martedì 4 marzo 2014

Lettera a te (al quale ho prestato un libro)




Caro amico dalla memoria corta, parlo proprio a te. E anche a te, che tratti libri come zerbini. E anche a te, che li restituisci dopo 10 anni. Perché non parliamo dei vostri libri, ma dei nostri, dei miei.
Devi sapere innanzitutto, caro mio distruttore di sapere, che un libro ha un costo. Che in alcuni casi non compriamo l'edizione economica, ma spesso l'edizione nuova di zecca appena uscita da tre ore, e a volte se siamo lesti è sempre incellophanata e la commessa della libreria ci guarda come per dire "Avevi paura di non essere a tempo?"
Devi sapere che alcune tengono più a un libro che al marito. Che alcune sniffano le pagine manco fosse cocaina perché il profumo della carta dà un piacere inebriante. Che alcune usano un segnalibro perché fare il ricciolo alla pagina è un orrore, un'offesa all'umanità quasi al pari della vista di Gigi Marzullo nudo. No, vabbè, ho esagerato. Lascia sta' l'ultima affermazione, ma fai di sì con la testa così capisco che hai inteso.
Devi sapere che alcune persone, a casa, hanno una bella libreria divisa per autore, per genere o per colore di copertina.
Devi sapere che la maggior parte delle persone che adora i libri, i libri se li compra. Difficilmente se li fa prestare. Anche perché se il libro preso in prestito le è piaciuto, stai sicura che alla prima uscita se lo comprerà, perché le piacerà averlo nella libreria per rileggerlo, rileggerlo e rileggerlo ancora. Siamo gente malata, me ne rendo conto.
Devi sapere che il piacere della lettura, di un buon libro, può indurre a una sonora risata, a un sussulto di spavento o a un pianto disperato.
Devi sapere che c'è gente che ama i libri così tanto, ma così tanto che non potrebbe mai farne a meno. È aria, capisci?
Quindi, quando una di queste persone ti presta un libro, non solo ripone in te una fiducia sconfinata per i motivi di cui sopra, ma si aspetta che tu tratti quel libro con delicatezza come fosse un neonato, con riverenza come se tu stessi colloquiando col Papa, e con gentilezza come se tu avessi a che fare con un vaso di cristallo di Boemia e non con un cubo di Rubik, intesi?
Perché a volte i libri ci ritornano così messi bene, ma così messi bene che apri la pagina e il testo è al contrario. Perché ti si è staccata la copertina e l'hai rincollata al contrario. Sei un genio, lasciatelo dire.
Non solo, quando la copertina è nel verso giusto, a volte è così crepata e  piegata a origami, che pare la cartina stradale della Spagna lasciata sotto il sedile della panda verde di babbo quella volta che siamo andati al campeggio nell'89. E perché se io ti consegno un libro con una copertina che pare stirata con l'appretto, tu me la riconsegni piena di pieghe come se avesse fatto cento centrifughe? Perché se te la consegno bella stirata come il viso di Nina Moric, tu me la riconsegni piena di rughe come il viso della pora Margherita Huck? Se le parole sono importanti, lo sono anche le copertine.
E poi spiegami quelle chiazze sulle pagine. A parte il fatto che ci vorrebbe la scientifica per capirne la provenienza, ma ti pare che una macchia di sugo proprio sulla pagina dove si scopre l'assassino renda il tutto più appetibile? Cosa volevi fare, confondere le acque? Nascondere le prove sotto una gora untuosa?No, ma dimmelo. E comunque  se leggi mentre mangi ti consiglio un bavaglino di quelli grandi da pappa.
E poi vogliamo parlare dei riccioli? Per carità, un orecchino a piè di pagina non si nega a nessuno, ma se me lo restituisci con dei dei riccioli che pare un incrocio tra Shirley Temple e la parrucca di Luigi XVI, che ti dovrei dire? "Portalo dalla parrucchiera giù all'angolo così gli fa anche lo shatush"?
E poi, santoiddio, quanto cazzo ti ci vuole per leggere un libro? Tre anni non ti sembrano sufficienti? Se non ti piace abbi il coraggio di dirmi "È una cagata, non ce la faccio, tho!ripiglialo" ma non lo lasciare a marcire sul tuo comodino, sulla cesta dei panni del tuo cesso o sotto la zampa del mobile chippendale di tu' nonna che traballava fino a un anno fa. 
E più che altro evita, ma evita, che il mio libro faccio il giro del parentado. Perché io so che ce l'hai te e invece tu l'hai dato a tua sorella che l'ha prestato al suo moroso che l'ha dato a sua cognata che l'ha dato a Cristina che l'ha prestato a Roberta che l'ha consigliato a Palmira che l'ha consegnato a Grazia che l'ha dato a Graziella e, grazie al cazzo che poi mi torna distrutto.
Non solo, alla fine manco vi ricordate di chi è sto libro. E nessuno ha voglia di conoscere la filiera e la rintracciabilità di un libro, come se fosse il latte della Lola, e quindi finisce che magari Graziella lo porta a una bancarella dell'usato o allo scambio libri della scuola dove un bimbetto dispettoso lo prende, lo porta in cortile, se lo dimentica e ti ci caga sopra un piccione.
No, dico, ma ti sembra la giusta fine di un mio libro?
Ma fallo con il tuo. Comprati i libri, straziali e di baci saziali. Usali al posto del piedino per  i mobili di nonna, come skateboard, strappaci le pagine e facci gli aeroplanini, usali come tovaglietta americana e mangiaci sopra, fagli i riccioli, la messa in piega e pure la permanente, che me frega. Ma fallo con i tuoi.
E più che altro: restituisci.
Se non vuoi comprarti i libri, comprati almeno una vagonata di post it dove segni chi ti ha prestato cosa e restituisci. 

Perché ricorda, un  libro prestato è come un boomerang: deve tornà indietro.



37 commenti:

  1. Hai pienamente ragione. E questo vale per tutte le cose, non solo per i libri. Mi ricordo la mia teglia nuovanuovissima rigata da mia suocera perché ebbe la felice idea di tagliare la pizza direttamente lì dentro, con un coltello affilato più della sua lingua!

    Maira
    inunastanzaquasirosa.blogspot.it

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    1. nuooooo!!! rovinata, ovvio. Sì, forse per tutte le cose prestate, ma su altre non sono così gelosa, non so perché.

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  2. SACROSANTE VERITA'!!!! Cara Simo, devi sapere che sono un'archeologa e che la mia libreria è rigorosamente divisa per periodi storici. Un giorno ho avuto la brillante idea di prestare un catalogo di una mostra a una parente di mio marito ci credi che ha fatto "le orecchie" sulle pagine che le interessavano???? Sulle pagine patinate!!! Quando me l'ha restituito ha rischiato il linciaggio!! Ti dico solo che la mia piccola Emma di tre anni legge i miei vecchi libri di favole che sono ancora perfetti perchè il rispetto e l'amore per i libri si impara da piccoli...e spero di riuscire ad insegnarglielo. Un abbraccio

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    1. Che poi le orecchie, dalle quelle pagine lì, non ce le levi più. Mannaggiaaaaa!!!

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    2. stiamo scherdando proprio :D
      badilata in testa, buca in giardino e sotterrata viva. PUNTO :D

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    3. ...grazie per essermi vicino...

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  3. Vero vero verissimo... rispetto. Ma che neeeervi! E' dai tempi dell'università (andati, perduti, quasi dimenticati...) che non presto libri. "Ma è solo psicologia dello sviluppo!". E a te chettenefrega? E' comunque un libro mio, no? Non basta?
    ...certa gente... non c' più religione! Anche perché il libro si è perso ...
    Un salutone ^_^

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    1. sì, rispetto, che poi credo che possa essere un atteggiamento che si riserva anche ad altre cose, o no?...

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  4. Meeeerda i libri.
    Ho una collezione sconfinata di libri e non oso prestarli, la gente lo sa già che non deve chiedermelo :D ridi e scherza, quando ne parlo, è come se stessi parlando di un mio braccio... chi ti chiede di prestargli un braccio e portarselo a casa? :D non esiste proprio.
    Che poi, veramente, chissà che giro fa e quante robe ci trovi attaccate sopra o, peggio, staccate....
    Quando tempo fa prestavo ancora le cose, vivevo uno stato di stitichezza imperante che terminava solo quando avevo di nuovo in mano la mia roba <3
    E quindi ti capisco... ohh quanto ti capisco!

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  5. Sai chi è colei che non restituisce mai, proprio mai, un libro che le ho prestato? Mia sorella. Ti rendi conto? Si parla di sangue del mio sangue! E le sue figlie... idem! Ancora aspetto che 'Harry Potter e i doni della morte' torni a me (e mi leggo la copia in inglese, perchè ne vado matta). Nonostante questo io continuo a prestarglieli i libri. Perchè a volte mi dannno emozioni così forti che non posso non condividerle con lei.
    Intanto da un annetto sono passata al kindle. Leggo con passione e bulimia come prima, ma con costi, e spazi, ridotti. Devo ancora capire come funziona il prestito di un libro elettronico.

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  6. eh Gianna, lo dici a me? Anche io ho il kindle e c'ho letto qualche libro. E anche se il mio romanzo è un e-book, ammetto che il piacere della carta non ha eguali. Dai aspetta...e spera!! :-D

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  7. Ho letto con avidità e un sorriso di "finalmente qualcuno che la pensa come me" stampato in faccia!!!
    In un attimo ho ripercorso i libri che ho prestato e che come boomerang rotti non han fatto ritorno... che non ho più riletto, ma che hanno insegnato una lezione stampata a caratteri indelebili nella mia mente: i libri di prestano solo a chi ami e a chi sai che ama i libri. Perché... è vero... una copertina è come il volto di qualcuno che hai conosciuto e a cui vuoi bene, che sai che ti ha tenuto compagnia in momenti emozionanti e che tornerai a "bussare alla sua porta" per rivivere quelle belle emozioni... a patto che nessuno si sia messo di impegno per impedirtelo!
    E' bello sapere che esiste anche qualcun altro che apprezza una copertina rigida, una carta dalla grana particolarmente curata e preziosa come potesse essere etichettata in carati e il profumo di una bella storia!
    Kiss, Sonia

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    1. oh ma questa è poesia...ma grazie del tuo commento! ^_^

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  8. Ho smesso di prestarli, mi ci affeziono, mi girano le balle quando me li rendono (se me li rendono) in stato comatoso che manco io alle 5 del mattino sto messa così male! Sono passata all'opzione Grupy Cat: ''mi presti il tuo libro?'' NO!

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  9. Mio padre me li presta, e io glieli riporto. Li presto io a mio padre, e non li rivedo più. Quindi sai che faccio coi libri che non mi sono piaciuti? Li presto a mio padre e per compensarmi gli ho fregato un ombrello XD
    Dei libri non mi preoccupo perché nessuno me li chiede, ma sugli ombrelli divento una belva. DEVONO tornare!

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  10. Pensiero di tutto rispetto il tuo! Io non sono così attenta a quello che presto, libri o qualsiasi altra cosa..
    In generale, nel momento in cui presto qualcosa metto in conto che potrebbe tornare "modificata" o anche non tornare. Non ci sono cose a cui tengo particolarmente, almeno ora non me ne viene in mente nessuna, però se dovessi proprio tenere a qualcosa preferirei non prestarla...
    La prevenzione a volte aiuta...a non inc....dopo! Baci, a presto!

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  11. Quant'è vero.
    Sono gelosisdima dei miei libri.
    Momenti non li presto neache ai miei figli e se per caso lo faccio, sono lì vicino a loro come un'avvoltoio a ripetere di trattarli bene benissimo.
    Ho prestato un libro di chimica analitica (che adoravo) e non mi è mai stato restituito e ora, a distanza di 20 anni, ancora mi rode.
    E pensa che mi è anche venyta voglua fi cercarlo per ricomprarmelo.
    Mi trattengo perché effettivamente non mi serve, ma per principio era mio e doveca essere nella mia libreria a farsi guardare e a farmi sentire nostalgia per quella materia.
    Ecco!!!
    Sono malata...lo so.
    Nunzia
    P.S.
    QUEL libro me l'hai regalato...giusto?
    O.O
    ;-)

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  12. Ahahahah, troppo forte, Simo!
    Vuoi sapere come la penso (che poi è come la pensa la maggior parte dei lettori)?
    I libri non si prestano. Piuttosto si regalano (ma solo alle persone giuste!)
    BaSci
    ;)

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  13. ho sempre odiato prestare libri, che fossero di scuola o altro, ma ancor di più l'ho odiato da quando,quasi 20 anni fa ne prestai due a delle "carissime amiche" e nonostante glielo abbia rinfacciato più volte non sono mai più tornati indietro!
    che tristezza :((

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  14. e questo è il motivo per cui quasi non li presto più, perchè mi piace conversare dei libri con chi li ama come me e, chi li ama come me, come hai detto tu, i libri se li compra!
    la mia\e libreria è ordinata per generi e ... se ora mio figlio mi scompiglia un pò l'ordine cercando qualcosa che lo interessi cerco di compensare l'istinto di spezzargli le braccine con l'orgoglio di aver allevato un piccolo lettore!!! ricordo ancora con orrore una volta che un libro, un testo di un esame universitario, mi ritornò indietro .. ingiallito ...ancora non so come fece a farlo invecchiare in pochi mesi di decenni!!! rimasi allibita! da allora .. pondero...
    bacio
    dida

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  15. Sono gelosa, okkeeeeeeeeeeei STRAGELOSA, delle MIE cose, libri compresi. Per questo non presto più libri, ma nemmeno li chiedo in prestito agli altri. Mi arrabbio persino con chi sciupa, spiegazza, macchia i libri della biblioteca.

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  16. I libri non li presto, magari ne regalo uno uguale, ma i miei mai!

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  17. ho prestato libri sono passati altro che dieci anni,ancora non sono tornati, ora presto il marito,con l'ordine di non riportarmelo , cosa che invece torna sempre, Gio

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  18. ok ho prestato libri che non sono tornati e che ho ricomprato perchè rimanessero con me e ora li presto solo a chi so che me li rende ma ho anche insegnato a mia figlia a fare girare i libri, scegliere un libro leggerlo e mettere il nome e farlo girare fra le amiche e le amiche delle amiche ma purtroppo il gioco non è andato molto lontano ed eravamo sempre noi a farlo girare....ma ancora oggi mi capita di lasciarne uno di proposito in giro sperando che altri lo leggano.....glo

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  19. parole sacrosante, vorrei poterle condividere. Ho smesso di prestare libri da quando la mia compagna di stanza si è zanzata il libro di Jane Fonda con gli esercizi di aerobica. Era il 1984.

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  20. concordo con tutto. e mi dò pure della STUPIDA CRETINA che continua a prestare libri e poi si ritrova con la libreria sguarnita. mi è capitato di tutto (esattamente quello che scrivi tu, in verità): libri arrivati chissà come nella libreria del paese (il libro era mio), libri persi chissà dove, libri prestati esattamente nell'agosto 2001 e non ancora tornati a casa (uno addirittura è in giro dal 1992, ultimo anno delle superiori) e io sono così stupida che se qualcuno mi chiede , glieli presto ancora. io in realtà il post-it me lo faccio, quando li presto. così so a chi sono andati. perchè succede pure che c'è chi ti dice "non è vero, non l'hai prestato a me, ma a qualcun'altro". il fatto è che c'è gente che non ha cura delle cose altrui. tanto mica l'hanno pagato loro. marta

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  21. oh... ma se devi attacca' ste pippe non li presta' sti libri!

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    1. racconto solo esperienze di vita vissuta in passato. Ho imparato la lezione infatti e li presto solo a poche persone fidate, tra cui...mia suocera, vuoi ridere? :-D

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  22. Io presto solo a persone selezionate che so restituiranno. Comunque oltre a chi non restituisce c'è anche chi sostiene di avertelo ridato il libro...forse nei tuoi sogni mia cara. E io ho dovuto ricomprarlo vusto che faceva parte di una serie!

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  23. questa è una dichiarazione d'amore! :-D :-D

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  24. Mi è arrivato un bastimento di amazon carico di libri, proprio stamani.
    Saranno miei e basta. Punto.
    ;-)

    PS. Certo che se uno ci avesse sopra una dedica speciale dell'autore, poi sarebbe facile farli ritornare indietro come un boomerang, pure fosse una RIVISTA.
    Capisc' amme.
    <3

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  25. MERAVIGLIOSA!!!
    Ecco perché io i libri li presto solo a mia madre, manco a mio fratello.
    Sottoscrivo in otto tranne le parolacce (ma solo perché ho un bambino piccolo che gira per casa).
    Meravigliosa!
    Lo già detto? Lo ridico lo meriti!

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  26. un libro prestato è come un boomerang: deve tornà indietro.......frase giustissima. Non solo però i libri tutte le cose che si prestano. E poi devono tornare indietro come vengono date......Io raramente impresto le cose.........ho prestato una volta un libro e non mi è mai tornato indietro da quella volta ho detto basta dare libri in prestito.

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Nel frattempo, visto il periodo, vuoi una tazza di thè?

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