Qualche giorno fa, la mia amica Sonia, ha dato alla luce una splendida bambina:Serena. Non ho dubbi, sarà un’ottima madre. Ha dolcezza e intelligenza da vendere e quando l’ho sentita al telefono, prima del parto, aveva un’aurea di ottimismo e gioia, da contagiare chiunque.
E come ogni volta che apprendo la notizia di una nascita, vado a ritroso nel tempo e mi guardo un po’ indietro. E avrei voluto fare tante cose e non farne altre.
Per dirne una avrei voluto annunciare ad Andrea che aspettavo Alice, nascondendogli un ciuccio sotto il piatto come nei film romantici. Invece, dopo che hai perso il primo figlio proprio il giorno dell’anniversario di nozze,magari scegli un tenero abbraccio in silenzio con il test positivo strinto in mano.Così,tanto per scaramanzia.
Avrei voluto godermi i primi mesi senza avere la paura che succedesse di nuovo. Poi un giorno mi sono guardata allo specchio e ho detto “Sento che questa volta sarà diverso" Infatti.
Avrei voluto non cadere dalle scale all’ottavo mese di gravidanza quando ero quasi lì lì e poteva succedere di tutto. Ma il medico, sulle prime allarmato, mi tranquillizzò “E’ andata bene, la bimba è ancora bene attaccata”. Mi toccai la pancia e in quel momento battei un cinque virtuale ad Alice.Stando così ancorata nonostante i dodici scalini fatti a rotta di collo, era come se mi avesse detto "Tranquilla mamma, io non ti lascio"
Avrei voluto abbracciare mio padre quando l‘ho visto piangere davanti alla sala parto. Invece l’ho salutato con la mano come quando avevo cinque anni.In quel momento,in cui diventavo grande, son tornata bambina.
Avrei voluto piangere come tutte quando me l’hanno posata in grembo la prima volta.Quei pianti come si vedono in televisione e come ti raccontano le amiche.Io che piango su tutto, mi ero sempre immaginata di fare un lago. Invece non è successo.Sono rimasta letteralmente senza parole, col cuore gonfio, persa nel suo faccino e con i miei occhi che le dicevano “Finalmente ti posso abbracciare”
Avrei voluto che Andrea trovasse al suo ritorno una donna quantomeno in ordine, e non un fantasma assonnato,scarruffato e ancora in pigiama. Ma non avrei voluto un uomo che non fosse lui, che mi ha fatto sentire bellissima e all’altezza del mio nuovo ruolo.
Avrei voluto allattare mia figlia senza sentirmi inadeguata come madre. Non solo non è uscita una goccia di latte, ma il mio seno si è ribellato riempiendosi di piaghe.
Avrei voluto dare una testata a quella stronza che nella nursery mi disse “Se non la allatti il vostro rapporto sarà meno profondo”.Manco spreco due righe in più per dirle quanto si è sbagliata.
Avrei voluto non sentirmi in colpa quando la lasciavamo ai miei per poter dormire giusto quelle sei ore di fila. Invece mi ci sentivo, anche se in quelle ore mi ero riposata e sentivo di averne bisogno.Eccome.
Avrei voluto dire a mamma quanto è stata preziosa in questi anni,e quanto nei miei gesti c'è tanto di lei.Ma non le dico mai niente, perchè so che ne è consapevole,ma magari le farebbe piacere.
Avrei voluto sentirmi subito pronta ed efficiente, e non spaventata e soprattutto stanca. I primi tre mesi non sapevo dove manco fosse Simona. Ho scoperto più tardi che era stata fagocitata da Alice, per plasmarla, modellarla e farne una persona migliore.
Avrei voluto dire grazie mille a tutte le persone che mi hanno sempre detto “Sei un’ottima madre”, invece non lo faccio mai, perché fa parte di me e non mi sforzo di essere la migliore.
Avrei voluto essere con lei, per farle una linguaccia, quando a scuola le hanno chiesto “Dimmi un aggettivo per descrivere la tua mamma” e lei ha risposto “Divertente”.
Avrei voluto non piangere alla prima recita all’asilo. Niente di strano se non fosse che, vedendo me, si è messa a piangere pure lei. E non ha più seguito un passo di tutta la recita.
Avrei voluto evitare di andare nel panico la prima volta che si è ammalata, la prima volta che si è ferita seriamente, la prima volta al pronto soccorso. Ho capito che per gestire la situazione dovevo imparare a gestire le mie emozioni. Ma ce l’ho fatta, sono una che apprende in fretta, soprattutto se è per dare sicurezza e serenità al proprio figlio.
Avrei voluto non portarla nel lettone quando non dormiva, per non farle prendere questa bruttissima abitudine. Avrei voluto lasciarla nel suo letto e magari ripetere la fiaba per altre venti volte fino a che non si riaddormentava. Ma non ce l'abbiamo fatta. Mi rendo conto che sono gesti di salvataggio per salvaguardare la nostra salute psichica e fisica, che in un anno e mezzo di notti in bianco rischiava di andare a farsi benedire. Ma Alice adesso, anche se dorme da sola, ha difficoltà ad addormentarsi se non ha vicino qualcuno.Avrei voluto che si bastasse, ma così non è.
Avrei voluto farlo prima un figlio. E’ ovvio che mi ha cambiato in meglio.Un figlio ti fa spostare l’attenzione che riversi su te stessa, e impari ad esserci, sempre. Diventi grande e cresci. Io l’ho fatto insieme a lei.Noi, lo abbiamo fatto insieme a lei.
Avrei voluto dedicare qualcosa di speciale a Sonia, ma temo di non esserci riuscita.
E avrei voluto scrivere un altro post, ma stamani mi è uscito così.
la tua sensibilità mi emoziona e mi commuove.
RispondiEliminasei un amore, simo.
Pelle d'oca, lacrimoni agli occhi...
RispondiEliminaSimo non mi puoi far piangere in ufficio!!!!
Baci
Simona :-)
RispondiEliminaSono commossa. Ti capisco in ogni parola, in ogni tua emozione, in ogni tua parola mi sono ritrovata in pieno. Le lacrime non uscite quando me l'hanno posato in grembo, la voglia di dire grazie a chi mi è stato vicino, il panico per la 1^ malattia (al 1° sfogo cutaneo a causa del pannolino io sono uscita di testa e ho insultato mio marito che tranquillo si stava preparando una piadina, mentre io telefonavo alla guardia medica), la difficoltà nell'allattamento, il perdersi dentro a quella creatura tanto minuscola, quanto vorace... per uscirne una madre e una donna migliore, spostare il fulcro della propria esistenza perchè la tua esistenza poi dipende dalla sua vita, diventare forte, determinata, sensibile, paziente e comprensiva come non lo sei mai stata nella vita e mai lo sarai con nessun altro... questo significa essere una mamma per me. E ho letto le stesse sensazioni nelle tue parole.
Sei una gran donna tesora e Simo: SEI UN'OTTIMA MADRE.
hai detto tutto tu.
RispondiEliminabrava ;-*
Ho le lacrime agli occhi... credo che basti come commento!
RispondiEliminaSei unica Simo, Alice non potrebbe desiderare una mamma migliore!
Questo post è bellissimo, GRAZIE!
RispondiEliminaA Sonia hai dedicato qualcosa di molto speciale.
Ti abbraccio come se fossi lì
Simo, ogni mamma comprende ogni singola parola del tuo racconto e ci ritroviamo tutte (però Giorgia, mia figlia dopo i primi 3 mesi si è sempre addormentata da sola nel suo lettino) ora è grande e penso che avrei potuto farla addormentare con me.... Fare li genitori è un compito impegnativo e spesso ci si chiede se ciò che si fa sia giusto oppure no. Io ho maturato una sola convinzione, nessuna mamma farà mai nulla per nuocere alla prpria creatura, anche quando sbaglia. Un abbraccio
RispondiEliminaLacrimuccia :) è davvero meraviglioso questo post!! nel leggerti sempre così allegra.. questo post è davvero bellissimo e commovente :) un bacione!
RispondiEliminaMammatopa sei speciale veramente
RispondiEliminaIo non sono madre e tutti idubbi che io ho su un futuro figlio e di come saro' madre capisco dalle tue parole che sono molto comuni ma se poi divento una supermammatopa come te allora ogni dubbio svanisce
Bella che sei :)
carissima mi hai fatto troppo commuovere con questo post!!! sono convinta che anche se molte cose avresti voluto affrontarle in modo diverso sei un'ottima mamma!!! un bacione.
RispondiEliminaQuesto post è assolutamente meraviglioso! Bravissima! Condivido in pieno tutto ciò che hai scritto. Il mestiere di genitore è davvero uno dei più difficili al mondo. Claudia
RispondiEliminaBeh c'è poco da dire.. post bellissimo
RispondiEliminaIo non sono mamma (e neanche donna) quindi non potrò mai capire cosa si prova, però sei riuscita ad emozionarmi lo stesso, e secondo me è una gran dedica alla tua amica.
Ciao
Simo, io ti voglio bene, ma non ti leggo più!!!
RispondiEliminaNon posso mettermi a piangere in ufficio ogni volta che leggo i tuoi post e mi commuovo terribilmente o rido a crepapelle.
Se continuo cosi' mi internano.
Che dire: ti adoro.
Un abbraccio fortissimo
Che dire?Parole bellissime ed emozionanti(e soprattutto vere):mi ci sono troppo rispecchiata!Auguro a Sonia e Serena tutta la felicità che meritano...un abbraccio forte forte a tutte le mamme e non!
RispondiEliminaCara che bellissimo post..meraviglioso!!!
RispondiEliminanon sono mamma e non posso capire posso solo immaginare..su una cosa ti capisco in pieno che dimostrare agli altri cosa provi è davvero difficile e forse lo si riesce a fare di più scrivendolo come fai tu o come faccio io..fai in modo che tutte le persone che hai citato in questo post possano leggerlo, sopratutto la tua mamma e il tuo papà ne sarebbero felicissimi!!!
penso che alice sia molto fortunata ad avere una mamma come te..sei unica e fantastica!!!
un grande bacio!!!
sono scontata ma mi ritrovo, in ogni emozione, in ogni paura in ogni gioia... i figli crescono, cambiano le emozioni ma ci sono sempre, le paure sono meno fisiche forse ma molto più emotive... sono tutto e ci cambiano come nulla la mondo, ma nulla valle quanto loro...
RispondiEliminabacioni
Uhhh, lacrimoni oggi! Simo non potevi fare per Sonia (ma anche per tutte noi) un post più bello... Io spero di diventare presto mamma, il tempo passa e nonostante tutto non sarebbe mai il momento giusto: deciderà il destino quando sarà il mio turno.
RispondiEliminaAlice è una bambina fortunata, perchè ha una mamma divertente, ma anche molto sensibile e attenta. E credo che tu sia un'ottima madre, alla faccia dell'infermiera! ;-)
Un abbraccio a tutte le mamme e non.
Simo...chapeau!! Alice e Andrea sono fortunati. Noi siamo fortunate. Sonia ha ricevuto una bellissima dedica!
RispondiEliminativubbì!!
ciao bella! davvero uno splendido post! ha commosso anche me anche se non sono mamma e non so se lo sarò... come hai detto tu è una cosa che ti fa crescere... ed è dura perdere il ruolo di bambina di famiglia!! ;)
RispondiEliminacerto che a leggere le tue parole viene voglia... :)
Che emozione Simo!
RispondiEliminaSei riuscita a trasmettere tutto ciò in cui credo, e che credo debba essere una mamma, anche se io non posso che conoscere queste emozioni solo come figlia. Per ora!
E si, la "delicata" tizia della nursery si sbagliava di grosso. Mia madre non ha allattato nessuno di noi tre. Lei non era una mamma da latte. Non l'aveva. Eppure l'ho amata tantissimo, e non per scontato perchè si sa, era mia madre, ma perchè è stata la mamma migliore che potessi sperare di avere.
Credo che questo post, sia un meraviglioso biglietto d'auguri per Sonia, alla quale rivolgo ancora una volta le mie più sincere felicitazioni per Serena.
Bacini
tesoro questo post è bellissima come quelli che ci lasci pieni di allegria....tu sei una persona speciale quindi sarai anche una mamma speciale e la tua sensibilta passa attraverso questo post davvero emozionante dove molte di noi mamma ci ritroviamo perfettemente!!!un bacio magnifica mamma!!!!
RispondiEliminaSimo.. sniff sniff.. dio che belle parole! Io non sono una mamma ma spero di diventarlo un giorno. Però mia sorella ha 11 anni meno di me e io le ho fatto un pò da mamma.. e vedessi come piango alle sue recite anche ora che ha 12 anni! La piccola Alice è proprio fortunata ad avere due genitori come voi.. davvero! Un bacio grosso tesoro mio!
RispondiEliminaNon ho parole.... il tuo blog è meraviglioso e tu sei bravissima.... Complimenti
RispondiEliminaCiao Tiziana
era da tanto che non passavo da casa di Simo ed è stato un piacevole ed emozionante ritorno............parole stupende!!
RispondiEliminaun bacino a tutte le mamme del blog
Cara Simo,
RispondiEliminanon potevi farmi una dedica più bella, davvero :-)
Le tue parole mi hanno emozionata e in questi primi giorni che trascorriamo con la nostra piccola Serena sento che stiamo vivendo dei momenti magici, che non dimenticheremo mai. Anche io pensavo che avrei pianto nel vederla la prima volta, e invece mi sono persa a guardare questo cucciolino spaurito che mi avevano appoggiato sul seno, dopo che l'avevano portata via in fretta e furia perchè durante il parto aveva un po' sofferto e doveva essere visitata con urgenza.
Pensavo che avrei sentito male per le cuciture e invece l'unica preoccupazione era che Roberto stesse con lei mentre la portavano lontana da me.
Pensavo che avrei avuto gli occhi gonfi tutte le mattine dopo notti trascorse tra mille risvegli e invece mi ritrovo sempre a perdermi con gioia nei suoi occhioni quando mi guarda con attenzione come se non volesse più dimenticarmi.
Pensavo...quanto ho pensato a lei in questi nove mesi, quante paure dentro, quante decisioni da prendere, sperando che fossero quelle giuste per il suo bene...
E' difficile fare la mamma, ma è talmente bello che sono contenta di avere avuto questa possibilità dalla vita.
Simo, sei una donna speciale e Alice e Andrea devono essere fieri di te!
@Cate: non ho avuto modo di ringraziarti abbastanza per la tua presenza, ma sai che ti adoro!
@Tutte: ci sono poco in rete perchè di giorno sono senza pc, però vi penso!
Un bacio e buonanotte a tutti!
Sapevo che Sonia ne sarebbe stata felice (e come non esserlo con un tale regalo)
RispondiEliminaNon dimenticherò mai la sera in cui mi ha detto di aspettare un bambino. Era a cena da me e mi sono commossa, ero felicissima. Come se la conoscessi da sempre, invece erano solo pochi mesi. Non hai da ringraziarmi Sonietta, ti adoro anch'io!
Sarai una madre fantastica (e con 2 palle così) e Robi un papà meraviglioso.
Ancora benvenuta tra noi fortunata Serena.
Un abbraccio a tutte
Ps: Fefè, quando sarai tu a dirmi che aspetti un bimbo so già che scoppierò di gioia e lacrime. Non vedo l'ora che succeda !!
MA QUANTO SIETE BELLI???
RispondiEliminaGrazie delle vostre parole, davvero.
E' che io con voi ci sto bene, e mi ispirate, chevvidevodì?Semplice, che è pure merito vostro.
Vi circondo con un abbraccio collettivo!
(scusate, vado a prendere ripetizioni dall'uomo allungabile dei Fantastici 4)
..dopo aver asciugato le lacrime e dato due biscottini alla Kyara per merenda sono tornata qui per ringarziarti Simo ..si..perchè oggi ti ho letta con i lacrimoni agli occhi..quanta tenerezza mi hai fatto..e quanto mi ci sono riconosciuta anche io nel tuo dolcissimo racconto..Sono felice di averti "trovata" e felice che tu mi abbia "presa"..grazie :)
RispondiEliminaPrima volta nel tuo blog, primo tuo post che leggo comprensivo di ogni commento..sono in lacrime..con tanto di fazzoletto e tirata su di naso. Unica cosa che posso fare adesso, oltre a cercare di recuperare un aspetto dignitoso prima che mio marito mi veda e pensi che sia successo qualcosa di terribile, è aggiungermi alla tua lista e tornare qui ogni giorno! Grazie..
RispondiEliminaSei dolcissima!
RispondiEliminaSpero di essere una mamma così dolce anche io!
bacio.
Grazie che sei passata sul mio blog.Ho appena letto questo post. abbiamo molto in comune.
RispondiEliminaTi abbraccio
Non è facile diventare genitori...ma la mamma è sempre la mamma!!
RispondiEliminaBaci Elisa
Io credo che ognuno di noi abbia tante cose che avrebbe voluto andassero in modo diverso, ma alla fine le cose prendono delle pieghe diverse da come vorremmo, ma l'importante è la buona intenzione che si mette nel far le cose, il post che hai descritto è bellissimo e non racconta certo di qualcosa che hai perso per strada, perchè io son convinta che quel che sentivi dento si è percepito anche se non l'hai descritto in quel momento e le persone che ami l'hanno capito....
RispondiElimina(anch'io piango sempre....è piu' forte di me!)
Ho letto di Alice in altri post è una bambina meravigliosa! e tu sei molto dolce e divertente!
un bacio!
Ecco, come dicevi nel post di oggi (sui 100 "lettori" del blog)...questo è uno di quei pensieri così intensi che anch'io faccio fatica a commentare e qualsiasi parola sembra scontata ...quindi dico solo: commovente! (banale, eh? :-))
RispondiEliminaCiao, Stefania
Letto per caso. Tante verità, tanto amore in questo post e tanta "SALLY" in sottofondo: una lacrima, inevitabile.
RispondiElimina"Un pensiero le passa per la testa, forse la vita non è stata tutta persa... forse ma forse MA SI'"