Eccomi.Lo so che stavate aspettando
questo post, ma davvero non c'è niente da raccontare.
Mi preme innanzitutto ringraziare Lui,
che mi ha permesso un trucco perfettissimo per 12 ore. E io pure lo
snobbavo. Invece una grandissima scoperta.Poi: come vi avevo detto qui, non ho foto da mostrarvi, perché di lavoro si tratta, quindi che vuoi fa'? Eh. Questa fotina è di repertorio (ho sempre sognato dire 'di repertorio'. L'ho messa solo per dirlo, ecco)
Che dire...sono partita sabato mattina
con un trucco e parrucco da far invidia alla Moira Orfei. Ti c'avevo
un ciuffo che sembrava un nido di poiana.
Sono stata tutta la mattina in negozio
tra gente, vassoi da preparare, in perenne contatto telefonico con
le colleghe già sul posto che mi hanno fatto richieste come:
“Devi trovare almeno dieci tralci di
vite finta”
“Ci serve un vassoio che non sia né
tondo, né quadrato, un po' ovale ma non bislungo senza bordi ma non
piatto”
“Dovremmo aver lasciato lì il
cavatappi più bello, quello verde scuro, non chiaro, con cromature
tendenti al bronzo. Lo trovi nel terzo cassetto. Forse. Altrimenti
guarda nel quarto, o chiedi a M. Ma forse può essere nella scatola
in alto a destra o in basso a sinistra. Insomma vedi te. Ma trova sto
cazzo di cavatappi”
Mi aspettavo che mi chiedessero pure un
tronista da piegare come un origami e ficcare in borsa per poi tirare
fuori all'ultimo per la gioia delle signore presenti. Già che c'ero,
vojo dì, eccheccevò?
Comunque. Dopo una bella mattinata
all'insegna della tranquillità, mi avvio all'evento. La mia capa mi
propone “Ma vuoi darti una rinfrescata? Ti vuoi vestire subito?”
Posso io darmi una rinfrescata quando
devo salire su un'auto lasciata al sole per cinque ore? Sono sicura
che se entro mi struggo come un ghiacciolo.
Declino l'offerta e ho fatto bene.
Arrivata all'evento, scarichiamo tutto
con una lena che sembra che ci abbiano ficcato dei bengala nel
deretano. Tempo due minuti e ho lo stesso colore di un red carpet. E
la lingua felpata uguale.
E' tutto un “Corriamo!”
“Siamo in ritardo!”
“I tavoli devono essere pronti tra
quaranta minuti!”
“I fiori!Dove sono i fiori? Ah. Li ho
in mano”
“Ommioddio stanno per arrivare le
autoritààààà!!Prestoooo!!!”
Quando ormai stavo per morire e
abbandonare il campo, scatta l'ora X. Mi viene detto “Simo, vatti a
cambiare che siamo quasi pronti”
Mi sarei messa a piangere. Le nike mi
hanno guardata commosse per dovermi lasciare, io che con loro vado
come una scheggia. Invece riparto correndo tipo Bolt a recuperare la
borsa di Mary Poppins. Ma non ho portato tanta roba. Sembra un
armadio quattro stagioni. Corro col fiatone con un occhio
all'orologio, recupero la borsa, rifaccio uno scatto che il mio
allenatore di un tempo sarebbe fiero di me e corro nei bagni. Sì,
nei bagni. Perché non c'era propriamente una sala vestizione. E,
anche se c'era, era sicuramente troppo lontana.
Arrivata lì, non solo c'ho il fiatone
ma sono completamente sudata e color porpora. Dentro i bagni: 45
gradi con un tasso di umidità pari al 90%. Credevo di morì. Mi sono
spogliata in fretta e furia , e più mi muovevo, più sudavo. Ho
tirato fuori i miei pantaloni attillati e mi son detta “Così
sudata non ci entrerò mai” No, ma avete mai provato a infilarvi i
pantaloni quando siete un po' sudaticcie?
Parliamone. Allora tra salviette,
lavandino, asciugamano e Padre Pio ho cercato di farmi una doccia in
piedi. Dio che pena. Sembravo una zingara che si lava ai bagni
pubblici. Pulita, sono pulita, ma ho la reazione, e quindi ri-sono
rossa e accaldata. Sgranando un rosario e pregando pure Sant'Antonio
Abate (protettore dei salumieri), cerco di infilarmi i pantaloni.
Sono stati in cinque minuti peggiori della mia vita. Se uno mi
prendeva a martellate le tempie pativo meno. Ho tirato, steso,
plasmato, modellato e non respirato. Quelli che in condizioni normali
mi entrano con un po' di preparazione, quel giorno lì non mi
entravano manco a pregà. Ho temuto di strapparli tipo Hulk. Alla
fine, dopo aver sospirato e gemuto come la protagonista di un film
hard, sono finalmente riuscita ad agganciare il bottone. Così a culo
che se faccio uno starnuto mi parte e ammazzo un passante. Sicuro. A
quel punto il più è fatto. Indosso la camicetta, i tacchi e mi do
l'ultima occhiata allo specchio. Il trucco, grazie al primer, regge a
bestia. Il ciuffo alla Moira ha bisogno solo di una rassettata.
Sistemo le forcine, ravvio un capello, faccio un respirone e sono
pronta. Più o meno. Non faccio in tempo a posare il borsone che mi
viene messo in mano un vassoio e detto “Corri,porta questo, le
bimbe ti stanno aspettando!”
Avete mai provato a correre coi tacchi
e un vassoio in mano? Poi fanno le Olimpiadi. Tzè!Prova a fa' sta
roba qua, poi puoi chiamarti atleta. Se schivi anche tutti quelli
che incontri sul tuo cammino ti danno pure la medaglia.
Nel mio tragitto ho pure rinviato un
cane.
Arrivo alla mia postazione trafelata e
malferma sulle gambe. Oddio a vedermi bene, così accaldata, di
fretta, col fiatone e il bottone dei pantaloni mezzo sminchiato, pare
abbia fatto una sveltina nei cessi col cameriere. Che bella immagine.
Ma finalmente ci siamo. Davanti a noi
una quarantina di giudici internazionali, le autorità, qualcuno che
forse (ma che ne so) era pure importante.
Ho cercato più volte di svignarmela
dal tavolo dei vini, corrompendo i colleghi con frasi tipo
* “Se il vino lo servi sempre te, ti
lavo la macchina per tre finesettimana di seguito, ci stai?”
*“Se stai qui e mi apri lo spumante,
non dico a tua madre che ti ho vista in compagnia di P.”
“Mi hai visto in compagnia di P.???”
“No, ma pur di non aprire lo spumante
sono pronta a inventare una storia d'amore travagliata che manco
Beautiful”
“Apro io lo spumante”
E quindi ho evitato.
Fino a che.
Fino a che non sono rimasta sola nei
paraggi e un ospite mi ha chiesto “Potrei avere del prosecco?”
“Certo...il prosecco” La so!E'
quello che fa le bollicine. Ci sono solo cinque bottiglie aperte che
fanno le bollicine, ma cosa vuoi che sia.
L'uomo mi guarda e la mia espressione è
tipo “Ambarabà ciccì coccò...” Evito di mettere un mano al
mento e contare col dito, ma dentro di me lo sto facendo.
No, dai, credo sia questo. Prendo la
bottiglia per il culo (non è che le dico “Quattr'occhi spara
pidocchiiiii!!”), la prendo dal fondo voglio dire, come mi hanno
insegnato, e verso nel flute. Un po' troppo forte credo, perché si
sta riempiendo di schiuma. Cazzoooooooooo!!! E ora? Ero tentata di
uscirmene con un “Guardi là!Un asino che vola!” giusto per
distrarlo un attimino. O sennò proporre “Barzellettina?” ma
niente. Lui ha aspettato paziente.E dopo averlo riabboccato (orrore!)
me l'ha tolto di mano sorridendomi.
Da quel momento in poi le cose sono
andate un po' meglio. Ho versato altro spumante riuscendo a non
schiumarlo (gli applausi a fine post,grazie), ho sorriso e servito
sul tacco 12 senza piantarmi tra i tavoli. Ho solo un po'
caracollato, ma lo facevo sembrare una mossa d'anca sensuale. Infatti
qualcuno, fraintendendomi, mi ha chiesto “E' sposata?”
Ho pure dialogato con grande
maestria:
“Gradisce un po' di prosecco? Le
posso servire una tartina dolce? Le servirei questa alla frutta con
gelatina, ottima per queste calde giornate”
“I'm sorry, I don't spaek Italian”
Oppure:
“Pss! bimbe, ma qui son
quasi tutti stranieri. Guarda questo che arriva, si vede che è
straniero, guarda che giacca che c'ha. Prosecco? Prego!
Speriamo di averci azzeccato, tanto vojo dì è sempre
una bibita...”
“Ottimo, grazie!”
Era anche del luogo.
Vabbè, ma oh!nessuno
nasce imparato. Ah sì, ho pure aperto un bottiglia di vino. E mi si
è troncato il tappo di sughero a metà. Ma vedete come sono
tranquilla? E sapete perché? Perché era a fine serata, in compagnia
delle bimbe, e quella bottiglia era per offrirla ad altri ragazzi
dello staff, quindi voglio dire, anche se sa un po' di sughero va
bene, no?
Comunque è andata. Tra
alti e bassi, tacchi e pantaloni guaina, vini e spumanti, spagnoli e
non, è finita.E non hanno intenzione di licenziarmi. Anzi sabato
mattina devo andare al lavoro perché c'è da preparare una colazione
di lavoro.
No ma davvero.
Gnapossofa'.
CLAP CLAP CLAP!!
RispondiEliminaGrande Simona!
Infilarsi i vestiti con la pelle umidiccia è davvero un'impresa faraonica!
Elisa
http://ciacolamentivari.blogspot.it/
non mi ci far pensareeee!!
EliminaMamma mia che seratina!!! Mi sono stancata io a leggere di come è andata.... O__O
RispondiEliminabrava brava brava brava :*
RispondiEliminaSapevo che ce la potevi fare!
RispondiEliminaSei una grande!
E "quattr'occhi spara pidocchi" non me l'aspettavo e stavo per morire d'asfissia! :-D
Un bacione, tesora!
Nunzia
E' stata dura :-D
RispondiEliminaSimo ciao, scusa se non c'entra molto con il post ma volevo chiederti... che macchina fotografica usi? Le tue foto mi piacciono tanto e vorrei buttarmi su un acquisto sicuro. Grazie in anticipo e grazie per i sorrisi che mi regali ogni volta che ti leggo :)
RispondiEliminaKiss
Senti, adesso c'ho una Nikon, ma prima usavo una digitale che le faceva discrete. Però io davvero non saprei consigliarti nell'acquisto O.O
Eliminaclap clap, tanto di cappello per la sfacchinata in tacco 12!! io non ce l'avrei mai fatta!
RispondiEliminasta bona!Ho vacillato anch'io!! :-D
EliminaDai Simò sei sopravvissuta questo è importante,non è stato un suicidio!!
RispondiEliminaBravaaaaaaaaaaa!!
Bacini bacini
Sabry!!
Hai detto bene: sopravvissuta!
EliminaGrande Simoooooooooo!!!!
RispondiEliminaIl tuo racconto mi ha ricordato moltissimo le prime volte che andavo a far la cameriera :-) da ggggiovanissimaaaaaaa!!!!!!
Che emozione xò a ricordare!!!!!
Pensa che sono perfino riuscita a portare due piatti insieme sulla solita mano. Datemi una medagliaaaaaaaaaaa!!
Eliminaio col tacco 12 mi sarei schiantata per terra al terzo giro...
RispondiEliminabrava!!
c'è mancato poco, credimi... :-D
EliminaCiao,ti ho scoperta per caso,ma ogni volta che ti leggo mi fai morire dalle risate....
RispondiEliminaBenvenuta!
Eliminatu sai che saremmo tutte disposte a traffici illeciti di ogni tipo pur di visionare qualche foto, vero???
RispondiEliminavassoio e tacchi potevi farli andare d'accordo solo tu, a suon di anca, certo....
:)
giuppy
eh lo so, lo so!!!Chissà quanto pagheresti! :-D
Eliminaio non metto un tacco da 4 anni...l'ultima volta tre mesi fa non vedevo l'ora di tornare a casa e mettermi le tennis. E ora ciabattine abbestia!!Sei stata bravissima Simo. E poi sabato faceva davvero caldo, appiccicoso...effettivamente al mare io ci sono stata proprio bene!!1 ahahahha
RispondiEliminaNo, ma dimmelo anche che stavi bene al mare! Eh!!
EliminaLa prossima volta portati il borotalco per le gambe, senza spargerlo in giro! Maledetti i pantaloni attillati e chi li ha inventati.
RispondiEliminaSiamo orgogliose di te!
Livia, e me lo potevi dire prima!!Sai che non c'ho pensato porcapupazzola??? sarà per la prossima volta, via!
EliminaEh, ma se eri tanto sudata facevi la pastella, precisa precisa :D grande Simo!
Eliminaero Lucy
mi hai fatto morire come sempre..
RispondiEliminasono contenta ke te la sei cavata benissimo (si vabè con qualke "DEFAIANSSS", ma kissene..)e non avevo dubbi nella riuscita ;)
sei un mitooooo!!!
Qualche??Diciamo molte, ma oh!è quel che passa il convento! :-D
EliminaSimo avevo dimenticato di dirti che avevo incaricato i miei colleghi di controllarti, tante volte il tacco ti tradiva, ma mi hanno detto che non c'era una che traballava sui tacchi, ma solo una donna molto sexy che dimenava l'anca di qua e di là...ma non ho capito chi era...Mmmmmm.....^___^
RispondiEliminaCiao Simona!
RispondiEliminaCome al solito mi sono ribaltata dalle risate..
Attendo con ansia il prox post
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RispondiEliminaCercavo il testo dell'Alligalli e sono capitata per caso qui a casa tua :) Non foss'altro che ho la casa con l'allergia e mi sta implorando di liberarla dallo strato di polvere che ne ricopre ogni pertugio, continuerei a leggerti avidamente, post dopo post, come i tic tac.
RispondiEliminaGià ti adoro!
Simona
Ti avevo persa!
RispondiEliminaSono troppo felice di averti ritrovata!!!
:)))))
...mi sono fatta delle gran belle risate!!!
RispondiEliminaSei troppo divertente ^^
......brava brava brava - ho trovato per caso il tuo blog - te sei una che non molla mai !!! lousisette
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