Son tornataaaaaa!!Oddio che uichend pregno. C’ho talmente tante cose da raccontare che non so da dove iniziare (e v’ho fatto pure la rima).
Diciamo innanzitutto che dopo 9876 mail e 45687 sms e 6543 sbattimenti di pelotas di Pica, siamo riusciti a fare un blog raduno, destinazione Bologna.Vorrei specificare che più che un blog raduno è un ritrovo di amiche carissime in un'unica città, visto che abitiamo sparse per tutta Italia.Dobbiamo dire che la Pica c’ha rimesso un filino di salute (soprattutto mentale) perché mettere d’accordo quasi una quindicina di persone ti fa smattare in un nanosecondo, ma lei ce l’ha fatta. In questo raduno ci sono tutte le amiche e gli amici non blogger.Ve li presento.
Annalisa: donna molto decisa.Per decidere un piatto al ristorante può impiegare il tempo che tu dedichi al cambio degli armadi.
Cinzia Pica: donna di un metro e ottanta che ti fa sembrare nana anche col tacco 18. Abbiamo rischiato di perderla visto l’impegno dell’organizzazione. Attualmente è ricoverata alla neuro.
Cate: donna che si veste di nero, perché il nero ‘sfina’. Piesse: Cate peserà 26 chili con coratella. Si veste da Benetton 0-12.
Catefiè: donna dotata di un sorriso smagliante. Di lavoro fa la traduttrice:dal pisano all’italiano per conto della sottoscritta.
Elisa: donna-denim:alla quale non dovete chiedere mai. Soprattutto indicazioni stradali.
Fefè: donna che io immaginavo coi capelli corti, mora, sbarazzina, coi piercing e tatuaggi e invece è bionda, capelli lunghi, l’aria da impiegata del catasto e con orecchini di perla. Quando dico che non ci prendo mai con le persone dovete credermi.
IlariaGnè: donna che sa tutto, ma proprio tutto su Disney e C. Vive in un mondo di fiabe.Si crede un ranocchio ma è una principessa.
IlariaSmemo: donna (donna? Ha 21 anni,cazzo) ragazza che si dimentica sempre tutto. Anche sua madre.
Smemomamma: donna in cerca della figlia.
Paola: donna molto precisa. Arriva dalla Svizzera con furore.
Serena: donna acchiappavips. Se ti fai una foto con lei puoi considerarti un vip a tutti gli effetti. Nel giro di tre minuti verrai fotografata anche da un gruppo di giapponesi.
Sonia: supermamma con il mammarsupio (ma come cazzo parlo?) la piccola Serena è proprio fortunata. La bambina manco se la disegnava Giotto veniva così bella.
Veronica: sorella minore della Cucinotta. Alta, bella, mora e fotogenica da morì. Accanto sembriamo la bella e la bestia. La bella è lei, manco a dirlo.
Nino e Italo: ricordate il film Top Gun? Ecco, loro sono Maverick e Iceman de noattri. Ovvio che Nino non è che sia proprio la copia sputata di Tom Cruise, ma gli occhiali a specchio danno quel certo che di Cruisiano e Italo ha due occhi grigi ghiaccio che pare un husky.
Voglio cominciare dall’inizio, cioè da quando son partita da Pisa(destinazione Firenze) con Andrea che mi monta letteralmente sul treno,mi dice “Fai a modo, mettiti seduta e non ti muovere di lì finchè non arrivi a Firenze”, dopo è andato dal capotreno e gli ha detto “Me la bada per un’oretta? A Firenze c’è una persona che la preleva. Grazie” Manco fossi un bimbo di cinque anni. Però come sempre aveva ragione perché ho avuto un attimo di panico quando mi arriva l’sms di Catefiè “ Il tuo treno è quello che arriva alle 10.33 da Livorno?”
La mia risposta “Il mio treno arriva alle 10.33. Io arrivo da Livorno?” mentre scrivo ciò in preda a una paura allucinante sono straconvinata di essere partita da Pisa. Ma straconvinta per davvero.
La risposta di Catefiè non si fa attendere “Lascia stare, fai finta che non t’abbia domandato nulla, stai seduta e non ti muovere” sottotitolo “Ma chi mi hanno appioppato, questa qua non capisce un cazzo”
Arrivo a Firenze e vedo Catefiè ad attendermi. Prima sbotto con un “Ma ti pare il caso di farmi queste domande? So assai da dove è passato il mio treno!” poi me la sono abbracciata tutta perché ero davvero felicissima di rivederla. Ovvio che il mio treno era quello che era partito da Livorno.
Felici e sorridenti come due ebeti prendiamo il Freccia Rossa che sfreccia davvero e in 37 minuti ci scarica a Bologna dove ad attenderci c’è Fefè. Come ho detto sopra mi immaginavo una ragazza punk e mi ritrovo davanti una donna con un mazzo di quotidiani che spuntano da una valigetta, vestita sobriamente come se fosse appena uscita da una rassegna stampa e che mi sorride subito facendomi sentire subito a casa. La mia paura era che tirasse fuori un microfono e mi intervistasse.Proprio di classe. C’ha pure quella che non ho io. Io e Catefiè vestite quasi uguali con i pantaloni e le magliette da Hip Hop sembravamo le figlie scellerate di questa donna in carriera.
Arriviamo all’albergo cariche e stanche come ciuchi. Come sempre ho dato talmente tanta confidenza all’albergatore che lui alla fine mi ha battuto il 5 esclamando “Gimmy five!”
Posate le valigie, come i Re Magi ci siamo incamminate per incontrare Cate e Elisa, di ritorno dal mercato. Vista la dimestichezza di Elisa per i punti cardinali avevo paura di riuscire a vederla solo a fine serata, dopo aver girovagato invano tutta Bologna chiedendo “E’ quello il nord?”.
Finalmente arrivano, belle e stragnocche e mi rendo conto che le mie paure sono pure sciocche perché la Cate sta a Bologna.
Io: “Sai Cate che pure io per stasera ho portato il tacco 12? Spero di non camminare troppo. E’ distante da qua il ristorante che avete prenotato?”
Lei:“Non so manco dove sia a Bologna questo ristorante”
Ottimo. Cate e Elisa: due anime e una cartina.
Ri-torniamo alla stazione per prendere il resto del gruppo non prima di aver chiamato Smemo al cell, la quale con una voce che pare Memole dolce Memole, mi snocciola cinque o sei orari e sette o otto province d’Italia. Dopo dieci muniti non avevo ancora capito da dove arrivava e quando.
Arriviamo alla stazione e riprendo il cell in mano. “Dove siete?”
“Su alla biglietteria!”
Ce n’è una di biglietteria a Bologna. Una. Ne su ne giù. E’ a piano terra e mentre ci stavamo parlando al cell eravamo quasi spalla a spalla. Due rinco al telefono.
Finalmente ci siamo quasi tutte. Ri-vedo Ilaria bella e sorridente e tutta pacioccona. Rivedo Paola, che con gli indici si indica le orecchie e io penso spaventata “Oddio! C’ha l’otite, porella!” e invece vuol farmi notare che ha messo gli orecchini che le ho regalato io. Ri-vedo Serena che sembra appena uscita da High School musical da quanto e teen e pure agers. Però…però…mi manca qualcuno in tutto questo marasma di baci e abbracci , talmente convulso che ho rischiato di baciare perfino un facchino. E infatti ecco davanti a me, di spalle, la mamma di Smemo.
Oh…ma è una…
“SIGNORA!!!”
Lei ha fatto un balzo spaventata portandosi una mano sul cuore. Manca poco mi si travaglia.
“Ti prego…” mi fa timidamente “Non chiamarmi signora”
“No signora”
“Chiamami Laura”
“Sì signora Laura”
“Dammi del tu!”
“Non ce la faccio signora”
“Mi fai sentire vecchia!”
“Mannò signora!Macchè vecchia!La chiamo signora perché lei è una mamma!”
“Perché tu cosa sei?”
…………..
…………….
“Benvenuta Laura!Vieqquà!Quanto sei topa!Stasera ci mettiamo il tacco 12?”
Smemomamma spaventata a morte dalla mia idiozia ha preso sua figlia per un gomito e le ha sussurrato “La prossima volta che fai una gita, le amiche te le scelgo io, chiaro?”
Ci dividiamo in due gruppi. Uno aspetta Annalisa che arriva da Bari (pazzia pura) e un altro va a posare le valigie in albergo. Prima di tutto questo mi ero messa quasi davanti a un treno ad aspettare Nino e Italo quando loro erano già in albergo da due ore. Ognuno ha gli amici che si merita.
Io, Fefè, Catefie e Elisa aspettiamo Annalisa che si è sciroppata una roba come 8 ore di treno.
Inganniamo il tempo facendo il nostro curriculum vitae a voce alta. Se non c’hanno rinchiuso in quel momento non lo fanno più. Sembravamo quattro dell’alcolisti anonimi.
“Ciao sono Elisa…”
In coro “Ciao Elisa”
“…e sono sobria da un mese. Faccio l’impiegata e nel tempo libero blog raduni…”
Abbiamo fatto pure le foto sul muretto delle scale rischiando di andare di sotto, visto che siamo agili come gazzelle zoppe.
Finalmente arriva Annalisa vestita come se arrivasse dalla Lapponia. Da notare che sabato a Bologna c’era un tempo che nemmeno ad Agosto. Ventototto gradi. Annalisa con un piumino di pelo di gnù, stivali imbottiti e maglione di lana merinos e una strano pallino in mezzo alla fronte. Dubbiose abbiamo chiesto:
“Ma ti sei data all’induismo?”
“Vieni da Bari o dall’Alaska?”
“Per essere qua ora, quando sei partita? ‘na settimana fa?”
Le risposte sono state. “A Bari faceva freddo, non è induismo ma pomata per proteggere un brufolo,
non so manco io quando sono partita, vi dico solo che nel frattempo i peli delle gambe son diventate delle mangrovie”
Felici e contente di averla con noi abbiamo raggiunto il gruppo e siamo andate alla ricerca del cibo.
Venivamo scacciati via da qualunque ristorante perché era tardissimo ed aravamo veramente troppi.
Ne abbiamo trovato uno che mosso a compassione ci ha dato da mangiare, non prima di averci diviso quasi i fila per due. Minacciandolo di fare una scenata ha optato per due tavoli.
Io son capitata insieme a Paola, Smemo, Ilariagnè,e ahimè Annalisa.
Dico ahimè per questo motivo:
Cameriere: “Volete ordinare?”
Simo e Ilariagnè “Per noi un Piatto Primavera!” Tempo: 10 secondi e mezzo.
Paola e Smemo “Per noi un insalata mista con tonno!” Tempo: 9 secondi
Annalisa: “……mmmh….vediamo….(il menù l’aveva in mano da 15 minuti) …allora….(il cameriere batte il piedino)….bhè….mmh….(Io, Ilagnè, Paola e Smemo la guardiamo mentre ci passa un Vismara davanti. Una fame che non vi dico)…sì…potrei…..(cameriere che la incita)…
Ecco…una piadina…”
Cameriere: “Perfetto!”
“Aspetti, mica ho finito. Allora, con pomodorini non verdi, maturi ma non troppo, con rucola, appena colta se è possibile e dei funghi. Freschi.”
“Guardi i funghi se la scaldiamo non vanno bene perché si ammosciano…”
“Va bene, allora toglie i funghi, lì lascia lì poi intanto lei la scalda, ma toglie pure i pomodorini e ci mette l’origano, poi la ritira fuori e ci mette i funghi che (per cortesia) mi cuoce a parte, senza prosciutto mi raccomando, qui c’è scritto ma lei mi ce lo toglie. Mi raccomando la rucola sopra i pomodorini e non sotto e i fughi adagiati a mo’ di mosaico….”
Il cameriere le ha strappato il menù di mano e ha sbottato “Ho capito tutto! La faccio come dico io!” Manca poco le da pure due schiaffi.
Quando è tornato era una semplice pizza bianca con pomodori e rucola.
Abbiamo mangiato avidamente e dall’altro tavolo non volava una mosca. Arrivavano solo frasi tipo “Che buona questa pasta panna e salsiccia, con ripieno di tacchino trifolato al cinghiale in umido”. Stiamo attente alla linea. Noi.
Al momento delle ordinazioni del caffè il cameriere quando è arrivato al nostro tavolo è diventato verde e ha ingurgitato un barattolo di calmanti “Chi vuole il caffè?”
Quasi tutti hanno alzato la mano tranne Annalisa
“Perfetto!”
“No aspetti, manco io!”
Il cameriere l’ha guardata e ho letto distintamente “E ORA CHE COSA VUOI GRAN ROMPIMENTO DI COGLIONI CHE NON SEI ALTRO”
Annalisa senza fare una piega ha cominciato “Un caffè ristretto in tazza grande con poca schiuma fatta con latte scremato, un po’ macchiato ma con latte tiepido e non freddo, possibilmente appena munto,il caffè di buona marca non decaffeinato, senza cioccolatino, abbastanza caldo ma non troppo…”
Il cameriere se n’è andato senza nemmeno ascoltarla e le ha portato un caffè normale.
Dopo averlo minacciato al telefono finalmente arrivano Nino e Italo. Il primo lo saluto abbracciandolo stretto stretto, il secondo, spaventato, si è tirato indietro e ha esclamato “Nino!Ma chi è questa donna, così aggressiva ed eccessiva?!”
Io “Ma non rompere le palle!”
“E pure volgaVe!”
“Ma stai zitto e fatti salutà!”
Si sono seduti al tavolo e ho constatato che Italo è un uomo magnifico, ma che dico magnifico, stupendo, ma che dico, DEPPIU’!
(Italo ha detto davanti a tutti che Simo è una bella donna, con un bel culo a mandolino, che dimostra 25 anni, che potrebbe fare la modella ed è pure stra-simpatica, colta e intelligente. Ndr)
Ho anche constatato che Nino me lo ricordavo più simpatico.
“Nino, come stai?”
“Io bene, ma te ti vedo ingrassata”
“Vaffanculo”
“No davvero, stai bene però, magari un po’ di rughe, ma non si vedono”
“Assorate”
“Stavi meglio senza frangia”
“Vaiammorìammazzato”.
Quando si dice l’amicizia.
Tutti insieme poi abbiamo fatto un giro alla cazzo di cane per Bologna, scattando foto alla rinfusa, come dei turisti impazziti, fino ad approdare in un locale scicchissimo per berci qualcosa. Io mi son seduta su una poltrona che sembrava quella di Fantozzi. Mi son messa seduta e mi sono ritrovata in terra. Io e Italo con una sete allucinante abbiamo chiesto subito una damigiana di qualsiasi liquido, mentre Catefiè, vista la mia vicinanza si è data all’alcol e ha preso una birra.
Mentre eravamo tutti lì a bere e darci pacche sulle spalle come degli irlandesi ‘mbriachi, arriva una stangona mora: Veronica. Si siede con noi e facciamo tutti un sospiro di sollievo perché abbiamo appreso che è l’unica che vive a Bologna e che ne è consapevole. Sapeva le strade!!! Wow!
Durante le nostre risate per un nonnulla facciamo tutti un OOHHH!!! all’arrivo di Sonia con la piccola Serena. Una ME-RA-VI-GLIA. Lei e la bambina. La piccola Serena infagottata nel mammarsupio (vi prego) sembrava un dipinto, il bambinel Gesù nei quadri, da quanto è bella. E Sonia che fa la mamma con una tranquillità invidiabile, con la stessa dimestichezza con la quale io sbuccio le patate A turno l’abbiamo tenuta in braccio. Ovvio che con me ha pianto. Ha tirato un urlo appena mi ha visto e non si più chetata. Con Ilagnè invece c’è stata buona buona (ha capito che qui Disney ci cova). Hanno provato a darla in braccio a Nino che ha detto “Per l’amordiddio!” e poi a Smemo, ma la sua mamma è intervenuta dicendo “Fossi in voi non lo farei, mia figlia in mano non regge nulla,qualsiasi cosa le si dà, le casca di mano”
Forse è meglio di no.
La piccola Serena però ha fatto una scelta: Italo. In braccio a lui manca poco si fa fare anche un tatuaggio. Sos Tata gli fa una pippa.
Dopo aver bevuto anche nei bicchieri degli altri ci siamo incamminati a fare un po’ di Topashopping insieme a Pica che finalmente era arrivata dopo aver passato una nottata da incubo. Scriverò un libro narrando le sue dis-avvenure (sennò non era amica mia). L’ho trovata comunque in formissima nonostante la notte insonne. Negli occhi (come sempre) ha una luce speciale, ma questa volta ancor di più. Ovvio, era felice di vedermi!O era contenta di aver organizzato perfettamente una cosa alla quale teneva molto.Abbiamo girovagato per negozi toccando tutto e comprando quasi niente. A parte Elisa che ci ha chiamate davanti al camerino per dare i voti a ogni cambio di jeans. C’è chi si è comprato un paio di mutande, chi dei pantaloni e chi come Cate una cartina di Bologna. Meno male che c’era Santa Veronica.
Verso le sette siamo ritornate all’albergo per attoparci un po’ in vista della cena e come delle cenerentole del 2000 siamo passate dal grembiule alla minigonna giropassera come quella di Paola. Annalisa ovviamente era in ‘preparazione’già da tre ore.
Vi dico solo che col tacco 10 ero al pari di Catefiè, sotto di una decina di cm da Veronica e arrivavo alla spalla di Pica. Quanto m’ha voluto male la natura!Non solo senza tette ma anche di un banale 1.70!
Però devo dire che abbiamo usato dei piccoli trucchi:
Io i pesci di silicone nel reggiseno
Catefiè un po’ di trucco per uno sbattimento di ciglia stratosferico (fosse mai che così facendo stende uno)
Paola minigonna giropassera
Annalisa un vestito fatto di velcro che bastava prenderlo tra due dita e lo strappavi come i pantaloni dei Centocelle
Serena ha abbandonato lo stile High school ed è diventata, “Bella, bionda e dice sempre sì”
Elisa si è attopata togliendosi pure gli occhiali e manca poco si pianta nella porta
Cate sull’attillato forte con un braccialetto che pesava più di lei
Ilagnè con un maglioncino alla ‘baciami subito’ ma con sotto la canottiera con Minnie. Quando si dice essere una topa.
Pica che dandosi una spazzolata ai corti capelli ha detto “Sono pronta!”. Quando una donna è perfetta già di suo.
Smemo col tacco 10 era fantastica. Peccato che a fine serata i suoi piedi sembravano due peperoni alla griglia. Rossi e prendevano fuoco.
Smemomamma, sobria e rassicurante come sempre.
Fefè con una camicetta a pallini che se la fissavi per cinque minuti ci potevi vedere un disegno in 3D che consisteva nella raffigurazione della Gioconda.
Partiamo per il ristorante e ci raggiungono poco dopo i Top Gun e Veronica.
Nino nel frattempo è diventato più simpatico perché mi ha detto “Stasera sei proprio bella”
Temo che Italo lo abbia pagato. Anche profumatamente. Poi è arrivata Sonia, con il marito e la piccola Serena che ha cominciato a piangere appena entrata e haimè non ha più smesso. Io nelle sue lacrime ho letto “Cazzo, mamma! Già oggi mi son dovuta sorbire questi rinco e pure stasera? Ora ti pianto un capriccio che te lo ricordi finchè campi” e a quel punto ha inserito la sirena e non c’è stato verso. Il suo papà ha provato anche a tirarle del vino addosso (piccolo incidente), ma lei niente. Sfiniti e amareggiati hanno abbandonato il campo. Uno a zero per la piccola Serena. Ma il pubblico oltre che comprendere le ha dato pure ragione. Nel ristorante sembrava di essere in una sauna.Manca poco dal caldo piango io, figuriamoci lei.
Mentre siamo lì che mangiamo quasi tutti carne bensì sia un ristorante vegetariano, abbiamo avuto la bella sorpresa di avere con noi la nostra scrittrice preferita Federica Bosco, che essendo vegana ha guardato in malo modo quasi tutti presenti ed è stata lì lì per andarsene. Paola e Catefiè che si stavano a magnà la bistecca hanno prima cercato di nascondere il piatto sotto la maglietta, ma poi fallito il piano hanno esclamato “A noi manco ci piace, l’abbiamo presa perché costava poco”. Federica si è seduta al tavolo con noi mangiando un piatto ordinato da qualcun altro (bisogna sempre scoprire di chi era) e ci ha regalato delle borsine fatte a fragola. Della serie “Donne, andate a fa la spesa!” Mitica.
Io ho fatto il giro dei tavoli sedendomi, chiacchierando e abbracciando tutti manco fossi una escort.
Quando siamo usciti dal ristorante il tempo era cambiato e abbiamo salutato Federica con i ghiaccioli al naso e imprecando dal freddo porco. Tutte ci siamo pentite di non aver messo la tuta da neve e i doposci.
In albergo abbiamo tentato di fare come sempre il pigiama party, ma la Pica appoggiandosi un attimo al muro si è addormentata in piedi e abbiamo capito di dover dormire quando abbiamo fatto dei discorsi strani tipo:
Elisa: “Oddio! Vedo una luce rossa!Alieni?”
Catefiè: “E’ la lucina dell’allarme anti incendio. Dormi”
Simo “Eli, ti vedo più vicina, sarà stato il vino?”
Elisa “Ti si è mosso il letto, cretina”
Pica “Non riesco a prendere sonno”
Tutte “Qual è il problema?”
Pica “La stanza non mi piace…aspè che cambio qualcosa” e si è messa a spostare i mobili nella stanza come un operaio dei magazzini Aiazzone.
Finalmente crolliamo.
La mattina ci svegliamo di buon umore con degli argomenti felici: problemi di intestino e suicidi.
La Pica non ha dormito una mazza
Elisa ha starnutito tutta la notte
Catefiè ha dormito e in silenzio
A me hanno detto che ho dormito ma ho fatto dei grugniti che sembravo un cinghiale in amore.
Nell’altra camera non ho idea di cosa sia successo ma erano pronte, belle e profumate mezz’ora prima di noi. Penso abbiano riposato meglio.
Ci ritroviamo tutti per andare un po’ in giro aspettando pure i mariti e la Chicca.
Quando è arrivato Andrea gli ho chiesto “Amò, dimmi la verità, ti son mancata eh?”
“No, son venuto perché quando mi ricapita di vedere tante tope tutte insieme?”
Ottimo.
La Chicca, con la famiglia al seguito, quando è arrivata sembrava appena uscita dal Cocoricò di Riccione:tacco 12 e scollatura mozzafiato e talmente abbronzata e riccioluta che sembrava Afef. Dopo averla stritolata in un mega abbraccio l’ho affidata a Cate che sa come prenderla. Questione di ricci, mica per altro. Lei ci ha minacciato “Guardate di considerarmi sennò vi mando 87 mail al giorno e vi intaso la posta!”
Abbiamo pranzato tutti come una grande famiglia, ed è stato bello bello bello.
Di questo week end avrò dei ricordi sparsi che vagheranno e riaffioreranno nel mio cervello alla rinfusa insieme a questa canzone:
le bimbe che mi prendono per il culo perché non capiscono tanti vocaboli pisani che manco mi accorgo di dire, come gommino, ritrosa, mi fa male la vita, oimmena, oioia, e chi più ne ha più ne metta.
Chicca che mi minaccia mentre ride e non le credo manco un po’.
Catefiè che mi confida: “Due ore ce la posso fare, ma a sopportarti due giorni c’è da morì” e non credo nemmeno a lei.
Elisa che mi fa il book manco fossi la Bellucci
Fefè che tenta con una calma impressionante di spiegarmi il suo lavoro e io che non capisco una beata.
L’abbraccio di Cate che diceva “Finalmente!”
Laura e Smemo insieme con una complicità mamma-figlia da far invidia
Paola che mi fotografa sotto la scritta OLTRE, ma lei è DEPPIU’.
Annalisa che si trasforma ogni volta, e c’è stata nonostante i chilometri
Sonia, la piccola Serena e il resto della famiglia così belli e unici
La sicurezza di Serena così giovane ma già così ‘autonoma’
Il sorriso di Veronica che toglie il fiato
Nino e Italo che si guardano, mi guardano e mi fanno ridere.
Ilagnè che ho ri-trovato con gioia dopo averla persa un po’, ma si sa, io sono così. Solo gli idioti non cambiano mai idea.
Pica con i suoi occhi che parlano senza bisogno che dica niente.
Tutti loro, così fantastici che assecondano la mia pazzia invece di frenarmi. Loro, così amiche, così speciali, così uniche e insostituibili. Loro che mi fanno sentire amata e specialosa. Loro alle quali voglio un mondo di bene e che hanno reso questi due giorni Super-bellissimi.
Vi lovvo.
E vi taggo (su FB)
P.S. BOIA DE’!
Aggiungo le foto un po' alla volta..
Ecco dov'eri finita!!
RispondiEliminaSono contenta che ti sei divertita... un po' meno perchè non mi avete invitata :(
SCHERZO!!!
ps. hai visto che ti ho assegnato un premio?
passa dai, se non sei troppo stanca
uffi...ma volevo venire anch'io...
RispondiEliminasono una bella topolona!!!
elena
mi hai fatto sganasciare dalle risate, il problema era che ero troppo decisa ma il problema era trasmettere l'idea al cameriere...............alla prossima esperienza ultracosmica! :-) un bacio
RispondiEliminaEhm...anch'io ero piegata dal ridere!!! mi perdonerete e mi vorrete bene lo stesso anche se bologna ve l'ho fatta girare "a cazzo" vero?? e poi io son di padova (vabbè ero..)
RispondiEliminaE' stato fantastico stare insieme, non già l'ora di rivedervi tutte!!!
Sto piangendo dal ridere fratella!!!! Ti adoro sempre più e non solo passerei 2 giorni con te ma un mese intero (con tappi agli orecchi e scotch sulla tua bocca! ehehehehe)
RispondiEliminaLovviù
i raduni con le amiche sono fantastici,... come del resto lo sei tu!!!
RispondiEliminaBuongiorno!!!Simo hai quasi indovinato!Stavo tornando dal Titicaca di Orbetello! ;-) e controlla pure la posta...ti stanno per arrivare quelle 12690 mail minatorie!!! :-))(per non parlare degli sms!),comunque su una cosa hai pienamente ragione:Cate sa veramente come prendermi(e non per i riccioli)!Un abbraccio fortissimissimoooo!!!
RispondiEliminaSimo...quand'è che organiziamo un raduno...io e te, soli, in barca a vela?
RispondiEliminaPagnotto
Ma husky è quello di staschi e husky?
RispondiEliminaMi sfugge qualcosa….
Padronadicasasimooooooo!!!
Io? Ti avrei detto quelle cose?
E quando mai!
Dove sarebbe che sarei stato io?
Bologna?
Mmmmm
Mi sfugge qualcosa…
Ti ho mai detto di avere un fratello gemello?
Pino, il fratello gemello di Nino (che sarei io)
Ergo sum
NON SONO IO QUELLO LI!!!!
Scappo, vado a chiamare Pino
Non vorrei che ti avesse detto anche qualcos’altro (la combinazione della cassaforte ad esempio)
A proposito
Qual è la combinazione della cassaforte?
Ah, si
79973
Giusto
Scappo padronadicasasimo!!!!!
p.s. ma che bella frangia che hai!!!
ahahahah... il mitttico resoconto della Simo Topa Sgnaus!!!!
RispondiEliminaM'hai fatto morì dal ridere!!
Ma quanto ci siamo divertite, eh?!?
Ne porto ancora le conseguenze.. sorriso stampato sulle labbra!!!!
E poi sto blog unisce anime gemelle senza saperlo.. ora ho un'altra twin..
Io & Cate & l'orientamento ci fa un pippa.. ammmooooreeeee (però non ci siamo perse al mercato, ahahahahahah)
Amorino mio grazie a te ho riso ancora e ho imparato nuove e importantissime parole.. boia de!!
Noooo, io sto post me lo devo leggere con calma, vado a fà prima colazione però...sento che perderò un sacco d'energie a forza de rideeee...
RispondiEliminaa frappè
p.s topa ma ndò ce l'hai il cell kiuso in bagno tra gli asciugamani, in fondo in fondo allo scaffale?????????????
Ciao Simo.^_^
RispondiEliminaProprio un bel racconto spassoso e poi sapervi qui a bologna è stata una sorpresa,visto che spesso mi sento lontana da tutto.
Mi hai fatto morire dal ridere.
A presto.
Nunzia
Quanto siamo state bene, un weekend da favola!
RispondiEliminaSono arrivata reduce da 2 ore di sonno e sono ripartita con due occhiaia da panda, ma le risate e le emozioni mi hanno scaldato il cuore e riempito di positività.
Grazie a tutteeeeeeeeeeeee!!!!!
Annalì, mi dispiace essermi persa la tua ordinazione al bar, ma la Simo ha reso benissimo l'idea!!! :D
Vogliamo anche parlare della colazione in hotel??
Siamo scese dalle camere che parevamo una mandria di bufali affamati, e abbiamo fatto un tale casino per accomodarci in quella raccolta saletta di 10 mq....
Per non parlare del casino in stanza all'1.30 di notte, con la Simo che camminava con i tacchi con la stessa classe di un camionista e noi che spostavamo il mobilio per trovare la collocazione migliore del letto...
Mi sa che la prossima volta dovremo cambiare hotel.
Baciiiiiiii
wow! che bel raduno!!! mi piace la descrizione dettagliata delle ragazze!!! :-)
RispondiEliminache simpaticissimo raduno !!!! è sempre bello leggerti
RispondiEliminaEcchime...e no, ho pure pranzato non si sa mai (però mo rischio di vomitare...mannaggia)
RispondiEliminaleggo m'ammazzo e torno
spè...
Fantasticoooo...che spasso!!!
RispondiEliminaVe la siete proprio spassata alla grande, immagino in hotel all' 1.30 di notte che spostavate mobili ahahah..per non parlare di quando eravate in stazione a fare i vostri 'curriculum'..belleeeeee tutte!!!
Besitos...!
Spetta che m'asciugo le lacrime...
RispondiEliminaho riso tanto tanto, meraviglioso incontro!
Non oso immaginare il nostro...e la descrizione che farai!!!
Non ho alro d'aggiungere, anche perchè avrai capito (ma quando mai) per telefono che adoro leggerti, adoro tutto ciò che fai, mi fai divertire troppo!!!
Ah ecco, non t'ho detto che la canzone del video è bellissima!
Ti stimo un TOT fratella ^_^
Pagnottè, son sicura che prima o poi la nostra signora Topa organizzerà un raduno per gli ospiti del suo blog....
RispondiEliminaIo l'ho buttata lì.... chissà...
:)
Pica,potresti organizzare il raduno del blog della Simo, io la butto lì... :-P
RispondiEliminaPica e Cate...magaaaaaaaaaaaari!
RispondiEliminaperò please, se dovesse capitare in estate venite voi quiiiiiiiii (lavoro, lavoro, lavoro embè almeno una stagione l'hanno mi tocca trabajar)...oppure se rimanda in autunno ^_^
Baci ragazze siete tutte simpatiche almeno stando alla descrizione della topa...^_^ ma si che lo siete, lo leggo dai vostri occhi!!!
ahhahah topa sei un mito!!
RispondiEliminae meno male che hai tralasciato un paio di cosette!!! Loviù
La Simo in quel di Bologna??? Ma eri viciuina a me ciofane modenese! Eh Simo.. certo che mi potevi dire qualcosina.. a me e ad Andrea.. (lui dice che è sul confine, ma in realtà lui è un bolognese.. ma non lo dire a nessuno.. shhh..)! Sappi che ci sentiamo molto offesi! Vorrà dire che per ripagarci dovrai passare con noi una serata a ruhm&fruit! Noi organizziamo, tu ci stai?? Bacio!
RispondiEliminaSimo, sei troppo divertente! Il blog raduno è stato stupendo, mi dispiace non essere stata sempre presente, anche se con le tue descrizioni mi è sembrato di essere lì con voi anche io!
RispondiEliminaMi mancate già tutte!! Quando ci rivediamo? :-)
@Cate: la Pica sta contando fino a mille prima di rispondere all'invito... :-P
@Pica: però non è una cattiva idea il blog raduno della Simo... Ihihihi
@Simo: ma poi tu partecipi????
Bacio a tutti anche dalla piccola Serena, che ha fatto il suo ingresso ufficiale nel gruppo!
simo ma che bello!!!!!!!!!!!!!!!adoro questi incontri e raduni e poi tu hai raccontato il tutto con la tua verve ed irnoia davvero ompareggiabile!!mi piacerebbe tantissimo incontrarti!!bacioni imma
RispondiEliminaSei unica!!!! Ma vi adoro tutti quanti...
RispondiEliminaEro emozionatissima, anche se mi dicono che non si vede mai quello che penso (la solita bronsa querta, come si dice da queste parti - sì, Simo, fa tanto spagnoleggiante), soprattutto temevo l'incontro con te, ma quando sei scesa dal treno con Catefiè, mi è passata la paura!!!
Ho passato ore meravigliose con voi e sento già la vostra mancanza: ma ci sono così tante foto... Vabbè, quella dove ci sono io qua sopra fa abbastanza cacà (eddai!), ma in qualcuna mi salvo: bella quella dell'alcolisti anonimi in stazione!!
Vabbè, allora quando ci si vede di nuovo????
Baci baci e baci a tutti
PS: segnalo che Simo, da quando va in palestra, è diventata ancora più topa!!!
RispondiEliminaHo appena riletto il tuo racconto, ridendo ancora una volta come un'ebete davanti allo schermo.
RispondiEliminaIo di questo we ricorderò:
- l'emozione di aspettare Elisa in stazione e le nostre risate al mercato
- la stranezza e la gioia profonda di avere a fianco per tutto il tempo la mia amica di sempre Fefè
- la tua allegria folle, contagiosa e unica
- l'abbraccio inaspettato di Smemo e la sua dolcezza
- la simpatia della calda donzella Serena
- la faccia di Catefiè mentre dice "Pauuuuura"
- il silenzio e l'incredulità quando è arrivata la Bosco e tu che mi guardi e dici: "e c'ha fregate 'sta volta"
- Cinzia che è sempre sempre sempre più bella
- Laura: fantastica mamma
- i due unici uomini, sciccosissimi
- Sonia che allatta e io che penso che le voglio bene e a Serenina dippiù
- Chicca che mi guarda con i suoi occhioni color cielo
- Veronica che sorride sempre e che mi guarda dicendo "grazie"
- Annalisa che parla di lei con accento barese e io che penso "che donna con i controcoglioni!!"
- Ilagnè che tiene gli assorbenti di hellokitty in mano felice come una pasqua
- Paoletta che si prepara in camera e diventa topissima per la serata
- Agnese che mi conquista totalmente raccontandomi di lei ...
... scusa Simo... mi son dilungata, ma mi son scappate le parole non le tenevo piùùùùù!!!
Non vedo l'ora di rivedervi. TUTTE
Io invece mi ricorderò una tipa(...???)vestita come Jennifer Beals(chi la fa ,l'aspetti)pronta a danzare sulle note di" What a feelinggggggggggggg" :-)) L'hai detto tu che ti piaccio comunque!!!i che erano le 8 del mattino... ;-)
RispondiEliminaMa parlate già del prossimo radunoooo???
RispondiEliminaIo non mi so' ancora ripresa da questo!(e qui ci sta bene un OIMMENA!)
Scusa un attimo Fefè temevi l'incontro con me?
Che so' Maic Taison?? :-)
Io non lo faccio un raduno. Vi invito a casa mia.
Olè!
Chicca,quasi quasi posto la foto di me alla Jennifer Beals mentre scatto foto come Robert Capa...
RispondiEliminaFANTASTICAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!Agnese ha detto:però che bel fisichetto che c'ha Simona Fruzzetti! ;-))
RispondiEliminaGrazie del commento simo bel blog ciao
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