Partenza, pronti, via.
Siamo partiti alle 3 di notte direzione Calais, dove avremmo dormito per poi prendere la mattina dopo l'Eurotunnel. Il Santo, una volta posizionato sul sedile, entra in modalità 'pilota automatico' e guiderà per 14 ore senza fare una piega. Dategli un'auto e nessuno si farà del male. A me e Alice il compito di tenerlo attivo e sveglio con giochi di prestigio, cruciverba, indovinelli scemi e acrobazie varie come ingoiare una spada infuocata o 'conta i moscerini spatasciati sul vetro.' Breve sosta dopo il traforo del monte bianco con caffè annesso e via per la costa francese. Arriviamo a Calais in perfetto orario e ci spariamo la solita passeggiata sul lungomare; ceniamo con dell'ottimo fish and chips, prosciutto grigliato e una sorprendente pasta al forno gratinata cotta al punto giusto. Dopo cena foto in spiaggia al tramonto che verranno copiate dai Ferragnez.
La mattina dopo sveglia all'alba che manco i militari e ci dirigiamo per la prima volta all'Eurotunnel, 70.000 leghe sotto i mari (semi cit.) Per noi è la prima volta (in genere attraversiamo la Manica in traghetto) e devo dire che non ci dispiace essere in Inghilterra in 33 minuti netti. Se dal traghetto la vista delle bianche scogliere di Dover toglie il fiato, qui non è da meno perché sembra di essere in una navicella spaziale. Entri con la tua macchina sul treno, tiri il freno a mano e ti godi quella mezz'ora facendo cosa vuoi: mia madre, ad esempio, che soffre di claustrofobia, potrebbe decidere di morire. Insomma, puoi scegliere come viaggiare: o sopra o sotto il mare.
Arrivati in Inghilterra a un'ora disumana bramiamo un caffè come io bramo Alberto Angela, ma qui apre tutto alle 10, quindi non ci resta che fare colazione in una caffetteria di un centro commerciale.
Poi via, verso l'infinito e oltre. Visto che era presto e che rischiavamo di arrivate alla casetta troppo presto, decidiamo di tornare da zia Jane e ripercorriamo le nostre gesta di amanti di Jane Austen passeggiando nei suoi luoghi. Approfittiamo per visitare Chawton House, a due passi dal museo e casa di Jane Austen.
Chawton House è una bellissima dimora elisabettiana appartenuta al fratello di Jane, Edward Austen e rimase una casa di famiglia privata fino alla fine del XX secolo. La biblioteca fu inaugurata nel 2003 e ha una collezione di oltre 9.000 tra cui manoscritti originali. E' una biblioteca di ricerca indipendente e un centro studi che si concentra sulla scrittura femminile in inglese dal 1600 al 1830. L'obiettivo principale della biblioteca, infatti, è promuovere e facilitare lo studio nel campo della prima scrittura femminile.
Vista l'ora a fine visita decidiamo di pranzare all'Old Kitchen Tearoom, la sala da tè ricavata dalla vecchia cucina. Una sorridente e procace signora ci serve un'insalata di pollo e le jacket potatoes nel grazioso giardino/cortile usato per la bella stagione. Per quella invernale l'Old Kitchen Tearoom riserva la sala interna nei toni del verde pastello e arredata in perfetto country chic. Un posto davvero delizioso che mi ha esortato a fare i
complimenti
alla signora. Qui c'è stato il primo richiamo per gli interni dell'Hatty House di Mrs. Brown. Prima di rimetterci in viaggio passeggiamo ancora un po' per viali alberati e la campagna circostante godendoci il silenzio e la pace.
Salutando ancora una volta zia Jane siamo partiti verso la nostra casetta che si è rivelata ottimale per tantissime cose: moderna e funzionale, ma immersa in una zona bellissima. Il sito annunciava spettacolari tramonti in terrazza e devo dire che non ci hanno deluso. Intorno a noi campi e alberi e un silenzio quasi innaturale spezzato solo dal belare delle pecore o il nitrire dei cavalli. La casa è situata al confine della Foresta di Dean, caratterizzata da oltre 110 chilometri quadrati di bosco misto, uno dei più antichi boschi superstiti in Inghilterra. Stanchi, ma carichi a pallettoni, ci rilassiamo in terrazza e poi con una cena semplice ma gustosa che ha visto la Fruzzetti muoversi agilmente in quella che sarà la sua cucina per le prossime due settimane. Ci siamo, siamo a casa.
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Nel frattempo, visto il periodo, vuoi una tazza di thè?