giovedì 8 gennaio 2015

Un'emozione da poco




Ebbene sì, sono una donna dalla lacrima facile. Lo so, non si direbbe ma è così.
Voi non potete capire che pianti mi faccio davanti alla tv. Film, telefilm, fiction, qualsiasi cosa che mi smuova dentro. Se poi sono in piena fase PM apriti cielo e sgorghino lacrime!
Che poi col naso rosso e moccioso sto na favola, dovreste vedermi. E dovreste anche sentirmi quando Alice e il Santo, per niente smossi da una scena strappalacrime, mi chiedono increduli “No, vabbè...ma stai piangendo? Per questa scena?” “Do do... buhauhahhahha!!!!” A volte senza ritegno proprio. Che ci volete fare, in quei momenti puoi prendermi il cuore e modellarlo come una pallina di pongo.
Sono una alla quale si inumidiscono facilmente gli occhi davanti a una scena di un film, per un abbraccio di un'amica, per un'emozione forte sia di dolore che di gioia, per una canzone, per un libro, per un ricordo. È qualcosa che nasce dentro e spinge e spinge per venire fuori, come se fosse un'emozione talmente forte che il mio fisico stenta a contenere. Parte dallo stomaco e sale su, bussa dapprima con discrezione facendomi pizzicare il naso, poi bussa con maggiore insistenza facendosi spazio negli occhi che si appannano e a quel punto basta poco.
Invece non piango mai per rabbia. Quando sono incazzata devo sfogarmi con qualcosa di molto fisico, tipo sfondarmi in palestra, prendere ad asciate un ceppo di pino, andare a correre fino a che non ho più fiato, al limite prendere a cazzotti un saccone. Mi ci vuole qualcosa che mi sfinisca fisicamente, devo tenere impegnato il corpo, devo reagire. Fare e disfare, costruire. Trasformare una delusione o la rabbia in qualcosa di costruttivo che lì per lì è solo fisico, ma ovviamente intacca anche la parte mentale. Si potrebbe riassumere in 'piango per gioia sì, ma non mi piango addosso'. Le mie lacrime son lacrime di buoni sentimenti.
Il mio babbo dice sempre che chi piange ha il cuore buono. Mica è vero. Cioè, non è mica scontato.
Trovo che il pianto sia una valvola di sfogo bellissima e non andrebbe mai repressa. Mai.
Infatti, in quattordici anni, non ho mai detto ad Alice “Basta su, piangere. Ormai sei grande bla bla bla...non si piange per queste cose bla bla bla...ora basta bla bla bla” Anzi, quando è sotto pressione per la qualunque e la vedo col labbrino tremulo la abbraccio e le dico “Dai, sfogati. Butta fuori. Piangi tutto quello che senti.” E lei menomale lo fa. E dopo si sente meglio. Giuro, passa tutto. E non c'è niente di più bello di quel sorriso moccioso di sollievo dopo un pianto, quello che ti fa ridere e piangere insieme per esserti tolta un peso. Perché il peso si scioglie nelle lacrime come zucchero nel caffè e tutto poi è meno amaro. E non ho mai trovato che il pianto fosse un segno di debolezza, al contrario lo trovo un punto di forza.
Cercare di nascondere le lacrime lo è. Quando ti sforzi che non sgorghino dagli occhi, quando ti nascondi per la vergogna, quando ti dici “Cazzo, no, non ora.”, quando sbatti le palpebre come se ci fosse appena atterrato un moscerino, quando nascondi perfino a te stessa che qualcosa ti ha toccato e ti senti fragile. E a noi donne non piace sentirci fragili. Invece a volte lo siamo, santoiddio, e non c'è niente di cui vergognarsi. Anzi, lacrime in vista e testa alta. Esternare i propri sentimenti, anche se dopo c'abbiamo un naso rosso che pare un pomodorino pachino, è bello. Almeno per me lo è.
Oddio detta così sembra che mi commuova un minuto sì e uno pure,e invece vi assicuro che è meno frequente di quello che pensiate. Ho solo fatto outing. Quindi da domani propongo un nuovo slogan: invece di 'Perché io valgo', schiena dritta, tette in fuori (per chi ce le ha, alimortè), mento fiero, naso rosso e 'Perché io piango!'.
Fatelo ogni tanto, davvero. Non c'è niente di più salutare e liberatorio di un pianto fatto bene.
E dopo, Dio, come vi sentirete forti e rinvigorite. Parola di Simo.

Le lacrime che non escono si depositano sul cuore, con il tempo lo incrostano e lo paralizzano come il calcare incrosta e paralizza gli ingranaggi della lavatrice.
(Susanna Tamaro)




13 commenti:

  1. Lo dici ad una che alla recita di Natale della sua piccola di 4 anni piangeva come non hai idea! E per la cronaca piango anche davanti ai film della Disney. ..insomma un caso senza rimedio!!!!

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    1. Bona, sta bonaaaa!!! Non mi parlare delle recite, che non bastava un pacchetto di fazzoletti!

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  2. La vuoi sapere una cosa? La buon anima di mio padre mi chiamava Fontana di Trevi.... Ti lascio immaginare il perché.... Io sono esattamente come hai descritto tu. Paro Paro. Grande la mia Simo

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  3. Ti dico due cose: la prima è che iniziando a leggere questo post ho detto dodici volte "anch'io, anch'io!!!" e la seconda "caxxarola, il post che ho scritto per metà è da buttare". Perché, non ci crederai, ma stavo scrivendo proprio sullo stesso argomento le stesse cose. Perlomeno, fino alla rabbia, perché io poi piango pure di rabbia.
    Comunque, niente di male, letto il tuo post e fattami due risate ho pensate "meno male che l'ha scritto Simona, il mio non sarebbe mai stato così divertente!

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    1. ahahhahahh!! Detta così, sembra che stiamo sempre a piagne :-D Ma non è colpa nostra, è la tv che manda in onda film strappalacrime, soprattutto sotto le feste, mortacci loro! :-D

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  4. Ah bhe allora io sono una tigre! ;-))))

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  5. anch'io ho la lacrima MOLTO facile, e ovviamente vengo presa per il fondoschiena per questo motivo. la coperta sul divano viene lavata regolarmente perchè la uso come asciugamano x gli occhi (non ci sono mai i fazzoletti quando se ne ha bisogno). potrei addirittura dire che non mi serve lavarmi la faccia con acqua e sapone: bastano le lacrime.

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  6. Mi commuovo sempre e mi sono venuti gli occhi lucidi anche leggendo questo post. Sono troppo emotiva ^_^
    Però mi trattengo spesso, perché a volte me ne vergogno.

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  7. Ti dico che io oggi ho pianto rivedendo il cartone della disney di Tarzan, quando muore il piccolo gorilla....parliamone ho un problema XD

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  8. Ecco...leggendo il tuo post mi sono ritrovata in tutto quello che hai scritto...quasi perchè a volte ho pianto anche per rabbia...mio figlio quando capisce che le scene conciano a farsi lacrimose...mi porta lo scottex dicendo usa questo così non finisci la scorta di fazzoletti !!! E la cosa che mi preoccupa è che più vado avanti e più aumentano le occasioni di pianto...della serie piango anche davanti al tg o per alcune pubblicità!!!!!! Aiuto...mi devo preoccupare....

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  9. D'accordissimo con te su tutta la linea. Parlo da piagnona, da chi come ti si commuove per una scena di un film, una frase, una musica. E viene presa in giro dal figlio 15 enne.
    Nemmeno io piango mai per rabbia, per frustrazione invece qualche volta si. Ma sono pianti sempre brevi, mentre per gioia e/o per commozione possono durare pure un'ora e mezza (tempo medio della visione di un fllm)

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Nel frattempo, visto il periodo, vuoi una tazza di thè?

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