Ultimo post in cui racchiudo tutti i luoghi rimasti da raccontare.
Cominciamo da Snowshill Manor, una casa molto affascinante perché racconta una storia insolita. È una casa di campagna del XVI secolo, famosa soprattutto per il suo proprietario Charles Paget Wade, un eccentrico accumulatore seriale. La dimora contiene un'infinità di oggetti più disparati, da vero collezionista. Ci si può trovare di tutto. Viene raccontato che quando rilevarono la casa gli oggetti erano ammassati sulle scale, addossati alle pareti, messi alla rinfusa nelle numerose stanze. Charles Paget Wade si ritrovò costretto a vivere in una sorta di stalla, piccola, umida e buia, in quanto l'enorme villa era completamente sommersa da oggetti provenienti da tutto il mondo. Solo quando fu rilevata fu messa a nuovo permettendo ai visitatori di godere della maestosa collezione di questo eccentrico personaggio. Alla villa si accede percorrendo un parco adibito a meleto costellato da indicazioni e consigli di giardinaggio. Curiosità: gli oggetti esposti non hanno cartellini di identificazione. Questa fu la scelta di Wade per non trasformare la casa in un museo. Inoltre si narra che la dimora sia infestata dal fantasma di una giovane donna costretta nel 1604 a sposarsi contro la sua volontà in una delle stanze al piano di sopra.
Stonehenge: non credo abbia bisogno di presentazioni. Chi non conosce Stonehenge?
Dyrham Park: da qui è iniziata la fissa di questo viaggio: la ricerca di libri antichi. Dyrham Park è una casa di campagna barocca. Per raggiungerla abbiamo attraversato un immenso parco. La vista dalla sommità toglie il fiato, è veramente bella e mi ha ricordato alcuni film in costume. Abbiamo visitato l'interno dove una signora ci ha allietato suonando il violoncello dal vivo creando un'atmosfera in cui immergersi completamente. Abbiamo passeggiato nei giardini e raggiunto la piccola chiesetta, poi, dopo pranzo, abbiamo spulciato la piccola e graziosa libreria in cui Alice ha trovato delle vere chicche, tra cui un libro delle fiabe di Andersen del 1909. Da lì, l'intenzione di visitare negozi di antichità e di seconda mano per scovare libri appartenuti al passato.
Aberystwyth: di ritorno dalla famosa cabina rossa, ci fermiamo ad Aberystwyth, in Galles. È un paesino di mare, piuttosto vivace. Merita una passeggiata se siete di passaggio, perché al di là di una bella visuale e un bellissimo college affacciato sul mare (che ricorda Hogwarts) non offre poi molto. Lì vicino c'è Borth dove decidiamo di scendere per fare altre foto. A differenza di Aberystwyth (dove c'è decisamente più vita) questa piccola località (dove abbiamo alloggiato nel 96) offre una bellissima e vasta spiaggia dove camminare in solitaria. Una fila di case colorate rifinisce il tutto, regalando sprazzi di colore di un posto che sembra dimenticato.
Worcester: allegra, viva, decisamente molto carina. Siamo arrivati la mattina e abbiamo visitato la bellissima cattedrale per poi goderci la via centrale costellata di negozini e locali. Siamo stati allietati anche da un gruppo che suonava la cornamusa tra balli e canti festosi dei bambini. Abbiamo preso del cibo da asporto e lo abbiamo consumato lungo il fiume concedendoci poi una passeggiata sulla riva. Pulita, graziosa, con fontanelle che spruzzavano dal pavimento per la gioia dei bimbi e cigni curiosi sulle sponde, Worcester ci ha regalato una giornata rilassante e un'impressione assolutamente positiva.
Tewkesbury: prima di rientrare decidiamo di fermarci a Tewkesbury. Parcheggiamo nella piazza del mercato, gli ultimi ambulanti stanno andando via e immaginiamo che forse poteva essere carino. In realtà, a parte la bellissima abbazia in cui stava facendo le prove un coro (che abbiamo ascoltato con molto piacere) non offre molto, ma siamo riusciti comunque a trovare una cosa per la quale ne è valsa la visita: una stupenda libreria che vende libri di seconda mano. La facciata a graticcio e l'interno adornato di poltrone in pelle e un camino enorme, ci fagocita così tanto che scartabelliamo libri dal primo all'ultimo. In un cesto delle occasioni scorgo e faccio mio un libro intitolato Jane Austen's Christmas, una raccolta di aneddoti natalizi (e ricette) che riguardano zia Jane. È piuttosto recente rispetto al target degli altri, ma costa appena 1 sterlina. Un vero peccato lasciarlo lì. Finiamo la visita al Victoria garden, un giardino a pochi passi dalla via centrale.
Coughton Court: è una casa in stile Tudor nel Warwickshire. Il tempo è dalla nostra parte e ci permette di passeggiare nel parco e fare un pic nic nel prato. Assaggiamo anche il gelato nel piccolo e grazioso punto ristoro, che vanta la dicitura di essere fatto con il miglior latte di quella zona. L'interno della dimora è piuttosto maestoso, la vista della sala dalle scale è molto scenografica e la presenza di un contenuto numero di persone ci permette di visitarla con molta calma. Sicuramente vale una visita, anche per l'esterno.
Gloucester: è famosa per l'imponente cattedrale (che è veramente magnifica e merita di essere vista), ma a mio avviso non offre niente. Non so, forse perché era domenica (negozi tutti chiusi), forse l'orario non era giusto, ma abbiamo trovato Gloucester trascurata, con negozi di dubbio gusto, un po' sporca e con una vena decadente molto lontana dalle cittadine gioiose e vivaci alle quali eravamo abituati. La cattedrale rimane una delle più belle mai viste e ci siamo
divertite
a farci fotografare dove hanno girato Harry Potter e la camera dei segreti. C'era perfino il museo di Beatrix Potter che avremmo visitato volentieri, ma ahimè era chiuso pure quello. Insomma, tolta la cattedrale, meh.Stourhead: chi ama la Austen e ha visto tutte le trasposizioni cinematografiche dei suoi libri, riconoscerà alcuni luoghi dalle nostre foto. Qui è stata girata la struggente scena in cui Darcy (nella versione del 2006 con Keira Knightley) dichiara il suo amore a Elizabeth sotto la pioggia. Al di là dei richiami letterari e cinematografici, Stourhead rimane uno dei posti più belli mai visti. È una tenuta di 1100 ettari gestita dal National Trust, quindi sinonimo di garanzia in fatto di manutenzione e bellezza. Occorre quasi tutto il giorno per goderne appieno la bellezza, tra dimora e parco c'è solo da sbizzarrirsi. Lo abbiamo lasciato per ultimo, come a concludere il nostro viaggio in bellezza, riempiendoci gli occhi e il cuore di tanta meraviglia.
Dopo 4150 km in auto e 116 km a piedi, possiamo mettere la parola fine al viaggio in Inghilterra 2022
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Nel frattempo, visto il periodo, vuoi una tazza di thè?