Domenica 2 settembre 2007
Altro che Renato Zero, questa è stata un’esperienza da dimenticare. Mi hanno fermato i carabinieri!
Domenica stavo viaggiando tranquillamente con Alice verso casa dopo aver passato un pomeriggio a vuotare la mia cabina dello stabilimento balneare. Quest’anno mi son decisa a riporre tutto in garage, dopo aver constatato che se lasci gli oggetti ad annate in cabina,a giugno ti ritrovi il muschio sulla ciambella e un arenile nel costume.
All'improvviso la bimba mi fa "Mamma, quel signore ci saluta"
"Che gentile!Quel signore ci sal...Minchia!" PALETTAAA!!!!!!!!!
Accosto e velocemente faccio mente locale. Allora, la cintura ce l'ho, i fari sono accesi,il vestitino corto pure, do un’occhiata allo specchietto per assicurarmi di non avere una foglia d’insalata tra i denti e faccio un bel respiro. Vai tranquilla Simo. E’ tutto a posto.
Abbasso il finestrino "Buongiorno..."
"Buonasera. Ha accostato senza mettere la freccia."
Cazzo! "Ah sì?"
"Sì, favorisca patente e libretto"
Mi accorgo che sono due. Uno su una quarantina d'anni e l’ altro parecchio più giovane. Quello giovane ha un viso carino, che mi ricorda qualcuno, forse un attore.
Quello più vecchio sta aspettando e io con molto 'savuarfer' alzo un pò di più il corto abitino che indosso. Non si sa mai...
...dopo avermi visto bene potrebbe essere posseduto da conati di vomito e quindi mi manderebbe via in quattro e quattr’otto.
Tiro fuori la patente e mi appresto a cercare il libretto nello sportellino del cruscotto. Accipicchia, ci arrivo pure male. Sembra che mi stia impiccando con la cintura.
"Può sganciarsi la cintura, adesso" mi fa quello più vecchio prendendo la mia patente e porgendola all'altro.
"Certo, ma l'ha visto che ce l'avevo vero?No, dico, la tolgo però ce l'avevo..."
"Si calmi signora, è solo un controllo"
"Mamma, guarda forte, se tiro viene via tutto." Alice ha in mano delle vecchie musicassette e sta tirando tutto il nastro fuori. Delle musicassette? Quanti anni sono che non apro lo sportello?Se guardo bene magari ci trovo anche una zampa di pterodattilo e un dente di Enzo Mirigliani.
"Amore, non è il momento. Ecco qua" finalmente lo trovo e incrociando le dita gli porgo pure quello.
Nel frattempo sto sudando come un concorrente all’ultima domanda di “Chi vuol essere milionario” e non mi accorgo che i due parlottano tra di loro. Oddio, che ansia.
Il più anziano torna da me "Mi fa vedere il triangolo?"
Sarei tentata di abbassare la spallina del vestito e fargli vedere il sopra del mio bikini, ma forse non è il triangolo che dice lui. Ah, ma io ho capito. Il triangolo rosso è qui, davanti a me.
"Subito" e premo il tasto centrale del cruscotto.
"Che cosa sta facendo? Quelle sono le quattro frecce"
"Ah...non questo triangolo! Eh...dicevo...sarà questo? Ma no..." Però un triangolo rosso c'è disegnato davvero. Mah!
"Il triangolo rosso, quello che lei dovrebbe tirare fuori in caso di incidente. Ma da quanto tempo è che lei ha la patente?" Torna da quello più giovane, dà una sbirciatina e torna da me. "Dal 2001? Come mai l'ha presa così tardi?"
E già, come mai? Ma saranno cazzi miei?
"Perché prima non ne avevo bisogno" il che è vero.
"Perché non ne aveva bisogno?" il carabiniere si sta un tantino rilassando "Tutti hanno bisogno della patente"
"Bhè, io no. Avevo l'autista" Ma che cosa sto dicendo?
"L'autista?"
"Sì, perché? Non potrei averlo?" Tanto vale andare fino in fondo.
"Come no. E come mai adesso non ce l'ha più?"
"E' morto."
"Oh, mi dispiace..."
"Sapesse a me...posso andare?"
"Direi di no."Il carabiniere riprende il tono autoritario "Deve trovarmi il triangolo. E' obbligatorio"
Che palle! Se lo trovo glielo regalo 'sto triangolo! Scendo di macchina e vedo che il loro sguardo si ferma sui miei sandali color prugna. Eh...lo so...l'ho pagati una cifra ma fanno una gran bella figura.
"Stava guidando con questi sandali?" mi fa quello più giovane.
"Belli, vero?" Dico aprendo il bagagliaio.
"No, è che non sarebbe molto sicuro guidare con ciabatte aperte"
Gli vorrei dire "Ciabatta lo dici a tua sorella, questi sandali l'ho pagati 70 euro"
Invece sorrido. Penseranno che sia scema, ma come dargli torto?
"Allora...vediamo...il triangolo..." Perché non so mettere le cose nel modo giusto? Perché ogni volta che apro il portellone, mi cade tutto sui piedi? Tra asciugamani, stuoie e parei sembra sia appena tornata da Copacabana "Scusi eh?" dico armeggiando con un delfino gonfiabile. Per poco non glielo metto in braccio. Getto braccioli e paletta sul sedile posteriore, la borsa-frigo in terra e la borsa dei costumi si rovescia ai suoi piedi sporcandoglieli di sabbia. Solo un poco. Praticamente adesso sulle sue scarpe ci potrebbero fare la Parigi-Dakar.
"Oh, mi scusi"
"Non si preoccupi" fa lui un pò spazientito. "Ma signora, se avesse bisogno del triangolo (ANCORAA!!!!), come fa a trovarlo con tutta questa confusione?"
"No no...ma c'è, eeee seee c’èèè....." Infatti dopo aver praticamente rovesciato l’auto, lo trovo e vorrei infilarglielo in capo. Intanto la mia baby teppista ha in mano la sua pistolina ad acqua (fortunatamente vuota) e la sta puntando ai carabinieri "Guarda? Anch'io c'ho la pistola"
"Amore, non è il caso...Posso andare ora?" domando mentre mi restituiscono i documenti.
"Sì" mi risponde il più giovane e mi fa un sorriso strano. Rispondo con un sorriso a 54 denti e una lieve alzata di sopracciglio. Gli darei anche un rene e una cornea pur di non prendere la multa o farmi togliere i punti.
"Un attimo" Il più anziano va davanti alla macchina "Mi accende di nuovo i fari, signora?"
Ommioddio! Faccio come mi dice e lui dopo una breve occhiata viene di nuovo verso di me. "Ha un fanale che non funziona"
"Ah sì?"
"Non può viaggiare senza un faro"
"Ah no?"
"No. Li deve sostituire al più presto"
"Ah sì?"
Lui mi guarda "Signora, io non sto scherzando"
"Ah n....volevo dire, neanch'io. Cioè, appena arrivo a casa li faccio cambiare da mio marito"
Ora è lui a fare "Ah sì?"
"Emmhh...sì"
All'improvviso "Mamma mi scappa la cacca"
"Sì, subito. Posso andare?" Sto sudando freddo. Sento che ci potrebbe scappare non solo la cacca ma anche una multa.
"Un attimo..." I due carabinieri stanno tergiversando.
"Mamma, mi scappa forte. Mi sa che c'ho la diarrea!!!" Alice è la finezza fatta persona. "Forte forte, mamma"
"Posso?" dico a denti stretti ai due uomini. Alice nel frattempo si tiene la pancia. Ci mancava solo questa,la bambina con la dissenteria.
All'improvviso due parole magiche "Vada pure".
Tiro un sospiro di sollievo e fuggo da quei due "Amore, se non la reggi più mi fermo ad un bar,va bene?
"No mamma, vai tranquilla" mi risponde lei rilassandosi sul sedile.
"Ma come? Non ti scappa più?"
"No, non mi scappa. Lo faccio sempre con nonna quando siamo al supermercato ed io non ho più voglia di girare tra gli scaffali!"
Ecco perché ultimamente mia madre mi dice "Ma cosa date da mangiare a 'sta figliola?"
E sapete io cosa vorrei chiederle? “Visto il cervello che mi ritrovo, a me cosa davi?”
AUHAHAHAHAH.. Sempre più felice di questo blog!
RispondiEliminaAlice è un mito!!
NOOOOO, tale madre tale figlia! e mi riferisco ad Alice: siete uno spasso voi due... Grazie Simo per aver aperto questo blog!
RispondiEliminaCiao,
RispondiEliminaio sono una di quelle persone che non ti conoscono ed è riuscita ad arrivare in fondo al primo post :)
Molto esilarante il racconto!! E tua figlia è uno spasso!!!
Ari
ha ha ha ha,simo è veramente spassoso questo racconto credo di aver attirato l'attenzione di Giacomo che è a 50m dall'ufficio ma sto ridendo come una matta e mi immagino la faccia che hai fatto quando finalmente sei riuscita ad andartene.baci
RispondiEliminaCi dovevi essere, sai che posso fare questo e altro :-)
RispondiEliminaBenarrivata Biba e...come mi garba vederti anche qui!
Saluta Giacomo!
tua figlia è super!kissà da chi prende?!:D
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