“Certo!”
“Ma non sono sola,c’è anche Catefiè!”
“Obbello!Okkay!Andrea, guarda, sabato ho pensato di invitare le amiche del blog a cena”
“Perfetto!”
“Bene!”
“Chi viene?”
“Martyna e Catefiè”
“Perfetto!” Andrea assume la forma di un punto interrogativo e mi guarda con fare sicuro anche se i suoi occhi mi dicono ‘e chi sono ‘ste due?’. Poi ,presa visione della mia decisione, mi fa “Le conosco?”
“Certo…”
“Ah bene”
“…che no. Ma non è un problema. Catefiè di persona non la conosco manco io. Se vediamo che non ci garba la lasciamo fuori sul pianerottolo”
“Giusto cara”
La situazione a dir la verità non è molto chiara, quando l’ho spiegata alla mia mamma, per capirci qualcosa ha dovuto prendere appunti “Ho due amiche a cena, una viene dalle Marche, una da Firenze”
“E fanno così tanta strada per la tua pizza? Tesoro se sei diventata così brava ti iscrivo alla prova del cuoco!”
“Mannò!Martyna ,che è una bimba del blog che ho conosciuto a Roma ,parte dalle Marche, poi va a Firenze per la presentazione di Fede, poi lì c’è Catefiè, che la porta con sè a Pontassieve, poi prendono e vengono a Pisa, però prima passano da Arezzo a fare una giratina, poi Martyna riparte per le Marche, invece Catefiè rimane a Pontassieve…”
“E Roma?”
“Che c’entra Roma?”
“Perché Martyna stava a Roma?”
“Perché eravamo a pranzo da Fede”
“Tesoro, se hai bisogno di un piatto di pasta ti pregherei di prendermi in considerazione. Non c’è bisogno che tu viaggi in tutta Italia per mangiare.”
Mi sono resa conto che chi è al di fuori del magico mondo di Topanova è un po’ un casino fargli capire come funzionano queste cose.
Fatto sta che le aspettavo per le 18/18.30 e alle 19.40 non erano ancora arrivate. Come una mamma in apprensione mi attacco al telefono.
“Ma dove siete?Mi fate stare in pensiero!”
“Mammatopa, tranquilla, abbiamo trovato un po’ di fila”
“Fate a modino, andate piano, non aprite agli sconosciuti, mettetevi la maglia di lana e soprattutto non sudate!Vi aspetto e non fate tardi!Chiamate se avete bisogno! Mandatemi un SOS!” Mi sono rivista tra 10 anni in questo stato per Alice. Non ci arrivo io. Muoio prima.
Dopo venti minuti suona il cellulare. “Oddioooo!!!E’ Martyna! Cos’è successo? Ecco lo sapevo! Mai mandare due donne così giovani da sole!Chissà cosa hanno combinato!! Prontoooo???”
“Simo, siamo sotto casa tua. Ci apri?”
Ottimo. Non solo le apro ma le vado pure incontro. Martyna scende di macchina e comincia a gridare “Mammatopaaaaaaaa!!!!!!!!” ‘na figura di merda col vicinato che non vi potete immaginare.
“Amoreeeeeee!!!” Sembrava il ritorno del figliol prodigo. Baci e abbracci alla mia tenera Martyna e poi vedo scendere quella che dovrebbe essere Catefiè. Lì per lì ho pensato:
-cazzo, quanto è alta.
-cazzo,che bella figliola alta
-cazzo, a mio marito piace la donna alta.
“Ciao Simo!”
“Senti, bella, per me sei troppo alta, chiaro? Quando parli con Andrea cerca di abbassarti un filino, d’accordo?Comunque…benventaaaaaaaaa!!!!!!!”
Ma che carina! A parte che l’avrei presa a spintoni per il suo metro e settantacinque senza tacco (e col tacco che aveva, sfiorava il metro e ottanta, te possino), però è troppo simpatica e alla mano. Degna di essere amica mia perché l’ho vista parcheggiare “Accosta pure la macchina alla siepe..” Ha capito al volo. Non solo manca poco entra DENTRO la siepe, ma ha strusciato tutte le gomme sul marciapiede, roba che se la vede Pirelli si strappa i capelli.
Le invito in casa e avverto Andrea con gli occhi che se fa una battuta sull’altezza di Catefiè, lo prendo a sprangate.
“Ciao Martyna!Che piacere!(che bella persona!). Ciao Catefiè,piacere (orpolà!!)”
Ho pensato seriamente di metterla nello sgabuzzino. Piegandola come un origami, sennò manco mi c’entra.
“Sedetevi pure!Che bello avervi qui!Prego accomodatevi. Dove volete. NO! Catefiè accanto ad Andrea, no!Qui!Seduta.Qui!” Sembrava impartissi ordini al barboncino “Qui davanti a me. Così ti tengo d’occhio!”
Che bello! Le mie bimbe a casa mia. Non m’ha fatto nemmeno strano. Visti da fuori sembravamo amici di vecchia data. Alice era a suo agio, soprattutto perché loro le hanno portato un regalino e la sua espressione diceva “Ganzo!Bisogna invitare più spesso le amiche di blogghe di mamma!”
Ho sfornato la prima pizza (per la cronaca: speck, rucola e parmigiano) con maestria manco mi chiamassi Gennaro e venissi da Napoli e la Martyna guardandola mi fa “Io no. Grazie”
“Come, te no?Mi avevi detto che ti piaceva la pizza!”
“Non così. Grazie” e mi ha guardato chiedendosi “Ci sarà altra roba, no?”
Catefiè non ha fatto un piega e manca poco mangia anche la teglia. Ha cercato di rassicurarmi con una frase da oscar “Simo tranquilla, io sono onnivora” Come i sorci. Paro paro. Queste son soddisfazioni!E avendocela davanti la imboccavo con la pala “Tho!Mangia!”
Fortunatamente la seconda pizza (per la cronaca:capricciosa) la Martyna l’ha divorata e questa volta anche lei non solo mangiava la teglia ma pure il coltello. Mi hanno fatto i complimenti e in quel momento le ho amate. Alla terza teglia di pizza (per la cronaca: prosciutto e funghi. E non si dica che non ho fantasia), Martyna ci confida che lei ama mangiare lentamente. Ma noi l’avevamo capito anche da soli. Infatti i nostri piatti erano vuoti e lei era sempre lì che divideva in quattordici parti un'oliva snocciolata. Tra un pezzetto di pizza, due sfogliatine ripiene, due noccioline e le patatine (che non si dica che a casa mia si muore di fame), abbiamo parlato un po’ di noi. Cioè…diciamo che l’ho interrogate…ci mancava la lampada puntata negli occhi e sembrava di essere al commissariato. E qui ho capito che l’apparenza inganna. La Martyna, che pare timida, introversa e fragile, in realtà ha le idee molto chiare di cosa vuol fare nella sua vita e un carattere determinato. Niente di tutto ciò appare di primo acchito, anche perché ha una vocina da cartone animato e l’espressione più dolce del mondo.
La Catefiè,che pare una donna tutta d’un pezzo (complice l’aspetto fisico), sicura, e pragmatica, in realtà ci ha confidato di essere insicura, di farsi mille pippe mentali e di essere molto timida.
E’ ovvio che la mia espressione era basita, come se avessi visto un canguro in bicicletta, e in quel momento ho capito che non c’avevo capito un cazzo. Ci siamo raccontate storie di vita vissuta, aneddoti, esperienze e novità. Andrea seguiva rapito le nostre conversazioni e quando voleva dire la sua alzava la mano. Abbiamo festeggiato l’incontro abbuffandoci con ben due dolci e bevendo spumante. Da lì a sbracarsi sul divano, il passo è breve. Anche perché dalle sedie di cucina al sofà ci sono davvero cinque passi in croce. Complice lo spumante, la stanchezza, il divano e la felicità abbiamo fatto discorsi sminchiati e riso a crepapelle per le cazzate più assurde. Bastava che una dicesse “Pè!” e gli altri AHHAAAHHHUHHAAAHHUUHAAAA!!!!!!!!!!!
Da rinchiudere.
Andrea (che amore) ha proposto “Vi faccio due foto!”
Poi abbiamo cercato di darci un tono “Via, bimbe, cerchiamo di fare le serie. Per esempio, te Catefiè, che lavoro vorresti fare quando avrai finito di studiare?”
“La statistica”
“Ho fatto una statistica su Facebook”
Ahahahahaha!!! To adorooooooooooo!!! Mamma mia che serata esagerata Topanova!!! Son stata troppo bene e hai ragione, mi son veramente trovata a mio agio con voi, siete una famiglia meravigliosa!!!!
RispondiEliminaE adesso posso veramente dire che sono stata "a casa di Simo"!!!!!!!!!
Devo ricordarmi la prossima volta che ci incotreremo a stare attenta a quello che dico... non ti dimentichi mezza virgola eh!!! E non sai quanto sono felice di questo dato che anche io soffro di memoria eccessivamente precisa e dettagliata!!! Un bacio grandissimissimo!!!!
Commovente...dalle risate ho pianto, pare che ogni commento che ti scrivo sia uno uguale all'altro! machecosavuoidame?!
RispondiEliminaMi diverto troppo :-)
é bellissimo ed emozionante incontrare le amiche blogger, anch'io ho vissuto questa esperienza...
ma non ho capito le due ragazze hanno un blog?
Baci :-)
Macchè... niente blog per noi, sfruttiamo quelli altrui e già così facciamo abbastanza danni!!!
RispondiEliminaA casa di Simo si stà che è una favola..
RispondiEliminaoggi in treno ripensavo alla serata e soprattutto alla dolce Alice che mi ha preso il cuore..
Vi adorooooo!
Bellooo..!però pure io voglio la pizza ora..me la devo fà o vengo a casa tua??oh simo sei troppo forte su questo blog mi faccio delle risate pazzesche..benedico il giorno che hai deciso di aprirlo!oh ma il cuore matto come và?tutto ok?besos..
RispondiEliminaTesoooooriiiii!!!! Cara Simo, Catefiè e Martyna hanno davvero conquistato anche me... Spero ci siano presto altre occasioni di passare un po' di tempo insieme! E poi non vedo l'ora di conoscere la super mitica Topanova!!! ;-)
RispondiEliminaVoglio venire anch'ioooooooooooooooooo
RispondiEliminaRagazze, le foto che abbiamo fatto a Firenze Cate ed io sono su http://picasaweb.google.it/fedefavaro/Firenze12Novembre2009#
RispondiEliminaQualcuno lo dice a Chicca? Grazie!!!!
mmmm, mi sa che non si legge il link...
RispondiEliminaRiprovo:
http://picasaweb.google.it/fedefavaro/Firenze12Novembre2009#
Ferme tutteeeeee!!! Chicca l'ho avvertita io.Oggi mi pare di essere una centralinista, ma per le vostre foto questo e altro!
RispondiElimina@Pagnotella:no, non hanno un blog, ma ci siamo conosciute grazie a un blog, da lì a incontrarsi il passo è breve...oddio tanto breve non è considerato i chilometri che si so' fatte, però è stato stupendissimo.Inviterei tutti a casa mia.Che s'è visto?
@ Fiorix:la pizza direi che era buona, ma soprattutto (e lo dico apposta a te che sei esperta) ho fatto 'na crostata alle albicocche...guarda, saresti stata orgogliosa di me.
@ Patty e Fefè: oragnizzatevi 'n attimo! Io tanto ho intenzione di rimanere in questa casa per i prossimi cinquant'anni! ;-)
Ora vado a spippolare un pò perchè voglio provare a mettere una cosa...
p.s. Catefiè allora occhio a cosa dici d'ora in poi.
p.s. Marty, le tea sister ti aspettano. Fai te.
Due cose due:
RispondiElimina-Oggi è il compleanno del mio amico Nino. Per l'esattezza compie 25 anni (Seeeeeee bonaaaaaaaaa!!!!)Quindi auguri caro il mio giovanotto e continua così, a essere di fuori come un terrazzo, ovvio.
-Posso io commuovermi guardando un Medico in famiglia?No, parliamone.
Mi sa che sto invecchiando io, altro che Nino.
Hai anche tu quel libro?? mi sa che ci assomigliamo un po'...
RispondiEliminaChe segno sei??
ogni volta che leggo dei blog incontri un po' mi commuovo e un po' vi invidio. No, ok, vi invidio e basta.
RispondiEliminache dire, spero di partecipare anche io, ma se così non sarà, spero almeno in un paio di teglie di pizza di Simo!
In effetti la pizza di Simo la consiglio a tutti caldamente! OTTIMA!
RispondiEliminaTranquilla Simo sei in buona compagnia a commuoverti davanti ad Un Medico in famiglia... non credo sia vecchiaia ma proprio mancanza di neuroni (ma negherò con tutte le mie forze di aver detto e scritto che piango davanti a quel telefilm)!!!!
Je t'aime mon ami, je t'aime chiamami, je t'aime se non m'ama c'est la vie!
NO COMMENT!!!
Buon giorno!! Simooooo, ma te l'hanno dato l'abbraccio da parte mia quelle due là??? No perchè non mi fido mica, eh??
RispondiEliminaMa Cate, sei fuori?? ti sei pure messa i tacchi?? Io proibirei il tacco alle donne che superano il metro e settanta, che se ne fanno :-)???
Scherzi a parte, siete bellissime nelle foto e avrei pagato per essere lì con voi!!!!!
Sary di Treviso (sei tu, giusto??) la prossima volta devi esserci anche tu, ok? basta dirlo, tesora!!!
Smack
Eh ma allora perche' nessuno invita anche me???
RispondiEliminaAnche se mi chiamo PrinciSpessa prometto di non mangiarmi tutta la pizza!!!
@Cate: sì sono io, sei troppo carina a esserti ricordata di me!
RispondiEliminafarò di tutto per esserci, mi spiace solo di essere un po' lontana da tutte voi!
un bacione!