lunedì 15 febbraio 2010

A SPASSO CON DAISY

Mia mamma ha deciso di cambiare il materasso. La notizia di per sé non ha alcun valore se non fosse che io ho vissuto questa esperienza in modo fantastico. Le ho consigliato di chiamare mia suocera che, quando ci era venuta voglia a noi di cambiare il materasso, si offrì di accompagnarmi dal cognato del fratello di Fernando “Che ha un negozio, lo conosco, e ti fa un buon prezzo”. Tiè.

L’incontro iniziò al meglio. Mia suocera che entrando dalla portafinestra del salotto incespica nel tappetino, fa una giravolta tra le tende e si pianta tra il pouf e il divano. Meno male che non me le ha sradicate, sennò sarebbe sembrata una sposa dopo che l’ha travolta l’uragano Katrina.

“Buongiorno! Sei pronta?”

A morire? No, grazie. “Sì certo”

“Allora chiudi casa e monta in macchina.Andiamo con la mia, guido io che so dov'è." Ommioddioooo!!!

" Ti aspetto fuori” e detta così sembra anche una minaccia.

Montiamo in macchina e dalla radio esce musica del ‘39. Ho un conato di vomito prima di partire.

“Mmmhh….che musichetta…”

“Ti piace?”

“No”

“Eh…sei troppo giovane per apprezzare…”

Ora se mi chiede se ascolto Cristina D’Avena, scendo.

“Dài, guarda nello sportellino che ci sono tante cassette. C’è qualcosa di più moderno. Guarda guarda, scegli pure”

Musicassette?Perché, le fanno ancora? Okkey, sorvoliamo. Apro lo sportello e devo dire che aveva troppo ragione! E’ troppo avanti! Ci sono nell’ordine cassette di:

-Massimo Ranieri

-Al Bano

-Luciano Taioli

-Renato Carosone

-e Fred Bongusto

“Mmhh…sì…vabbè…ma perché non lo spengiamo?Così parliamo un po’”

“Senti se ti piace questa” Ma mi ascolta?

E mette una stazione con tutti i merengue, i meneiti, e le baciate.

“Senti che ritmo? Caliente!!”

Forse è per quello che viaggiamo con tutti i finestrini aperti che pare d’essere su una vespa special?

Fuori ci sono 19 gradi,ho la frangia tutta dritta come la scena di ‘Tutti pazzi per Mary’ e con la musica latina a palla e i vetri abbassati sembriamo due scellerate appena tornate da Rio de Janeiro.

“Posso alzare il finestrino?”

“Certo certo, tesoro…ma io no”

Se mi dice che non c’ho il fisico mi tuffo di sotto.

“Sai…ho le vampate….ho sempre caldo.”

Io invece sudo freddo. Guida come se fosse sull’autoscontro. Ha fatto il pelo e contropelo a tre ragazzini in scooter, è passata quasi col rosso e a marcia indietro manca poco mette sotto il benzinaio.Venti minuti di puro terrore. Ho pregato San Francesco, Santa Rita e San Benedetto che mi tirasse dal cielo una bottiglietta d’acqua perché dalla paura avevo la salivazione a zero.

Nel frattempo mi arrivano gli sms delle amiche che sapevano della gita con Daisy. Grazie a quelli riesco momentaneamente a distogliere il pensiero su quale vestito farmi mettere per il funerale e se nella cassa avrei preferito il raso rosso o il velluto bordeaux.

“Devo ricomprarmi il cellulare” dice buttando un occhio al mio.

“Si è rotto?”

“No…ma è vecchio…lo voglio moderno, con le lettere grosse”

“I numeri grossi, vorrà dire”

“No ,le lettere, così mando gli esseemmeesseemmeesseemmesssee”

“Tre lettere: SMS”

“Brava. Quelli lì”

“Ma se a volte l’ho vista spippolare!”

“Li so leggere, mica scrivere!Poi mi insegni?”

La adoro.

“Come no!”

Arriviamo al negozio e penso che se il Signore mi ha fatto arrivare sana e salva fino a qui un motivo ci sarà. E infatti eccolo lì, vicino alla vetrina : Aquacell.

Il cognato del fratello di Fernando ci accoglie calorosamente devo dire. Mi chiede quali sono le mie esigenze. Volevo dire

-un materasso che non cigoli

-un materasso che ci possiamo fare la lotta con Alice senza spaccarlo

-un materasso comodo

-un materasso caldo d’inverno e fresco d’estate

-antiacaro

-anallergico

-non costosissimo

-con un bel design

-magari a rombi pervinca su sfondo lillà

-che abbia dei riferimenti marroni ma non troppo così mi si abbina bene alla camera

-e magari con due voliant ai lati così fa pandan con le tende.

Invece mestamente ho detto “Lei cosa mi consiglia?”

Lui giustamente ha detto “Ci deve dormire lei signora. Le faccio provare i materassi e poi lei sceglie quello più adatto alla sua figura”

Di merda? Ho già dato, grazie.

Ragazzi, è bellissimo andare a comprare un materasso. Ti danno il panno da mettere sotto le scarpe e te ti devi sdraiare e provare.

Al primo ero un po’ rigidina.Avevo ‘sto tizio e mia suocera sopra di me che mi guardavano come se fossi stesa in un sarcofago al museo di storia naturale.

“Si rilassi…”

Ma che sono, dallo psicologo? “Bhè….”

“No no, lei si deve rilassare e fare come se fosse a casa”

“Guardi non penso che sia il caso…”

“Massì, provi, provi pure, sul letto ci deve stare bene, essere tutt’uno, farlo suo!”

Ma come si chiama ‘sto materasso? Gabriel Garko?

“Come dorme di solito?”

“In pigiama”

“No, in che posizione dorme?”

“Ah! A pancia in giù. Sempre”

“E allora lo provi a pancia in giù, dia retta”

Vorrei ricordargli che su ‘sto materasso non ci devo dormire solo io, ma visto che ci sono lo scelgo e all’ammore mio andrà sicuramente bene.

Ne ho provati sei. A 400 molle, a 600 molle, a 800 molle, a molle rivestite, al lattice e infine l’Aquacell. Ma ormai avevo preso la mia decisione. E’ lui il materasso della vita mia. Il nome può trarre in inganno perché di primo acchito richiama il materasso ad acqua , ma l’acqua non c’entra niente. Andrà anche di moda , ma metti che con l’orecchino si fora, la camera mi si riempie d'acqua che manco fontana di Trevi. Onestamente di prima mattina non mi ci vedo a fare Anita Ekberg “Marcelooooooo come here!!!”

Il viaggio di ritorno è stato traumatico quanto l’andata. Ha fatto un sorpasso che è durato nove settimane e mezzo, nel senso che ero sudata e sconvolta come se avessi avuto un amplesso dietro alla veneziana, non ha rispettato uno stop e un camion ci ha suonato così forte che l’onda sonora mi ha fatto ingoiare le tonsille e per finire, parcheggiando, ha strusciato le gomme sul marciapiede manco c’avesse il cugino Pirelli e il nipote Goodyear.

Però non la cambierei con nessuna. E poi parlo io, parlo. Che in auto son tutta un programma, come ho dimostrato qui.

Apppproposito:vi ho mai raccontato di quando ho preso la patente?


8 commenti:

  1. Ho riso dall'inizio del racconto alla fine...e sto ancora ridendo...

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  2. mamma mia che ridere!!! tra la guida di tua suocera e il materasso ad acqua!!! :-))

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  3. Ehhhh, le suocere! Dai dai dai, adesso ci devi raccontare di quando hai preso la patente! Adesso sono curiosissima! Baci!

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  4. ciao resto in attesa dello scoop sulla patente! ciao brava

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  5. sei troppo forte....scrivo e rido...
    voglio sapere anche io di quando hai preso la patente....aspetto ihihih!!!
    ciao Enza

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  6. Simooooooooo!! ti ci vedo in macchina rigida e terrorizzata...come quando guida mio suocero! :)
    E la patente? Ora ci devi raccontare...
    Bacio.

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  7. Simooooo, mamma mia quanto scrivi: sono rimasta indietro con i post e i commenti, aiuto!!!
    Finalmente ho il pc nuovo, più che altro ho un pc funzionante e non sono costretta ad aspettare Roberto la sera con il suo portatile, tanto più che dalle sette in poi non ho moltissimo tempo...
    Eccomi di nuovo tra voi! ;-)

    Non so se preferirei andare a spasso con Daisy o guidare con mio padre di fianco, che non sa guidare (già...) ma adora fare da navigatore (non richiesto), con tanto di commenti tipo 'attenta a quel cretino' che tu dopo che hai capito che è una macchina che avevi visto da un pezzo, ti sei già persa mezzo minuto a guardarti intorno alla ricerca del potenziale pericolo... Nel suo caso il pericolo numero uno è lui.
    Ma il meglio di se' lo ha dato anni fa quando, sventolando freneticamente la mano a destra a sinistra mi diceva: 'GIRA DI QUA, GIRA DI QUA!'... Di qua, DOVE??? Ed era pure incazzato! Comunque poi ci è persino riuscito a ridere su e ancora oggi ogni tanto mi diverto a prenderlo in giro.

    Ah, per quanto riguarda l'albero del post di qualche giorno fa, io sarei un olmo: certo che per far durare il nostro matrimonio oltre le nozze di diamante dovremmo arrivare quasi (io, lui oltre, ihihhi) a novanta anni! ;-)

    @Cate: non so se mi debba preoccupare, ma anche a me era venuta fuori un'età anagrafica di 18 anni, sarà per questo che siamo in sintonia? ;-)

    Capelli bianchi? Io ho risolto il problema: il primo mi è venuto fuori proprio a 18 anni e per anni ho avuto solo quello. Il trauma è quando ti accorgi che un po' per volta ha invitato gli amici!!!
    @Cate: cambia parrucchiere, che cafone!!!

    Oggi faccio tanti auguri alla mia piccola Serena che compie il suo primo mese di vita!

    Un bacione a tutti!

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  8. Per Natale potresti regalare a tua suocera un cd di Marco Mengoni, hi hi hi....
    Vorrei vedere la sua faccia :))
    Il materasso acquacell è simile al memoryfoam?
    O meglio, di quelli che si adattano alle tue forme in base al calore del corpo?
    Se è questo vedrai che non ne potrei più fare a meno!
    Sogni d'oro Fruzzy Family :)

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Nel frattempo, visto il periodo, vuoi una tazza di thè?

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