lunedì 22 luglio 2013

Viaggi: il mio modus operandi.

È caldo.
È estate.
È tempo di vacanze, viaggi, e ferie. Allora oggi scrivo di questo. Mi rifaccio a una domanda che mi ha rivolto Simona a questo post: "Com'è che organizzi i tuoi percorsi turistici?" e io le promisi che, visto il tema, ci avrei fatto un post.
Ed il post eccolo!
Ma che culo che ti c'avete.
Quindi rispondo a lei, ma potete leggere tutti, suvvia.
La sua domanda nascondeva altri quesiti come "Come fate a non tergiversare e andare dritti al sodo. Come fate a incastrare tutto quanto. Come fate a organizzare così bene le giornate quando vi trovate all'estero. Come fate. In generale"
Ecco come lo famo. Lo famo anche strano.
Allora. Non so manco da dove partire, e non è una battuta.
Prendiamo per esempio  il viaggio dell'anno scorso, okay? Lo sapete tutti che amiamo molto la Gran Bretagna e bla bla bla, quindi durante il ruminamento dei neuroni alla ricerca di un nuovo luogo da visitare mi parte l'embolo Jane Austen. Guizzo. Idea. Visiteremo i luoghi della sua vita e i posti dove ha tratto ispirazione per i suoi romanzi. E siamo partiti da lì.
E il punto 1 lo abbiamo:sappiamo dove andare.
Lo step numero 2 è: cosa c'è nei dintorni da visitare. A quel punto ci facciamo una mappa suoi luoghi più belli. Vediamo i dintorni, misuriamo le distanze, i km e altre attrattive.
Il viaggio, almeno in teoria, prende forma. Lasciando un ampio margine per l'ispirazione del momento. Ma questo lo vediamo più avanti.
Step numero 3: cercare una casa che ci permetta il maggior numero di spostamenti. In genere la cerchiamo al centro di tutto quello che vogliamo visitare e ci muoviamo a raggiera. E la scelta della casa non è mai da sottovalutare, almeno per noi. Non penserai mica di darmi una casa a caso? Scusate la cacofonia.
No, la location per noi è molto importante. In genere cerchiamo una sistemazione in luoghi molto tranquilli, immersi nel verde e che ispirino parecchio. Tipo che in Normandia avevamo una casina a pochi passi da Utah beach, la spiaggia dello sbarco. Brividi.E in Bretagna, ad esempio, ci addormentavamo col rumore del ruscello e la finestra della camera da letto si affacciava sul bosco. Aspè, ora parte la colonna sonora de La bella addormentata nel bosco. Aspè che arriva.




 E in Cornovaglia il nostro lodge era immerso nel Dartmoor National Park. E in Galles...no ma davvero potrei non finire più. Quindi scelta della casa fatta.
E queste son cose che facciamo da casa. Basta. Stop. Ricapitoliamo: abbiamo una casa, un'intera contea (o due o tre)  da visitare, una decina di luoghi sotto la dicitura 'da non perdere', dieci/quindici giorni a disposizione, e un'auto.
Una volta arrivati a destinazione, buttiamo l'orologio e iniziano le danze.
La mattina ci svegliamo presto e non per scelta. È la normale conseguenza dell'andare a letto all'incirca alle dieci e mezzo. Andare a letto più tardi, gnaàfacciamo proprio. Perché viaggiare in auto è bellissimo ma ti sfianca un pelino. E se volevamo dormire fino a mezzogiorno stavamo a casa. Comunque, niente sveglia caricata. A svegliarci ci pensano spesso i gabbiani, il sole che filtra dalle finestre senza tende pesanti,i rumori del bosco, e le nove ore filate che ci siamo fatti. Quindi in maniera molto naturale e senza stress.
Colazione. Con calma. Mooolta calma. E abbondante. Mooolto abbondante. Se è bel tempo la facciamo fuori, se ci sono dieci gradi la facciamo dentro. A volte accendiamo la stufa. Ad agosto.
Tra una tazza di thé e una fetta di torta di mele ci domandiamo: dove andiamo oggi? E qui si gioca la carta meteo:se è bel tempo facciamo la costa e il mare, se è così così, praterie, brughiere, abbazie, cattedrali, (insomma un po' di tutto) se è brutto parecchio ci buttiamo nelle città e nei musei.
Dopo mangiato sbaracchiamo il tavolo che viene invaso da cartina, mappa, navigatore e guida.



Ci facciamo mentalmente un tragitto approssimativo. E quando dico approssimativo intendo: "Andiamo qui. Nel pomeriggio di qua. Nel mezzo non si sa"
Mentre il Santo e la baby si lavano e si preparano, io lancio le tazze nel lavello (non mi metto a lavarle) e mi dedico al fattore cibo. Preparo panini, tramezzini e varie leccornie, tra cui della cioccolata (che non manca mai) e le ficco nel frigo da viaggio. Preparo scarponcini da pioggia, cerate, costumi e asciugamani (trova l'errore) e carico la macchina fotografica. Poi vado io al lavaggio e il Santo si occupa di preparare lo zaino con mappe, mappine, carte, guida, cavalletto macchina fotografica, cellulari, caricabatterie e ammennicoli vari. A lui il compito di controllare quanta benzina abbiamo, i km che faremo, e che io abbia chiuso il gas. Alice deve controllare che nel suo zaino ci sia la giacca a vento e un paio di calzini asciutti.
Pronti, si parte.
Se è bel tempo ad esempio andiamo verso la costa. Scendiamo ognuno col proprio zaino e pascoliamo come capre impazzite. Il cibo che è dentro al frigo portatile viene trasferito nello zaino termico e lo porta sempre Alice. I panini son leggeri. Gli zaini più pesanti (con l'acqua) toccano a noi. Spesso scendiamo in spiaggia dopo lunghe camminate sulle scogliere e ci mangiamo un panozzo davanti all'Oceano, così.



Roba che io potrei anche starci anni. Ci rilassiamo con poco, che vi devo dire. A volte ci scappa un mezzo bagno (l'acqua è un tantino fredda) a volte no.Poi, quando ci va, proseguiamo. Possiamo rifare un tratto di scogliera, o andare subito all'auto per un'altra destinazione, scegliere di fare un tratto panoramico fermandoci in più punti o prendere l'autostrada per raggiungere più velocemente un altro posto. Dipende cosa vogliamo fare. L'unica certezza è che tra un posto all'altro scegliamo sempre la via più suggestiva. Tipo che magari la distanza è di un'ora, noi ce ne mettiamo tre perché nel mezzo abbiamo avvistiamo un castello che bho, sarà bellino? Via, si va a vedere. O magari attraversiamo la brughiera e ci fermiamo a sdraiarci tra l'erica. Così. Senza fretta, senza orologio, senza una meta apparente. E ogni scusa è buona per entrare in qualsiasi Tea Room che incrociamo sulla strada. Perché, non lo vuoi prendere un theino? Annamosù!



Capite bene che questo modo di viaggiare implica che lo si faccia da soli. Cioè, se  a noi ci piglia di stare due ore a contemplare una prateria, magari leggendo un libro su un plaid e un thermos di thè a fianco, siamo liberi di farlo.


E magari sta prateria (se così vogliamo chiamarla) non l'avevamo nemmeno contemplata. Questo è un modus operandi che a tanti può sembrare anomalo. E badate bene che cosa ci eravamo prefissati la mattina (tipo di vedere questa cattedrale) lo abbiamo fatto o lo faremo. E il 'nel mezzo' che per noi fa la differenza. E non abbiamo orari, cose fisse. Possiamo mangiare a mezzogiorno, come alle due o alle tre. Possiamo mangiare in riva al mare, sulla sommità della scogliera,
 nella brughiera con un vento che ti spezza l'osso del collo, ai piedi di un castello, tra le pecore (dio, come ti fregano il panino!) in riva a un lago, seduti sul tronco di un albero, sotto una pioggia battente,


o in un parco tra scoiattoli e lepri.


Dove ci pare. E poi niente, al ritorno spesso ci fermiamo nei paesini, compriamo qualcosa per cena e la strada non è mai quella dell'andata. Scopriamo posti nuovi.
Quando arriviamo, spesso il Santo va a correre. Footing. Per la linea? Macché. Per godere di correre in un verde che più verde non si può. Si rigenera. Respira. Incamera e quando torna mi racconta. Io nel frattempo preparo la cena (semplice, perché sennò andavo al ristorante) e Alice apparecchia.
Ceniamo con la palpebra che già è in fase calante, guardiamo i notiziari e il meteo. Ci serve per capire più o meno dove buttarci il giorno dopo.
Dopo cena (e qui viene il bello) Alice sparecchia, il Santo fa i piatti. "Qui non c'è la lavastoviglie. Sei in vacanza anche te" e io li asciugo. Na roba da diabete proprio. Però oh, è una cosa collaudata, funziona e si fa presto. Anche perché davvero son sei piatti e un tegame.
Poi ci accomodiamo sul divano al grido di "Dài!Guarda che bel film danno stasera!" e dopo dieci minuti ronfiamo tutti che è un piacere.
L'indomani mattina si riparte e così fino alla fine.
Ecco, più o meno il nostro modus operandi è questo.

Il vostro qual è?




21 commenti:

  1. il nostro chiaramente dipende da dove si va, nel senso a volte facciamo vacanze + stanziali tipo lo scorso anno 15 giorni a POSITANO. Ma se parliamo di viaggi in auto, che piacciono anche a noi allor il modus è:
    (es Bretagna e Normandia che abbiamo fatto pure noi)
    esaminare i luoghi da non perdere, come voi e lì fissiamo i pernottamenti prenotandoli dall'italia, e studiamo un percorso con tutte le tappe, in pratica partiamo con itinerario pronto e tutti gli hotel prenotati, a volte ci si ferma una notte, altre max 6, il compito è arrivare ogni giorno a destinazione, vedere ciò che si era preventivato, e in mezzo lungo la strada infilarci ciò che ci va, tipo io urlo dall'auto "belllooo quel posto lì" che vedo da un cavalcavia, il marito trova la strada e ci si va. Stop. Tassativo noi 2 in effetti non son viaggi da gruppo.
    Bacio

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    1. è simile! anche noi comunque abbiamo fatto viaggi tipo 'Ogni giorno un albergo diverso o quasi', ma provata la casina non siamo più riusciti a tornare indietro. Anche perché la troviamo più comoda di un albergo (parlo per noi). Comunque sì, son viaggi che in compagnia è un po' un casino...

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    2. In effetti per quest'anno è tardino, ma il prossimo potrei fare copia incolla del tuo modus perchè mi piace molto molto. Ma al max - scusa lo stalking - quanti km fate in un giorno? E la casa la trovate in internet o agenzia? Scusa scusa ma mi piace tanto confrontarmi su queste cose.

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    3. I km non sono prestabiliti. E anche se sono parecchi non sembrano tali perché magari ci fermiamo due, tre, quattro volte in qua e là. Se ci interessa un luogo, anche se distante, possiamo fare 'una mattata' tipo svegliarci presto e farci tre ore di macchina di filata, che quando fai questo tipo di viaggio non sono poche. L'alloggio sempre in internet. Credo che un'agenzia di viaggi non c'abbia mai visto :-D

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    4. Grazie ancora e buona giornata. Sandra

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. eccomi!!
    e' il nome,per forza..anche noi viaggiamo soli,perche'se decidiamo di andare a vedere qualcosa non vogliamo dipendere da nessuno (almeno in ferie!!)
    LOCATION:e' talmente importante che ci siamo comprati un camper,per poterci fermare dove ci piace,ad esempio in Istria,venivamo svegliati da una band di gabbiani grossi come deltaplani e che facevano urla molto simili a quelle di Mick Jagger!
    per il resto siete un "filo"piu' organizzati (un bel filo)ma ci stiamo lavorando il problema e' che ferie e soldi sono sempre pochi!!..chettedevodi'..io sarei proprio portata per stare in ferie!lo so non sono l'unica..ma mi accontento!
    ciao!..1 beso!
    simona

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  4. Avevo anche pubblicato il commento 2 volte!..mha' sono bollita ormai!

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  5. Ciao Simo, complimenti per il bellissimo reportage:-) Anch'io da anni faccio vacanze come le tue. Eliminati gli alberghi e residence (li trovo veramente odiosi) organizzo tutto da casa. Aereo, appartamento e noleggio auto (dipende dalle mete ovviamente). In Bretagna e Normandia dormivamo presso le Chambre d'Ote incontrate strada facendo, mentre se si va al mare o in qualche capitale europea affitto un monolocale in qualche zona strategica che mi permetta di visitare i dintorni. Ultimamente ho alloggiato in famiglia (per 2 volte a Londra ed in famiglie diverse) ed è stata un'esperienza molto divertente ;-))
    Un abbraccio, e complimenti ancora, Emanuela

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    1. L'alloggiare in famiglia mi manca, credo sia divertente come dici te. Si ritorna giovani, tipo ragazze alla pari, no? :-)

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  6. grazie.
    avevo proprio bisogno di una guida così. sto organizzando anche io (domani mi arriva la guida della Croazia) e mi cadi a fagiolo!
    Un controconsiglio minimo te lo do, però: per i piatti da lavare, noi non si raddoppia, e si fa prima!!
    :-)

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    1. No seeeee, mentre il Santo lava io asciugo (solo quelli che non entrano nello scolapiatti- cioè due ciottoli di numero), il resto rimane nello scolapiatti e la sera dopo sono asciutti e la ruota giraaaaa :-D
      potremmo usare anche i piatti di carta, ma davvero mi pare troppo. La coccola dei piatti a modino me la vorrai far fare? :-D
      Poi dimmi com'è la Croazia!

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  7. che meraviglia la vostra armonia, il vostro capirvi, il vostro stare bene insieme...io cerco sempre di prendere spunto da te/da voi, da quel che sei/siete...non solo per vivermi le vacanze, ma per vivermi la vita.
    Ire

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    1. Irene, troppo buona. La mia paura è che se prendi spunto da noi ti ritrovi in poco tempo con un rincoglionimento precoce! :-D Grazie delle tue belle parole, spero di meritarle.

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  8. Cornovaglia......ho vaghi ricordi di strane richieste...ma sicuramente ricordo male...!!

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  9. se ci riesco anch'io quest'anno vado in Inghilterra. destinazione Londra. però ci sto 3 giorni, non di più. mi dovrò organizzare x bene x vedere tutto
    marta

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  10. tra simo ci si intende
    fantastico il tuo blog
    simonetta

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  11. Mi piacerebbe tanto organizzare un viaggio così, un po' bohemienne. Mi sa di romantico, di atmosfere intime, bellissimo non avere lo stress dell'orologio ma... c'è un grosso, enorme problema: il mio carattere super preciso e organizzato. Ecco io da una parte vorrei proprio essere capace di osservare per due ore la natura seduta su un plaid e leggere un libro ma dovrebbero legarmi perchè dopo 10 minuti sarei già li a guardare l'orologio e inizierei a raccattare tutto per andare a vedere la prossima meta !!!!
    Sono un caso disperato lo so sig sob
    C'è solo una cosa che mi fa perdere la cognizione del tempo per un po', guardare la scia a poppa su una nave da crociera. Li dall'alto, a guardare giù nel profondo blu e nella spuma bianca i miei pensieri si perdono e per un poco l'orologio non fa più tic tac.

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  12. Ciao tesora,
    una non può mancare un anno dalla blogosfera che tu mi diventi un'artista a tutto tondo?!
    Anche il libro... che tra poco non sarà più solo "virtuale"...
    COMPLIMENTI!!!!
    Sono molto contenta per te, te lo meriti.
    Un abbraccio e sono tornata!!!!!!!

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  13. Vacanze assolutamente con "casa" in affitto...e' l'unico modo ( secondo me) per goderti il posto!!!

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Nel frattempo, visto il periodo, vuoi una tazza di thè?

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