giovedì 15 gennaio 2015

Parigi: il mio grande amore.



Ieri sono tornata a casa e ho trovato un pacco fuori dalla porta. Lì per lì, viste le feste passate già da un po', mi son detta "E mo' che è?", poi mi è bastato aprire l'imballaggio per scoprire la scatola di Garofalo. Era il mio premio, il mio premio per essere arrivata al secondo posto nella categoria miglior sceneggiatura nel concorso 'Seconda stella a destra' indetto da  Gluten Free Travel & Living con la partecipazione di pasta Garofalo. Mi venne chiesto, in tempi non sospetti, di raccontare un luogo che mi è rimasto nel cuore, un luogo che amo, un luogo che ha lasciato in me ricordi bellissimi. Il mio pensiero è andato subito a Parigi. Quella Parigi così tremendamente ferita in questi giorni, ma nello stesso tempo così fiera di combattere, di opporsi, di non cedere alla prevaricazione. Di esserci, nonostante l'orrore. 
Quindi oggi posto il mio scritto anche se nessuno me l'ha chiesto, anche se questo post non era previsto, anche se lo potete trovare sul sito di GFTL insieme ad altri racconti meritevoli (che vi consiglio di leggere), anche se è già un po' che è uscito. Ma ieri, quando ho visto il premio, ho avuto la prova tangibile che le mie parole su Parigi, per quanto ironiche, siano riuscite a trasmettere la bellezza di questa città. E l'ho preso come un segno.
Non sono mai stata così fiera, come in questi giorni, di parlare di uno dei miei più grandi amori.



                                     IL PRIMO AMORE NON SI SCORDA MAI



“Ho viaggiato un bel po’ nella mia vita e molti luoghi mi hanno suscitato emozioni fortissime, ma se dovessi scegliere emozioni fortissime più stupore, sicuramente sceglierei quel viaggio fatto tanti anni fa quando avevo diciannove anni.
Ok, rettifico: tantissimi anni fa.
Fu il primo viaggio all’estero, il primo viaggio in auto più lungo in assoluto, il primo viaggio con il mio fidanzato di allora.
Piccola pausa; andate nella chiesa più vicina, prendete un cero, accendetelo e gridate al miracolo: quel fidanzato, poi diventato marito, tutt’oggi è ancora al mio fianco. Già per questo, non meriterei un premio?
Dicevamo: primo viaggio in assoluto e tutto il mondo da scoprire. Meta scelta…indovinate un po’? Ma la romantica Parigi! Parì oh Parì, con la torre Eiffel, la basilica del Sacro Cuore e la scalinata che porta a Montmartre, i piccioni di Montmartre, le cagate dei piccioni di Montmartre…ma sto scendendo troppo nei dettagli.
In quelle dodici ore di auto ero euforica, galvanizzata, e così eccitata che qualsiasi cosa vedessi la fotografavo. Avete mai provato a fare delle foto dal finestrino aperto mentre la macchina sfreccia a centodieci all’ora? Bene. Avevo un rullino da trentasei di quadri astratti, sfocati e completamente insignificanti. Tipo che le foto potevano essere usate per il test ‘Dimmi cosa ci vedi e ti dirò chi sei, e se hai bisogno di uno bravo’.
Però una volta arrivata a Parigi…lo stupore! L’ho subito amata. Con i suoi profumati croissant, le baguettes sotto il braccio, i macarons colorati, i tavolini all’aperto, la Senna con i Bateaux Mouches …ci mancava solo Lady Oscar e Maria Antonietta e poi sarebbe stata perfetta.
Grazie a questo viaggio ho conosciuto la Metro, che ho imparato a usare perfettamente… dieci anni dopo, sì. Perché lì per lì, davanti a quel poster fatto di linee colorate e nomi francesi, mi imbambolavo manco fossi in preda alla sindrome di Stendhal.
E poi il Museo del Louvre, dove ho potuto ammirare la Gioconda. Ora. Ammirare è un parolone, perché la Monna Lisa tu te la immagini imponente, che ti guarda bella tronfia da una cornice di tre metri per due, invece è piccolina, sapete? E se davanti ci sono dei giapponesi appena scesi da un pullman di ottomila posti, tu puoi solo guardarla se sei campione mondiale di salto in alto, o se riesci a piroettare sulle punte tipo Roberto Bolle. Sennò non c’è verso. Però è stato molto emozionante.
Ho ceduto anche alle insistenze di un pittore di Montmartre che voleva a tutti i costi farmi un ritratto. Evidentemente ero molto bella. Anzi, bellissima. Non è che fanno ritratti a tutti a Montmartre, giusto? Ah. Mi state dicendo che li fanno a tutti. Ah, si guadagnano da vivere così. Effettivamente dovetti pagare…cioè, oggi sta notizia mi ha rovinato la giornata, io ve lo dico. Sono arrivata a quarant’anni vantandomi di essere stata ritratta a Parigi perché mi avevano scambiata per un’attrice di Hollywood. Che delusione.
Vabbè comunque ho altri ricordi molto belli di Parigi, tipo quando siamo andati in visita a Notre Dame nella quale, dopo aver salito tutti i gradini, in cima alla torre ho lasciato un polmone. Sì, okay, il vigilante mi ha appioppato pure un soprannome: Madam Enfisemà, ma anche questi sono sciocchi dettagli. O quando per sentirmi parigina inside mi sono ficcata la baguette sotto braccio per poi gettarla mezz’ora dopo perché mi si era impregnata di sudore che manco una spugna.
E poi la maestosità dell’Opéra di Parigi con il suo tetto verde pistacchio, Place de la Concorde con l’obelisco ornato di geroglifici (che io ho provato a decifrare senza successo e mi domando ancora oggi come diamine io non ci sia ancora riuscita vista la mia preparazione culturale…mah!), l’ Arco di Trionfo e gli Champs-Elysées… è tutto bellissimo a Parigi; così bohémien, con le signorine che sfoggiano il basco sulle ventitré, le luci che, al calar della sera, illuminano le tante mansarde dove immagino poeti comporre poesie struggenti per l’amata, con il battello che scivola silenzioso sulle acque della Senna accompagnando col suo fruscio la passeggiata di due amanti sulla riva.
Parigi è magica, così viva di giorno, così romantica al tramonto, così nostalgica la notte.
Una dama che si lascia scoprire piano piano, misteriosa e un po’ scontrosa, ma con un fascino così potente che, una volta conosciuta, non potrete più dimenticare.
Come il primo amore, del resto.”




9 commenti:

  1. Eh sì... Parigi è proprio straordinaria. Voglio tornarci. Mo' lo annuncio al marito va... :D

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  2. stupenda!!!
    anche a me Parigi è rimasta nel cuore, quei vicoli, l'aria bohemien che si respira..
    complimenti!!
    un abbraccio
    Paola

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  3. io ci sono stata 2 volte finora ed avevo messo in preventivo di ritornarci questa estate. adesso però sono in dubbio, viste le ultime vicende: non si sa mai......non vorrei trovarmici in mezzo (con tutto il rispetto per quelli che in mezzo ci si stanno trovando per forza)
    magari aspetto un altro anno, forse le cose si sistemano, chi lo sa? speriamo

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    1. guarda, due ragazzi che conosco sono partiti per Parigi il giorno dopo la strage. Ieri mi raccontavano che comunque non hanno avvertito la paura e l'orrore, la città, nonostante tutto è andata avanti, magari con più controlli, ma tutto sembrava tranquillo. Io capisco la tua paura e la avrei anche io a recarmici ora, ma forse la forza della città e della gente è anche questa. In questi giorni purtroppo c'è da avere paura in QUALSIASI città, in qualsiasi luogo. È un gran casino, se ci pensiamo. Mi auguro che tutto torni sereno e che tu possa goderti una città bellissima con tanto da offrire. Lo spero con te.

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  4. Io a Parigi ci sono andata per 10 anni di fila a ...................LAVORARE!!!!! O_O
    Dalla mattina alle 7 fino alla sera alle 19 a parte 2 notturni che si finiva alle 22, si, perchè lavoravo in uno stand alla fiera di fine aprile................ Parigi è bellissima la notte, di giorno non lo so!! :-DDD
    Quando sono andata a vedere la Gioconda pensavo anch'io di ammirare un quadro immenso ma non essendoci davanti il pullman di giapponesi ci sono passata davanti e non l'ho vista........ O_O O_O
    Mi piacerebbe tanto tornarci con i miei figli ma al momento non è possibile!! :-(((((
    Spero comunque non passino troppi anni............. A parte tutto anche a me è rimasta nel cuore...... :-))
    Kisssssssssssssssssssssssssss

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  5. Tra un mese sarò là.
    speriamo bene!
    ;-)

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Nel frattempo, visto il periodo, vuoi una tazza di thè?

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