mercoledì 7 settembre 2022

"BENVENUTI A DOWNTON" - Viaggio in Inghilterra 2022

  

Questo è quello che ho immaginato sentirmi dire davanti al portone di Highclere Castle (vero nome di quello che conosciamo come Downton Abbey).
Pareva ci fosse Carson tutto impettito che, con la sua voce impostata e baritonale e un lieve cenno della testa, ci invitava a entrare. Se vi state chiedendo "Ma è bello come nella serie?" la risposta è sì. È imponente, magnifico, regale e anche se non siete amanti della serie o se non l'avete mai vista, merita senz'altro una visita. Per noi che amiamo Downton Abbey è stato folgorante vederlo in tutto il suo splendore. L'interno è visitabile e contingentato e questo permette di godersi appieno tutte le stanze che gli amanti della serie conoscono così bene. Ho potuto ammirare il famoso salotto e il divanetto dal quale Lady Violet apostrofa tutti con la sua lingua ironica e sagace; la camera da letto di Cora e Robert, la sala da pranzo e la favolosa scalinata che si apre sulla grande sala d'ingresso che conosciamo bene. Purtroppo non è possibile fare le foto all'interno e (anche se con una punta di dispiacere) appoggio questa scelta. Non solo è un'abitazione privata (è la residenza dei conti di Carnarvon), ma non oso immaginare il casino per fare la foto sulla scalinata, il selfie nella sala da pranzo, foto di gruppo davanti al divano... insomma, decisamente meglio così. In questo modo, in silenzio e in maniera garbata come si confà a un ambiente del genere, abbiamo potuto ammirarlo in tutta la sua bellezza. Ci siamo però sbizzarriti fuori dove abbiamo passeggiato nel grande parco e i giardini. Ci siamo coccolati anche con due fette di torta al piccolo e grazioso bistrot allestito all'esterno con vista sul castello. È stata una delle giornate più belle ed emozionanti... che rischiava di non esistere.
PARENTESI
Abbiamo prenotato dall'Italia la visita a Downton Abbey. Prenotazione necessaria in quanto, dopo la serie tv, la location è stata presa d'assalto. Il Santo prende l'incarico e in un allegro giorno di inizio estate prenota la nostra visita. Giorno fissato secondo il nostro itinerario. Oh perdindirindina! Quel giorno che ci piaceva tanto è già preso! Allora ce ne danno un altro. Poco male, rivoluzioniamo l'itinerario e si va, per visitarlo questo e altro!
Bene.
Anzi male.
Perché nella testa del Santo rimarrà la prima data. È convinto di quel giorno come sono convinta io che un giorno sposerò Alberto Angela. È così convinto che contamina anche Alice e di conseguenza la sottoscritta che si fida ciecamente e a niente valgono domande del tipo "Allora? prenotato? No, perché è il sogno della mia vita" al quale lui risponde quasi stizzito "Ma certo! Devi stare tranquilla!"
Tranquilla.
Il giorno in questione eravamo da un'altra parte. A pascolare chissà dove ignari della prenotazione. Il giorno dopo Alice prende in mano l'itinerario e scopre con orrore che abbiamo passato il giorno. Visita andata. Ciaone proprio. Il Santo sbianca balbettando cose come "Non è possibile..." e "Oddio ho invertito i giorni?". Io stavo già chiamando l'avvocato per chiedere il divorzio. Alice con le mani in alto ci intimava di stare calmi.
"Mi avevi detto di avere tutto sotto controllo! Mi hai anche detto che potevo non controllare a mia volta, che mi devo fidare! Ah ah. Pensa te. A questo punto cosa mi nascondi? Un'altra moglie? Cosa sei, un contrabbandiere? Hai 18 figli sparsi per il mondo? Perché a sto punto non mi fido. Quando dici vado da mi madre, vai davvero da tu madre?" Il Santo in tutto questo girava in cerchio come un criceto depresso, con la mano sul mento, borbottando "Allora la prima volta era il 28, poi il 21... col resto di 2 diviso per 5... se scorporo l'IVA e aggiungo il 10%..." Cioè per lui doveva esserci una ragione, perché ammettere l'errore non è da Santo. Poi deve aver chiamato il suo avvocato "Guardi avvocato, ho fatto na puttanata, ho invertito dei giorni per portare mia moglie in un posto importante... no ma che saldi... ma no, manco da Prada... insomma, mi ascolti, mi suggerisca una soluzione sennò questa stanotte mi fa trovare la testa mozzata del cavallo che abbiamo di fronte alla casetta nel letto e la prossima testa a saltare sarà la mia."
Fatto sta che, pregando pure in aramaico antico, proviamo a contattare quelli di Downton e aspettiamo la risposta con trepidazione mangiandoci tutte le falangi, perché se è tutto pieno, la possibilità di prenotare un altro posto la vedevamo sfumare come mi madre sfuma l'arrosto. Finalmente la risposta: "Ci dispiace per l'inconveniente, ma saremo lieti di avervi in un giorno che a voi fa più comodo. Scegliete pure un altro giorno e vi sostituiamo il biglietto."
A questo punto i casi sono due: o il Santo ha corteggiato la signora della biglietteria e lei lo crede un attore di Hollywood.
O mentre preparavo cena, è uscito e ha fatto fuori tre persone che avevano prenotato.
Fatto sta che tre posti si sono trovati.
Alberto, anche stavolta non è andata. Il mio matrimonio è salvo. Alla prossima.









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Nel frattempo, visto il periodo, vuoi una tazza di thè?

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