lunedì 15 luglio 2013

Io, turista nella mia città.

Capita che arrivi un invito alla mia Capa.
Capita che la mia Capa, dopo questo invito, dica sconsolata "Oh...io domenica non ci sono..."
Capita che le figlie della mia Capa abbiano già degli impegni improrogabili e in più una soffre il mal di mare/auto/aria e qualsiasi mezzo di locomozione esistente.
Capita che mi venga detto "Noi non possiamo. Che ci vuoi andare te? Dài, vacci te, sarà bello!"
E che dico di no alla Capa mia? Ennò, mi sacrifico volentieri!
Infatti ieri sera parto, con l'allegra famiglia, alla volta della scoperta dell'Arno. L'invito prevedeva navigazione in Arno con piccolo battello (max 40 posti) con cena a buffet a bordo, arrivo al mare sull'ora del tramonto, rientro per ammirare Pisa illuminata di notte. Na figata. Anche perché io in Arno non c'ero mica mai stata. A Pisa lo attraversi, lo vedi, lo segui dalla strada, ma almeno io non avevo mai solcato le sue acque.
E quello che ho visto è stato, anche nella sua semplicità, molto bello.
Siamo partiti da San Paolo a ripa d'Arno, con questo piccolo battello, intorno alle 7 di sera. 


Ci viene presentato il comandante che a battuta qualcuno chiama Schettino. Gli uomini si son dati una ravanata nei bassifondi, le signore hanno dato una ravanata agli uomini sempre nei bassifondi. Se avessi avuto la macchina fotografica pronta avrei immortalato una scena da film porno. Tutti a toccasse.
Il tavolo centrale era già apparecchiato con le stoviglie e lì davvero mi sono chiesta dove tenessero il cibo perché di altri pertugi non v'era traccia. E mi sono immaginata il comandante (che io chiamerò capitano Stubing. Love Boat n.d.r.) dirmi "Ma davvero credevi che ci fosse la cena? Agguanta una canna da pesca, prega che abbocchi un muggine e mangiatelo crudo. Che non ti piace il sushi?". 
Cominciamo a navigare con un venticello caldo che ci accarezza i capelli e devo dire che la sensazione è stata troppo forte. Vedere il fiume da quella prospettiva è forte.
Dopo un'oretta si fa spazio tra noi un cameriere che ci offre un prosecchino di benvenuto. Ma va là che meraviglia! Il Santo ne prende un po', io evito perché già sono 'mbriaca di mio e di lì a breve vengono portate le vivande. Vabbè, non ve lo sto nemmeno a dire. Aria frescolina, prosecco, buffet buonissimo e noi in navigazione sull'Arno, direzione: tramonto sul mare. Ci mancava un Michael Bublè qualsiasi nelle casse ed aravamo a posto. A pensarci bene, c'è stata sempre della musica, ma di Michael nemmeno l'ombra. Dovrò farlo notare alla direzione!
Comunque sia è stato piacevolissimo. C'è da dire che le sponde del fiume non sono tutte uguali. In alcuni tratti, soprattutto appena lasciata la città, gli argini purtroppo non sono curatissimi. Risentono ancora della vicinanza della città. Non sei ancora dentro l'Arno. Ma come ci siamo allontanati un po' ecco che la natura un po' più selvaggia  si impossessa del luogo. Ad un certo punto cominciano ad affacciarsi le grandi reti per la pesca e delle piccole imbarcazioni ormeggiate.


Ma la vera grande e bellissima scoperta è stata quando abbiamo percorso la riva del Parco di San Rossore. Qui la natura è selvaggia e ancora incontaminata.




 Siamo riusciti a vedere una volpe che passeggiava sulla riva, un cerbiatto che col suo collo longilineo ci fissava da sopra l'erba alta (che al nostro concitato stupore è scappato nel verde con grandi balzi) e numerosi altri animali: cavalli , aironi, germani e altri volatili ai quali non saprei attribuire dei nomi. La visione è stata così genuina, selvaggia e inaspettata che nessuno è riuscito a immortalare questi momenti. Azz!
Quando siamo arrivati al mare, lo spettacolo toglieva il fiato.

 I numerosi retoni, che di giorno sembrano vecchie palafitte malandate, alla luce dell'imbrunire assumono un fascino diverso. Non credete?





Il comandante in quel tratto si è fermato per farci godere il tramonto, farci scattare qualche foto, e assaporare questo percorso che non è che facciamo tutti i giorni.
Poi ha virato e abbiamo preso la via del ritorno.
 E anche qui è stata una magia. Stava calando la sera ed essere in quel piccolo battello, a quell'ora e con quel silenzio, ci ha fatto sentire tutti dei piccoli esploratori. Okay, io mi sono sentita subito una gran figa di Donna Avventura, se devo immaginare, immagino alla grande. 
Le foto di questi momenti parlano da sole.



Siamo arrivati in centro a Pisa che era buio. Il comandante ha tenuto spente le luci per farci godere  Pisa illuminata. Abbiamo attraccato allo scalo dei Renaioli dove ci è stato offerto il caffè per poi proseguire fino alle Piagge, dove con una virata abbiamo fatto marcia indietro per poi tornare al punto di partenza.



 Ecco, io non sarei più scesa, per dire. E pensare che tutto sto ben di Dio l'ho avuto a portata di mano fino ad ora. Ma vederlo da lì fa tutto un altro effetto, suvvia.
Comunque sarei rimasta lì fino a che non si fosse spenta anche la più piccola lucina.


Il tour 'Dall'Arno al mare' è finito.
Alla prossima!
P.s. Mi hanno già chiesto come fare per prenotare questo tipo di esperienza. Se interessati contattatemi in privato.






12 commenti:

  1. BELLISSIMO è che sai Simona si tende a non apprezzare ciò che si ha vicino, cioè anche CHI - il marito - no dai noi li apprezziamo i nostri. Dicevo alla fine gira che ti rigira l'Italia è il + bel paese del mondo.
    Splendide foto, grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, davvero, è tutto lì e certe cose non si fanno mai. Ma l'occasione prima o poi arriva ;-)

      Elimina
  2. questo si chiama solo in un modo dalle mie parti...FORTULO...quando si vuol essere fini... ;o)foto da 10 e lode sorè..!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. aspettavo un tuo commento, non sai quanto! :-D E se lo dici te...

      Elimina
  3. Devo decidermi a fare una navigata sul Tevere, forse qualcosa di bello oltre a zingari e pantegane la vedrei...
    Bellissime foto, bellissime!

    RispondiElimina
  4. La volpe sulla sponda è ancora lì?
    L'ho vista sette anni fa e mi fece una strana impressione, vederla così vicino e noncurante di tutto. Che meraviglia, eh?!?
    Sai che ora li organizzano pure a Firenze questi giri in barca... non ci si fa ad arrivare al mare, ma anche Ponte Vecchio non è male...
    Baci!

    RispondiElimina
  5. Che bellissima esperienza, la tua città è molto bella.
    Abbiamo tante meraviglie in Italia e spesso sotto casa, ben fatto!
    A presto Vale

    RispondiElimina
  6. Ho vissuto a Pisa quasi quattro anni, l'ho amata davvero e rivederla, l'Arno, il mare e i suoi splendidi tramonti, mi riportano alla mente tante sensazioni...che dire...grazie...

    RispondiElimina
  7. Che bello, mi sembra di sentire il fruscio dell'acqua sotto il battello e il silenzio tutt'intorno. O forse è solo il sonno che avanza... Bellissime fotografie. Purtroppo per me Pisa è un ricordo molto triste. Ho perso mio fratello nel mare di Viareggio pochi giorni dopo averla visitata, ma le tue immagini sono favolose. A presto, Tullia.

    RispondiElimina
  8. Bellissime foto e splendida esperienza la tua. Ho un gran feeling con l'acqua
    e quando mi capita di visitare una città dotata di fiume o canali la prima cosa che faccio è un bel tour in battello per vedere le cose da una prospettiva diversa...

    RispondiElimina

Nel frattempo, visto il periodo, vuoi una tazza di thè?

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails