Come vi dicevo nel post precedente,
questa meta è stata una folgorazione.Mia, ovvio. Una pazza idea che
manco Patty Pravo, che il Santo ha accolto con un entusiasmante “Ci
sto!”. Alice ha seguito a ruota, per lei l’importante è partire,
possibilmente verso l’infinito e oltre.Infatti, oltre.
Oltre ogni aspettativa, oltre ogni
logica, oltre l’immaginazione. Perché il nostro viaggio è stato
un tour letterario e cinematografico carico di emozioni, per grandi e
piccini, per normali e non, come noi.
Il 24 Agosto è partito il nostro
viaggio sulle orme di Jane Austen.Ma non solo:pure i giardini
inglesi.Ma non solo...insomma un pout pourrì di roba che nemmeno se
accorpavamo dieci viaggi insieme.
L’idea di essere subito nella nostra
cara Inghilterra era troppo forte, quindi ci siamo sparati subito il
primo giorno Pisa-Calais che sono solo una manciata di km (1400 per
l’esattezza) con il Santo che in quanto tale non sente nemmeno la
stanchezza.Partiamo di notte e alle 3.40 imbocchiamo l’autostrada e
vicino ad Aosta scatto una foto all’alba che pare un tramonto.
Una Nikon nuova: questa sconosciuta. Ma
sarà la prima foto di un’infinità.
Arriviamo nel nostro albergo preferito
di Calais carichi a pallettoni visto che la mattina seguente ci
imbarchiamo per l’Inghilterra.
Sabato 25 Agosto: Inghilterra
arriviamo!
Lei ci accoglie con della pioggia
copiosa, ma è uno scherzo.Dopo due ore smette e non pioverà più
per almeno dieci giorni. Direi anche ‘Che culo!’.
La ‘base’ per i nostri spostamenti
è caduta piacevolmente sul Wiltshire, precisamente Salisbury . Da
lì, muovendoci a raggiera (attraversando il Kent, il Dorset, il
Somerset e altre contee) avremmo potuto visitare i luoghi
d’ispirazione della nostra autrice, dove è vissuta e dove, forse,
avremmo trovato le location dei film tratti dai suoi libri.
Il Santo, che per queste cose ha un fiuto
che manco un segugio, scova su internet un campeggio che noleggia
delle casine che fa proprio al caso nostro:immerso nel verde e di
fianco a un ippodromo. Roba che quando l’ho visto sono stata
tentata di andarmi a comprare un cappello bizzarro tipo le signore
che vanno ad Ascot!E l’avevo visto solo su internet, namobbene!
Sebbene la curiosità di vedere la
dimora ,che ci avrebbe ospitato per dieci giorni, fosse veramente
forte, decidiamo di fermarci lungo la strada a visitare qualcosa,
fosse mai che ci lasciamo sfuggire qualcosa. Sul nostro cammino
incontriamo Leeds Castle, nel Kent, che dicono che sia il più bel
castello (marcondirondirondello) dell’Inghilterra, ed
effettivamente…
Molto curato, fuori e dentro di una
bellezza unica e tra i suoi più affezionati visitatori ha avuto nientepopodimenochè David Niven, mica cotica.La costruzione del
castello ebbe inizio nel XII secolo e da allora è sempre stato
abitato.
Enrico VIII lo frequentava spesso e ci
si rifugiò per sfuggire alla peste di Londra. Si era scelto una
cosuccia, insomma.
Durante la nostra visita al parco
veniamo anche allietati dai falconieri che danno una dimostrazione
per la gioia di grandi e piccini.
Ingenuamente mi lascio scappare
un’esclamazione “Non ho mai visto un uccello così grande!” che
il Santo pare non abbia gradito fino in fondo. E mi chiedo ancora il
perché.
Dopo aver ammirato la maestria dei
falconieri e battuto le mani come dei cinquenni, continuiamo il giro
del parco per imbatterci nei primi giardini curatissimi che
incontreremo sovente
E non ci siamo nemmeno fatti scappare
una praenda (tra Pranzo e Merenda) in uno di quei fichissimi localini
dove una fetta di torta pesa tra i sette e gli otto chili. In coro
abbiamo esclamato “Adoriamoooo!!!”
Infine siamo rotolati fino alla
macchina per andare alla dimora. Non siamo rimasti delusi: la casina
è molto molto carina, ha tre camere da letto, due bagni e… una
veranda!Ci arriviamo con la luce del tramonto e devo dire che l’area
circostante si apprezzava molto di più.
Un po’ stanchi ma pieni di entusiasmo
ci addormentiamo pregustando già il giorno successivo.
Domenica 25 Agosto: Mare profumo di
mare.
Ecco, una cosa che dovete sapere è che
noi ci muoviamo anche in base al meteo. Mette pioggia? Musei. Mette
pioggerellina? Città. Mette sole? Oltre che gridare al miracolo ci
rechiamo al mare.
Questa domenica effettivamente il tempo
è bellissimo, la temperatura piuttosto alta e in un impeto di
ottimismo propongo alla family di indossare i costumi sotto gli
abiti. Sarà una scelta vincente!
Destinazione: Doodle Cove e Lulworth
Cove sulla costa sud, nel Dorset.
Quando arriviamo sulla sommità della
scogliera penso che il popolo inglese non riuscirà mai a vedere la
fantasia dei nostri costumi. Ergo: c’è un vento che ci mette i
capelli in modalità “Come minchia ti sei pettinata oggi?”. Ma
siamo fiduciosi, in cielo non c’è una nuvola, il sole è caldo e
noi siamo convinti di fare anche un bagnetto. Anche quando vediamo una
squadra di ragazzi che, armati di elmetto e muta, scende con noi.
Tzè!Esagerati!
Prima di scendere giù a millemiglia
dalla cima, compro del pane fresco e i primi muffin (ne mangeremo a
iosa, seppiatelo), della serie “Se devo morì, il medico legale ha
da trovarmi a pancia piena” e mi immaginavo già la scena “Questi
italiani…puah!Muffin..che prevedibili…”
Arrivati giù cerchiamo un angolino
riparato dal vento dove poter stendere il nostro plaid e accamparci.
Senza vento e con il sole che splendeva in cielo la temperatura
percepita era intorno ai 30 gradi e allora viaaaaa!!!Spogliamoci!
Essere in costume il 25 Agosto in
Inghilterra è un miracolo.
Fare pure il bagno come abbiamo fatto
noi, vuol dire che qualcuno t’ha fatto pure la grazia.
E sì, sentendoci in tutto e per tutto
parte integrante del popolo britannico, abbiamo deciso di fare il
bagno. E’ caldo, si sta da Dio, il mare così selvaggio,
incontaminato e pulito ci chiama…eccheccevò?
Una muta. Una muta cevò.
L’acqua era un tantino fredda, ma
solo un poco. Roba che se ci stai venti minuti ti ritrovano congelata
ma santamadonnina che bellezza!!
Il Santo, impavido che manco
Braveheart, si è immerso a metà vita.
Oh bhè anch’io. Con la maglia e il
foulard, ovvio. Uno spettacolo che non mi si poteva vedere, ma era
per la cervicale!Alice pure con le ciabatte. Mi chiedo come facciano
gli autoctoni.Abitudine, credo (anche se qualcuno aveva la muta).
Invece quei ragazzi di cui vi parlavo sopra (quelli con la muta e il caschetto, ricordate?), ecco quelli erano così conciati perché si
lanciavano dalla scogliera. Dei tuffi che pareva di essere alle
Olimpiadi.
Mangiamo in tutta tranquillità e dopo, tanto per favorire
la digestione, non ci facciamo mancare una bella passeggiata lungo la
costa tra sali, scendi (e muori) con un vento che vista l’altezza,
ci spezzava l’osso del capocollo.Ma lo spettacolo non aveva eguali.
Riprendiamo l’auto per spostarci e ci
dirigiamo a Lulworth Castle (già che siamo lì, no?) dove per strada
ci attraversano scoiattoli come se fossero gatti neri. Qualcuno sa se
lo scoiattolo che attraversa porta merda?
Comunque.Il castello è quello che
vedete fuori.
Dentro è completamente vuoto, ma in perfette
condizioni. Quello che a prima vista ci sembrava un castello che
avesse da offrire poco, in realtà ci ha piacevolmente sorpreso e
allietato la giornata. Per prima cosa, tutta la parte interessante
della sua storia è nei sotterranei. Lì si viene guidati attraverso
gli anni da ricostruzioni, video e immagini. Non solo, ci sono
moltissimi giochi e stanze ludiche per bambini ( e non). Cose
simpatiche come ‘Costruisci il ponte e se sbagli ti cadono tutti i
pezzi addosso ma son dettagli’ o ‘Fai il puzzle del castello
entro cinque minuti sennò arriva un corvo nero e ti stacca un
orecchio’ Ovviamente sto scherzando, ma lì dentro ci siamo
divertiti da morì. Ma la cosa più sensazionale è stato scoprire il
retro del castello, perché ci permetteva..di giocare a golf!
Ehm…sì vabbè erano le mazze per
bambini ma volete che io non abbia giocato? Vojo dì, quando mi
ricapita?La tecnica è un tantino da rivedere, ma ragazzi ho stoffa
da vendere!
Infatti, era meglio se facevo la
merciaia, non ho preso una buca. Una che fosse una. Non solo: mi
hanno preso per il culo pure alcuni bambini presenti.Non c’è mai
fine alle figure di merda. Mia figlia invece pareva non avesse fatto
altro in vita sua. Non è mica giusto.
Dopo aver riposto le mazze (che è
meglio vista la scarsa attitudine della sottoscritta) abbiamo
pascolato nel grande parco circostante e una volta raggiunta l’auto
abbiamo deciso di proseguire per Swanage. Lo so, vi state domandando
“Ma quanto cappero dura una giornata?”. E’ quello che ci
chiedevamo noi, ma quando dalla dimora parti alle 8.30 massimo alle 9
e non hai intenzione di rientrare prima delle 19-20, la giornata è
mooooolto lunga. E poi, in questo caso, non sono proprio tappe, son
tappine. Passiamo di lì, vediamo com’è.
E Swanage è una piccola cittadina di
mare, un po’ grezza se vogliamo, ma con un profumo di fish and
chips così buono che se chiudo gli occhi lo risento pure ora. E mi
piace l’odore di pesce nei porticcioli, ha un che di magico.
Qua la
gente aveva proprio l’aria di godersela, con bambini che mangiavano
con le mani enormi quantità di pesce e patate e ragazze (gnocche)
che cenavano sul marciapiede come dei clochard. Il tutto condito da
birra e colori accesi di un luna park.L’aria però si era fatta
pungente e mi sono sorpresa più volte a vedere la stranezza (bella)
di questa gente. Una bionda con giacca a vento e stivali invernali in
compagnia di una mora in canotta e infradito.
Ai nostri occhi paradossale. Qui se è
caldo è caldo per tutti, se è freddo idem. Qua no. E il bello è proprio quello (se cominciamo con le rime è finita...)
Lasciamo Swanage nel tardo pomeriggio di una domenica assolata, ergo:troviamo un po' di fila nel percorso suggerito da Miranda. Ma il Santo driver imbocca stradine secondarie che ci fanno attraversare e assaporare l'atmosfera graziosa del Dorset, con i suoi inconfondibili cottage di paglia.
La sera sì, eravamo un po' stanchini, e ci siamo mangiati un etto di spaghetti al pomodoro a testa, ma vojo dì, se mi volevo riposare stavo a casa, giusto?
E l'indomani...oh l'indomani che avventura!
Ma farò un altro post.E altri ancora.
p.s. le altre 1277 foto sono su FB sull'album apposito. Oh, se le metto qui svampa tutto!!
grazie per aver condiviso con noi questo tuo viaggio. E' il viaggio che vorrei fare anch'io
RispondiEliminaNe vale la pena davvero. E i posti più belli hanno ancora da venire. Vedessi... ;-)
RispondiEliminami sembrava di essere lì con voi....vado a vedere le foto!!!
RispondiEliminaCiao
RispondiEliminafoto stupende.
Buon fine settimana.
Senti non è che la prossima volta posso venire anche io?
RispondiEliminaMi faccio piccola piccola.
Il sogno è cominciato!
RispondiEliminaCome racconti tu i tuoi viaggi, nessuno...e qui a casa mia soffia il "Vento del Sud": cioè io che sospiro e che sò terrona! ^_______^
Simo mia...ma quanto ti adoro?
Aspetto il resto.
Stanotte sognerò castelli, prati verdi e cielo azzurro....
Magari io sarò una principessa strafiga...^______^
Bacione.
Nunzia
Anch'io adoro Jane Austen.
RispondiEliminaBellissimi paesaggi.
Aspetto il seguito.
Ciao!
Bellissime foto e stupendo resoconto sembrava di essere li.La foto dell'arcata sembra un cavallo che si sta abbeverando. Ti ho mandato una richiesta su FB li sono come Gisella non Edvige. Ciaoo e buona domenica
RispondiEliminaMa che belle siete?????? <3
RispondiEliminaUna mia amica di vita e di blog ama Jane Austen, devo assolutamente farle vedere questo post... è incantevole!!!
RispondiEliminaStasera ci siamo guardate insieme il film "Jane Austen Book Club"... puro caso eh?
Lei impazzisce per tutto ciò che riguarda l'autrice... e queste foto sono fantastiche, bellissime, colorate, piene di amore e divertimento!
Wooooow!!
Simo, che bellissimo viaggio mi hai fatto fare! Aspetto con ansia la seconda tappa!
RispondiEliminaOgni volta mi fai venir voglia di prendere e partire...poi ci penso che Alice è grande e cammina con le sue gambe, io invece c'ho due cozze di 3 anni e mezzo e di 14 mesi che ancora vanno col passeggino. Quindi immagina che razza di trasloco dovremmo fare....vabbè, leggo e rosico, va'.Adry.
RispondiEliminaQuella piccola forse è davvero piccola, e poi sono due, però ti posso dire che abbiamo provato anche noi e con successo. Alice a due anni e mezzo si è sciroppata 7 ore di auto (Austria) girata su e giù col passeggino. Idem quando siamo andati in Normandia (aveva quattro anni e mezzo, ma il passeggino ci serviva troppo). Non ti dico in che condizioni lo abbiamo ridotto, ma son dettagli :-) Dai, magari tra un pochino.E non rosicàààààààà!!! :-D
RispondiEliminaamica di giornalista chiaccherona!! complimenti questo pst è bellissimo sia per i contenuti che per le foto, mi sono divertita molto a leggere e guardare questi luoghi che vorrei un giorno visitare:)bello bello!!
RispondiEliminaOhhhh tu sei quella che ami Jane Austen!Allora aspetta il prossimo post e le prossime foto, forse ti piaceranno anche di più ;-)
EliminaAhaha ecco la mia Francy :)
EliminaSì, lei è la mia amica... quella di Jane Austen <3
Cavoli.... c'è pure un altro post?
in effetti parli di un altro trilione di foto, che fai, le pubblichi solo su fb?? anche no....
ti aspettiamo Simo!!
però...il commento del post prima l'ho sparato a caso (giuro). non avevo ancora visto questo post (blogger me li mette in ordine di data e ovviamente x leggerlo sono partita da quello + vecchio). io avevo detto jane austen perchè è la prima scrittrice che mi è venuta in mente. e adesso scopro che ci avevo visto giusto.
RispondiEliminamarta
Le foto del mare sono fantastiche!!! Un panorama mozzafiato...
RispondiEliminaE poi il gufoooooooooooooooooooooooo (adoro) me lo accarezzerei tutto.
Come se la cavava il Santo con la guida dalla parte sbagliata?
RispondiEliminaNo, non me lo dire, lo so: divinamente.