mercoledì 13 giugno 2012

Di catering, spumante e tacco 12 (praticamente un suicidio)






Eccomi.Lo so che stavate aspettando questo post, ma davvero non c'è niente da raccontare.
Mi preme innanzitutto ringraziare Lui, che mi ha permesso un trucco perfettissimo per 12 ore. E io pure lo snobbavo. Invece una grandissima scoperta.Poi: come vi avevo detto qui, non ho foto da mostrarvi, perché di lavoro si tratta, quindi che vuoi fa'? Eh. Questa fotina è di repertorio (ho sempre sognato dire 'di repertorio'. L'ho messa solo per dirlo, ecco)
Che dire...sono partita sabato mattina con un trucco e parrucco da far invidia alla Moira Orfei. Ti c'avevo un ciuffo che sembrava un nido di poiana.
Sono stata tutta la mattina in negozio tra gente, vassoi da preparare, in perenne contatto telefonico con le colleghe già sul posto che mi hanno fatto richieste come:
“Devi trovare almeno dieci tralci di vite finta”
“Ci serve un vassoio che non sia né tondo, né quadrato, un po' ovale ma non bislungo senza bordi ma non piatto”
“Dovremmo aver lasciato lì il cavatappi più bello, quello verde scuro, non chiaro, con cromature tendenti al bronzo. Lo trovi nel terzo cassetto. Forse. Altrimenti guarda nel quarto, o chiedi a M. Ma forse può essere nella scatola in alto a destra o in basso a sinistra. Insomma vedi te. Ma trova sto cazzo di cavatappi”
Mi aspettavo che mi chiedessero pure un tronista da piegare come un origami e ficcare in borsa per poi tirare fuori all'ultimo per la gioia delle signore presenti. Già che c'ero, vojo dì, eccheccevò?
Comunque. Dopo una bella mattinata all'insegna della tranquillità, mi avvio all'evento. La mia capa mi propone “Ma vuoi darti una rinfrescata? Ti vuoi vestire subito?”
Posso io darmi una rinfrescata quando devo salire su un'auto lasciata al sole per cinque ore? Sono sicura che se entro mi struggo come un ghiacciolo.
Declino l'offerta e ho fatto bene.
Arrivata all'evento, scarichiamo tutto con una lena che sembra che ci abbiano ficcato dei bengala nel deretano. Tempo due minuti e ho lo stesso colore di un red carpet. E la lingua felpata uguale.
E' tutto un “Corriamo!”
“Siamo in ritardo!”
“I tavoli devono essere pronti tra quaranta minuti!”
“I fiori!Dove sono i fiori? Ah. Li ho in mano”
“Ommioddio stanno per arrivare le autoritààààà!!Prestoooo!!!”
Quando ormai stavo per morire e abbandonare il campo, scatta l'ora X. Mi viene detto “Simo, vatti a cambiare che siamo quasi pronti”
Mi sarei messa a piangere. Le nike mi hanno guardata commosse per dovermi lasciare, io che con loro vado come una scheggia. Invece riparto correndo tipo Bolt a recuperare la borsa di Mary Poppins. Ma non ho portato tanta roba. Sembra un armadio quattro stagioni. Corro col fiatone con un occhio all'orologio, recupero la borsa, rifaccio uno scatto che il mio allenatore di un tempo sarebbe fiero di me e corro nei bagni. Sì, nei bagni. Perché non c'era propriamente una sala vestizione. E, anche se c'era, era sicuramente troppo lontana.
Arrivata lì, non solo c'ho il fiatone ma sono completamente sudata e color porpora. Dentro i bagni: 45 gradi con un tasso di umidità pari al 90%. Credevo di morì. Mi sono spogliata in fretta e furia , e più mi muovevo, più sudavo. Ho tirato fuori i miei pantaloni attillati e mi son detta “Così sudata non ci entrerò mai” No, ma avete mai provato a infilarvi i pantaloni quando siete un po' sudaticcie?
Parliamone. Allora tra salviette, lavandino, asciugamano e Padre Pio ho cercato di farmi una doccia in piedi. Dio che pena. Sembravo una zingara che si lava ai bagni pubblici. Pulita, sono pulita, ma ho la reazione, e quindi ri-sono rossa e accaldata. Sgranando un rosario e pregando pure Sant'Antonio Abate (protettore dei salumieri), cerco di infilarmi i pantaloni. Sono stati in cinque minuti peggiori della mia vita. Se uno mi prendeva a martellate le tempie pativo meno. Ho tirato, steso, plasmato, modellato e non respirato. Quelli che in condizioni normali mi entrano con un po' di preparazione, quel giorno lì non mi entravano manco a pregà. Ho temuto di strapparli tipo Hulk. Alla fine, dopo aver sospirato e gemuto come la protagonista di un film hard, sono finalmente riuscita ad agganciare il bottone. Così a culo che se faccio uno starnuto mi parte e ammazzo un passante. Sicuro. A quel punto il più è fatto. Indosso la camicetta, i tacchi e mi do l'ultima occhiata allo specchio. Il trucco, grazie al primer, regge a bestia. Il ciuffo alla Moira ha bisogno solo di una rassettata. Sistemo le forcine, ravvio un capello, faccio un respirone e sono pronta. Più o meno. Non faccio in tempo a posare il borsone che mi viene messo in mano un vassoio e detto “Corri,porta questo, le bimbe ti stanno aspettando!”
Avete mai provato a correre coi tacchi e un vassoio in mano? Poi fanno le Olimpiadi. Tzè!Prova a fa' sta roba qua, poi puoi chiamarti atleta. Se schivi anche tutti quelli che incontri sul tuo cammino ti danno pure la medaglia.
Nel mio tragitto ho pure rinviato un cane.
Arrivo alla mia postazione trafelata e malferma sulle gambe. Oddio a vedermi bene, così accaldata, di fretta, col fiatone e il bottone dei pantaloni mezzo sminchiato, pare abbia fatto una sveltina nei cessi col cameriere. Che bella immagine.
Ma finalmente ci siamo. Davanti a noi una quarantina di giudici internazionali, le autorità, qualcuno che forse (ma che ne so) era pure importante.
Ho cercato più volte di svignarmela dal tavolo dei vini, corrompendo i colleghi con frasi tipo
* “Se il vino lo servi sempre te, ti lavo la macchina per tre finesettimana di seguito, ci stai?”
*“Se stai qui e mi apri lo spumante, non dico a tua madre che ti ho vista in compagnia di P.”
“Mi hai visto in compagnia di P.???”
“No, ma pur di non aprire lo spumante sono pronta a inventare una storia d'amore travagliata che manco Beautiful”
“Apro io lo spumante”
E quindi ho evitato.
Fino a che.
Fino a che non sono rimasta sola nei paraggi e un ospite mi ha chiesto “Potrei avere del prosecco?”
“Certo...il prosecco” La so!E' quello che fa le bollicine. Ci sono solo cinque bottiglie aperte che fanno le bollicine, ma cosa vuoi che sia.
L'uomo mi guarda e la mia espressione è tipo “Ambarabà ciccì coccò...” Evito di mettere un mano al mento e contare col dito, ma dentro di me lo sto facendo.
No, dai, credo sia questo. Prendo la bottiglia per il culo (non è che le dico “Quattr'occhi spara pidocchiiiii!!”), la prendo dal fondo voglio dire, come mi hanno insegnato, e verso nel flute. Un po' troppo forte credo, perché si sta riempiendo di schiuma. Cazzoooooooooo!!! E ora? Ero tentata di uscirmene con un “Guardi là!Un asino che vola!” giusto per distrarlo un attimino. O sennò proporre “Barzellettina?” ma niente. Lui ha aspettato paziente.E dopo averlo riabboccato (orrore!) me l'ha tolto di mano sorridendomi.
Da quel momento in poi le cose sono andate un po' meglio. Ho versato altro spumante riuscendo a non schiumarlo (gli applausi a fine post,grazie), ho sorriso e servito sul tacco 12 senza piantarmi tra i tavoli. Ho solo un po' caracollato, ma lo facevo sembrare una mossa d'anca sensuale. Infatti qualcuno, fraintendendomi, mi ha chiesto “E' sposata?”
Ho pure dialogato con grande maestria:
“Gradisce un po' di prosecco? Le posso servire una tartina dolce? Le servirei questa alla frutta con gelatina, ottima per queste calde giornate”
“I'm sorry, I don't spaek Italian”
Oppure:
Pss! bimbe, ma qui son quasi tutti stranieri. Guarda questo che arriva, si vede che è straniero, guarda che giacca che c'ha. Prosecco? Prego! Speriamo di averci azzeccato, tanto vojo dì è sempre una bibita...”
Ottimo, grazie!”
Era anche del luogo.
Vabbè, ma oh!nessuno nasce imparato. Ah sì, ho pure aperto un bottiglia di vino. E mi si è troncato il tappo di sughero a metà. Ma vedete come sono tranquilla? E sapete perché? Perché era a fine serata, in compagnia delle bimbe, e quella bottiglia era per offrirla ad altri ragazzi dello staff, quindi voglio dire, anche se sa un po' di sughero va bene, no?
Comunque è andata. Tra alti e bassi, tacchi e pantaloni guaina, vini e spumanti, spagnoli e non, è finita.E non hanno intenzione di licenziarmi. Anzi sabato mattina devo andare al lavoro perché c'è da preparare una colazione di lavoro.
No ma davvero. Gnapossofa'.

35 commenti:

  1. CLAP CLAP CLAP!!
    Grande Simona!
    Infilarsi i vestiti con la pelle umidiccia è davvero un'impresa faraonica!

    Elisa
    http://ciacolamentivari.blogspot.it/

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  2. Mamma mia che seratina!!! Mi sono stancata io a leggere di come è andata.... O__O

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  3. Sapevo che ce la potevi fare!
    Sei una grande!
    E "quattr'occhi spara pidocchi" non me l'aspettavo e stavo per morire d'asfissia! :-D
    Un bacione, tesora!
    Nunzia

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  4. Simo ciao, scusa se non c'entra molto con il post ma volevo chiederti... che macchina fotografica usi? Le tue foto mi piacciono tanto e vorrei buttarmi su un acquisto sicuro. Grazie in anticipo e grazie per i sorrisi che mi regali ogni volta che ti leggo :)
    Kiss

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    1. Senti, adesso c'ho una Nikon, ma prima usavo una digitale che le faceva discrete. Però io davvero non saprei consigliarti nell'acquisto O.O

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  5. clap clap, tanto di cappello per la sfacchinata in tacco 12!! io non ce l'avrei mai fatta!

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  6. Dai Simò sei sopravvissuta questo è importante,non è stato un suicidio!!
    Bravaaaaaaaaaaa!!
    Bacini bacini
    Sabry!!

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  7. Grande Simoooooooooo!!!!
    Il tuo racconto mi ha ricordato moltissimo le prime volte che andavo a far la cameriera :-) da ggggiovanissimaaaaaaa!!!!!!
    Che emozione xò a ricordare!!!!!

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    1. Pensa che sono perfino riuscita a portare due piatti insieme sulla solita mano. Datemi una medagliaaaaaaaaaaa!!

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  8. io col tacco 12 mi sarei schiantata per terra al terzo giro...
    brava!!

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  9. Ciao,ti ho scoperta per caso,ma ogni volta che ti leggo mi fai morire dalle risate....

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  10. tu sai che saremmo tutte disposte a traffici illeciti di ogni tipo pur di visionare qualche foto, vero???
    vassoio e tacchi potevi farli andare d'accordo solo tu, a suon di anca, certo....
    :)
    giuppy

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  11. io non metto un tacco da 4 anni...l'ultima volta tre mesi fa non vedevo l'ora di tornare a casa e mettermi le tennis. E ora ciabattine abbestia!!Sei stata bravissima Simo. E poi sabato faceva davvero caldo, appiccicoso...effettivamente al mare io ci sono stata proprio bene!!1 ahahahha

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  12. La prossima volta portati il borotalco per le gambe, senza spargerlo in giro! Maledetti i pantaloni attillati e chi li ha inventati.
    Siamo orgogliose di te!

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    1. Livia, e me lo potevi dire prima!!Sai che non c'ho pensato porcapupazzola??? sarà per la prossima volta, via!

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    2. Eh, ma se eri tanto sudata facevi la pastella, precisa precisa :D grande Simo!
      ero Lucy

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  13. mi hai fatto morire come sempre..
    sono contenta ke te la sei cavata benissimo (si vabè con qualke "DEFAIANSSS", ma kissene..)e non avevo dubbi nella riuscita ;)
    sei un mitooooo!!!

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    1. Qualche??Diciamo molte, ma oh!è quel che passa il convento! :-D

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  14. Simo avevo dimenticato di dirti che avevo incaricato i miei colleghi di controllarti, tante volte il tacco ti tradiva, ma mi hanno detto che non c'era una che traballava sui tacchi, ma solo una donna molto sexy che dimenava l'anca di qua e di là...ma non ho capito chi era...Mmmmmm.....^___^

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  15. Ciao Simona!
    Come al solito mi sono ribaltata dalle risate..
    Attendo con ansia il prox post

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  16. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  17. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  18. Cercavo il testo dell'Alligalli e sono capitata per caso qui a casa tua :) Non foss'altro che ho la casa con l'allergia e mi sta implorando di liberarla dallo strato di polvere che ne ricopre ogni pertugio, continuerei a leggerti avidamente, post dopo post, come i tic tac.
    Già ti adoro!
    Simona

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  19. Ti avevo persa!
    Sono troppo felice di averti ritrovata!!!
    :)))))

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  20. ...mi sono fatta delle gran belle risate!!!
    Sei troppo divertente ^^

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  21. ......brava brava brava - ho trovato per caso il tuo blog - te sei una che non molla mai !!! lousisette

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Nel frattempo, visto il periodo, vuoi una tazza di thè?

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