Eccomi. Da dove iniziamo? Io direi da qui…
“ODDIO!!” balzo dal letto, rizzandomi a sedere.
“Che è??”
“LA COMUNIONE!!!” Faccio per scendere dal letto.
“Simo, ‘ndo vai?Sono le cinque”
“Ah sì?” Mi ributto sdraiata “Oddio che incubo. Ho sognato che eravamo in ritardo, che il prete ci veniva a prendere col pulmino facendoci un cazziatone, con Alice seduta alla guida che al posto delle ballerine bianche indossava delle decolleté rosse, e io che pensavo che non è un bell’inizio di comunione che la tua bambina invece di una suora somigli a Ramona-la-porcona, e poi arrivavano gli invitati e ad accoglierli c’era solo la gatta che offriva loro il kitkat al tacchino e tutti a chiedere “Ma Simona, dov’è?Non aveva detto che preparava una bella festa?” e poi…”
“Simo, ripeto:sono le cinque. Cerchiamo di dormire, ancora un altro po’, va bene?O sennò…”
“Dormiamo”.
Strano ma vero, mi sono riaddormentata fino a che non mi ha svegliato l’uccello.
Ora. So che questa affermazione ha una componente hard molto forte, ma levatevi dalla testa questa immagine: mio marito che per svegliarmi mi prende a uccellate.
Quello che intendo dire è che abbiamo una sveglia che non fa drin drin ma cip cip. Praticamente veniamo svegliati dal canto di un fringuello, o un tordo. Non ho ancora capito che uccello è, ma è molto romantico e meno traumatico.
Alle 8 tutti in piedi. C’era un via vai in casa mia che nemmeno a New York in metropolitana all’ora di punta.
“Avete visto i miei orecchini?” E scopro che Alice ne aveva preso uno per fare un ciondolo alla borsetta di Pucca.
“Dov’è il mio rasoio?Ah eccolo, qua…Simo? Hai usato il mio rasoio? Ci sono tre dozzine di sequoie infilate dentro!”
“Avete visto le mie mutande di Hallo Kitty? Mi portano fortuna nelle giornate importanti”
Ma prima , non si usava un cornetto?
Metto in carica la piastra per evitare che i miei capelli sembrino in sciopero, mentre Alice sembra il prete dell’esorcista: gira per casa tenendo il crocefisso di legno dritto davanti a sé. Scena un filino inquietante e giuro che se pronuncia VADRE RETRO, mi affogo nel water.
Dopo aver fatto la piastra, senza troppo successo a dir la verità, mi ritrovo sudata e appiccicaticcia di nuovo. Per infilare il vestito c’ho messo 25 minuti.
“Amò, ma ti sei ingrassata in questi giorni?”
“Macchè!” Sono ingrassata? “E’ che sono sudaticcia, e questo abito è così…umpf!...attillato…umpf!...oddio…tira…agguanta…”
“Simo, sembra che tu ti stia mettendo una muta da sub, sei sicura che c’entri?”
“Ma certo!...umpf!”
“Trattieni il respiro”
“OOOPP!”
“Fatto!Infilato!...Simo...? Respira, ora”
Ho respirato. E mi è sembrato di sentire ogni minima, piccolissima cucitura. E’ che mi si doveva modellare addosso. Non è un vestito, è una guaina, una seconda pelle. Roba che se faccio uno starnuto mi disintegro lo sterno. Per mettere i sandali, invece, ho dovuto assoldare un nano, perché colcazzo che riuscivo ad agganciarli. Ho completato il tutto con lo spolverino nero trasparente Vedo-non-vedo-ma-se-mi-metto-gli-occhiali-è-meglio, stola dorata come i sandali, e borsetta sempre dorata. ‘Na sciccheria.
Mentre faccio due prove camminando sui tacchi (e vi posso assicurare che se mi rinchiudevo tutte e cinque le dita nell’anta dell’armadio soffrivo meno) arrivano babbo e mamma (mentre mia suocera ha scelto di venire direttamente in chiesa “Sennò vi intralcio”. Come darle torto). Babbo elegantissimo, vestito di blu scuro che sembra nero. Mamma, visto che non è proprio Kate Moss, ha scelto dei pantaloni neri (si sa, il nero sfina) e una giacchina nera e bianca. Andrea, il mio man in black,nero pure lui perché qualsiasi colore, anche il grigio topo, è troppo sgargiante.
Un funerale non c’è per niente. Meno male che Alice è vestita di bianco, come sono bianche le scarpe di mamma e la borsa. Sembriamo un branco di zebre. O un gruppo di tifosi juventini.
Siamo pronti. Stiamo per uscire di casa.
“Allora. Borsetta, cellulare, chiavi, fazzolettini, specchietto…ci sono”
“Arrivo Simo. Allora…chiavi di casa, chiavi della macchina, cellulare, portafoglio…portafoglio.Simo hai visto il mio portafoglio?”
“No, sarà dove sta sempre” Mi giro e con orrore scopro che non c’è.
Andrea si tasta come se davanti c’avesse la Carrà che gli balla il Tuca Tuca, o come se fosse assalito da uno sciame di pulci. “E dov’è?”
“Macchènnesò!E’ tardi!!”
“Ho perso il portafoglio!!”
Abbiamo cominciato a frugare nelle giacche e nei giacchetti, dentro l’armadio, nel guardaroba, sui mobili, sotto il tavolo, nel frigo e nel bidet. Niente.
“Oddio, facciamo tardi!!”
“Cazzzzzzooooooooo!!!Stiamo calmi!”
Mi son passate davanti tutte le possibilità: la sua carta di credito prosciugata, il conto in banca azzerato, la patente e i documenti fottuti, qualsiasi pin, codice e sigla alla mercè di tutti, e mi è sembrato niente in confronto a fare tardi alla comunione di Alice, tanto che mi sono sentita sbottare “Dai, ma chi se ne frega!Io vado!”
Andrea mia ha guardato e l’espressione diceva “Se mi lasci solo in questo momento, non ti perdonerò mai più. E ricorda:il prete disse “In salute e in malattia e in ricchezza e in POVERTA’!”
Allora son rimasta (perché quando prometto una cosa davanti al Grande Capo, io la mantengo) ho proposto una cosa che ho visto fare nei film gialli. Ricostruire la scena.
“Andrea, concentrati, mettiti le cuffie, mettiti seduto, fai una giravolta, falla nartra volta, e ricostruisci tutto il percorso da quando sei tornato a casa ieri. Forza concentrati!”
Andrea sembrava sul cesso da quanto era sotto sforzo e alla fine ha esclamato “E’ in auto!!Almeno spero”
Siamo corsi fuori, e il portafoglio era lì. Graziesignoregrazie.
Arriviamo alla chiesa con i bimbi tutti in fibrillazione e i genitori tutti in tiro. Così in tiro che manco ci riconoscevamo.
“Buongiorno Stefano!”
“Ci conosciamo?”
“Valeria!Ma come sei elegante!”
“Mi deve aver scambiata per qualcun altro. Lei è?”
“Simona? Sei proprio tu?...No, sei troppo caruccia per essere Simona. Mi scusi”
Roba che sembravamo tutti usciti da Lourdes. Mamme coi tacchi alti, trucco perfetto, acconciature all’ultima moda. E babbi in giacca e cravatta, sbarbati, impomatati e bellissimi. Genitori stupendi lontani mille anni luce da quelli che vedevo (me compresa) il sabato mattina accompagnare i propri figli a catechismo. Quei genitori che (me compresa) si presentavano alla parrocchia in tuta da ginnastica, scarpe da tennis, con la barba lunga, i capelli a nido di poiana, con il figlio minore perennemente raffreddato in braccio e con le borse della spesa in giacenza in auto. Mentre domenica eravamo tutti bellissimi e curatissimi. Da non riconoscerci tra di noi.
Entriamo in chiesa e andiamo nei nostri posti. I bambini entrano in processione e si accomodano al tavolo. La disposizione è diversissima da quando l’ho fatta io. Praticamente i bambini sono stati messi lungo un tavolo, una sorta di ultima cena.
Alice.
Io dietro Alice.
Andrea dietro me.
Mamma e babbo dietro Andrea.
Questa mossa è un tantino azzardata se avete un marito come il mio.
“Mmmhh…Simo…lo sai che il vestitino attillato ti sta proprio bene?”
“Sshh!!!”
“Posso palparti?”
“Ssshhh!!Siamo in chiesa!”
“Ma sei mia moglie”
“Sono tua moglie in chiesa. Tieni a posto le mani”
“Simo?”
“Eh?”
“Lo sai che i tacchi alti, ti fanno il cu…i glutei più sodi?”
“Ssshhh!!!”
“Io sto zitto e tengo a posto le mani, ma te non dimenare le anche appena parte l’Alleluia, d’accordo?”
“Ssshhh!!!Ma non sei emozionato?”
“Non solo”
Ragazzi, era solo la tensione a farci parlare così.
Vi risparmio tutta la descrizione della cerimonia, che più o meno è sempre uguale, ma vi dico che:
-Ho pianto. Ma poco poco. Ho fatto uno starnazzo col naso sul fazzoletto che la nonnina in fondo sulla destra ha gridato “Ci sono di nuovo i bombardamenti?”
-Io e Alice abbiamo ballato. Sì, perché il nostro parroco è amante delle coreografie e quindi sembravamo delle piccole Whoopi Goldberg bianche. Abbiamo battuto le mani, cantato e ahimè ancheggiato. Andrea si è dovuto distrarre guardando intensamente la perpetua che somigliava a Tina Pica.
-E’ stato bellissimo, emozionante e commovente, soprattutto quando la catechista ha preso la parola e ringraziato i bambini. Alice è scoppiata in lacrime e io con lei. Meno male tutto è stato sdrammatizzato grazie ad Alice che mi ha sussurrato “Mamma, smetti che il trucco ti ha fatto le chiazze. Sembri un dalmata.”
Siamo tornati a casa dopo aver scattato qualche foto fuori dalla chiesa che mi perito a pubblicare perché ovviamente oltre a noi sono riconoscibilissimi altre 543 persone.
A casa, pranzo di noattri intimi in giardino: spaghetti all’amatriciana e pane e pecorino. Ma non potevamo perdere tempo, bisognava allestire il party!
Quindi tutti all’opera.
Mia suocera si è offerta di preparare la macedonia pentendosi subito dopo. Esattamente dopo aver visto i tre quintali e mezzo di frutta che le ho messo sul tavolo. “A pezzetti piccoli” ho sentenziato.
La povera donna (con una pazienza da frate certosino) se l’è tagliata tutta a pezzi, ma la macedonia era strabuona.
Io, mamma e zia abbiamo apparecchiato i tavoli, babbo ha montato gli ombrelloni, zio dirigeva e portava gli attrezzi, Andrea gonfiava i palloncini scaricando tutta l’energia ormonale nei soffi. Quando ho visto che guardava con troppo interesse i palloncini bianchi a forma di cuore rovesciandoli al contrario, l’ho messo a contare i piatti con la scusa che mi sembravano pochi.
Verso le cinque hanno cominciato ad arrivare i primi ospiti. Nel frattempo tutti siamo andati a rifarci belli e il trucco. Ho ri- indossato i tacchi (lasciati durante i preparativi per delle più comode crocs) e, lo sapete meglio di me, mai togliersi i tacchi perché il piede si rilassa, ingrossa e non ti entrano più. Per infilarli di nuovo c’ho messo mezz’ora e stavo male. Ma male. Infatti accoglievo gli ospiti così:
“Ciaoooo!!!Benvenutiiii!Prego, mangiate e ballate! A proposito, visto che bei sandali che c’ho su? Memorizzali perché tra dieci minuti me li tolgo. E già che ci sei, hai visto che anfora?”
Gli ospiti hanno cominciato ad arrivare sempre più numerosi, hanno mangiato, si sono accomodati, rilassati, hanno fumato, chiacchierato e interagito tra di loro e questo è quello che volevamo.
I bambini si sono divertiti e hanno pascolato nel mio prato belando contenti. I due più piccoli hanno anche mangiato un po’ di erbetta evitandoci di tosare il prato in questi giorni.
Ad un certo punto quella mente eccelsa di mia zia ha proposto “Giochiamo a rubabandiera!”
Mi è parso di sentire Andrea dire “Non sarebbe meglio giocare a strappamutande?”. Nel dubbio e per distrarlo da quei pensieri l’ho messo a contare i mozziconi nei portacenere. Visto da lontano sembrava Dustin Hoffman in Rain Man.
Ovvio che io ho acconsentito a giocare e mi sono andata a mettere le infradito. Col tubino e l’infradito era troppo gnocca. Roba che un mio amico mi ha visto e mi ha detto “Simo, mi è andata di traverso una tartina. O rimettiti i tacchi o mettiti degli short”
Fatto sta che abbiamo giocato a rubabandiera.
4 contro 4.
Quattro adulti e quattro bambini.
Nella prima manche ero contro mio zio. Io col vestito stretto (che mi impediva qualsiasi movimento) e lui con la panza, sembrava che stessimo giocando al rallenty. Una lumaca mi ha sorpassato, non vi dico altro. Per vincere ho tentato anche la carta della distrazione tirandomi su il vestito e facendo vedere la coscia, ma zio ha bocciato la mia iniziativa dicendo “Ti ho vista nascere, cretina, non mi fai effetto”
Andrea, nel frattempo, a questa vista pare sia crollato a quattro di bastoni sul prato.
Alice ha vinto tre volte e perso quattro, dall’impeto del gioco si è scontrata con un bimbo, ha picchiato un ginocchio, ha fatto lo sgambetto all’amichetta e ha rinviato a mo’ di calcio d’angolo la borsetta di mia suocera. E’ stata ritrovata sul platano insieme alla lanterna.
Nella seconda manche ero contro Cri, mia carissima amica. Abbiamo deciso insieme che “Siamo donne, oltre i tacchi c’è di più” e all’unisono abbiamo frullato scarpe e ciabatte e abbiamo giocato scalze. La sensazione dell’erba fresca sotto i piedi è meravigliosa e anche il volo che ha fatto Cri inciampando nello scalino, non è stato da meno.Dopo essersi aggrovigliata come un origami, si è spalmata tra il muretto e il ciliegio. Al grido di “Non mi son fatta niente!” è tornata alla griglia di partenza con un femore rotto e un mignolo in meno.
Dopo aver giocato, riso a crepapelle, sudato e corso come un branco di gnu ‘mbriachi, è stata la volta del dolce.Hanno sbagliato un po’ le misure, praticamente ce n’era per noi e tutto il quartiere, ma oltre a essere bello era pure buonissimo. Solo che non potevamo far avanzare tutto ‘sto dolce e quindi come in ogni festa trash, ho mandato via la gente col piattino. Eravamo talmente presi da questa missione che mamma si è messa accanto a me a dire “Serviamo il numero 45”. Paletta, piattino, coperchio “Arrivederci”.
E’stata una festa molto bella, e lo so perché il giorno dopo gli invitati mi hanno telefonato per dirmi di essere stati divinamente e di aver mangiato benissimo. Cri, mi ha chiamato dal reparto ortopedia.
Dopo questa giornata, bellissima e stancante ho tirato queste conclusioni:
-Lo rifarei altre cento volte perché penso che Alice si sia divertita più così che in un ristorante dove sarebbe stata ‘obbligata’ a star seduta per far contenti i grandi. Invece era a casa sua, si è cambiata d’abito tre volte, ha giocato a rubabandiera, a pallavolo, a rimpiattino e alle belle statuine (mia suocera è sempre lì, immobile come un gatto di marmo).
-Andrea è stato un perfetto padrone di casa, ottimo cameriere quando c’è stato bisogno, sublime intrattenitore e affascinante ammaliatore nei confronti della sottoscritta. Più volte ho letto nella sua espressione “……………………………………” (nostra frase in codice. Per gli utenti maggiorenni leggere alla pagina 777 di hardvideo) . Informazione di servizio per le donne che vorranno intraprendere le feste fai da te: Se durante i preparativi, la sera a letto,crollate dal sonno in due secondi netti, preparatevi al dopo. Cioè, a quando vostro marito vi prenderà e vi accartoccerà con le sue stesse mani come un pacchetto di sigarette vuoto.
-In quanto a me, devo ringraziare il mio team (nonni e zii) che come dice Checco Zalone “Siamo una squadra fortissimi”. Mi sono fatta un cesto così, ma mi sono divertita da matti e mi è piaciuto tanto tanto. E poi un immenso GRAZIE a voi che mi avete incoraggiato, spronato, appoggiato, e fatto sentire che Simo celapoffà. Mi avete dato un enorme soddisfazione, ci siete stati sempre, anche quando io ero poco presente per voi.
E oggi, 2 Giugno, mi riposo ;-)
Arrivata all'esorcista, ce ne voleva uno per me!!!Vibrava anche il divano tanto ridevooooo
RispondiEliminaScusa Crì ma mi scappa troppo da ridere!!! hai ritrovato il mignolo?
Quanto ad Andrea, caro ti capisco una topa così bella, bona e simpaticissima ti fa saltar l'ormone in ogni dove!
Topa, più ti leggo e più ti lovo!!!!
Oddio, Simo... Quanto mi hai fatto ridere!!! Mamma che giornata... Tu sei incredibile, tuo marito è fantastico, i tuoi parenti e gli amici spassosissimi!
RispondiEliminaPenso che tua figlia ti sarà riconoscente per tutta la vita: una festa così non si può scordare!
Buon riposo...
Elena.
Non avevo dubbi che sarebbe stato un successone, non poteva essere altrimenti ^__^ Non è che mi organizzeresti la festa di compleanno? Un abbraccio fenomeno :**
RispondiEliminaP.S. che sto ancora ridere te lo devo dì? Evvabè te lo dico hahahahaha ;)
esilerante... mi hai fatto morire dal ridere!!! Sei stata meravigliosa, splendida famiglia!!!!! Ripeti vestito e tacchi... visti glie effetti ne vale la pena no???
RispondiEliminaCiao Simo!
RispondiEliminaChe bel racconto: mi sono messa a ridere da sola che i miei bimbi hanno cominciao a dubitare di me e della mia sanità mentale!
Dev'essere stato proprio una bella festa...ma sono rimasta delusa del fatto che hai dato un pezzo di torta a tutti e a me niente!!!(ho provato a leccare lo schermo del pc sulla foto, a non è la stessa cosa!^_^ )
Vabbè, mi rifarò alla prossima!
Baci.
Nunzia
Ho deciso d0ora in poi leggerò i tuoi post da sola...mio marito è uscito dal bagno chiedendomi cosa stessi guardando!!!!
RispondiEliminaHo cominciato a ridere con l'uccello .....e non mi sono più fermata.
Mi fa piacere sapere che tutto sia andato bene, adesso goditi un pò di riposo ciao leti
Vorrei anch'io una sveglia
RispondiEliminacon l'uccello!!!
Sono contenta che tutto sia andato bene!!!
Come dice un comico di Zelig "Minchia che rridere!" mi sono scompisciata addosso immaginando ogni scena ^_^ grazie per le belle risate e la compagnia oggi è proprio una giornata no: la bimba ha un po' di febbre, il marito dorme (ha la sciatica da una settimana...) e io sono qui davanti al pc a leggerti!
RispondiEliminabaciotti
Simo i love U <3 puoi adottarmi? la vostra è una famiglia fantastica :D
RispondiEliminaTi adorissimo!
RispondiEliminaSei stata mitica (anche per il mix abito+sandali...non ce l'avrei fatta) e fattelo dire: sono FIERA di te.
Posso dire: io leggo il suo blog e lei ha organizzato una festa fighissima!
haha! bella festa...cosa non si fa per i figli... di solito le torte farcite sono più buone il giorno dopo quindi i tuoi ospiti avranno gradito anche il doggy bag...:D
RispondiEliminaero in attesa trepidante del tuo dopo comunione e per il racconto che ci avresti regalato!!!wow deve essere stata davvero una festa divina e sulla tua organizzazione nn avevo dubbi,perfetta!!!i tacchi poi mi sono ritrovata perfettamente con te...al matrimonio di mio fratello avevo delle scarpe simili alle tue, la sera ti dico solo che tornai a casa per tutto il viale e le scale fino a casa scalza con il rischio di beccare qualsiasi cosa....:D....un delirio!!!!!un bacione grandissimo fantastica simo...imma.
RispondiEliminaDal racconto si capisce che è andato tutto bene e vi siete divertiti da morire...la festa, anche se non ero presente, sicuramente è stata un successo! Oggi riposati vai, che è meglio!
RispondiEliminaahahahah, la prima cosa che ho pensato? Che dobbiamo presentare i nostri mariti, si intenderebbero al volo!
RispondiEliminaLa battuta più esilarante? Quella delle uccellate... dopo aver appena corretto un compito di verbi in cui un alunno mi ha tradotto "momordi" (ho morso) con "me lo mordi"... mi sa che non ha capito che non insegno romanesco ma latino... in compenso il mix con la tua battuta mi ha visto rotolarmi sul pavimento dalle risate :-)!
E dolcissime sono le tue emozioni di mamma!
Simo... dì la verità... prendi delle pillole magiche... ti droghi... qualcosa!!! Sei fantastica!!! :)
RispondiEliminaCiaooooooooo gioiaaaaaaaaaaaa!!!
RispondiEliminaQuanto è bello rileggerti..mi mancavano i tuoi racconti meravigliosi..e che bella festa, innanzitutto auguroni ad Alice anche se in ritardissimo...dev' essere orgogliosa di avere una mamma come te...splendida!!!
Ho visto le foto giù..bellissime..complimenti tesò per tutto!!!
Un bacione grande ci sentiamo presto!
ragazza mia sono skiantata... skiantata sulla tastiera dal ridere... e tutti sono accorsi pensando che mi fossi sentita male... e così hanno letto tutti il tuo resoconto! complimenti dall'intera bagnarola Mauri :-)))
RispondiEliminamitica Simo!
RispondiEliminaFantastico riassunto...
sei sempre la migliuore!
alla prossima!!!!
notte
chiara
Amò, l'intento era proprio quello di lasciar fraintendere... ^_*
RispondiEliminaBella la figura di Alice con la croce da esorcista... Ho rivisto Davide che ha fatto la Comunione domenica 23.... l'immagine era proprio quella... Ma noi vogliamo una tua foto coi tacchi, col vestito II pelle...
RispondiEliminaLara
Simo sei un mito!!!!!!!!! ma quanto mi fai ridere?? Tu sì che mi tiri su di morale!!!! ah ah ah!!!! ma... scusa non ho capito bene com'è andata la notte.... ihihih!!!!!
RispondiEliminaDalle foto non avevo dubbi che fosse stata una bella festa ma la descrizione m'ha fatto morire...ahahahah
RispondiEliminaMio marito faceva come il tuo però il giorno del matrimonio....alternava "un ti posso palpare" a un "copriti"!!
Che bella festa! Complimenti! E grazie per avermi fatto tanto ridere, dall'inizio alla fine del tuo post!
RispondiEliminahAI MAI PENSATO DI ANDARE A ZELIG???SECONDO ME SARESTI LA NUMERO UNO!OGNI VOLTA CHE TI LEGGO MUOIO DAL RIDERE! :)
RispondiEliminaCONTINUA COSì!
Calzino non mi drogo. Andrea ti fa sapere che forse sarebbe meglio, mi toglierebbe tutto e sarei quantomeno normale. Invece è ho il gene RINCO nel DNA.
RispondiEliminaE non solo quello...
:-D
Sei fortissima!
RispondiEliminaHo riso come una matta.
:)
Oddio che ridere!!!D'ora in poi per le terapie antidepressive prescriveranno 30minuti sul tuo blog!Sei meglio di una tavoletta di cioccolata per il buonumore!
RispondiEliminaBacioni
spettacolo!!!! divertentissimo tutto il racconto...
RispondiEliminaSimoooo...che splendido party, complimenti siamo stati benissimo, diciamo "a casa nostra".
RispondiElimina... sono morta da ridere nel leggere i preparativi...il tacco poi...mitico!!
bacissimi, veronica
Simo, i tuou racconti sono sempre esilaranti! E la festa deve essere stata una meraviglia :-)
RispondiEliminaTu sei stata eroica, perchè preparare una festa in giardino con questo clima ballerino metterebbe alla prova i nervi di chiunque!
Bacioni!
Evvivaaaaaaa ce l'hai fatta Simo!!!!!! devo dire che dalle foto nel post sotto la festa è riuscita favolosamente!!! Alice.. bellissma!!!! Te pure però.. dajeeee e 'nnamo.. bella gnoccona!!! saranno stati quei tacchi? o quel tubino nero? e chi lo so! solo tuo marito lo saprà dire! ahahaahahaha Andrea che guardava allupato i palloncini al contrario è fantastico ahahaahahahaha.. Mi fai sempre sbragare dalle risate.... Fortunato chi ti conosce dal vivo.. ma fortunate anche noi a conoscerti almeno virtualmente per poter ridere di cuore leggendo le tue peripezie!!! Grazie Simo :-))). Un abbraccione
RispondiEliminaahh dimenticavo.... io alla storia dell'uccello come suoneria sveglia mica ci ho creduto... ahhaahahahahahaahahahahahaahaha trattasi di altro... .-p ahahahaha
RispondiEliminaahahahahaha mi rotolo dal ridere =))
RispondiEliminaquasi non respiro... un attimo di tranquillità... siete M.I.T.I.C.I.
un baciotto amò
scusa ma la voglio anche io la sveglia con l'uccello!!! devi assolutamente dirmi dove l'hai presa ;-)
RispondiEliminaAl prossimo party voglio essere invitata, giuro che non sporco e non mangio e taglio pure l'erba del giardino...ma voglio vedervi giocare a rubabandiera!
queste si che sono giornate indimenticabili!!
RispondiEliminaAho, m'hai fatto morì co 'sto battesimo.
RispondiElimina:D :D :D
Piacere di averti conosciuto.
Simo, alla fine del mese compio gli anni.. ti va di organizzarmi la festa?!?
RispondiEliminaGrande, lo sapevo che sarebbe stata un successo! Abbellaaa! :)
Simo..sei unica.. Grazie!!anche stasera sei
RispondiEliminariuscita a farmi ridere e tanto...
mi dimentico di tutto quando ti leggo.......
che belle che siete tu e Alice..
mi spiace non averti fatto gli auguri in tempo..
valgono se pure in ritardo?
io li faccio lo stesso........
AUGURI Alice!!!
un bacione,Enza
Santo cielo sei troppo fuori!!! Ma te lo sogni la notte quel che devi scrivere? Fai morire dal ridere!!!
RispondiEliminaSei stata bravissima, tutto perfetto e anche Alice è stata contenta meglio di così? Beh Andrea l'hai fatto penare eh? ma sì dai a quest'ora l'avrai accontentato anche lui!
un bacio
Ma grande!!
RispondiEliminaHai organizzato una bellissima festa per la tua bimba.. a veder le foto sembra un party americano..wow!!!!
La tua Alice è splendida.. la fotina con sfondo di tende è meravigliosa!!
Bravissimi tutti.. e naturalmente grazie per avermi fatto ridere anche sta volta!
Un bacione grandeee
hey
RispondiEliminama sei divertentissima!!!
e nessuno mi aveva detto niente che esistevi!
comunque, solidarietà per il povero andrea...
mi sono divertitissimaaaaaaaaaaaaaaaaa...devo dire che questo post mi e' piaciuto anche di piu' di quello con le foto del "party"(lo posso chiamare cosi'?) e ce ne vuole per una come me che adora sfrogiare le foto di tutti....ciaoooo
RispondiEliminaLeggerti è troppo, troppo, troppo divertente!
RispondiEliminaUn racconto bellissimo, mi sembra di esserci stata!
ciaooo
ciao sono passata dal tuo blog x caso..e ho comonciato a leggere.....e non riuscivo a smettere......descrivi le cose in maniera strepitosa.....avrei letto tutto il blog..se non fosse x le mie piccole pesti che mi hanno riportata alla realtà....complimenti ora ti seguo( sul blog...s'intenade)ahahah ciao
RispondiEliminaEvvivaaaaaaaaaaaa! Finalmente il resoconto della comunione di Alice, BELLISSIMO!
RispondiEliminaSono contenta che tutto è andato benone, non avevo dubbi che avreste passato una giornata fantastica.
Le feste in famiglia e, per così dire, 'caserecce' son sempre le migliori, anch'io le adoro.
Lasciano un ricordo che dura nel tempo.
E poi i bimbi si divertono un sacco.
L'immagine di Alice che ti guarda e ti dice "mamma smettila di piangere sennò sembri un dalmata" è memorabile!
Bene, ora che ho letto di voi spengo il pc felice :)
Baci a tutta la topafamily
Sei troppo divertente, non riesco a smettere di ridere da sola davanti al pc (mi stanno prendendo per matta)!!!
RispondiEliminaSei stata bravissima ad organizzare una festa del genere ;)
Baci!!!
simo ti adoro!!!
RispondiEliminaBelle le foto ed il racconto. Anche io ho un blog di fotografie dove metto i miei click. Un sorriso
RispondiEliminaGio'
non avevo dubbi che la festa sarebbe riuscita.
RispondiEliminapensa che domenica ci ho pensato, e aspettavo appunto un bel resoconto!
:)
solo che oggi ho male agli addominali (dopo mesi e anni di letargo ieri ho fatto 45 minuti di palestra) e ogni volta che ridevo era un dolore...
ma non riesco a non ridere quando ti leggo!
Ah, Simo che ridere! Che post favoloso, speravo non finisse più!! Ti prego, scrivi un libro! Un libro stile Sophie Kinsella o qualcosa del genere, io lo compro subito!!
RispondiEliminaAh e comunque anch'io voglio un marito come Andrea!! A costo di essere presa e accartocciata come un pacchetto di sigarette vuoto dopo un giorno di festa! ;)
Tanti auguri ad Alice! Bacio!
PS: Per la mia laurea ho indossato i tacchi praticamente per la prima volta in vita mia... Che dolore! Però che belli! Infatti ho deciso che sarò anch'io una donna vera d'ora in poi quindi: no tacchi no party! Ieri ho indossato il mio primo tacco dodici... Ahia!