Com'è triste Venezia, cantava Charles
Aznavour.
Io invece canto “Dio, quanto è bella
Venezia!!”
Ebbene sì, eravamo gli unici tre
italiani che ancora non erano stati a Venezia. Me ne sono accorta
perché dicendo agli amici “Andiamo a Venezia”, mi rispondevano
tutti, “Ci sono già stato”.
Ecco perché quando ho visto sfumare
la festa del mio compleanno grazie al fatto che cascava di Pasqua, ho
proposto al Santo una tre giorni a Venezia per festeggiare, che vojo
dì, è sempre meglio di un picchio in un occhio. E lui ha accettato!
Ma non è fantastico? Alice si è unita a noi esultando. Oh, non per
la scelta della città, ma perché per due giorni non sarebbe andata
a scuola.
Allora: questo post sarà pregno di
foto e informazioni. Lo so che ci siete già stati, lo so. Però noi
siamo stati in posti bellini bellini che vi voglio consigliare perché
meritano.
Per esempio il primo giorno non siamo
andati subito a Venezia, ma abbiamo optato per Dolo. Uno si chiede,
ma perché proprio Dolo? Eh. Perché? Perché lì abbiamo una coppia
di amici spettacolari che ci ha dato delle dritte e dei consigli che
mamma mia. Tanto per cominciare ci hanno consigliato un B&B dove
io tornerei subito da quanto bene siamo stati e la visita a Villa Pisani a Stra (che non è una preposizione semplice) che vi consiglio
vivamente. Cliccate sul nome e guardate che popò di villa è. Bellissima.
La giornata era bellissima e, senza
passare dal via (senza riposo dal viaggio/a pranzo un panino/non ci
vedo più dalla fame) abbiamo deciso di visitare proprio Villa Pisani
e perdersi nel gigantesco parco. Quando dico persi, non scherzo. Ci
siamo persi davvero...dentro il labirinto!Volete che noi non
provassimo questo romaaaaantico labirinto? Volevo giocare alla dama e
il cavaliere anch'io. Tipo che io mi metto nella torre al centro del
labirinto e il santo (mascherato) doveva districarsi tra le siepi per
venire da me. Io lì lo avrei atteso mascherata e quando lui fosse
giunto, avrei svelato la mia vera identità...e lui sarebbe morto di
paura. Sicuro. Soprattutto perché quando indosso una maschera mi si
scioglie anche il trucco, vi immaginate che spettacolo? E comunque se
non ci aiutava una donnina che si trovava in cima alla torre, oggi,
23 Aprile, eravamo sempre lì. Alice ad esempio s'è divertita come
una matta, più che altro perché ha provato a seminarci e lì dentro
non ci avrebbe trovato nessuno.
La visita al parco e alla villa è
continuato macinando km su km e devo dire che alla sera eravamo da
raccattare col cucchiaino. Ma non abbastanza stanchi da non farsi due
risate a casa di Federica&Carlo (ah ah!Vi ho fregato, non è un
altro B&B, è la coppia di amici citata sopra) dove abbiamo
mangiato benissimo, abbiamo ricevuto delle amorevoli rassicurazioni
per Venezia dal padrone di casa (“Se oggi siete stanchi, domani lo
sarete il doppio”) , dove il Santo si è improvvisato elettricista
e antennista mettendo le mani nelle prese di casa loro, risolvendo quesiti
che manco la Susy nella settimana enigmistica. E ha sorpreso perfino
i proprietari “Ah, qui c'è una presa? Carlo, sapevi che avevamo una
presa dietro il televisore? Forse questo filo va attaccato? Ma va???”
E io che pensavo di aver sposato un impiegato. Comunque io li amo,
non hanno sbagliato una mossa, un suggerimento, niente di niente.
Soprattutto col B&B.
Il B&B si chiama Casa Vally. Ve
prego, c'ho già riso io una settimana: a Casa di Simo che va a Casa
di Vally. Manco una barzelletta. Il sito, anche se carino, non rende
giustizia al posto, che è situato in angolo tranquillo lungo il
Brenta e gestito dalla signora Vally ( che si pronuncia Vallì con
l'accento sulla ì). Da quanto è pulito in terra ci puoi mangiare.
Pulizia, cortesia e gentilezza da cinque stelle.Tutto profumato,
tutto lindo, tutto ben organizzato. La signora Vallì (con l'accento
sulla ì) ci ha accolto come dei parenti e si è resa subito
disponibilissima. L'ho amata tantissimo quando c'ha messo in mano le
chiavi di casa e ha detto “Fate come vi pare, l'ingresso è
indipendente, è come se fosse casa vostra” che diciamocelo, per un
B&B (dove a volte sembra davvero di entrare in casa della gente)
è alquanto insolito.E poi la colazione, oh mamma la
colazione!Servita in un'elegante saletta con un tavolo riempito di
roba solo per noi. Ci ha fatto trovare i panini caldi e tutti quello
che vi può venire in mente: cereali, fette biscottate, quattro tipi
di croissant diversi, cinque tipi di marmellate, thè, caffè, latte
freddo, latte caldo, succo d'arancia...devo continuare? Sto sbavando
di nuovo. Insomma, la prima mattina abbiamo praticamente pranzato. E
poi sì, siamo andati a Venezia. Secondo voi a nuoto? Mannò, con un
comodissimo treno! A tre km da Dolo c'è una stazioncina piccina
picciò con (da non sottovalutare) il parcheggio gratuito. Ogni ora
parte un treno che ti porta dritto a Venezia, va là. Tempo di salire
e trovare posto che già devi spintonare per scendere, tempo
impiegato 25 minuti. Mica conviene andarci in macchina, no no. Senza
contare che essere su un treno e, affacciandosi ai finestrini, vedere
il mare di qua e di là, fa un certo effetto. Oh, io non l'avevo mai
vista una cosa così.
Cosa dire di Venezia? Che è
bellissima? Scontato. Che è unica? Banale. Allora io dirò una cosa
diversa: Venezia fa dimagrire. Minchia, quanto c'è da camminare a
Venezia!Me l'avevano detto ma non pensavo così tanto!Sali, scendi,
gira, risali, riscendi (ma quanti ponti ci sono a Venezia?) e poi
cammina, risali, riscendi, nuota (no, magari nuota no), riscendi,
risali..ragà a fine giornata con tutto questo step avevo delle
chiappe così sode che ci potevo schiacciare le noci.
Però Dio se è bella!E' particolare,
fascinosa, ti seduce ma non si concede, perché tutti la ammirano ma
nessuno vorrebbe starci per davvero. Venezia è bella da vedere, da
fotografare, alcuni scorci o atmosfere veramente levano il fiato. E'
magica ed è forse un po' triste come dice Aznavour.
E non parliamo dei piccioni, delle maschere, delle maglie a righe che ti ritrovi ovunque.
Una delle cose che rende bella Venezia è che da qualsiasi parte tu la veda, qualsiasi angolo, qualsiasi pertugio, lei ha qualcosa da raccontarti.E non può lasciare indifferenti. Credo che tutte le città possano gareggiare e duellare a colpi di attrattive, monumenti e posti incantevoli da visitare, ma l'unicità di Venezia non ha eguali. Al mondo non c'è un'altra città sull'acqua come questa, nevvero?
La mattina dopo ci siamo svegliati presto per la gioia di Vallì ("Già in piedi? Ma voi non siete i classici turisti italiani!Siete sicuri di non essere tedeschi?") perché volevamo visitare le isole. Arriviamo a Venezia che sono appena passate le 9 e mezzo, e che ti trovo? Lo sciopero dei traghetti!No, ma ditemi che culo che ti c'abbiamo. A quel punto ci hanno proposto:
-di arrivarci a nuoto (ah ah ah che buontemponi!)
-di prendere l'unico traghetto che era dall'altra parte di Venezia (sì, e bisognava arrivarci a piedi. Tempo di camminata: due ore e mezzo) al che io ho risposto "Se lo faccio, al ritorno basta che spingiate in acqua una bara perché io so' morta"
-di prendere un motoscafo privato che ci sarebbe costato quanto un suv o al massimo potevi donare un rene.
Devo essere onesta: l'idea di arrivare col motoscafo con i capelli al vento come Angelina Jolie al Festival di Venezia, mi attirava molto. Ho rifiutato per il semplice motivo che indosso avevo solo i jeans che davvero stonavano coi sedili di pelle del motoscafo. Cioè, io sono per il tono su tono. Davvero non facevo pendant, solo per quello.
E quindi ci risiamo fatti Venezia per lungo e per largo, visitando piazze, campi e fotografando il mondo. Giuro mi stava per scoppià la Nikon.
Comunque non tutto il male viene per nuocere.Il fatto che non abbiamo potuto visitare le isole ci ha spinto a programmare un'altra gitarella da quelle parti. Ma vuoi che non vada e vedere Murano, Burano e compagnia bella? Cioè, ma come si fa? Eh.
Avete altri consigli da darci? Io di quelli non sono mai piena.
Piesse: sarà scontata però...a me piace un mucchio quest'ultima foto.
Pippiesse: l'ultima sera, a Dolo, abbiamo cenato alla trattoria 'Al Cristo'. Inutile dire che si mangia da Dio!
No vabbè, smetto.
Ciao Simo, visti i kg che ho preso in questi 4 mesi, dovrei chiedere a mio marito di portarmici domani, anzichè andare nella banalissima liguria! Chissà che oltre ad avere le chiappe sode, non mi calino anche questo popò di tette che mi porto sul davanti!!!
RispondiEliminaUn bacione e grazie, mi è sembrato di essere sul quella gondolina azzurra.....
Barbara
http://fili-di-parole.over-blog.it
Guarda, non mi parlare di tette!!Eh sì, le gondole son proprio romantiche...
EliminaChe al Cristo si mangi da Dio è assodato... ;)
RispondiEliminaPerò, la prox volta che vieni, avvertimi che almeno un saluto dal finestrino del treno te lo faccio! :D
sarà fatto!!
Eliminabella parentesi "veneziana"...ogni tanto ci vuole: lo dico anche io ci sono stata :P ...tante volte ma mai con i twins...devo rimediare...splendide foto..... un saluto grande...
RispondiEliminaUn saluto grande a te!Sì, via devi rimediare ;-)
Eliminache belle foto! Tra poco le farò di persona (sì devo andare a Venezia! :D ) Baci
RispondiEliminaE me lo dici così? ;-)
EliminaLe ultime tre foto...spettacolari. Io non mi stanco mai di Venezia, ogni anno una capatina si fa!!
RispondiEliminaDi foto ne ho altre, ma sennò avrei riempito il blog!
EliminaE che te lo dico a fare ;-)
RispondiElimina;-)
EliminaIo ci sono stata due volte: il primo anno il tempo era fantabuloso e ho fatto foto che poi ho pubblicato anche sul blog ed erano veramente belle e piene di luce, la classica immagine sul canale con le tende rosse a destra ad esempio... mi piacque moltissimo e la girai per tutto il giorno, quando l'anno scorso si è pensato di andarci di nuovo, con una compagnia diversa, sono stata favorevolissima all'idea!
RispondiEliminaTempo meno clemente, però è stato emozionante lo stesso, abbiamo subito sempre un fortissimo fascino.
Hai ragione tu: ammalia tutti, però il mondo non sa che altro dire se non: d'estate puzza e l'umidità è una piaga.
Sarà pur vero, ma quanto è poetico andarci, vederla, godersela e poi ritornare a casa propria con un po' di dolcezza dentro... :)
Ottima scelta!
Sì, mi incuriosiva. Non c'eravamo mai stati e ovviamente non siamo pentiti.E' assolutamente da vedere.
Eliminaovviamente ci sono già stata, e più volte, anche, quindi ti consiglio vivamente di ritornarci :)
RispondiEliminasei stata capace di rendere meravigliosamente, e con la tua invidiabile ironia (sì, comincio ad invidiarti:), la magia di Venezia, e anche la fatica!
per me ha un significato ancora più profondo poi, la prima volta ci sono stata, volando dal mio profondo sud, perché avevo dei controlli medici da fare a Mestre, uno dei pochi ospedali, allora, ad avere la Pet. Avevo una paura fottutissima di quel test, che difatti non andò bene, ci dovetti tornare un mese dopo, a ripeterlo (e andò bene!), e i due anni successivi. poi la Pet la trovai anche giù e ho smesso di andare a Venezia, peccato :). Sì, perché Venezia ha avuto il potere di catturarmi nella sua magia (ma forse sono state le camminate su e giù per le calli a sfinirmi!) e acquietarmi, dopo la prima volta ci portai anche i miei figli, e così quelli che erano viaggi motivati da una sofferenza, sono diventati viaggi di poesia, di scoperta, di file interminabili, ci siamo fatti tutti i musei, e tutte le calli, minuscole, sconosciute, mangiato dove capitava e quando avevamo fame e camminato caminato camminato, e sospirato sospirato sospirato, e che meraviglia che meraviglia che meraviglia! . voglio tornare a Venezia! Devo assolutamente andare a mangiare da Dio!
Grazie cara, mo mi rileggo tutto con calma, che sicuramente m'è scappato qualcosa, mi succede sempre così quando sono rapita da una lettura, che corro! e poi ricomincio con calma :)
(scusa il papiello, da te ancora non l'avevo mai lasciato:))))
EliminaMa ti scrivi un papiello quando vuoi, ma che scherzi?Mi sono persa anche io nel tuo commento...grazie.A proposito di file interminabili...ehm...!!Vogliamo parlare anche delle capocce della gente che ti ritrovi nelle foto??? :-D
Eliminamamma mia da quanto tempo che non vado a Venezia! non so nemmeno quant'è. consiglio x il prossimo giretto in città: MAI seguire le indicazioni (cartelli appesi ai muri)...sono fatti apposta x farti girare Venezia dalla mattina alla sera. ho scoperto che se si va "a naso" (o "a caso") si arriva prima nei posti in cui si vuole arrivare (e si scoprono viuzze non contemplate da chi ha affisso i cartelli segnalatori di direzione). mi hai fatto venire voglia di ritornarci. adesso ci penso. grazie. marta
RispondiEliminaNoi spesso 'a naso e a caso', e comunque girarla a piedi sarà faticoso ma è il modo migliore secondo me, vero?
EliminaMa la prossima volta che decidi di farti un giro a Venezia mi chiami? Che non è poi così distante da dove abito ;) Comunque oltre alle isole e se ti piace la pittura ti segnalo questa mostra http://palazzoducale.visitmuve.it/it/mostre/mostre-in-corso/manet-ritorno-a-venezia/2013/01/4737/progetto-2-2/ che è già nella mia wish list per avere una scusa di andarci. Io adoro Venezia! Foto bellissime e .. buon fine settimana e.. ancora complimenti per il libro.. ero senza computer e non ero ancora riuscita a farti i complimenti qui!!
RispondiEliminaTesò, prossima volta si fanno le isole e poi vi portiamo per le "sconte" (che vordì "nascoste", cioè per le calli e i campielli fuori dai percorsi), sperando di riuscire ad incastrarci meglio ;-)
RispondiEliminaBaci baci baci
PS: la mostra di Manet a palazzo Ducale l'ho vista ed è strepitosa!!!
RispondiEliminaBellissimo articolo e foto davvero magnifiche...bisogna proprio viverla questa città!
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