sala?” (io sta frase l'ho adorata per tutti gli anni a seguire)

Mio fratello, un filino sotto shock, rimane immobile ad assistere alla scena con la mazza in mano e la benda su un occhio solo come un pirata sfigato, e pensa “Minchia, ho appena ucciso mia madre”.

Mio padre non sa se disperarsi o ringraziarlo.

Pare che mia madre dicesse “Sto bene” ma davanti a un tre fatto con le dita rispondeva “E toglietemi sti grissini dal davanti!Non ho fame!”

Mio padre, come un cavaliere, la prende e la porta al Pronto Soccorso al grido di “Se aspettiamo che arrivi l'ambulanza facciamo notte!E poi sta bene, vero cara?”

“Sì, ma lei chi è? Dove mi sta portando di grazia?”

Na tranvata che non vi dico.

Io e il 'bastonatore folle' veniamo portati via da nonna e quello che segue è ciò che racconta sempre mamma.

I miei arrivano al Pronto Soccorso, dove, denunciando un colpo in testa, avanzano subito senza passare dal via. Alla vista del mio babbo che porta a braccetto mia madre con un panno sul volto, i medici si allarmano “Signora che ha fatto?”

Il mì babbo, che anche ora alla vista dei camici bianchi 'sbianca' lui, balbetta “E' stato un incidente!Davvero!”

I medici si scambiano uno sguardo d'intesa e fanno due più due:

un uomo nel panico

una donna con un bernoccolo evidentissimo in fronte, un occhio nero, e in evidente stato confusionale. Ci sono tutti i presupposti per una notizia da cronaca nera.

“Un incidente?” non sembrano per niente convinti e mamma ricorda che qualcuno disse di chiamare il 113.

Una solerte dottoressina si avvicinò a mia madre “Signora, ne vuole parlare?Vuole sporgere denuncia?” Sì, mio padre stava per essere denunciato per percosse. Che bella famiglia.

Mi madre, smettendo di contare le stelline che le giravano sopra la testa come degli avvoltoi, rinsavisce giusto un momento e manca poco le dà due schiaffi “Macchè denuncia! E' stato mio figlioooooo!!Oioi che doloreeeeeeee!!”

“Suo figlio?” i medici si guardano allibiti “Peggio!Ma come l'ha ridotta?!” Poi rinsaviscono pure loro, guardano mia madre con più attenzione e si rendono conto che è troppo giovane per avere un figlio manesco e delinquente “Ma quanti anni ha suo figlio?”

“Cinque”

“Cinque anni e l'ha ridotta così?”

“Sì.Lo sa che lei somiglia a Richard Burton?”

“Signora si sente bene?”

“Mica tanto.Mi fa male la testa”

Mia madre è rimasta in osservazione tutto il giorno, dopo una dose massiccia di medicinali ha spiegato l'accaduto e la denuncia ai danni del mì babbo non c'è stata.

Ma sì, sono stati presi per il culo anche dal portantino. Nelle tre settimane a seguire, mamma ha indossato degli occhiali scuri enormi per coprire gli occhi neri.

Sembrava Sandra Mondaini.

Senza occhiali pareva un panda.

A detta dei medici quello che l'ha salvata è stata, nientepopòdimenochè la Polaroid. Senza quella davanti agli occhi, mio fratello le avrebbe sfracellato il setto nasale.

Devo dire che gli uomini di casa mia farebbero la felicità di qualsiasi giornalista a caccia di notizie di drammi familiari, perché anche al Santo con Alice è successo questo.

Voi avete storie familiari che si tramandano fino a oggi?

p.s. Mamma una volta è finita pure sul giornale. No, niente drammi: è stata l'eroe del giorno.

La amo, c'è poco da fare.


25 commenti:

  1. ahahah povero papino tuo!!!! e povero fratellino che si sarà sentito in colpa : (
    ma la tua famiglia dev'essere stupenda altrienti non si spiega una figlia come te!!

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  2. Macchè stupenda, è una famiglia come tante, con alti e bassi, che sa ridere di queste cose,soprattutto perché son finite bene.Di altri aneddoti non si può certo ridere :-)

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  3. Ciao bella Simo!
    Povera mamma con la tranvata in testa!
    E che ridere quando ho letto della scena in ospedale...che avevano già marchiato il tuo babbo come un "bruto"!^____^
    Nella mia famiglia, mai date tranvate ai genitori...cioè, mai per sbaglio...
    Scherzoooooooooooo!^___^
    Però c'è una storia che mia mamma mi ripete spesso, soprattutto quando mi lamento che i miei bimbi sono un po' scatenati.
    Lei mi dice che con una mamma come me non poteva essere altrimenti.
    Io, con la faccia più che meravigliata le dico "Io???'Ma se ero buonissima!" e la gag finisce con lei che racconta di mio padre (snaturato) che mi ha smarrito mentre eravamo a casa dei miei nonni(io avevo 1anno e mezzo.
    Lei va in camera a dare la titta al mio fratellino piccolo e chiede a mio padre di tenermi d'occhio...ma si sa che da parenti si fanno delle chiacchiere e che le chiacchiere distraggono...morale: per TRE ore mi hanno cercato nei vari campi attorno alla casa dei miei nonni temendo fossi finita in un pozzo, oppure rapita dagli zingari...mentre la verità è che avevo inseguito una gallina vagabonda che per non farsi prendere mi ha fatto allontanare più di un km da casa dei nonni e mi ha fatto finire in un fosso da cui non riuscivo a risalire...Mio padre ha iniziato quel giorno ad avere i primi capelli bianchi e mia mamma dice che per lo spavento le è andato via il latte : mio fratello piccolo aveva qualche mese e ha dovuto rinunciare alla titta per colpa mia!
    Ma la colpa non era mia...era della gallina!!!
    ^____^
    Bacione!
    Nunzia

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  4. Nunzia mi fai morì, so che posso sempre contare su di te! Tra mucche e galline sei una forzaaaaaaa!!

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  5. Simo mi hai fatto sbudellare dal ridere!!! Troppo ganzi in casa tua!! Io della mia mamma ti ho già raccontato diverse cose ed eviterei di sputtanarla ulteriormente! Bacioni! La scritta stondata l'ho fatta con photoshop e i commenti non sono tornati :((

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  6. Che dire Simo mia...sono agreste...ancora un po' e il mio armadio conterrà solo pelli leopardate e chiamerò i miei figli con l'urlo alla Tarzan!^___^

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  7. c'ho giulia in collo che mi guarda seria mentre rido come una pazza....chissà se da grande si chiederà perchè la sua mamma ride davanti al picci!!!! io per sicurezza do tutta la colpa a te! bacioni

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  8. simo tu, tua mamma e tuo fratello siete un mito!!!
    giuppy

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  9. Mamma che risate! Siete proprio una forza in famiglia!
    Baci

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  10. Fantastica!!! ma postà che ce n'hai una più del diavolo!?!?!Come fate!?Anch'io voglio venire ad abitare da teeee :))))

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  11. Stasera avevo proprio bisogno di una bella risata :)))! Però cavolo povera mamy, che dolore!
    Di aneddoti particolari che ricorrono in famiglia non ne ho, a parte quando a 3 anni, riabbassai alla zia del mio babbo la bellezza di 10 pizze di Pasqua pronte per essere infornate. Non fece in tempo ad accorgersi della prima e fermarmi che ero arrivata fino all'ultima teglia! Le toccò rimpastarle tutte! Come non m'abbia "ammazzata" subito non lo so!
    Un bacione

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  12. Oh no Zebrina, ma non capita mica solo a noi,sai?Ogni volta che lo raccontiamo c'è gente che mi dice "E' successo anche a tizio" "Caio" e "Sempronio". Magari in quei casi son tutti bimbi, visto che non calcolano le distanze e sono tutti eccitati a urlare, e poco alle mamme :-D e poi cose ganze o buffe capitano a tutti, io le racconto alla mia maniera, è quella che vi piace penso, non la mia famiglia che, credimi, è normalissima. Sì, ammetto che siamo tendenzialmente allegri,ma normali.
    Ehm.Abbastanza.
    :-D

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  13. eccomi qui, mi sono asciugata le lacrime e sono quasi tornata in me...Simo non puoi capire le risate che mi sono fatta!!! :DDDD ti dico solo che MrBig era di là mi ha sentito sbellicarmi e ha chiesto "stai leggendo Simo?"...mi ha chiesto di raccontargli il post ma non riuscivo a parlare dalle risate!
    come racconti tu certe cose...un bacione tesssoro!!!

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  14. Mia mamma, una sera mi venne a cercare e quando mi trovò, arrabbiatisisma, mi disse di tornare subito a casa... Solo che eravamo sugli scogli e lei, al buio cadde... A casa, mio padre glielo medicò per bene, mentre mia mamma appoggiava la mano ad una sedia di ferro con tutta la sua forza... morale della favola: la mano si incastrò e per riuscire ad uscirla si fece mooooolto male, quindi pronto soccorso e racconto del fatto, con risolini... insomma cornuta e mazziata!

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  15. E chiami pazza me????? mamma mia che racconto...mio marito che sta di fronte mi ha detto che mi fa internare....non ce la posso fare con te...
    p.s. ma la Polaroid, si è rotta?

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  16. Sì, alcune storie ci sono anche nella mia famiglia, ma non le racconto, sarebbero banalissime e noiose in confronto a quello che succede a casa tua! Simpaticissima come sempre..ma non voglio ridere per rispetto alla mamma, poverina, che batosta!

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  17. mamma mia che storia!!! Immagino tuo padre all'ospedale con tutti che lo guardavano in modo strano...che panico!!! ^_^

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  18. ahahah che ridere la scena.. speriamo tua figlia non faccia lo stesso con te

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  19. mi sembra di ripetere sempre le stesse cose.... ma come racconti le cose tu mi fai morire!!!
    Se dovessi raccontarti tutte le cavolate che sono andata combinando potresti scriverci un libro (visto che tu sai raccontarle meglio!!!) però per mia fortuna, ho la capacità di resettare velocemente il cervello (sopratutto quando le combino grosse preferisco dimenticare in fretta!!!)... una per tutte?
    Quando ero piccola vivevamo in campagna e mia madre lavorava molto (per cui non aveva tempo di stare a guardare questa scalmanata)e mi lasciava con nonna la quale a sua volta, anziana e con molte cose da fare, mi lasciava in giro per l'aia da sola(tanto era tutto recintato).
    Un giorno, io ero a giocare tra cagnolini e animali (da figlia unica ho avuto sempre delle difficoltà a stare da sola e cercavo amici con i quali giocare.... e non filandomisi nessuno, anche perché i vicini erano lontani e molto più grandi, mi davo agli animali) d'avanti casa, mia nonna era andata in cantina a prendere una brocca di vino rosso e dovendo andare un attimo nel campo, lascia la brocca incustodita in fondo alle scale.... in apparente appoggio un attimo tanto cosa vorrà succedere.... io avrò avuto 3 anni.... Mia nonna fa le sue commissioni e poi torna a riprendere la brocca e vede che ne era rimasta metà.... si fa qualche domanda e poi vede me.... che barcollavo come una perfetta ubriacona in giro per lo spiazzale.... mi madre dice che, quel giorno ho cotto il cervello per cui, tutto quello che ho combinato dopo è solo una inevitabile conseguenza!!!
    .... Sarà per questo che ho una predilezione per il vinello rosso? Tu che dici?

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  20. grazie per permetterci di entrare nella tua vita e farci scoprire che bene o male ognuno ha la sua famiglia un po' "svitata".

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  21. bauhahahahhaahahahahah
    povera mamma!!! mi sono gustata la scena col pensiero ahahahaahahahah
    sto morendo dal ridere! troppo forte la mamma presa in pieno col bastone ahahahah!
    Un bacione, one one!

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  22. so che sei una blogger superimpegnata, ma se passi da me c'è una cosina per te!
    baci

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  23. Simo e ho idea che non è manco l'ultima ahahaahahahah vedi oggi te che te stavi a strozzà con la pesca!!!! cmq mamma mia tua mamma se l'è rischiata brutta.. meno male che è finita bene!!!! smackkkk

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  24. Senti simo, io ne ho di cose da dire su mia madre, ma lei me l'ha impedito e controlla il mio blog ogni giorno dicendo 'già siamo sulla bocca dei cristiani che dici tutti i fatti nostri....'
    Ma un giorno le raccoglierò tutte e farò finalmente soldi.
    Senti io ti adoro e te lo continuerò a dire sempre.
    Bè mettiamo giù i violini.
    ciao
    Anna

    p.s. e ti condivido su fb perchè tutti devono sapere di te.

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  25. arrivata qui per la segnalazione di Anna the Nice...non sapevo se ridere o piangere...sei grande!!!! complimenti per il suo sens of humour straordinario!

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Nel frattempo, visto il periodo, vuoi una tazza di thè?

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