Oggi parliamo di Renzo e Lucia. E poi di Dante e Beatrice. Nomi originali, nevvero?Evabbè.Complice il sole che mi batte sulla capoccia e mi brucia i pochi neuroni sani che mi sono rimasti, son partita con delle considerazioni che vorrei condividere.Un post serio?Maddechè.
Allora.Partiamo da molto lontano, circa una decina d'anni fa, d'estate, quando ho conosciuto la famiglia felice, composta dal babbo gagliardo, una mamma mammosa, una figlia simpatica e il suo ragazzo per bene.Bellini da morì. Sta famiglia è proprio forte. Il babbo è un tipo giovanile, tonico, che invece di leggere il giornale sotto l'ombrellone fa gare di nuoto con la figlia ventitreenne. Un rapporto invidiabile, a mio parere. Lei,invece di prendere il sole con le amiche preferiva giocare a racchettoni col babbo. La mamma mammosa molto carina, gentile, di quelle che apparecchiano la tavola al mare con la tovaglia di stoffa e ripiegano con cura i tovaglioli.Di quelle che il panino mai, ma si alzano all'alba per preparare l'insalata di riso per la sua truppa. Quelle signore gentili, che ti domandi se siano state mai realmente giovani perché nel tuo immaginario sono nate mammose, non ce n'è. E poi il ragazzo della figlia, così integrato in quest'ultima da avermi fregato i primi tempi. Credevo fosse l'altro figlio. La classica famiglia che accoglie il fidanzato con l'espressione “E' come se avessi un altro figlio dal bene che gli voglio”. La giovane coppia è una coppia che predilige lo sport, che ha una grande affinità, secchiate di complicità, quelle coppie che è difficile che tu le veda sbaciucchiarsi, ma che basta un'occhiata per intendersi. Quelle coppie che si prendono per il culo ridendo, che si prendono a pallonate, che si tirano i gavettoni e che si fanno gli scherzi da spiaggia. Senza contare le serate passate loro quattro a giocare a scala quaranta, ramino o burraco. Belli. Veramente belli. Un affiatamento da paura, invidiabile.
Passa il tempo e tutto rimane così, anzi meglio. La complicità, la serenità e il bene che traspare da questo quartetto è stupenda.
Poi un anno la ragazza è incinta. Bellina!Non ci siamo nemmeno domandati se si fossero sposati, ma chi se ne fotte.Nel 2008 stiamo ancora a guardà ste cose?Ma anche no. E anche se le dita sono libere da fedi nuziali, quello che traspare da loro amore, basta a far zittire anche i più pettegoli. Poi insomma stanno insieme da quando andavano a scuola e hanno quasi trent'anni, se c'è rimasta, che problema c'è?
Il futuro nonno continua a essere gagliardo e tonico, la futura nonna gongola felice, Lucia sfoggia il pancione in bikini e gioca a racchettoni con la bandana. Renzo viene preso a pacche sulle spalle dagli altri ragazzi e deriso amorevolmente nel suo ruolo di futuro babbo. Anche stavolta l'aria è gioiosa, il quartetto si ama più che mai. Renzo e Lucia protetti da questi genitori moderni, auanti, ma allo stesso tempo solidi e affidabili.
Fino a che.
Fino a che non nasce il bambino.
La situazione ora è molto, molto cambiata. Ovviamente in peggio, visto che prima era idilliaca.
L'arrivo del bambino ha completamente scombussolato quella che era l'armonia del quartetto. E' stato come un sasso gettato nelle acque calme e ristagnanti (purché belle) di un lago.
Renzo e Lucia, adesso, un giorno sì e uno pure, si prendono a mazzate. C'è un disagio e una insoddisfazione di fondo che si percepisce a qualsiasi distanza. Il quartetto non si sorride più.
Lucia, gagliarda e simpatica, è diventata sì molto presente e premurosa col bambino, ma intollerante con il resto del mondo, soprattutto con Renzo, il quale viene trattato come una pezza da piedi. La mamma e Lucia adesso sono quasi coalizzate, complici e protagoniste di pensieri bambineschi nei quali Renzo non viene coinvolto. La mamma di Lucia probabilmente lo vede sempre troppo giovane, inesperto. Questo ragazzone dall'aria buona e dal viso infantile, secondo lei non trasmette troppa maturità e viene trattato come un bambino. Anche se non lo è. Eccome se non lo è. Qualsiasi cosa lui faccia col bambino (e credetemi fa delle cose normalissime) loro 'il duetto di signore', ha sempre qualcosa da ridire. Lucia lo rimbrotta, spesso davanti al bambino (orrore) e spesso davanti agli altri (doppio orrore), ma roba assurda, della serie “Tienilo più su il cucchiaino, non vedi che è storto?”
“Ma dove lo porti?Non senti che fa caldo?”
“Con te non mangia. Dammelo a me, faccio io che a te non riesce”
Lui naturalmente si incazza e partono i battibecchi al limite dell'assurdo.
“L'hai portato fuori senza giacchino?Ha il raffreddore!”
“Ma se ha fatto sì e no uno starnuto!E poi gliel'hai attaccato te!”
“Io???Ma cosa dici?”
“Gli starnutisci addosso perché l'hai sempre in braccio, poi ci credo che ha il raffreddore!”
“Io non gli ho starnutito addosso!”
Tutto per uno starnuto. Capite? Manco poco se le danno per uno stranuto. La mamma di Lucia e Renzo, adesso, non si possono vedere. Lui si sente completamente scavalcato in primis da sua moglie e poi dalla suocera, considerato meno di zero e totalmente incapace di gestire suo figlio. E non è così. E' chiaro come il giorno che non è così.E' un padre giocherellone, presente, simpatico e allegro. E' rimasto quello che era, solo più responsabile. Lei è cambiata. Non è rimasta quella che era. Ora vive solo per il figlio, il compagno viene dopo questo, la madre, il padre, e tutto il cucuzzaro.Ha dimenticato come si gioca a racchettoni, guarda male lui se solo si azzarda a proporre una partita a calcetto, della serie “Eccerto!Lui va a giocare a calcetto e col bambino ci sto io!Eh!” e ha perso il suo gruppetto di amici. Ora ha sua madre. Che dal canto suo agisce in sordina, non affronta mai Renzo in prima persona, ma usa Lucia come intermediario, magari anche con frasi carine “Ma se gli metteva il cappellino non era meglio?”
“Non andrà troppo forte in auto?”
“Guarda che ha intenzione di portarlo fuori ora. Secondo me è un po' troppo caldo, non credi?”
E puntualmente Lucia lo rimbrotta.Mica le dice “Mamma, ma una padellata di cazzi tuoi, no?”
Senza contare che se il pargolo viene sgridato da mamma e papà (soprattutto papà) la nonna non tiene la posizione ma allarga puntualmente le braccia “Ohpppovero amoreeee!Vieni dalla nonnaaaa!Cosa ti dice babbo, eh? Ti ha sgridato?Cattivo babbo, cattivo!”
E tutto questo è veramente brutto. Perché prima della coppia, della piccola nuova famiglia, c'è l'altra famiglia, quella di origine e Lucia non ci si stacca. Non c'è verso. Non si rende conto (o forse sì) dell'errore che sta commettendo. Lui sì, se n'è reso conto e ce ne siamo resi conto un po' tutti, visto che ha fatto una sceneggiata a bassa voce come Mario Merola con la raucedine. Si è incazzato di brutto, si è stufato di essere trattato come un bimbetto, ha rivendicato il suo sacrosanto diritto a fare il padre. Ma è solo. Solo contro due donne. Il padre di Lucia, continua a farsi il fisico, ma mica è scemo. Ha capito l'antifona e si tiene fuori, tanto hanno messo un po' in disparte pure lui.
Credo che quando uno decida per scelta o no, di farsi una famiglia, debba staccarsi. Con questo non voglio dire che i rapporti devono freddarsi, ma passare dallo stato 'sono solo figlia' a 'sono una donna con le mie responsabilità'. E dal momento che decidi di dividere la tua vita con un uomo, renderlo padre e offrirgli il tuo cuore, il rispetto che hai di lui deve essere così grande da zittire anche tua madre, qualora fosse inopportuna.
E ci sono molti casi così.
Chiudo con un aneddoto da brividi.
Dante e Beatrice in viaggio di nozze.Trentatrè anni lei, trentacinque lui.
Dopo sei giorni Beatrice chiama sua madre: “Mammmaaa!!”
“Come stai amore miooooo??”
“Mammaaa!!Io sto bene, qui è tutto bello, ma non vedo l'ora di tornare a casa...”
“Che è successo?” detto con tono compiacente di chi sa. Con un sorriso beffardo, della serie “Io lo sapevo.Può venire a letto con te, ma è mia. MIA”
“Mi manchi troppo mamma”
In viaggio di nozze. Col marito.Non vedi l'ora che finisca perché ti manca mamma.
E mamma t'aspetta.Eccome. E aspetta anche lui, per ribadire il concetto tante volte non fosse chiaro.
Ovvio che è un post della minchia, ma ci tenevo a dire che non esistono solo i mammoni.
Eh no.
E' un post perfetto!!! Vero e perfetto!!! E non so cosa ne pensi tu... ma-a-me-mi-sa-che le mammone son la razza peggiore, perchè, mica le stacchi da mammà!!!
RispondiEliminaEmily:
RispondiEliminaOddio mio!!!! Ma come cavolo si fa???!!!!! Povero Renzo :(
Io sono contenta di abitare a 60 km dai miei e a 100 dai suoceri, così non appena la mia famiglia si allargherà non ce li avrò sempre fra i piedi... e io e il mio Lui potremo goderci la nostra famigia in pace...
Già, i cordoni ombelicali sono 2. Il primo si taglia alla nascita mentre per il secondo i tempi variano.
RispondiEliminaPerò va fatto.
Ciao Simo!
RispondiEliminaMaròòòò...in questo giorno afoso, m'hai davvero fatto venire i brividi... e il magone per il povero Renzo...e anche per Dante, ovvio!
Ma come si fa...capisco tutto, l'amore per i figli, il fatto che da piccoli hanno più bisogno di attenzioni...ma così noooooooooooo!
E la mamma/nonna? Da prendere davvero a badilate!
Davvero se Renzo non prende Lucia (per il collo) e non le fa capire che lo deve rispettare come uomo, marito e padre diventa dura! E le deve far capire che i nonni vengono dopo, checcavolo!
Certo è che se va avanti così la vedo grigia, grigissima per la famiglia...
Se io fossi Dante e in viaggio di nozze sentissi mia moglie fare un discorso del così alla madre credo che la riporterei indietro e con lo scontrino la cambierei al volo!! Massepòòòòòòò????
A volte mi pare di essere un'abitante di un altro pianeta, perchè certe cose non le capisco proprio!
Dimmi, Simo, sono io che non sono normale?
...Occhio a come rispondi!^___^
Baciotto.
Nunzia
Emily, non è nemmeno questione di km, è questione di intelligenza, per me. Io non so cosa avrei fatto/farei senza mia suocera e senza i miei. Ci hanno dato e ci danno una mano con Ali quando lavoriamo,come noi scattiamo sull'attenti al loro primo bisogno di aiuto. Ovvio che ci unisce un amore immenso, ma mai, e dico mai, nessuno di loro tre ha messo in dubbio la nostra genitorialità. Io so che mia madre c'è, come lei sa che io e mio fratello ci siamo, sempre. Ma siamo anche fieri di non romperci le palle :-D
RispondiEliminaInsight ogni volta rimango incantata dal tuo dono della sintesi.Due frasi e hai detto tutto. Che minchia li scrivo a fare io i post? :-)))
RispondiEliminaNunzia, amore, tu non sei normale perché mi sei amica. Questo basta ^_^
Sarà merito tuo, i post servono a strapparmi un sorriso in questi giorni cupi.
RispondiEliminaGrazie di esserci.
Oddio mi è venuta la pelle d'oca...io sono una di quelle e ci sto soffrendo..
RispondiEliminaOh.Però se ci soffri vuol dire che te ne rendi conto.E' già qualcosa sai? Sarebbe interessante sentire la tua campana, ma mi rendo conto che sono cose private, quindi anche no :-)
RispondiEliminaciao Simona, al momento non posso darti un parere personale.....ciao
RispondiEliminaE' mooooolto bello questo post.... capisco perfettamente questo tuo racconto ed è brutto ciò che è successo mi dispiace tanto... dovreste trovare il modo di andarvene da soli nel senso di trovare una casa per conto vostro.... se ben ho capito vivete sotto lo stesso tetto.... cerca di essere forte e tieni duro.... spero che tutto questo passi in fretta questo tragico periodo.... ciaoo http://danielainrosa.wordpress.com/
RispondiEliminaDaniela...ehm...non so come dirtelo...Renzo e Lucia non siamo noi :-D Sto a morì.
RispondiEliminabellissima storia, dovrei farla leggere ad una personcina di mia conoscenza!
RispondiEliminaciao
sonia
Io mammona lo sono, forse pure troppo. Ma vivendo a 400Km di distanza e vedendo i miei solo poche volte l'anno, forse è normale che in quei giorni cerchi di godermeli il più possibile. Ma la vita privata voglio che resti tale, io e lui senza intrusioni nè di mamma nè di suocera. Poi che c'entra, un aiuto all'occorrenza è un conto, ma la dipendenza è un altro!
RispondiEliminaCerto che se Renzo non alza un po' la testa e si riveste d'autorità, la situazione la vedo male e la famiglia ancora peggio. E anche il figlio crescerà con una visione dei gentori del tutto distorta.
Nun'ze po'!
purtroppo non sempre la nascita di un figlio può far migliorare le cose .. sopratutto se gli stessi genitori hanno un rapporto conflittuale o morboso con le loro rispettive famiglie d'origine! In questi casi si dice che non sono stati in grado di negoziare il passaggio alla genitorialità... niente di più vero!
RispondiEliminaaltro che post della minchia....hai messo in luce il più grande difetto che abbiamo noi donne (non tutte ovvio). ah quanto capisco tutto questo...ho un'amica cosi e criticano me che il cordone l'ho tagliato da un bel pò. non sai quanto mi fa incavolare questa cosa....mi sa che mi stampo il post e alla prima occasione glielo leggo paro paro...tiè!!! ma come fai ad essere cosi chiara, lineare trasparente....io mi ingarbuglio alla prima frase!!! ;P
RispondiEliminaSecondo me Renzo prima o poi scappa a gambe levate e se ne trova un'altra. E la cosa triste è che solo chi sa come stanno le cose sarà obiettivo,mentre tutti gli altri si limiteranno a giudicarlo un bastardo che abbandona compagna e figlio.
RispondiEliminacome cambiano le situazioni...e come le situazioni cambiano le persone...hai descritto una situazione che non è sola di "Renzo" e di "Lucia" ma di tante persone, il problema è che chi ci sta dentro spesso non se ne rende conto o non vuole rendersene conto. Spero che questi giovani riescono a prendere consapevolezza che così facendo si fanno solo del male e che si vengano incontro l'un l'altro per ritrovare quella sintonia di una volta, ora sbiadita, un bacio cara
RispondiEliminaInnazitutto, complimenti! Un gran bel post e un gran bel blog (è la prima volta che capito da queste parti!).
RispondiEliminaPrima che nascesse nostro figlio il ginecologo ci disse una cosa da saggio cinese: ogni donna nella gravidanza e nel parto ci mette quello che le serve e quello che ha dentro. Il figlio come la maternità possono diventare una leva di potere incredibile, che spesso si ritorce contro al padre, alla coppia, alla relazione.
L'uomo, soprattutto nelle prime fasi deve essere presente, sveglio, attento, capace di apprendere e velocemente. Tanto da diventare il più presto possibile esperto. Perchè?
Perchè deve difendere la propria coppia, deve difendere il proprio nucleo famigliare, deve far sentire la propria voce. Esserci e farsi sentire!
Non per sessismo o patriarcale memoria. Prima tutto si incentra sulla madre, poi sul figlio e il rischio di rimanere eclissato è alto, soprattutto agli inizi. Ma nulla di più sbagliato: il neoarrivato ha bisogno di una mamma e un papà. Poi, più avanti dei nonni, che devono imparare anche a farsi una manciata di k...i propri! E chi glielo deve spiegare? I neo-genitori!
Grazie del contributo, lo linkiamo al più presto possibile nel nostro blog!
Luca
Ti abbiamo linkata anche sulla nostra pagina di Facebook, spero non ti dispiaccia: http://on.fb.me/convipage-fb
RispondiEliminaMa a Renzo non può scappare una racchettata durante una partita sulla spiaggia e magari giusto sulla testa della suocera!!!!
RispondiEliminaIo sono daccordo con te i miei genitori e i miei suoceri ci hanno sempre aiutato e continuano a farlo ma noi non intrferiamo nel loro modo di fare e loro non interferiscono nel nostro.
E così siamo tutti felici e sereni ciao Leti
Peccato, per un po' mi hai fatto sognare..:o)))
RispondiEliminacri
ps: uè sei fortunata, a me l'ultimo neurone mi si è sciolto al sole giusto oggi :o)))))
Eh, si!! Di mammone ne vedo tante anch'io (a volte ho paura che superino pure i mammoni!), per non parlare di nonne che non hanno ben presente il proprio ruolo e diventano peggio delle zecche!
RispondiEliminaPoveri mariti...
Comunque proprio vero, quando si decide di creare una nuova famiglia bisogna aver ben chiaro che quel cordone va tagliato!
Come sempre...complimenti per i magnifici post e grazie per la compagnia.
Simo, come lineare e trasparente...ma de chè, io mi ingarbuglio alla seconda! ;-)
RispondiEliminaNel cuore dei sapori:eh sì, speriamo, perché credimi aver conosciuto il 'prima', dispiace abbestia.
@Luca: oh grazie a te del tuo commento, anche parecchio esperto.Se mi dispiace?Certo che no!Anzi mi fa piacere, sia su FB che sul tuo sito, ci mancherebbe. (ecco, ora vado a rivedè se ho fatto degli erroriiiiiiiii)
Leti, la racchettata... :-D
Io ho sposato Lucia. :-(
RispondiEliminaChe post dell'orrore, con questo caldoè l'ideale, m'hai fatto rabbrividire :)
RispondiEliminaio sono una mamma di una donna ormai di 27 anni , che ha un fidanzato.
RispondiEliminanon trovo normale questo quartetto , perche' loro hanno bisogno di stare con gli amici.
io adoro il ragazzo di mia figlia, ci viene a trovare, viene a cena da noi ogni tanto e lo rimpinzo di dolci, ma e' tutto.
devono affrontare la vita in coppia che gia' non e' facile, se ci mettiamo in mezzo anche noi e' una tragedia.
io ho avuto la fortuna di non avere interferenze di genitori e di suoceri, e spero che sia cosi' anche per mia figlia, perche' la famiglia saranno loro 2 e i loro figli. Lasciamoli crescere questi figli, questo non significa che non siamo presenti quando hanno bisogno di noi.
sempre interessanti i tuoi post Simo , ci fanno riflettere
un bacio
Uhmmmmmm....brava hai reso l’idea!!!!!!!!!!! Adoro, quando sono in giro e soprattutto in questi giorni di cazzeggio vacanziero, osservare ed ascoltare ciò che mi circonda....sapessi al mare quanti padri-materasso ho incontrato....è che il materasso, a furia di saltarci sopra (anche se divertente) prima o poi si sfonda e a quel punto sono k…i!!!!!!!!!!!!!!!Trovo che il rispetto reciproco dei componenti un nucleo familiare sia la carta vincente per una lunga permanenza in esso e un ottimo esempio per i pargoli che ne fanno o faranno parte......Azzarderei che spesso il comportamento descritto così bene da te, sia probabilmente frutto di un film già visto e rivisto da chi lo mette in atto....bisognerebbe intervistare il padre sornione, domandandogli come si comportava la moglie, nei suoi riguardi, quando “Lucia” si affacciò al mondo......
RispondiEliminaSei forte!
Laura
La mamma non l'ho più, ma comunque non sarei stata mammona, mi auguro...mio marito lo è, ma sono pronta a combattere con le unghie per la nostra "privacy " di genitori, quando il nostro bimbo nascerà :) e mi auguro con tutto il cuore di non crescere un figlio mammone, ma una persona con un suo carattere, che ci voglia bene ma che sia indipendente :)
RispondiEliminaGià dal racconto si intuiva che sarebbe andata a finire così.... il rapporto era troppo morboso e complice, dove tutti intervengono su tutto come una grande famiglia... il problema è che non sono mai state due famiglie distinte e, con l'arrivo di un babè, la confusione di ruoli avrebbe causato molti più casini come poi è accaduto!!!... sembro una psicanalista ma credo che la confusione dei ruoli crei sempre problemi.....
RispondiEliminaLisa: parole sante.
RispondiEliminaPaola e Laura: i vostri commenti non fanno una piega ;-)
Mammachetesta:il tuo commento,nella sua tragicità, mi ha fatto sorridere.Che poi tragicità...magari non esageriamo, forse con un po' di buona volontà e occhio critico (da parte delle Lucie) potrebbero anche salvarsi queste situazioni.Forse. Certo che l'è dura...
mamma mia da brivido e purtroppo è reale!! Ma provare a far notare alla tipa che cretina è??!!!! Povero figlio ma come cresce??? Povero padre che lotta!!! Spero che le mie figlie da grandi non siano così!! Io e mio marito non lo siamo ... per fortuna!! Ho ancora la pelel d'oca!!!
RispondiEliminaBarbara
OSSIGNUR...sempre detto io...i genitori bisogna addomesticarli come le bestiole...se no son guai...!!!
RispondiEliminaeistono SOLO i mammooni..
RispondiEliminaEssere 'mammoni' non va bene, per niente... ma per esperienza personale, a volte capita di instaurare dei rapporti con i propri genitori che definirei 'possessivi'. Metti che sia dovuto anche al fatto che non ho figli, ma quando sono iniziati i problemi di salute dei miei vecchi, ho incominciato anche ad occuparmi molto di loro, forse pure troppo, ma è una cosa forse troppo soggettiva ed anche se me ne rendo conto, è difficile poi che la coppia non subisca un po' gli effetti di tutte queste preoccupazioni. Bisogna forse anche essere molto fortunati ad avere al fianco qualcuno che ti capisca e che comprenda che non ha niente a che fare con l'amore che provi per lui... ma è tutta un'altra storia, questa...
RispondiEliminaNo Cook,esistono anche le mammone, diciamo che da donne preferiamo la tua affermazione ;-)
RispondiEliminaGianchy, ma quella che dici tu è una situazione diversa.Chi è che si tira indietro e non si occupa o si preoccupa quando di mezzo c'è la salute?E ci mancherebbe!Io non ho parlato di questo, ma forse sì, è un'altra storia. Buona fortuna per tutto :-)
Ciao simo, complimenti per questo post. Mi ha fatto tornare in mente perchè non ho una suocera ma una streguocera. E perchè mi piace tanto la mia indipendenza. Di donna, di compagna e di mamma. Le mammone esistono eccome, e purtroppo hanno grosse difficoltà a staccare e rendersi indipendenti. Ci vuole coraggio, coscienza di sè e rispetto per l'uomo con cui ti sei costruita una famiglia. Il padre è fondamentale per un figlio, e lo è per noi donne nella crescita del figlio stesso. Essere una famiglia unita non vuol dire necessariamente permettere ottemperanze e mancanze di rispetto verso l'uno o l'altro genitore. Famiglia vuol dire esserci nel momento del bisogno, e se te lo chiedo, senza pretendere niente in cambio, solo l'amore. Ma questa è una storia ancora più lunga!
RispondiEliminabè
RispondiEliminamia cognata è una mammona
13 anni di matrimonio dei quali passati 1 sera si e una si (non è un errore di digitazione) a mangiare dalla mamma (o a casa della sorella se c'è la mamma)
mi sa che mio fratello ha mangiato poche volte a casa sua (ma a quanto pare gli va bene cosi)
io sto zitta, ma x vedere i miei nipoti devo andare a casa della notta materna e non a casa dei miei genitori (nonni paterni) o in casa loro....
ah, dimenticavo, anche le ferie sono con la mamma.....
Ciao, Simo'! Bel post "kazzuto". Quanno ce vo' ce vo'!
RispondiEliminaSon d'accordo con Insight e i cordoni ombellicali.
Bacioni ;)
spero di non trovarmi mai in quella situazione..io nn sono x niente mammona e mi farebbe incavolare tantissimo un comportamento simile da parte di mia suocera..
RispondiEliminabaci..
p.s: ma ki ha vinto il tuo candy?? O:-)
ciao simo ho letto ora il tuo commento però cmq sia mi disp per loro! http://danielainrosa.wordpress.com/
RispondiEliminaVolevo farti l'esempio opposto:
RispondiEliminai genitori del mio Renzo non ci filano neanche di striscio...il Natale di solito organizzano altro e ogni anno al nostro invito rispondono: "peccato averlo saputo solo ora, ormai abbiamo un altro impegno!"
A Natale. Solo ora...eviterò spiacevoli commenti.
Un giorno ho detto "mi sembrate dei nonni un pochetto anomali, ma non vi mancano le nipotine?"
la risposta è stata:"Ma abbiamo le foto!"
Loro hanno le foto.Certo!
Anche così non è bello.
...manca l'equilibrio...
http://www.youtube.com/watch?v=tW6HLzxKsRk un video che spiega I Promessi Sposi in un modo divertente! vi invito a guardarlo! :)
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